tag:blogger.com,1999:blog-2745462394676844010.post9182795874264655807..comments2024-03-25T09:55:42.957+01:00Comments on Francesco Simoncelli's Freedonia: Il sine qua non per una libertà duraturaFrancesco Simoncellihttp://www.blogger.com/profile/13310353566486966696noreply@blogger.comBlogger17125tag:blogger.com,1999:blog-2745462394676844010.post-21712359107032792232014-12-29T23:03:15.741+01:002014-12-29T23:03:15.741+01:00Scusi Gianci, ma lei mi ha fatto tornare in mente ...Scusi Gianci, ma lei mi ha fatto tornare in mente quella battuta di Woody Allen sulla Bibbia insegnata a bastonate.<br />E poi, sa, tra gentiluomini si contestano le opinioni senza attaccare le persone.<br />Comunque, ho un debole per gli eretici fallaci. Li preferisco a chi non ha piu dubbi. I liberali dubitano. Sono incalliti malfidati. Non amano i roghi.dnanoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2745462394676844010.post-13094285241692710512014-12-29T17:23:28.446+01:002014-12-29T17:23:28.446+01:00...La famosa alternativa di Lessing, tra l’accetta......La famosa alternativa di Lessing, tra l’accettare la verità dalle mani di Dio come un dono e il cercare eternamente senza mai trovare la verità, è il bivio incontrato da tutti i pensatori della storia, e tutti i pensatori laicisti hanno scelto l’eterna, infinita e futile indagine, proprio come fece Lessing.<br />La scelta come delineata da Lessing è una scelta che deve essere fatta da tutti gli uomini. Accetterò io la rivelazione o no? La Bibbia è il Verbo di Dio o no? I filosofi non cristiani (e alcuni incoerenti filosofi Cristiani) hanno scelto la futile ricerca. Molti credono che la ricerca non è per niente futile (particolarmente gli incoerenti pensatori Cristiani come Tommaso d’Aquino) ma che un giorno avrà finalmente successo. Sfortunatamente, dopo duemila e cinquecento anni di ricerca, nessun uomo ha ancora stabilito la verità attraverso il suo intelletto autonomo.<br />Come Cristiano, posso solo sperare che l’Oggettivismo, come tutti gli altri edifici filosofici, possa presto crollare, e rivelare agli uomini del ventesimo secolo l’estrema futilità delle filosofie laiciste. Questo libro è stato scritto con lo scopo di accelerare il declino di questa forma novella di ottimismo filosofico laicista, affinché gli uomini siano magari costretti ad ammettere che la scelta è fra Nichilismo o Cristianesimo, fra Scetticismo o Rivelazione. La scelta non è, come la Rand ha detto, tra Comunismo e Oggettivismo, perché queste due filosofie sono di fatto piuttosto simili: entrambe sono materialiste, entrambe sono empiriste, e in ultima analisi, anarchiche. La Rand fuggì fisicamente dai Comunisti nella metà degli anni ’20, ma intellettualmente è sempre rimasta loro prigioniera. Invece che essere diametralmente opposti, l’Oggettivismo e il Comunismo condividono premesse comuni, e attaccano un nemico comune: la Fede Cristiana. Qui l’antitesi è inequivocabile: Dio o la Materia? Rivelazione Proposizionale o Sensazione? La Legge di Dio o i Capricci dell’Uomo? Governo Limitato o Anarchia Totalitaria? C’è solo un sistema che sfida il comunismo in tutte le sue ramificazioni e quel sistema non è l’Oggettivismo. Quel sistema è la Fede Cristiana."<br /><br />Io posso solo invitare il re filosofo gdb dall'alto della sua approfondita conoscenza delle futili filosofie contemporanee a provare costruire su di queste una società "libera", se ci riesce. Ovviamente fallirebbe, perché costruire su queste fondamenta è come edificare sulle sabbie mobili.<br />E da quel che capisco dalla sua caricatura del Cristianesimo - che dimostra pertanto di non conoscere manco un po' (chissà magari leggere Robbins o Clark potrebbe illuminarlo) - il suo concetto di "libertà" è soprattutto "libertà" dalla Legge di Dio, cioè dal documento sul quale l'occidente civilizzato ha fondato le sue libertà e la sua prosperità.<br />E già, perché le libertà godute dall'occidente e lo stesso capitalismo, come argomenta Robbins nel suo libro, SONO il frutto del Cristianesimo Biblico, checché si voglia filosofeggiarci contro(1). <br />Ed è proprio a causa del declino del Cristianesimo biblico in occidente - che io nel mio piccolo cerco di combattere - che quelle libertà stanno scomparendo. <br />In conclusione, come dice ancora Robbins, gli uomini come gdb vogliono i frutti del Cristianesimo biblico, libertà e civilizzazione, mentre rigettano se non combattono (come fa gdb) la sua radice. <br />Che dire? Accomodatevi pure, ma sarà difficile far rifiorire un albero quando si gettano via le sue radici.<br /><br />(1) Si veda il saggio di Bojidar Marinov "La Retorica alle Fondamenta del Capitalismo, e l’Etica alle Fondamenta di quella Retorica"Giancihttps://www.blogger.com/profile/10195566497838617153noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2745462394676844010.post-31257616602128782522014-12-29T17:22:45.428+01:002014-12-29T17:22:45.428+01:00Le convoluzioni di gdb sono in ultima analisi degl...Le convoluzioni di gdb sono in ultima analisi degli scricchiolii del più recente e stanco giro della giostra del "philosophia perennis", e il rinnovato rifiuto di fronte all'alternativa di Lessing.<br />La miglior risposta alle sue critiche la dà ancora una volta Robbins nell'introduzione al suo libro sull'oggettivismo della Rand:<br /><br />"Come Platone e Aristotele, [La Rand] ha cercato di confutare i sofisti, ma solo per far scaturire una filosofia che conferma il perenne sofisma della filosofia laicista. “Philosophia perennis” non è che, in ultima analisi, una futile speculazione intesa a dimostrare che l’uomo e la sua mente sono di fatto autonomi e indipendenti dal loro Creatore. L’umana filosofia laicista, come le teorie laiciste della storia, è ciclica: si svolge dai grandi sistemi teorici che danno una visione globale della realtà alle critiche di questi stessi sistemi, le quali critiche si risolvono poi nello scetticismo. E quando le profondità dello scetticismo sono raggiunte, qualche nuovo filosofo erge un’altro magnifico edificio di pensiero umano, soltanto per avere quello stesso edificio eroso dalle critiche logiche di altri studiosi, risolvendosi a sua volta in un nuovo scetticismo. E così il ciclo continua, dai sofisti a Platone, da Platone ai sofisti; dai sofisti all’Aquinate, e dall’Aquinate ai sofisti; dai sofisti a Spinoza, da Spinoza ai sofisti; dai sofisti a Kant, da Kant ai sofisti; dai sofisti a Hegel, da Hegel ai sofisti. Si potrebbe concludere che la filosofica laicista non è altro che la storia del fallimento, di uomini che tentano di costruire una Torre fino al Cielo, e che sono presto dispersi sulla faccia della terra incapaci di comprendersi l’un l’altro. <br />La natura ciclica della storia della filosofia, così come è qui presentata, è naturalmente di molto semplificata ma questo libro non è inteso essere un testo di storia della filosofia, ma soltanto una critica di una delle ultime figure nel ciclo della filosofia laicista. Uno studente di filosofia potrebbe prima o poi chiedersi perché tutte le filosofie secolari non siano riuscite a resistere allo scrutinio logico, perché il ciclo di ottimismo e pessimismo epistemologico esiste e dura da ben più di duemila anni. Difficilmente la spiegazione può essere per via della sovrastruttura delle varie filosofie che sono così diverse da non poterci offrire una spiegazione comune. Ma se si esaminassero le infrastrutture delle varie filosofie, e si troverebbe infine un elemento comune: l’autonomia della mente umana. Tutte le filosofie laiciste condividono l’assioma dell’autonomia, il credo che l’intelletto umano può giungere alla conoscenza senza aiuto esterno. L’Oggettivismo non fa eccezione.<br />Eppure i ripetuti fallimenti non si sono risolti nel ripudio di questo assioma, ma in più determinati sforzi di raggiungere la conoscenza attraverso lo sforzo autonomo dell’uomo...Giancihttps://www.blogger.com/profile/10195566497838617153noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2745462394676844010.post-29576252376295788192014-12-29T17:21:09.661+01:002014-12-29T17:21:09.661+01:00Sono il traduttore di questo saggio, per la cui pu...Sono il traduttore di questo saggio, per la cui pubblicazione sul suo bellissimo blog ringrazio Francesco Simoncelli.<br />Confesso non sono in grado stare a dietro a gdb, il quale si fa beffe della "fallacia" - fallacia? - della rivelazione, quando la sua argomentazione è un continuo ricorso alla fallacia "ad Autoritatem". E' sicuro gdb di essere un libertario? Perché i suoi toni sono quelli del tipico saccente sinistrorso radical-chic e naturalmente statalista. <br />gdb si fa beffe di quelli che insistono sulla "verità rivelata" eppure scrive come se avesse la verità in tasca. <br />Mette in guardia con il fanatismo delle religioni eppure scrive come il più infervorato fanatico religioso.<br />La differerenza tra gdb e gli altri "fanatici" sta nelle presupposizioni, gdb rigetta le altrui e eleva a criterio assoluto le proprie.<br />Libero di farlo beninteso, lo faccio pure io elevando la rivelazione a criterio assoluto, ma almeno io credo di avere l'onestà di ammetterlo.<br />Chissà in quanti sanno che la necessità della Rivelazione è giunta a riconoscerla lo stesso Mises nel suo ultimo libro "Teoria e Storia":<br /><br />"Avevano ragione quei teologi che ritenevano che soltanto la Rivelazione avrebbe potuto fornire all’uomo una certezza perfetta. La ricerca scientifica umana non può andare al di là dei limiti tracciati dall’insufficienza dei sensi dell’uomo e della ristrettezza della sua mente. Non esiste alcuna possibile dimostrazione deduttiva per il principio di causalità e dell’inferenza ampliativa di un’induzione imperfetta; si può soltanto ricorrere al non meno indimostrabile enunciato che esiste una rigida regolarità nella congiunzione di tutti i fenomeni naturali. Se non facessimo riferimento a questa uniformità, tutti gli enunciati delle scienze naturali apparirebbero soltanto come generalizzazioni affrettate."Giancihttps://www.blogger.com/profile/10195566497838617153noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2745462394676844010.post-16643412102585444122014-12-28T18:57:16.175+01:002014-12-28T18:57:16.175+01:00Una lettura pertinente all'articolo postato: I...Una lettura pertinente all'articolo postato: <a href="http://affluentinvestor.com/2014/11/god-libertarian-bible-established-country-without-executive-branch/#comment-356" rel="nofollow"><i>Is God a Libertarian? How the Bible Established a Country Without an Executive Branch</i></a>.Francesco Simoncellihttps://www.blogger.com/profile/13310353566486966696noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2745462394676844010.post-73460072087121485582014-12-27T18:08:50.081+01:002014-12-27T18:08:50.081+01:00Non vi infognate!
In anni come questi, che minacci...Non vi infognate!<br />In anni come questi, che minacciano la libertà, bisogna solo difenderla. E la libertà esiste se ne esiste la consapevolezza. L'uomo è libero se ne è consapevole. Gli animali in gabbia la cercano. È conquista filogenetica.<br />L'apriori austriaco dimostra che ci sono ovvietà che non hanno bisogno di verifica. La libertà esiste non appena se ne prende coscienza. Così come non appena ci si rende conto di un limite alla libertà, si cerca di rimuoverlo perché la libertà è più vitale della sicurezza ed il mercato lo è più dello stato. Il mercato vi tiene svegli e vigili e responsabili. Lo stato vi ammoscia.<br />Scusate il basso livello del.mio pensiero. Ma in battaglia si deve solo vincere o convincere.dnanoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2745462394676844010.post-54577117201758438052014-12-27T12:32:05.085+01:002014-12-27T12:32:05.085+01:00"c'è gente che si sente meglio umiliandos..."c'è gente che si sente meglio umiliandosi fisicamente e/o psicologicamente": si, c è di tutto al mondo. ma il buon senso ci dice che sono una minoranza. freud ha detto che l uomo ha rinunciato ad un po' di liberta e felicita per avere un po' di sicurezza e stabilita. il "po'" è la chiave. l assoluto non esiste, nemmeno per la liberta. se non come idea. <br />la liberta è un illuminazione, non si sbatte in faccia, non si puo imporre. si ricerca in un percorso personale. <br />l articolo porta dritti alla guerra teocon. <br />guarda la cosa su livelli diversi: tutto concorre, su livelli diversi. tutto è imperfetto se visto da solo. <br />l utilità, la morale, la ragionevolezza (il buonsenso), l antropologia strutturale, l empirismo, l aspetto a aprioristico, quello metafisico. <br />l adaequatio rei et intellectus ne cerca una sintesi, anche essa incompleta come tutto è incompleto per definizione. <br />tutto contribuisce, nella stessa direzione. <br />l uomo è di natura scisso, tra soggetto ed oggetto. dici bene che la questione finale è quella dell interpretazione. ed anche interpretazione è scissa come l essere umano. sia quella circolare di gadamer, sia quella a strati di freud, sia quella dialogai tra individuo e cosmo di jung. <br />insomma, la rispost a definitiva non c è. <br /><br />(o, come diceva "quelo", "la risposta sta dentro di te, colo che è sbagliata")gdbnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2745462394676844010.post-837577277417576332014-12-27T11:59:52.423+01:002014-12-27T11:59:52.423+01:00"meglio stare meglio che peggio"
Estremi..."meglio stare meglio che peggio"<br />Estremizzando potrei dire che c'è gente che si sente meglio umiliandosi fisicamente e/o psicologicamente: ciò ne diminuisce la capacità di azione nel mondo e sinceramente parlando non mi pare proprio un buon modo per esprimere quanto di libertà una persona senta dentro.<br />Dunque la libertà è anche qualcosa che "precede" l'uomo o no?<br />Siccome non so rispondere con precisione (e infatti hai rilevato la mia difficoltà) non posso escludere questa possibilità: inoltre se la escludessi ho paura di dover cercare la ragione della libertà post actum, non prima, con tutto il pericolo insito nell'inseguire le mode.<br />Allora mi chiedo: l'a-priori così necessario per l'epistemologia austriaca potrebbe essere il riflesso di una libertà che in parte sfugge all'analisi razionale e che quindi va accettata aprioristicamente?<br /><br />Capisco bene il punto apra la questione dolorosa delle interpretazioni ma il vero problema è se esse vengano imposte invece che proposte: avere in mano la verità per sbatterla in faccia agli altri è contro la libertà.<br /><br />Riccardo GiulianiAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2745462394676844010.post-28018823570865878782014-12-26T21:56:59.082+01:002014-12-26T21:56:59.082+01:00le motivazioni, le preferenze, il valore soggettiv...le motivazioni, le preferenze, il valore soggettivo trovano conciliazione, seppur parziale, con l a priori. perché quest ultimo è molto vago: meglio stare meglio che peggio. la dinamicità delle preferenze si riverbera nella dinamicità non prevedibile dell azione umana nel mondo, anche economico. le previsioni a priori austriache sono basate su una normalità non statistica (che è, in termini, una contraddizione: la parola "normalità" nasce con la statistica: la norma è la regola). il buon senso. in un mondo che non è né totalmente prevedibile né totalmente imprevedibile. il buon senso serve per comprendere la vita, per muoversi nel suo fiume; non può pero tutto prevedere né domare il fiume. l avita è questa: parziale e contraddittoria. <br />non vedo però che cosa rileva la questione della liberta che non necessita giustificazione con l a priori (allora, anche la violenza e la sopraffazione devono avere giustificazione morale!?). su questo ultimo punto non ti ho capito. spiegati meglio. gdbnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2745462394676844010.post-86236787167609796722014-12-26T21:14:16.722+01:002014-12-26T21:14:16.722+01:00La libertà non è un astratto né pura azione ovvero...La libertà non è un astratto né pura azione ovvero né regno dell'arbitrio assoluto né meccanicismo.<br />Da quello che ho capito io la teoria austriaca ha come proprio valore non tanto l'economia quanto l'azione per raggiungere i fini preposti; tuttavia c'è qualcosa che muove le azioni, le motivazioni.<br />Qui si entra in un campo sconfinato dove mi perderei: a sensazione direi che se si storce il naso all'idea di una libertà giustificata allora non capisco come coniugare questo obiezione con la necessità dell'a-priori nell'epistemologia austriaca.<br /><br />Riccardo GiulianiAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2745462394676844010.post-6076209944459691792014-12-25T23:24:59.186+01:002014-12-25T23:24:59.186+01:00Refuso involontario = accezioneRefuso involontario = accezioneFrancesco Simoncellihttps://www.blogger.com/profile/13310353566486966696noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2745462394676844010.post-7124625100132443262014-12-25T22:13:38.904+01:002014-12-25T22:13:38.904+01:00Buon natale a tutti voi menti libere!
Perspicace...Buon natale a tutti voi menti libere! <br /><br />PerspicaceAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2745462394676844010.post-65820627823951367042014-12-25T21:53:08.463+01:002014-12-25T21:53:08.463+01:00Uhm...
La liberta' da diritto politico a dirit...Uhm...<br />La liberta' da diritto politico a diritto religioso... Da concessione/conquista politica a concessione divina...<br />Ci vuole sempre un concedente? Un intermediario? Un garante?<br />Torniamo alla importanza (troppa) del medium nella cultura da sudditi e furbacchioni del nostro Paese?<br />Rischiamo di restare nella liberta' di (liberta' positiva). Di non proporre la liberta' da, quella che e' sinonimo di responsabilita' individuale.<br />Liberta' come etica?<br />Ne riparleremo.dnanoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2745462394676844010.post-27688679951872597662014-12-25T19:23:37.224+01:002014-12-25T19:23:37.224+01:00Ciao a tutti.
Capisco molto bene il ragionamento ...Ciao a tutti.<br /><br />Capisco molto bene il ragionamento di Gdb. Anche perché come si potrebbe non essere d'accordo? Il problema, per come me lo sono posto io, però, riguarda un'accezzione più "italiana". Voglio dire, la chiave di letture fornita da Gdb è prettamente americana; non che sia un "male", anzi, ma potremmo dire che è a livello "avanzato" rispetto al progresso sociale nettamente carente in Italia. Si diceva spesso, in altri post, come si potesse coniugare la libertà oggi (o la sua riscoperta) nel nostro ambiente. Ecco, secondo me non c'è niente di meglio che fare leva sullo spirito religioso per veicolare nel nostro ambiente un minimo di visione libertaria attraverso la quale distaccare progressivamente gli individui dalla dipendenza dallo stato. Questo non sarà l'unico pezzo che presenterò sul tema, ne seguiranno altri. Nel frattempo, un buon Natale a tutti voi.Francesco Simoncellihttps://www.blogger.com/profile/13310353566486966696noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2745462394676844010.post-15325785334100532842014-12-25T08:13:18.469+01:002014-12-25T08:13:18.469+01:00Condivido le parole di gdb. Non c'e' alcun...Condivido le parole di gdb. Non c'e' alcun bisogno biblico per preferire liberta' reciproca (onesta') a coercizione autoritaria.<br />La Bibbia e' un testo anche pedagogico e prescrittivo. Per educare.<br />La liberta' non ne ha bisogno perche' limitarla e' mortifero mentre favorirla e' vitale. La liberta' consapevole di se stessa e' una conquista filogenetica, evolutiva. Non ha bisogno di giustificazione divina. Questo va bene per un sermone. Per convincere i dimentichi. Le greggi soggiogate. Per risvegliarne la vitalita' repressa dalla abitudine a subire coercizione disonesta.<br />Auguri.dnanoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2745462394676844010.post-10444537064491784532014-12-24T17:56:00.259+01:002014-12-24T17:56:00.259+01:00possiamo giustificare la liberta molto meglio: con...possiamo giustificare la liberta molto meglio: con il minimo antropologico strutturale morale. ci soccorre il bel libro di antropologia giuridica di rouland. se invece vogliamo scomodare il sacro, possiamo dire che la liberta è un bene sacro fondato su sé stesso, una religione tutta sua, un pensiero metafisico e trascendente, che non ha bisogno di essere etero-sorretto da atre religioni (pensieri sistematizzati e sacralizzati dalla cultura del tempo) se non magari - come abbiamo visto - vedendo che nella costrizione c è il male. cio è più chiaro, coerente, meno confusivi e conflittuale. <br />ancora, possiamo ben dire che non c è alcun bisogno di giustificare la libertà. che si sorregge benissimo da sola. sulla forza dell autoevidenza, dell autoconservazione, della preferenza. e se qualcuno vuol rapire e ridurre in schiavitù qualcun altro, l azione di difesa è, appunto, difendersi anche uccidendo l aggressore. attenzione, non ho scritto che è giusto o legittimo. è consequenziale all azione, e basta. per la propria liberta. ma che uno deve giustificare la ragione per la quale non vuole essere schiavizzato? ma dove siamo arrivati con la sottomissione mentale? <br />poi, più tardi, vedrai se l atto di uccidere compiuto è "giusto" o no. se le scritture lo consentono o no. se rimane tempo libero per farlo. ma se non lo si fa, tempo libero non ce ne sarà più.<br />buon natalegdbnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2745462394676844010.post-10613818298334227602014-12-24T17:54:45.844+01:002014-12-24T17:54:45.844+01:00non ho ancora finito. è tra gli argomenti che pred...non ho ancora finito. è tra gli argomenti che prediligo, percio non mi trattengo. e dissento. alla grande. dal principio: l economia ha dei valori: il benessere materiale. al di là delle minori critiche, è fallace il presupposto (e da lì cade tutto): l esistenza della rivelazione. e dunque è ridondante l argomentazione che vede la sacralità della liberta nella sacralità della fonte divina: è evidente, infatti, che se credi nella rivelazione, allora la rivelazione è fonte morale primaria. qualsiasi cosa essa dica, liberta o schiavitù. per fortuna la rivelazione dice libertà! pensa che guaio se avesse detto altro :) . dunque la liberta vivrebbe di luce riflessa: è bene perché l ha detto dio. è dio è bene aprioristicamente. non essendoci bisogno allora di spiegazione, è un inutile ripetizione della sacralità. come dire direttamente che la libertà è dio: sul punto tornerò, ma già d ora dico che sacralizzare la liberta in sé è molto meglio e molto più chiaro.<br />poi, a leggere bene, l antico testamento è libro di guerre, ce lo spiega bene campbell in mito e modernità. mentre molti interpretano anche il corano come un libro di pace. il libro sacro si "interpreta" per gli amici, e si "legge" per i nemici. e se il cristianesimo è senza meno la religione più pacifica di tutte, come spiega benissimo girard ne il capro espiatorio, cio non ha impedito a deshner di scrivere Storia criminale del cristianesimo in 10 volumi. né a bush di mandare in guerra su suggerimento di dio. l interpretazione è una sottile linea rossa. di sangue. per tutte le religioni, come spiega barrington moore jr (sto citando tutti i miei preferiti), che trova nel "sacro" le origini di tutte le persecuzioni della storia. se cerchi la liberta nella rivelazione, la troverai. come anche altro, se lo cerchi. allora ai non credenti, che fai? li impicchi per imporgli il pacchetto (tua)religione-liberta? <br />ora, è vero che la legge naturale è argomento zoppo, ne conosciamo la mutevolezza ed i tratti che variano dai religiosi (diritto di resistenza contro il sovrano in nome di dio, ad usum del potere della chiesa) sino ai gisupositivisti (dichiarazione universale dei diritti dell uomo; cui si confronta la dichiarazione islamica dei diritti umani). ma è un tentativo talora apprezzabile, soprattutto quello di tommaso, con l adaequatio rei et intellectus. ancora più interessante, e molto austriaca, l affermazione della liberta attraverso l epistemologia negativa: la liberta è un bene che la schiavitù è un male. conosciamo il bene per sottrazione dal male. rights from torts. <br />ma la fallacia enorme della premessa, riprendo la critica chiave, sta nel pensare che la rivelazione viene da dio. mentre è prodotto della cultura umana. e chi crede che dio sia apparso in forma di arbusti a mosè per dettare i 10 comandamenti è tra il credulone ed il pazzo. pensa se arrivo io oggi a dire che dio mi ha consegnato 10 files sacri: mi ricoverano! ogni cultura produce la sua mitologia, la sua religione. non è il cristianesimo ad aver creato il capitalismo. detta così è una storiella a supporto della propria fede. impostazione calcistica. lo è nella misura in cui la cultura occidentale del tempo ha creato una mitologia che ha concorso all avveramento delle condizioni di liberta che hanno poi permesso il capitalismo. consequenzialità storiche della cultura. <br />gdbnoreply@blogger.com