tag:blogger.com,1999:blog-2745462394676844010.post7883765632311147471..comments2024-03-25T09:55:42.957+01:00Comments on Francesco Simoncelli's Freedonia: Sono le banche centrali a determinare i tassi d'interesse?Francesco Simoncellihttp://www.blogger.com/profile/13310353566486966696noreply@blogger.comBlogger2125tag:blogger.com,1999:blog-2745462394676844010.post-41555485870702822302018-08-12T09:23:13.534+02:002018-08-12T09:23:13.534+02:00Ecco una delle tante distorsioni finanziarie alime...<a href="https://twitter.com/Freedonia85/status/1026741395984445440" rel="nofollow">Ecco una delle tante distorsioni finanziarie alimentate dal QE delle banche centrali</a>. I prestiti a leva sono un altro modo in cui le società con rating bassissimo possono raccogliere fondi. Questi prestiti sono concessi dalle banche e spacciati come prestiti normali o come Collateralized Loan Obligation (CLO) ad altri investitori (es. fondi pensione). Sono un mercato da $1,000 miliardi e vengono trattati come titoli. Ma la SEC, che regola i titoli, li considera prestiti e non li regolamenta. Nessuno li regolamenta (invece Bitcoin per qualche strano motivo deve essere regolamentato...)<br /><br />Molti di questi prestiti hanno tassi d'interesse variabili, tipicamente legati al dollaro-Libor. E in un contesto in cui la FED ha cercato di rialzare i tassi d'interesse, il Libor è aumentato ed i prestiti a tasso variabile, i cui pagamenti degli interessi aumentano man mano che il Libor aumenta, sono molto allettanti per gli investitori, nonostante i rischi addizionali che rappresentano per le aziende le quali stanno già lottando con flussi di cassa negativi. I prestiti a leva sono accompagnati da clausole che dovrebbero tutelare gli investitori durante la durata del prestito e in caso di inadempimento. Con forti covenant e buone garanzie, i prestiti a leva tendono ad essere meno rischiosi delle obbligazioni spazzatura emesse dalla stessa società.<br /><br />Ma gli investitori, in un panorama di fame per rendimenti decenti, sono stati attratti da questo mercato, e le grandi aziende ne hanno approfittato indebolendo i covenant, offrendo agli investitori meno protezioni (come pagare gli interessi con più debito anziché contanti). Normalmente non essere in grado di pagare gli interessi costituirebbe un default, ma non con questi prestiti "covenant lite" o "cov-lite". Il boom di questi titoli junk è iniziato anni fa e ha raggiunto proporzioni record. In caso di insolvenza di questi prestiti, gli investitori sono esposti a perdite molto maggiori. E qual è stato uno dei driver alla base di queste emissioni record? Fusioni ed acquisizioni di aziende.<br /><br />Ma non finisce qui, perché è in arrivo un muro gigantesco di scadenze di titoli junk come vediamo nel terzo grafico. E in un momento in cui il "QT" potrebbe rompere le uova nel paniere di chi pensava che il limite all'ingegneria finanziaria non fosse il cielo. Va anche detto che i picchi del mercato azionario del passato hanno coinciso di regola con i massimi storici dei riacquisti di azioni proprie (quarto grafico). Ciò indica che i massimi storici dei riacquisti sono principalmente un indicatore contrario piuttosto che un dato che fornisce conforto ai "punti estremi".<br /><br />Naturalmente ciò che in realtà rappresenta un "punto estremo" può essere conosciuto con certezza solo a posteriori, poiché gli estremi tendono a spostarsi nel tempo, in particolare in un sistema monetario fiat in cui l'offerta di denaro e credito può essere ampliata, volenti o nolenti. Ciò che può essere affermato con certezza è solo se i mercati stanno entrando in quello che chiamerei territorio pericoloso. Il Nikkei della fine degli anni '80 è un esempio pertinente. Per inciso, l'attuale mania di riacquisti di azioni è molto simile all'ingegneria finanziaria giapponese degli anni '80 nota come keiretsu o zaibatsu.<br /><br />All'epoca si sosteneva che, nonostante la loro oscena sopravvalutazione, le azioni giapponesi "non sarebbero mai scese" perché le società giapponesi puntellavano le rispettive azioni. Oggi leggiamo o sentiamo spesso che le azioni sopravvalutate degli Stati Uniti non possono scendere, perché le società continueranno a puntellarle con i riacquisti.Francesco Simoncellihttps://www.blogger.com/profile/13310353566486966696noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2745462394676844010.post-12277842473883070152018-08-08T01:00:26.059+02:002018-08-08T01:00:26.059+02:00Preferisco gli errori della democrazia agli orrori...Preferisco gli errori della democrazia agli orrori della tecnocrazia.dnanoreply@blogger.com