venerdì 14 settembre 2018

Perché gli stati e le banche centrali odiano chi investe in oro





di Francesco Simoncelli


Se possedete oro, siete in guerra. Siete sotto assalto. Fareste meglio a capirlo presto.

C'è una guerra contro di voi. I politici e i banchieri centrali che hanno scatenato questa guerra contro di voi sono determinati affinché perdiate denaro sul vostro investimento. Il motivo: acquistando oro avete dimostrato che non vi fidate delle politiche monetarie della banca centrale. Avete fatto un passo che conferma la vostra mancanza di fiducia nello stato e nella banca centrale. Oggi nessuno stato è vincolato da un gold standard. Nessuno stato, nessuna banca centrale e nessuna banca commerciale è obbligata per legge a riscattare la cartamoneta o i conti bancari in oro ad un tasso di cambio fisso.

Gli stati e le banche centrali sono slegate dal gold standard. Quando svalutavano la valuta, le persone che capivano cosa stava succedendo si recavano presso la loro banca locale e scambiavano moneta cartacea o le voci sui conti bancari in monete d'oro o d'argento. Comprendevano che l'aumento dell'offerta di moneta avrebbe portato ad un aumento dei prezzi, e che l'oro sarebbe uscito dalle banche commerciali e dalla banca centrale della nazione.

Le persone che possiedono monete d'oro sono scettiche riguardo le politiche fiscali e monetarie dello stato. Sono nemiche giurate dello stato e delle banche centrali. Il fatto stesso che si recano ad acquistare lingotti d'oro testimonia la loro mancanza di fiducia in stati e banche centrali.

Politici e banchieri centrali considerano tali persone come nemici dello stato. Faranno tutto il possibile per imporre perdite su queste persone, cosicché gli altri non prendano esempio da chi fa soldi nel campo dei metalli preziosi. La cosa peggiore che può accadere dal punto di vista di uno stato o di una banca centrale, sono persone completamente scettiche nei loro confronti che diventano ricche a seguito delle politiche scellerate di stati e banche centrali.

L'obiettivo dei politici e delle banche centrali è quello di assicurarsi che la popolazione sia anestetizzata per quanto riguarda gli effetti disastrosi di una grave inflazione monetaria sulla ricchezza reale. Un aumento del prezzo dell'oro invia un segnale a quei membri della società che si fidano dell'integrità e del buon giudizio dei politici e dei banchieri centrali. Il segnale dice: "Gli scettici stanno facendo soldi, voi invece state perdendo soldi. Comprate oro!"

I banchieri centrali non vogliono combattere gli investitori in oro vietando il metallo giallo. Vogliono continuare ad espandere l'offerta di moneta senza affrontarne le conseguenze nell'arena dell'opinione pubblica. Cercano modi per abbassare il prezzo dell'oro, perché esso è il termometro della politica monetaria della banca centrale. Oggi i banchieri centrali hanno una serie di politiche anti-oro. La politica più comune è quella di dare in leasing l'oro ad un gruppo specializzato di insider noto come bullion bank. La banca centrale dà in leasing l'oro a meno dell'1% d'interesse all'anno a tali banche. Le bullion bank vendono poi l'oro nel mercato privato, prendono i soldi e li investono in titoli di stato o altri investimenti che pagano molto più dell'1% all'anno. Quell'oro è sparito. Per recuperarlo, le banche centrali dovrebbero richiederlo indietro alle bullion bank. Queste ultime dovrebbero andare sul mercato dell'oro e acquistarlo. Ciò ne farebbe salire il prezzo e manderà bancarotta le bullion bank.

Quindi le banche centrali non chiederanno niente del genere alle bullion bank. Le banche centrali si limitano semplicemente a rinnovare i leasing, anno dopo anno, e le bullion bank investono i soldi che ottengono dalla vendita dell'oro. La popolazione rimane ignara di questi processi. Le banche centrali fanno finta di possedere ancora l'oro. Dicono che le loro riserve d'oro non sono cambiate. Ma, da un punto di vista economico, l'oro è sparito e non vi è alcuna possibilità che le banche centrali possano mai richiederlo indietro alle bullion bank.

Un altro modo in cui banche centrali e gli stati combattono gli investitori in oro è quello di annunciare, di volta in volta, che la banca centrale sta contemplando di vendere il proprio oro. Ciò spaventa alcuni investitori, che vendono il loro oro. Naturalmente altri investitori, che conoscono come funziona questo trucchetto, acquistano. Minacciando di vendere l'oro, le banche centrali cercano solo di abbassarne il prezzo.

Perché una banca centrale o una bullion bank dovrebbe comunicare in anticipo a chi intende vendere una gran parte delle sue riserve auree? Quando un grande possessore di commodity venderà la merce sul mercato aperto, non lo annuncerà in anticipo. Il suo obiettivo è massimizzare la quantità di denaro che guadagna con la vendita del bene. Se avverte in anticipo il mondo su quanto intende vendere e su quale periodo di tempo, questo diminuirà significativamente il prezzo della vendita. È economicamente irrazionale per un venditore di commodity dire in anticipo quanto intende vendere. Quando dico "economicamente irrazionale", ciò si intende sul presupposto che l'obiettivo è quello di realizzare un profitto. Ma se l'obiettivo non è quello di realizzare un profitto, ma piuttosto infliggere danni economici a persone che detengono una particolare merce come investimento, l'avvertimento ha senso.

Questo fatto indica il grado di ostilità delle banche centrali o delle bullion bank nei confronti delle persone che investono in oro. Sono disposti a subire una perdita in termini di quantità di denaro che avrebbero potuto ricevere se avessero effettuato la loro vendita nel più totale riserbo. Sono disposti a sopportare questa perdita perché credono che sia più importante creare incertezza nel mercato dell'oro piuttosto che massimizzare la quantità di moneta fiat ottenuta dalla vendita dell'oro. Sono così desiderose di infliggere perdite finanziarie agli investitori in oro che sono disposte a subire centinaia di milioni di dollari in perdite. Dopotutto, non sono i loro soldi.

L'esempio per eccellenza fu la decisione di Gordon Brown alla fine degli anni '90 di vendere la metà delle riserve auree detenute dalla BoE per conto della Gran Bretagna. La sua decisione costò al governo $10 miliardi. Spinse il prezzo dell'oro a poco meno di $260 l'oncia nel 2001. Inflisse danni ad una piccola minoranza di investitori in oro, ed inflisse enormi danni alle riserve economiche del suo Paese.

Chiunque dica che Gordon Brown comprendesse d'economia è un imbecille. Chiunque dica che Gordon Brown fosse invidioso degli investitori ha ragione. Egli rappresenta praticamente tutti i politici nazionali e tutti i banchieri centrali: odia il fatto che gli investitori in oro possano far salire il prezzo del metallo giallo mettendo così in imbarazzo il governo e la banca centrale.

L'aumento del prezzo dell'oro avverte l'opinione pubblica che le politiche fiscali degli stati e le politiche monetarie della banca centrale non possono essere considerate attendibili. Peggio ancora, un aumento del prezzo dell'oro trasmette la presenza di un'opportunità di profitto: sbarazzatevi del denaro fiat ed acquistate oro.

Oggi i politici e le banche centrali sono disperati nel voler impedire al grande pubblico di rendersi conto dell'enorme aumento che ha avuto luogo nella base monetaria di ogni nazione industriale occidentale. Non vogliono che la popolazione percepisca che le banche centrali sono nel panico a causa del disastro che si è verificato nei bilanci delle banche commerciali. Le grandi banche commerciali in tutto il mondo occidentale sono al limite della bancarotta. Le banche centrali e gli stati intervengono freneticamente per mantenere aperte le banche, al fine di confondere la popolazione sulle implicazioni della recessione economica mondiale, il risultato dell'espansione monetaria mondiale da parte delle banche centrali.

I prezzi trasmettono informazioni sulle condizioni economiche. Il prezzo dell'oro trasmette informazioni sulla probabilità dell'inflazione dei prezzi futura. È questa informazione che governi e banche centrali vogliono distorcere. Lo fanno manipolando il prezzo dell'oro attraverso il leasing e vendite annunciate in anticipo.

Quando un individuo investe in oro, sta dicendo che non si fida dello stato e della banca centrale. Un individuo che prende attivamente misure per aumentare il prezzo dell'oro, acquistandolo, dovrebbe essere consapevole che lui e le persone come lui saranno gli obiettivi dell'inganno, dell'invidia e del ridicolo messi in campo dallo stato e dalla banca centrale. L'acquisto di oro non equivale all'acquisto di altri prodotti. Altre commodity non sono percepite come pietre miliari della politica monetaria della banca centrale. Il prezzo dell'oro viene invece percepito in questo senso.

Il tentativo di stati e banche centrali di abbassare il prezzo dell'oro si ritorcerà contro di loro. Alla fine queste istituzioni finiranno l'oro da vendere, così come il FMI. Esauriranno l'oro da dare in leasing. Anche se non credo che i politici capiranno mai che l'oro delle loro nazioni è scomparso, lasciando solo IOU scritti da bullion bank comunque in bancarotta, penso che ad un certo punto le banche centrali smetteranno di dare in leasing l'oro. Smetteranno perché non ne avranno abbastanza per influenzare sostanzialmente il prezzo dell'oro.



Non penso che le banche centrali chiederanno alle bullion bank il rimborso del loro oro. Le bullion bank dichiarerebbero semplicemente bancarotta. Ciò esporrà pubblicamente i banchieri centrali come degli imbecilli,e questi ultimi non vogliono farlo sapere. Quindi l'oro è sparito e la popolazione non scoprirà che l'oro è sparito.

Ad un certo punto, il numero di investitori che capirà che è meglio comprare oro passerà da meno dell'1% della popolazione al 5%. Quando ciò accadrà, l'offerta di oro non aumenterà e il prezzo salirà alle stelle. Se ben il 10% della popolazione cercherà di investire in oro il 10% delle proprie risorse, il prezzo dell'oro arriverebbe a $10,000 l'oncia. Il mercato dell'oro è così marginale nel mercato globale delle commodity che il tentativo del 10% degli investitori di aumentare le proprie disponibilità di oro al 10% delle loro risorse, renderà ricchi i possessori del metallo giallo. Penso che ad un certo punto accadrà, ma penso che accadrà in un periodo di inflazione dei prezzi così brutto che il potere d'acquisto delle valute diminuirà così velocemente che arricchirsi col denaro fiat vendendo l'oro non convincerà gli investitori a venderlo.

Chi vincerà, quindi, la guerra dell'oro? Coloro che possiedono il metallo giallo. I grandi vincitori saranno le mogli indiane i cui padri hanno dato loro molto oro come dote. Anche i gold bug se la passeranno bene. Gli altri non arriveranno in tempo e, nel momento in cui il 10% o il 20% degli investitori avrà staccato guadagni grazie all'oro, costerà loro così tanto entrare in questo mercato che non staccheranno il genere di profitti che gli investitori d'oro invece avranno accumulato.

Gli stati e le banche centrali possono continuare a combattere la guerra mediante il leasing dell'oro, vendite a titolo definitivo e minacce di vendite, ma finchè gonfieranno la massa monetaria per offuscare il prezzo della depressione economica, saranno a corto di munizioni da sparare. Non possono entrare nel mercato dell'oro e ricostituirne l'offerta senza aumentarne il prezzo.

Le banche centrali stanno ampliando l'offerta di moneta, cosa che fornisce munizioni per quelli di noi che vogliono combattere la guerra dell'oro acquistandone altro. Al contrario, le banche centrali non stanno espandendo le loro riserve d'oro, ma piuttosto le stanno riducendo e quindi non saranno in grado di combattere questa lotta indefinitamente.

Potrebbero essere in grado di combatterla fino a quando la minaccia di una recessione incombe sull'economia mondiale. Ma quando la recessione finirà, o sembrerà finire, a causa della massiccia inflazione monetaria e dei grandi deficit statali ci sarà un nuovo mercato per l'oro che non avrà precedenti nella sua intensità. Questo non significa che tutti compreranno oro. Probabilmente non significa che anche il 20% degli investitori acquisteranno oro. Tutto ciò che occorrerà è che circa il 10% degli investitori deciderà di investire il 10% delle proprie partecipazioni in oro. Gli stati e le banche centrali stanno per perdere la guerra sul metallo giallo perché rifiutano di combatterlo con l'unica tecnica che può dare loro la vittoria: smettere di stampare denaro.


7 commenti:

  1. Purtroppo il piombo è più convincente dell'oro. Lo renderanno inservibile.

    La prossima catarsi finanziaria accelererà la fine della globalizzazione a senso unico del modello liberal americano. Sarà una crisi storica, grave, profonda, molto rischiosa per la pace in Occidente. Un grande cambiamento culturale. Non una regressione, ma una svolta.
    Speriamo che prevalga il buon senso degli uomini di buona volontà.

    RispondiElimina
  2. "L'obiettivo dei politici e delle banche centrali è quello di assicurarsi che la popolazione sia anestetizzata per quanto riguarda gli effetti disastrosi di una grave inflazione monetaria sulla ricchezza reale."

    Sulla ricchezza cartacea non su quella reale. Gli asset concreti tradizionali, dal mattone all'oro, non avranno da temere.

    RispondiElimina
  3. Dieci anni fa sarebbe stata una disanima perfetta, ma dopo l'avvento delle criptovalute è troppo ottimistica sulle prossime quotazioni dell'oro.
    Penso sia evidente che la valvola di sfogo del nostro sistema monetario sia passata dai metalli preziosi al bitcoin e company. Comunque due ottime diversificazioni una in ottica conservativa l'altra molto più speculativa.
    Secondo mia opinabilissima idea non vedremo quotazioni alle stelle per l'oro, a meno di eventi socio politici non auspicabili da nessuno.
    Personalmente ho puntato su bitcoin perchè nonostante i noti problemi di scalabilità, anche se non risolti in futuro, questa cripto mi piace sempre più in ottica di riserva di valore, più funzionale dello stesso gold.

    RispondiElimina
  4. Dietro le cripto c'è il vuoto assoluto.Quando lo capiranno?
    Sono i prodotti del FAKE model.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Quali cripto, per la precisione? non sono tutte uguali e quindi non possono essere giudicate alla stessa maniera.
      Siamo fiduciosi che l'anonimo Roubini "de no' antri" ci illuminerà su cosa sia il denaro, e siamo altrettanto fiduciosi che rimedierà una figuraccia.
      Ma chi se ne frega: talk is cheap, giusto?

      R.G.

      Elimina
    2. Rispondo subito al rommel della domenica.
      I soldi sono semplicemente dei pezzettini di carta colorati, e il suo saldo di estratto conto è un credito che vanta nei confronti della sua banca, le faccio i miei migliori auguri.
      Per quanto riguarda le cripto penso che non esiste persona al mondo in grado di predire il futuro di tutte queste valute.
      Infatti per me esiste solo bitcoin per il ruolo di riserva di valore, altro punto di favore rispetto all'oro nel momento in cui arriva il crash di questo sistema il mercato dei preziosi lo possono semplicemente chiudere, no festa no party con tanti saluti per i gain.
      Bitcoin invece non lo possono fermare quindi facile prevedere dove finiranno i soldi.
      Mi raccomando sempre pane e volpe...

      Elimina
    3. Caro genio della domenica nonché di tutto il resto della settimana,

      Se scrivi cripto includi bitcoin; ho fatto bene a pungerti costringendoti a chiarire.

      Gli altri punti sono condivisibili.

      Un caro saluto al tuo desertico orgoglio.

      R.G.

      Elimina