giovedì 3 agosto 2017

Lo stato ha bisogno di una blockchain e di una hard fork





di Jeffrey Tucker


L'assistenza sanitaria, le tasse, l'istruzione, la politica estera – tutto deve essere riformato e subito. Tuttavia la situazione al Congresso è impossibile. Ogni democratico si oppone a qualsiasi cosa avanzata dalla maggioranza repubblicana. All'interno di questa maggioranza, esistono tre o più fazioni che stanno cercando d'imporre la loro influenza. C'è mai stato un impasse più scoraggiante?



Consenso elusivo

Questo non è un problema inconsueto nella vita. Ci sono molte cose che richiedono un consenso per essere realizzate. Pensate ad esempio ai software. Le piattaforme open source come Wordpress hanno bisogno di cambiamenti costanti per stare al passo con le tendenze. È una piattaforma che qualcuno può contribuire a cambiare, ma solo il codice migliore sopravvive. I cambiamenti sono implementati per consenso.

O Wikipedia. La necessità di un consenso è evidente. Deve esserci qualcosa sulla pagina principale. I redattori che sono più interessati ad un particolare argomento tendono a prevalere e probabilmente è così che le cose dovrebbero andare. Non è un sistema perfetto. Le visite al margine vengono spesso spinte ai bordi, ma c'è un percorso e tutti sono in grado di valutare la conformità alle regole. La maggior parte del tempo i risultati sono molto buoni.

Se non sono buoni, la parte pregiudicata può separarsi per costruire un'altra piattaforma. Ciò è possibile perché non solo Wikipedia è basata su un modello open-source, ma lo è tutta la tecnologia che gestisce il sito. Chiunque può scrivere la propria wiki.



La blockchain

Ma c'è un'analogia ancora migliore per la necessità di un consenso. Guardate la blockchain, la tecnologia che supporta bitcoin. Funziona come un sistema di contabilità per tenere traccia dei processi, degli scambi e di chi possiede qualcosa. Poiché è pubblica, contiene bit di informazioni immutabili. Oggi il sistema è utilizzato per molti scopi oltre al bitcoin. Registra proprietà. Esegue processi riguardanti transazioni. Viene utilizzata per emettere e vendere diritti di proprietà.

Cosa succede quando ci sono conflitti insolubili? Un gruppo vuole una cosa e un altro gruppo vuole un'altra cosa? Non importa quanto negozino, ciascuno dei due rimane sul suo principio.

Ed è qualcosa che sta succedendo proprio adesso. Ci sono due grandi campi: quelli che vogliono espandere i limiti sui sei blocchi sulla chain e l'altro che vuole trovare un percorso diverso per ottenere la scalabilità.

Per la prima volta nella storia di bitcoin, ora si parla di una "hard fork" sulla blockchain. Ciò significa che un campo è così frustrato per il fallimento dell'altro campo che sta minacciando di rompere la chain e di emettere una nuova moneta che porterà avanti la credibilità di bitcoin. Nessuno sa in anticipo quali saranno i risultati. Forse l'originale scenderà gradualmente di prezzo e la nuova fork diventerà migliore. O forse accadrà il contrario. Gran parte della riluttanza riguardo questa rotta è dovuta all'incertezza della risposta del mercato.

La cosa cruciale qui è che questa hard fork creerebbe un test: chi ha ragione? Il mercato sarà l'ultimo a decidere. Gli amministratori del sistema possono pubblicizzare, scrivere articoli, appellarsi al pubblico in ogni modo, ma il verdetto sarà dato dal mercato. E tal verdetto in realtà non è mai l'ultimo. Il plebiscito, per così dire, è sempre in corso.

Sembra rude? Può essere. Ma in realtà questo è il modo pacifico di affrontare conflitti inconciliabili. Non è qualcosa di distruttivo. È potenzialmente creativo, perché rileva un processo di apprendimento.

Le hard fork non rappresentano il fallimento di un sistema, ma la capacità di un sistema nell'adattarsi in presenza di disaccordi intensi.



Hard fork nel governo federale

I padri fondatori americani hanno anticipato il merito della hard fork. Hanno creato molte opportunità per implementarle come parte del desiderio di mantenere la pace. Hanno costruito sistemi di controllo per quanto riguarda il governo federale per impedire che una parte, o un interesse particolare, o una branca, possa arrivare a dominare l'intero sistema. Questo era parte di una convinzione generale che il consolidamento del potere è sempre pericoloso.

Ma c'era un controllo ancora più importante. Il luogo di controllo delle istituzioni pubbliche si trovava negli stati, come mandato costituzionale. Gli stati stessi potevano diventare "laboratori della democrazia", provando diverse politiche e sottoponendole ad un test di mercato. La gente poteva votare con i piedi.

Potreste considerare gli stati come nodi del sistema, ognuno dei quali potrebbe rompersi e andare per la propria strada. Potrebbe respingere una politica federale con l'annullamento e provare un percorso diverso.

Anche adesso si può vedere tutto ciò in alcune aree politiche. Alcuni stati hanno salari minimi più elevati rispetto a quelli richiesti dal governo federale e altri hanno permesso l'uso limitato della marijuana come un modo per ammettere il fallimento della Guerra alla Droga. Gli stati hanno anche approvato normative su altre materie controverse, come l'aborto e il trattamento delle popolazioni migranti.

Anche nel modo limitato in cui funziona questo sistema oggi, si può vedere perché Lord Acton definisse il "federalismo" americano il singolo contributo più grande alla teoria politica mai emanato dalle nostre sponde.

Queste sono tutte hard fork nel governo federale. Purtroppo questo sistema funziona meno bene quanto più il governo federale viene centralizzato a Washington, DC. Il problema della schiavitù nel XIX secolo ha infranto il sistema federale. Nel 1860 un'aspirante nazione del sud voleva una hard fork, ma c'era del marcio al centro del suo proposto protocollo. Così fallì. Ciò mise in moto un processo di consolidamento che si è intensificato nel corso dei decenni.

Ora, nel XXI secolo, possiamo vederne i costi. Il governo federale è centralizzato e gestito dall'alto. Ma ciò non è riuscito a liberarci dai conflitti inconciliabili nel cuore degli affari pubblici. Ci sono ancora persone che vogliono che la vita venga gestita dal centro e chi crede che la libertà stessa sia un modo migliore.



Una nuova hard fork

Se il Congresso fosse un blockchain, la soluzione sarebbe stata piuttosto semplice. I democratici avrebbero creato la propria hard fork, prendendo tutto il codice dalla politica attuale e adattandolo ai propri scopi. Avrebbero percorso la loro strada per quanto riguarda il welfare, la disoccupazione, il sistema sanitario e la politica fiscale che ha spostato i soldi dai ricchi (se li trovano) ai poveri (che saranno sempre più numerosi). Ma l'esperimento aiuterebbe o danneggerebbe solo coloro che ne farebbero parte.

I repubblicani avrebbero potuto avere una propria chain attuante grossi cambiamenti nel codice per ridurre le tasse, le normative, e così via. E qualora emergessero divisioni all'interno di tale consenso, si potrebbero creare chain secondarie che si specializzerebbero in particolari applicazioni che successivamente potrebbero tornare alla chain principale. Potrebbero scoprire che il piano per costruire più testate nucleari o imporre più tasse non è qualcosa che il mercato desidera. Oppure, se la differenza di opinione diventasse troppo intensa, si potrebbe creare un'altra chain.

Potrebbe essere come il XIX secolo, ma adattato al XXI secolo. Ogni gruppo potrebbe avere anche la propria moneta: Torycoin, Laborcoin, Greencoin e Liberalcoin. So quale sceglierei.

Se questa idea venisse adottata in modo ampio, finiremmo con un'intera gamma di idee affascinanti, tra cui la legge policentrica. Non è anarchia come comunemente intesa. È un sistema che promuove la concorrenza per portare alla luce quelle regole in base alle quali la gente preferisce vivere.

Questo è il modo pacifico. Non tutti, però, lo vogliono. Alcuni preferiscono la guerra.

I buoni sistemi non danno alle persone cattive l'opportunità di fare danni.

Non ci sarà riconciliazione finché non scopriremo come decentralizzare il potere dello stato, allo stesso modo in cui abbiamo capito come farlo con la tecnologia.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


8 commenti:

  1. "Non ci sarà riconciliazione finché non scopriremo come decentralizzare il potere dello stato, allo stesso modo in cui abbiamo capito come farlo con la tecnologia."
    Grandissima verità, grandissima frase.

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    1. Beh, gli Svizzeri hanno trovato la loro via.
      Lo spezzettamento dimensionale è una via. Intanto, eliminiamo la UE, che è solo potere centralizzato fine a se stesso.
      Poi federalismo, confederazioni, decentramento, ecc.
      Il problema rimane, però, quando nella tua zona ci sono imperi. Per definizione aggressivi.
      E tu non sei neanche un paradiso fiscale.

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  2. Ciao Francesco.

    A proposito di fork....
    Visto che è avvenuta una biforcazione dalla blockchain di Bitcoin ed è nato Bcash e le unità di conto sono raddoppiate e che i primi ricevitori di queste nuove unità si son visti raddoppiare le quantità in loro possesso.... ma questa è una politica monetaria espansiva dal basso? Ma questo non equivale a crearsi il denaro da casa propria? Ma questa non è una condizione da falsari tout-court? E se lo fanno ancora ed ancora? E se lo fanno anche altre criptovalute?
    Ma che roba è? QE home made?

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    1. O, forse, dopo aver replicato l'oro, hanno replicato l'argento?
      Il primo come riserva di valore e l'altro per più larga diffusione ed uso?

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    2. Ciao Dna.

      All'apparenza può sembrare, ma effettivamente non è proprio così: Bitcoin Cash Is Not Free Money.

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    3. Resto coi miei dubbi. Sono gli incentivi che muovono le azioni umane. Raddoppiare il profitto basta ed avanza come incentivo.

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  3. L'Italia non è l'unico inferno fiscale. La follia dell'attuale sistema monetario sta portando i pianificatori centrali ben oltre il keynesismo, addirittura ad implementare idee di sciroccati monetari come Gesell presi in giro dallo stesso Keynes. È dal 2012 che ripeto come l'Australia sia una bomba ad orologeria dal punto di vista economico e finanziario, a causa di una bolla immobiliare alimentata dalla RBA e dalle sue politiche monetarie allentate. Ora che la Cina ha ridotto il suo bisogno di semi-lavorati, l'Australia si ritrova senza il gigantesco motivo per cui ha rappresentato finora una sorta di El Dorado per gli immigrati. Si sta scoprendo che il boom è insostenibile, così come lo si capì al tempo per l'Irlanda.

    Adesso gli attori di mercato stanno cercando di costruire quella rete di risparmi su cui si pensava fosse basato il boom. Non era così. Vogliono attutire i danni. ma i pianificatori monetari centrali lo vogliono impedire. Il boom deve andare avanti. A che prezzo? Non se lo domandano. In questo contesto, oltre a fornire una scappatoia, le criptovalute hanno un futuro radioso.

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    1. Sono pazzi questi Aussie. E non solo loro. Pazzi per disperazione.

      Cmq, secondo me, l'atteggiamento pragmatico migliore, attualmente, per il singolo individuo consapevole e responsabile è un flessibile mix tra le proprie opzioni bottom up e la preferenza per scelte collettive top down le più coerenti e favorevoli che sia possibile.
      Di più mi pare ideologico.

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