mercoledì 5 aprile 2017

Il crash economico sarà violento





di David Stockman


È quasi impossibile esagerare riguardo il livello di mania sgangherata nei mercati azionari, ciononostante i robo-trader proprio non riescono a lasciarla andare.

Sembrano dei dodicenni che stanno imparando ad andare in bicicletta e dicono di riuscirci senza mani e ad occhi chiusi!

Peggio ancora, questi temerari sono stati spalleggiati dalla FED e da altre banche centrali... come se andare alla cieca sia ormai considerato completamente sicuro. Dopo tutto, possiamo contare almeno su 60 "ribassi" sin dal marzo 2009 che più e più volte si sono trasformati in rialzi.

Complessivamente l'indice S&P 500 ora si attesta al 3.4X dei suoi minimi post-crisi, dopo aver generato un rendimento annuo del 18% (compresi i dividendi) per quasi otto anni consecutivi.

A dire il vero, in un mercato libero ed onesto tutto ciò equivarrebbe ad una luce rossa lampeggiante, avvertendo che guadagni eccezionalmente alti per un periodo prolungato necessitano nel futuro prossimo di una regressione verso la media.

Ma abbiamo un mercato medicato dalla banca centrale, non uno libero o onesto, quindi i fondamentali economici non contano. Invece al margine il mercato azionario è guidato dal momentum, dalla liquidità della banca centrale e dalla presunzione dei trader che non mancherà mai.

Gli acquirenti durante i ribassi hanno dato libero sfogo alla propria indole ed hanno portato su il mercato del 45% senza un motivo plausibile o sostenibile. Il ritmo della crescita economica si sta sgonfiando, la produttività è scesa e gli utili aziendali sono calati per quasi otto trimestri.

Anche le banche centrali stesse ammettono che i tassi d'interesse sono destinati a normalizzarsi alla fine. Il loro esperimento radicale degli ultimi nove anni, tassi d'interesse a zero (ZIRP) e repressione dei rendimenti dei titoli obbligazionari, è stato progettato per forzare i tassi d'interesse ai minimi temporaneamente innaturali e quindi stimolare l'economia.

Il canale della trasmissione della politica monetaria, di conseguenza, avrebbe dovuto spingere temporaneamente l'espansione del PIL e la crescita degli utili. Ciò non è accaduto, naturalmente, perché il quantitative easing (QE) non è mai uscito al di fuori dei canyon di Wall Street. Non ha fatto niente per Main Street.

In tal modo la FED ha distrutto una determinazione onesta dei prezzi e quindi il mercato non ha alcun meccanismo di frenata o di correzione. Andrà alla deriva trainato dallo slancio "comprare durante i ribassi" finché non sbatterà violentemente contro uno scoglio.

Detto in modo diverso, questa è la mutazione di mercato più pericolosa che sia mai stata confezionata dalla politica statale.

Ha distrutto il commercio nei due sensi, i venditori short e gli altri meccanismi di disciplina del libero mercato. Ciò che resta sono robo-trader che tutti insieme acquistano durante i ribassi, ma saranno anche lesti a vendere durante il prossimo crash economico.

Quindi l'apparente Rally degli Sciocchi durante il post-elezioni — il mitologico Stimolo di Trump — è già morto a Capitol Hill.

Secondo lo Speaker Ryan, non ci sarà alcuna riforma fiscale fino a quando non si troverà una soluzione per l'Obamacare, ma anche Trump ora dice che questa storia si potrà prolungare fino al prossimo anno.

Allo stesso modo, qualsiasi riforma fiscale delle imprese che non avrà luogo sarà compensata dal deficit, quindi la pressione fiscale effettiva sulle imprese non cambierà di molto.

Vale a dire, il tasso effettivo di oggi è di circa il 23% in generale e del 15% per le grandi aziende nell'indice S&P 500. Una riforma neutrale alimentata dal deficit lascerà il tasso medio effettivo dove si trova, anche se il tasso statutario si ridurrà a circa il 20%.

Pertanto non ci sarà alcuna crescita proveniente dalla riforma fiscale delle imprese.

E non credete alle mie parole. Ecco cosa ha detto uno dei campioni della responsabilità fiscale nel GOP, Tom Cole (R., Okla.).

Inoltre non c'è la minima possibilità che uno stimolo fiscale venga approvato, questo perché una fetta significativa dei conservatori in entrambe le camere è contro di esso e Trump non ha alcuna possibilità di formare una coalizione con spendaccioni democratici.

Questo perché il co-presidente, Steve Bannon, non capisce che la campagna anti-immigrati della Casa Bianca è mal vista dal fronte democratico. Dopo tutto, i democratici sono diventati il "partito santuario" della politica contemporanea, cioè le due parti non uniranno le forze.

Ciò che arriverà presto, invece, è la madre di tutte le crisi — l'eruzione della disfunzione della beltway che alla fine demolirà l'idea che Trump sia un bene per l'economia e per il mercato azionario.

Il tetto del debito è stato raggiunto il 15 marzo ed il Dipartimento del Tesoro USA ha un bilancio che è sceso da circa $450 miliardi a soli $304 miliardi venerdì scorso.

A meno che questa situazione non venga invertita presto, questo significa che il Tesoro USA rimarrà a corto di denaro entro il 4 luglio. Dopo di che si scatenerà l'inferno.

Washington ha arrancato per anni, ma la virtù del Grande Sfasciatore è che i suoi tweet, le sue incongruenze e la sua imprevedibilità garantiscono che il sistema arriverà ad uno shutdown.

Di conseguenza la prima metà dell'anno se ne andrà tra battaglie riguardo gli appuntamenti di gabinetto, la nomina di Gorsuch, le manovre interminabili sul divieto di viaggiare e la battaglia sull'abrogazione/sostituzione dell'Obamacare.

Poi la seconda metà del 2017 degenererà in una battaglia non-stop sul tetto del debito e proseguirà con risoluzioni per l'anno fiscale 2018. Le fragili maggioranze del GOP saranno troppo malconce e fratturate dalle battaglie intestine per coagularsi intorno ad una risoluzione di bilancio decennale che incarni i $10,000 miliardi di deficit incrementale già integrati nella linea di base del CBO — oltre a migliaia di miliardi di più per la difesa, i veterani, il controllo del confine, il Muro del Messico, spese per infrastrutture e sgravi fiscali.

Non succederà mai. Non c'è una maggioranza nel GOP per tale risoluzione.

In breve, è solo una questione di tempo prima che i robo-trader inizino a ri-programmarsi dopo la scomparsa del Grande Stimolo di Trump.

Quando ciò accadrà, il mercato azionario non sarà un bel vedere. L'indice S&P 500 ha raggiunto il più alto rapporto utili/prezzi nella storia, ma scenderà in caduta libera quando otto anni di acquisti durante i ribassi alla fine si sfalderanno.

Ma ecco il punto...

La missione del Derviscio Danzante nello Studio Ovale è quella di far scoppiare la "grande, grassa e brutta bolla" gonfiata da 30 anni di esplosione del debito e stampa di denaro sconsiderata.

È un compito che Trump concluderà alla grande.

Saluti,


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


2 commenti:

  1. In questi casi, una false flag war per la salute dello status quo.
    Non hanno che da scegliere il dove...

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    1. Non so perchè ma mi viene in mente casualmente la Siria...

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