venerdì 25 novembre 2016

Correte ai ripari, i robo-trader sono totalmente impazziti





di David Stockman


Ascoltare Janet Yellen mentre inventa circonlocuzioni varie ed eventuali per descrivere lo stato pietoso in cui versa l'economia statunitense, è sufficiente a bandire dai dipartimenti d'economia tutta la brodaglia keynesiana rigurgitata dai professori in quelle aule. Dopo tutto, questa brodaglia ha partorito gente come Paul Samuelson, Stanley Fischer e Ben Bernanke.

C'è solo una domanda a cui la Yellen deve rispondere, e poi tutto il resto si spiegherebbe facilmente: crede davvero che il tasso del mercato monetario – come misurato tempo fa dai Fed Funds prima che Bernanke nazionalizzasse il mercato interbancario nel settembre 2008 – sia una struttura interamente di proprietà del FOMC?

Nel sistema finanziario il tasso overnight ha ancora un qualche significato come "prezzo"? Uno collegato al resto della curva dei rendimenti, così come ad azioni, opzioni/derivati ed a tutto il processo di determinazione dei prezzi nei mercati monetari e dei capitali?

Meno di un decennio fa quasi ogni persona con un minimo di cultura finanziaria sapeva che i Fed Funds sono un prezzo finanziario che trasmette i segnali del mercato a tutto il sistema finanziario. Quindi parliamo della decisione della FED di tenerli inchiodati allo zero per quelli che presto saranno 96 mesi consecutivi.

In una parola, la Yellen e la sua combriccola di pianificatori monetari centrali keynesiani sono apparentemente disposti a falsificare per sempre il prezzo del denaro e di tutto ciò che ne deriva – come i carry trade nel mercato obbligazionario e nelle opzioni.

E per guadagnarci cosa dal punto di vista macroeconomico?

In una parola, raggiungere aumenti capillari nel tasso d'inflazione, quando c'è già troppa inflazione; e per spegnere la "fiacchezza" nel mercato del lavoro degli Stati Uniti, quando quest'ultimo è in ogni caso quasi sicuramente al di là della portata della politica monetaria.

Detto in altro modo, la Yellen ha dimostrato ancora una volta che è ciecamente focalizzata sul raggiungimento di aumenti di punti decimali in base al cosiddetto "mandato" Humphrey-Hawkins, tanto da non vedere l'incendio intorno a lei.

Il fatto è che la ZIRP sta innescando svariati ordigni economici in tutto il sistema finanziario. Eppure la maggior parte dei membri del FOMC sostiene ancora che non ci sono bolle.

La Yellen sta abbracciando rischi finanziari giganti per pura curiosità macroeconomica. Per esempio, anche se ammettiamo che un 2.00% d'inflazione sia una sorta di magico elisir economico, com'è possibile che gli abitanti nell'Eccles Building non ammettono che sono già lì o dannatamente vicini?

L'IPC regolare aggiustato secondo gli affitti di mercato – piuttosto che la misura fallace OER (owners' equivalent rents) – è cresciuto del 4.5% l'anno e del 2.4% sin dal 2010. Allo stesso modo, il PPI per i beni di consumo finiti è ben al di sopra dell'obiettivo 2.00% della FED su base annuale e quinquiennale, come l'IPC core.

Anche la PCE core – misurazione preferita dalla FED – è aumentata dell'1.6% su base annuale in occasione dell'ultima lettura. Ancora non è abbastanza?




Infatti l'unico indicatore di prezzo che "sottovaluta" materialmente l'obiettivo d'inflazione della FED è l'IPC, e non c'è assolutamente alcun mistero sul perché: ad agosto l'IPC ha mostrato che i prezzi dei prodotti energetici sono diminuiti del 17.3% rispetto all'anno precedente, mentre l'IPC meno cibo ed energia è salito del 2.3%.

Se la FED è ansiosa di vendere il tonico dell'inflazione, vi è già abbondanza di essa. Ad esempio, i servizi meno energia sono aumentati del 3.2%, le cure mediche sono salite del 5.1%, gli affitti sono aumentati del 5.6%, i farmaci del 6.3% e l'assicurazione sanitaria di oltre il 9%.

Quando la Yellen stava blaterando di una sottovalutazione circa "il nostro obiettivo d'inflazione", si stava arrampicando sugli specchi; stava solamente recitando quello che è diventato un incantesimo keynesiano che non ha radici in qualsiasi tipo di storia monetaria o logica. È solo una copertura per la massiccia presa di potere da parte della FED e di altre banche centrali.

Sì, la Yellen e il suo politburo monetario sostengono che la legge Humphrey-Hawkins li incentivi ad aggiustare al centesimo di punto percentuale i numeri dell'inflazione. La legge venne approvata nel 1978, prima che qualsiasi economista – keynesiano o meno – inventasse l'idea di un obiettivo d'inflazione da perseguire.

In realtà, la "stabilità dei prezzi" contenuta nella legge richiedeva una costante riduzione dell'inflazione nel tempo – fino a raggiungere il 3.0% nel 1983 e, infine, lo 0.0% entro il 1988. Questo obiettivo di lungo periodo era puramente aspirazionale ed era stato offerto ai conservatori dai democratici che si preoccupavano solo della "piena occupazione".

Tuttavia non venne promulgata da appassionati dell'inflazione, come la Yellen e la sua combriccola, ma sulla scia di un'inflazione a due cifre che aveva spaventato Main Street e i politici.

Su questo punto ho una certa autorità, perché facevo parte di questi ultimi. E nonostante votai "no", la maggior parte di quelli che la sostenevano – il deputato Augustus Hawkins e il deputato Richard Bolling – non disse una parola circa il pericolo di un'inflazione troppo bassa. Né suggerirono che la FED dovesse essere obbligata a pompare credito illimitato nel sistema finanziario al fine di raggiungere l'obiettivo d'inflazione al 2.00%.

Ecco perché questo obiettivo economicamente insidioso venne inventato più di un decennio dopo. Inoltre fu il risultato del lavoro di una piccola frangia di economisti guidata da Ben Bernanke, la quale non rischiava alcuna sanzione democratica per l'invenzione del fatidico targeting dell'inflazione al 2.00%.

Infatti l'idea stessa di una carenza d'inflazione non era nemmeno immaginabile fino a pochi anni fa. Eppure un precetto fondamentale della nostra democrazia costituzionale è la legislazione; e per quanto riguarda l'obiettivo d'inflazione minimo al 2.00%, il Congresso non aveva alcuna intenzione di promuoverlo nel 1978 – e nemmeno nel 1988, 1998 o 2008.

Se la legge Humphrey-Hawkins voleva raggiungere un obiettivo con l'inflazione, era quello di abbassarla costantemente e addirittura farla scomparire del tutto.

Alla fine degli anni '70 nessuno considerava la formula "più inflazione" una cosa auspicabile. L'unica cosa che si voleva era abbassarla quanto più rapidamente possibile, che ci fosse o meno un compromesso con la curva di Phillips tra crescita ed inflazione. La Reaganomics, infatti, era il rifiuto totale di tale idea.

Alla fine, però, anche il GOP ha dimenticato che il rifiuto della curva di Phillips a favore di una posizione supply-side era il cuore della Reaganomics. Altrimenti il GOP guidato da Karl Rove durante l'amministrazione Bush non avrebbe dato fiducia a Ben Bernanke – e tanto meno lo avrebbe fatto entrare nella FED nel 2002, e poi promosso a capo del Council of Economic Advisers nel 2005, e, infine, capo della FED nel 2006.

Lo zio Ben era un keynesiano doc. Aveva dato discorsi su come gettare soldi dagli elicotteri, aveva consigliato al governo giapponese di sprofondare nel debito, e credeva che senza un costante "stimolo" da parte dello stato e della banca centrale il capitalismo di mercato si sarebbe suicidato, portando inesorabilmente alla sottoperformance e al collasso economico.

Nonostante l'incitamento incessante di Bernanke, la FED non ha adottato l'obiettivo di un 2.00% d'inflazione fino al 2012. E così 5 anni più tardi abbiamo un robot keynesiano che straparla di un obiettivo d'inflazione, il quale non è supportato da uno straccio di prova empirica.

Infatti l'economia americana crescerebbe ad un ritmo molto più sano con un'inflazione dello 0.00% piuttosto che con una del 2.00%, e crescerebbe ancora meglio in una situazione di calo di prezzi e salari nominali. Questo perché in un sistema commerciale aperto, il prezzo dei beni è stabilito dal prezzo dei beni provenienti dalla Cina e dal prezzo dei servizi esportabili – come call center, elaborazione dati e servizi di back office di ogni tipo – in India.

In tale contesto, i lavori buoni finiscono all'estero mentre il mercato del lavoro interno incontra una biforcazione. Cioè, le paghe dei posti di lavoro di fascia più alta nella finanza, nel governo, nelle professioni specializzate e nella gestione aziendale, tendono ad essere uguali o superi all'IPC; mentre i posti di lavoro di fascia più bassa in bar, ristoranti, stadi, parchi divertimento, servizi di pulizia e aiuto domestico, che non possono finire all'estero o venire robotizzati – almeno non ancora – sono depressi da una massiccia "fiacchezza" che la Yellen non comprende nemmeno lontanamente.

Il grafico seguente riassume il mio punto. L'IPC è aumentato ad un tasso composto del 2.1% negli ultimi 29 anni, anche secondo la misura sottovalutata del BLS. Ma la cosa peggiore per i lavori ed i redditi di Main Street, è stata la triplicazione del tasso medio del salario nominale. Ciò ha fatto finire in massa i lavori all'estero, mentre le paghe per i posti di lavoro di fascia più bassa non hanno nemmeno tenuto il passo con l'IPC.




La verità è che l'impegno robotico della Yellen nei confronti dell'obiettivo d'inflazione, non è semplicemente risibile come questione analitica; è decisamente perverso e rovinoso, soprattutto quando si tratta del 90% delle famiglie statunitensi che non possiede asset finanziari massicciamente gonfiati, o che non ha un reddito che sta al passo con un tasso d'inflazione interno tutt'altro che "carente".

Quando si misurano correttamente i quattro cavalieri dell'apocalisse nell'inflazione – cibo, energia, assistenza sanitaria, casa – lungo un periodo prolungato di tempo e si conferisce loro il giusto peso in rapporto al budget delle famiglie nell'entroterra statunitense, si scoprono enormi aumenti del costo della vita che si fanno beffe delle chiacchiere della Yellen sul deflatore della PCE presumibilmente carente d'inflazione.




Nel corso degli ultimi 16 anni il costo reale della vita, rappresentato dal Flyover CPI, è cresciuto di quasi il 40% in più rispetto al deflatore della PCE meno cibo ed energia. Cioè, al 3.1% annuo, non all'1.7% che tanto ossessiona la Yellen.

Ed il delta annuo composto anche per un periodo di tempo modesto, fa tutta la differenza del mondo. Nonostante tutto il recente baccano circa il falso aumento del 5.2% nel reddito medio familiare reale per il 2015, oggi il reddito medio familiare nell'entroterra statunitense è inferiore del 17% rispetto a dove si trovava nel 2000.




Donald Trump ha suggerito di recente che Janet Yellen dovrebbe "vergognarsi" per fare politica con la stampante della FED.

È stato fin troppo gentile. Dovrebbe essere licenziata per incompetenza e per aver gonfiato una bolla finanziaria orrenda che porterà una rovina incalcolabile quando infine imploderà.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


3 commenti:

  1. La realtà è che a tanta gente piace essere comandata. Così come ci sono gli autoritari, ci sono pure i servitori. Altrimenti gli autoritari non avrebbero spazio.
    E ci sono pure quelli che si illudono di essere tra i potenti e si schierano sempre col più forte pensando di trarne qualche vantaggio personale.
    Dio acceca quelli che vuol perdere. E talvolta sono interi popoli che si incamminano spavaldi ed inconsapevoli lungo la via della propria schiavitù. Direi che molti amano che qualcuno li prenda amabilmente per il culo. Non può esserci altra spiegazione.

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    1. Beh.... sennò poi pensate che sono kattivo. Magari sono solo miti ed ingenui....

      E capiranno solo arrivati al mattatoio. Scusate mi è scappata...

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    2. Talmente ingenui da credere che il mattatoio sia una casa di cura.

      Riccardo Giuliani

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