martedì 26 aprile 2016

Il fallimento dei tassi negativi e la salvezza grazie alla blockchain





di Frank Hollenbeck


Ora è solo una questione di tempo prima che la banca centrale degli Stati Uniti segua le orme delle banche centrali in Giappone, Unione Europea, Danimarca, Svezia e Svizzera, ed implementi tassi negativi sui depositi di riserva.

L'obiettivo è quello di costringere le banche commerciali a prestare le loro riserve in eccesso. Il presupposto è che tale prestiti stimoleranno la domanda aggregata e risolleveranno le sorti delle varie economie. Usando la stessa logica usata nel 2008, la soluzione ad un problema di debito sarebbe quella d'aggiungere più debito. Eppure c'è un vecchio adagio: si può portare un asino al torrente, ma non si può costringerlo a bere! Con l'economia mondiale che affonda nella recessione, poche banche hanno clienti meritevoli di credito e molte banche stanno avendo difficoltà a riscuotere i vecchi prestiti.

I prestiti non performanti in Italia sono passati da circa il 5% nel 2010 a oltre il 15% di oggi. Il bust dell'olio di scisto ha lasciato nei libri contabili di molte banche degli Stati Uniti oltre mille miliardi di dollari di prestiti altamente rischiosi. I tassi d'interesse molto bassi in Giappone e nell'Unione Europea hanno fatto poco per stimolare la domanda in un ambiente economico pieno d'investimenti improduttivi ed impedimenti statali crescenti.

Le politiche delle banche centrali hanno spinto i rendimenti dei titoli di stato in territorio negativo. Quasi $7,000 miliardi di titoli di stato sono attualmente tradati a tassi negativi.

Ma la teoria economica presuppone che i tassi negativi siano una cosa impossibile. Dopo tutto, perché dovreste comprare un buono del Tesoro per $1,005 se dopo un anno otterreste in cambio $1,000, quando invece potete riempire il vostro materasso con $1,005 e ritrovarvi la stessa somma dopo un anno? Alcuni direbbero che l'immagazzinamento del denaro è costoso e rischioso, ma ciò vale anche per la maggior parte degli asset.

La ragione è in realtà abbastanza semplice e mostra quanto sia diventata distorsiva la politica monetaria in tutto il mondo: ha senso comprare un buono del Tesoro per $1,005 se avete intenzione di venderlo a più di $1,005 prima che giunga a maturazione. Nel mondo di oggi, la banca centrale è spesso il compratore ultimo dei buoni del Tesoro e ci perde soldi. È solo un altro tipo di monetizzazione del debito.

(Ed è, tra l'altro, qualcosa che i tedeschi volevano evitare quando è stata creata la BCE.)



Dobbiamo semplicemente stampare più soldi!

Il vero problema è il modo in cui viene insegnata la politica monetaria in quasi tutti i programmi universitari del mondo. Prendete un qualsiasi libro di testo di macroeconomia e vi spiegherà come la domanda e l'offerta di liquidità vadano a determinare i tassi d'interesse. L'economia viene trattata come una macchina e i tassi d'interesse sono considerati il pedale dell'acceleratore. Quando la realtà non corrisponde al modello, l'economista di oggi, invece di mettere in discussione il modello e la teoria, presuppone che più della stessa cosa farà combaciare la realtà col modello.

Il problema nasce da un equivoco fondamentale sul ruolo dei tassi d'interesse. Nel 1912 Mises disse quanto segue circa la nostra attuale visione sul denaro:

[Questo punto di vista riguardo il denaro] considera l'interesse come una semplice compensazione per la rinuncia temporanea al denaro — un punto di vista di una ingenuità insuperabile. I critici scientifici erano perfettamente giustificati quando lo trattavano con disprezzo; non val neanche la pena di menzionarlo. Ma è impossibile astenersi dal sottolineare che queste opinioni sulla natura dell'interesse occupano un posto importante nel giudizio popolare, e vengono continuamente propugnate e consigliate come base per le misure di politica bancaria.

Infatti i tassi d'interesse riflettono il rapporto tra il valore assegnato al consumo presente rispetto a quello assegnato al consumo futuro. Cioè, il denaro non è solo l'ennesima merce che può risolvere i nostri problemi se ci limitiamo a crearne di più. Il denaro svolge una funzione chiave nel coordinare la produzione e la domanda nel tempo.

Più s'interferisce con i tassi d'interesse, più si creerà un disallineamento tra domanda e offerta nel tempo, e tanto più sarà doloroso l'aggiustamento per riallineare la produzione con la domanda e far tornare l'economia lungo una crescita economica sostenibile. I tassi negativi garantiranno solamente un maggior disallineamento tra produzione e domanda.

Come accaduto in Giappone, le economie occidentali che perseguiranno una politica di tassi bassi o negativi possono aspettarsi decenni di bassa crescita, a meno che non decidano d'abbandonare queste politiche monetarie "non ortodosse". Le recessioni non sono un problema di domanda insufficiente. Sono un problema d'offerta disallineata dalla domanda.



La guerra al contante

Nel frattempo, uno degli obiettivi di alcuni dei partecipanti a Davos è quello di spingere il mondo verso una società senza contanti, poiché un aumento dei saldi di cassa limiterebbe l'efficacia dei tassi negativi. Sanno che se eliminano i contanti, le banche centrali avranno un maggior controllo sulla massa monetaria e sulla capacità di condurre l'economia verso i loro obiettivi macroeconomici.

Finché esisterà il denaro contante, la gente deterrà liquidità in tempi d'incertezza. Si tratta di una saggia alternativa quando tutte le altre opzioni sembrano improduttive o irrazionali — e mantenere i contanti in una banca in un periodo di tassi negativi è, ceteris paribus, irrazionale. Le banche centrali, non a caso, vorrebbero quindi togliere la possibilità di detenere liquidità al di fuori del sistema bancario. Peggio, le persone che detengono denaro al di fuori del sistema potrebbero risparmiarlo piuttosto che spenderlo. Dal punto di vista keynesiano, questa è un'eventualità che dev'essere fermata.

Questa è solo l'ultima frontiera della politica monetaria di cui siamo stati testimoni sin dalla crisi finanziaria del 2008. La miglior politica monetaria, tuttavia, è nessuna politica monetaria, e le banche centrali dovrebbero prendersi una lunga vacanza in modo che l'economia mondiale possa finalmente guarire.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/



* * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * *



di Max Rangeley


Nell'ultimo secolo molti paesi hanno fatto esperimenti con l'imposizione dei prezzi e la pianificazione centrale. In questo momento il governo del Venezuela sta fissando i prezzi di molti prodotti. Questo ha portato a diffuse carenze di beni che noi, in quanto abitanti fortunati di economie semi-libere, diamo per scontato.

L'imposizione dei prezzi ha fallito in tutti i settori dell'economia in cui s'è provato ad implementarla. Ma mentre alcuni economisti seri suggerirebbero che abbiamo una squadra di burocrati che fissa il prezzo della gomma, del frumento, o del caffè, c'è una sfera dell'economia che ancora è pianificata centralmente – il nostro sistema monetario. Ciò fallirà proprio come la pianificazione centrale è sempre fallita. Ora stiamo entrando in una nuova fase pericolosa del fissaggio dei prezzi da parte delle banche centrali. Non essendo riuscite a stimolare le economie con anni di tassi d'interesse a zero, ora stanno discutendo la prospettiva di tassi d'interesse negativi (e alcune l'hanno addirittura introdotta), la reductio ad absurdum dell'economia monetaria moderna.

L'economista Friedrich von Hayek ha ricevuto il premio Nobel per l'economia nel 1974 per aver dimostrato come la manipolazione dei tassi d'interesse e dei tassi monetari, provoca distorsioni economiche e genera il ciclo di boom/bust. Negli anni '70 scrisse anche diversi articoli su come l'emissione di denaro privato si sarebbe dimostrata l'unica soluzione a lungo termine. Se la gente potesse scegliere quale tipo di denaro utilizzare, sarebbe altamente improbabile che punterebbe su quello che viene abitualmente svalutato dallo stato o utilizzato per un'espansione artificiale del credito.

Oggi la tecnologia alla base di Bitcoin, conosciuta come blockchain, sta finalmente ricevendo l'attenzione che merita. La blockchain è un libro mastro pubblico che permette alle persone di fare scambi tra di loro e, allo svilupparsi di tale tecnologia, concedere prestiti, senza l'interferenza di burocrati e banchieri centrali. La rete Bitcoin è uno sviluppo embrionale di qualcosa di molto grande e rivoluzionario – che potrebbe eliminare del tutto la necessità delle banche centrali.

Tuttavia, c'è una battaglia incombente. Le banche centrali stanno già parlando di sostituire il denaro contante con le loro valute digitali, cercando di trovare un compromesso basato sulla tecnologia della blockchain. Ciò significa che la politica dei tassi d'interesse negativi potrebbe essere attuata senza una via di scampo per i risparmiatori.

All'interno del campo economico, la battaglia filosofica fondamentale del secolo scorso è stata quella tra pianificazione centrale e libera impresa. La tecnologia della blockchain apre un nuovo fronte. Da un lato consentirà a valute emesse privatamente di competere tra di loro affinché le persone possano commerciare liberamente e scegliere i loro mezzi monetari. Dall'altro lato consentirà alle banche centrali e agli stati d'avere il controllo completo sul denaro che verrà emesso.

La teoria di Hayek descriveva anche come la manipolazione dei tassi d'interesse da parte delle banche centrali sarebbe inevitabilmente finita. Mentre l'economia si satura di credito artificialmente a buon mercato, lo stimolo della banca centrale non funziona più. L'economia raggiunge un punto critico – un Katastrofenhausse – dove i mercati del credito scoppiano, sfilacciando le cuciture dell'economia.

Con la bolla del debito globale che ora ha sorpassato i $200,000 miliardi, il nostro sistema monetario pianificato centralmente farà una fine molto più brusca di quanto si possa prevedere. Con la tecnologia della blockchain abbiamo i mezzi per sostituirlo con qualcosa basato sulla libertà e sulla libera impresa, piuttosto che con la filosofia fallita della pianificazione centrale e del fissaggio dei prezzi.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


5 commenti:

  1. Con i tassi negativi le idee di futuro e progresso arrivano al capolinea. Il progressismo arriva al capolinea e rivela il suo lato oscuro: la conservazione dello status quo in un presente sclerotizzato e privo della libertà di cambiare.

    RispondiElimina
  2. Come tuffarsi da un trampolino immerso nell'acqua.

    Riccardo Giuliani

    RispondiElimina
  3. il compito del cartello delle banche centrali e delgi stati è stampare piu soldi possibile mantenendo alto il valore della moneta. perche l america dopo la prima guerra era la potenza economica? semplice, perche l europa era distrutta. è evidente che se ci sta guerra e distruzione in russia, il rublo valga poco. allora, siccome il valore è relazionale, vale il dollaro, anche se ce ne sono molti, seminare distruzione umana ed economica altrove, è fondamentale per valere piu degli altri. allora, puoi stampare quanto ti pare che sarai sempre tu a valere piu degli altri. beati gli orbi in terra di ciechi. europa e russia sono solo al laccio, controllate ma non pericolose. il vero problema degli usa è la cina.

    RispondiElimina
  4. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  5. He He,
    ho scoperto un punto debole del nostro "bibliotecario" :
    ha ancora il listino in dollari...
    ;-)

    PS : manca una moneta elettronica dove 1a. unità di conto sia equivalente che ne so, ad 1 ora di lavoro.

    RispondiElimina