martedì 25 agosto 2015

Papa Francesco ha scelto di stare dalla parte degli zombie


Ricordo a tutti i lettori che è in vendita il mio libro "L'Economia E' un Gioco da Ragazzi". Manoscritto incentrato sulla diffusione delle idee della Scuola Austriaca attraverso spiegazioni e analisi semplificate e dirette. Una presentazione adatta ad un vasto pubblico, a dimostrazione che per capire l'economia non è necessario un gergo tecnico ma solo logica e buon senso. Il libro è disponibile sia su Lulu.com sia su Scribd.

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di Bill Bonner


Il Dow è salito di 75 punti ieri.

La stampa ha riportato l'esistenza di "una fiducia in crescita". Gli investitori credono che i pianificatori centrali abbiano le cose sotto controllo.

In Cina il governo ha avuto un certo successo nell'arrestare il calo dei prezzi delle azioni, grazie soprattutto ad una raffica d'interventi.

E la Grecia e i suoi creditori hanno calciato il barattolo così tante volte che la maggior parte degli investitori sta perdendo interesse.

Ma la Grande Guerra degli Zombie continua...

Anche Papa Francesco s'è fatto coinvolgere...

È il più grande conflitto del nostro tempo. Determinerà chi gestirà l'economia mondiale – il libero mercato o i pianificatori centrali? Stabilirà, inoltre, se la gente del mondo diventerà più ricca... o più povera.

Né gli zombie né i pianificatori centrali creano ricchezza. Si concentrano sulla sua ridistribuzione... verso sé stessi.

E finché resteranno in carica, i tassi della crescita economica globale saranno lenti... o negativi.

Ecco quanto è successo di recente nell'economia zombie del Giappone. Da Bloomberg:

Il primo ministro Shinzo Abe è salito al potere promettendo di trascinare il Giappone fuori dalla deflazione e dalla stagnazione. La sua logica prevedeva che l'aumento dei prezzi avrebbe fatto salire i salari spronando, quindi, un maggiore consumo.

Da due anni ormai i prezzi stanno aumentando, ma i salari al netto dell'inflazione sono affondati al livello più basso da almeno il 1990.

Giusto. I giapponesi – consigliati da Paul Krugman – hanno spazzato via un quarto di secolo di crescita dei salari.

Come i poveri, gli zombie saranno sempre con noi. Ma più ce ne sono... più difficile sarà sostenerli.

Combattono con le unghie e con i denti per conservare i loro guadagni illeciti. Ma mentre l'economia crolla, ci saranno meno guadagni da incassare.

Avete sentito? È il suono della frusta di Hillary...

Ieri le battaglie erano in gran parte una "guerra di parole", in cui tutti i fonemi erano o disonesti o ignoranti.

La candidata alla presidenza Hillary Clinton è dalla parte dei pianificatori; nessuna sorpresa. Ha proferito queste parole disoneste:

Molti americani stanno facendo soldi extra affittando camere libere, progettando siti web, vendendo prodotti che essi stessi avevano progettato a casa, o addirittura guidare la propria auto...

...sollevando scetticismo sulle protezioni del posto di lavoro e su quello che sarà un buon lavoro in futuro.

Ha continuato dicendo che avrebbe represso:

...quei capi che sfruttano i dipendenti, classificandoli come aguzzini o addirittura ladri dei loro salari.

Nel frattempo, gli zombie greci scendono in piazza...

La nuova economia – l'economia non zombificata – vuole trattare i lavoratori come persone d'affari indipendenti, appaltatori e partner, piuttosto che dipendenti.

Uber, Lyft, Airbnb, i consulenti basati su Internet e i liberi professionisti – tutti consentono alle persone di lavorare a loro piacimento, senza ticchettare sull'orologio o presentare note spese.

Protezioni sul posto di lavoro?

Le persone lavorano dove vogliono... quando vogliono... e come vogliono. Ma i pianificatori e gli zombie vogliono mettervi fine.

A detta loro, queste nuove imprese "violano le norme sanitarie, le norme del lavoro, i piani regolatori".

E se non riescono a trovare regolamenti che vengano violati, ne scriveranno di nuovi. Dopo tutto, questo è quello a cui servono le normative!

E ora Hillary propone nuovi modi per "reprimere", in modo che possa mantenere al lavoro quelle persone che vuole controllare – come schiavi salariati.

La Grecia non è l'unico posto in cui ci sono zombie... ora sono anche in Vaticano!

Nel frattempo, Papa Francesco è come il tipico soldato che va per la prima volta in guerra. Non ha idea di quello che lo aspetta.

Pensa di vedere l'ingiustizia – il fatto che alcune persone abbiano più cose di altre. E crede che ci sia una soluzione: gli stati devono fare qualcosa!

Abbiamo cercato i documenti pubblicati; non riusciamo a trovare un modo per spiegare o capire i pensieri del Papa.

Crede che la disuguaglianza di ricchezza sia il risultato dell'avidità e che crei una sorta di "nuovo colonialismo", qualunque cosa stia a significare.

Il resto è solo obiter dicta, slogan e luoghi comuni – non c'è alcun significato reale.

Cosa c'è di male nell'essere poveri? Finché si dispone di un tetto sopra la testa, abbastanza cibo da mangiare e TV via cavo, si sta bene.

La povertà è un ceto onorevole. E non vi è alcuna ragione per cui tutti dovremmo avere la stessa quantità di roba.

Nessuno di noi sa quanta roba Dio vuole che abbiamo... o quanta sia giusta per noi. E Gesù era sull'altro lato. Per lui, meno era più, perché i ricchi avrebbero avuto difficoltà a passare attraverso la "cruna dell'ago"... e così via.

E dove sono le prove che l'intervento statale possa essere di qualche aiuto? Più soldi farebbero del bene ai poveri? Sarebbero più felici? Sarebbero più sani? Le loro anime andrebbero in Paradiso più facilmente?

Nessuno lo sa.

Allora perché preoccuparsene?

Può essere che avere più roba sia fine a sé stesso. Questo può essere quello che la gente vuole veramente, ma è una cosa strana se suggerita da un Papa.

E così, l'uomo di Dio a San Pietro ha indossato i colori degli zombie.

E questa è una grande spinta per la squadra degli zombie...

A loro piace ammantare i loro motivi "d'avidità" universale... nascondere i loro metodi nella polvere vorticosa "dell'anti-capitalismo"... e proteggere il loro futuro con una maggiore regolamentazione e distribuzione del reddito.

Saluti,


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


3 commenti:

  1. "Cosa c'è di male nell'essere poveri? Finché si dispone di un tetto sopra la testa, abbastanza cibo da mangiare e TV via cavo, si sta bene."

    Ma questo più che uno status di persona povera mi sembra uno status da classe media. Credo che molti dei grandi equivoci che riguardano chiesa, mercato e stato sia appunto il fato di avere concetti differenti su "ricchezza" e "povertà"

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  2. Quando comincerà a scorrere sangue vero per le strade, questo Francesco sarà utile a calmare gli animi di molte pecorelle. Chiesa lungimirante, come al solito?

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  3. Come si può pretendere di eradicare la povertà se al contempo si ha fede in dottrine politiche o religiose che la elevano a rango di valore morale

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