lunedì 24 agosto 2015

La rivoluzione digitale e l'inflazione

Nell'articolo di oggi North non ha tutti i torti, ma credo che tralasci una componente importante nel suo discorso: i prezzi relativi. Egli stesso afferma che l'inflazione di massa sarà infine una conseguenza degli eccessi delle banche centrali, quindi, sebbene il libero mercato stia influenzando positivamente le nostre vite, gli interventi della pianificazione centrale faranno sentire il loro peso. Sovvertiranno il libero mercato? Ovviamente no, ma il disallineamento che causano nei mercati dovrà essere ripulito e questo significa, in generale, prezzi più alti laddove il sistema dei prezzi sottostimava determinati asset e prezzi più bassi laddove il sistema dei prezzi sovrastimava determinati asset. Inoltre non è affatto vero che il paniere dei prezzi viene aggiustato una volta ogni decennio, come invece suggerisce North. Infatti durante la bolla immobiliare "stranamente" i prezzi delle case non comparivano nell'indice IPC generale e adesso, con la reflazione della bolla immobiliare, gli affitti non compaiono nell'IPC generale. Eppure stanno andando alle stelle, mentre il possesso delle case è ai minimi. Per non parlare delle rette universitarie e dei prestiti per studenti. Ma un modo più subdolo con cui viene nascosta l'inflazione dei prezzi, è questo riportato dal WSJ: diminuzione del contenuto dei beni di consumo. No, non state mangiando troppe patatine o usando troppo bagnoschiuma; sono le aziende che semplicemente tendono a mettere meno prodotto nei contenitori. Mentre si può affermare che l'inflazione sia inesistente o che sia "leggermente" in ascesa, eccetto per quegli americani che non possono permettersi una casa e andando in affitto si vedono sfilare quasi tutti i soldi del loro reddito, l'inflazione dei prezzi è sicuramente presente per tutti coloro che, volenti o nolenti, devono mangiare.
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di Gary North


Ci sono dibattiti costanti sul se gli Stati Uniti si trovano in un ambiente inflazionistico o deflazionistico.

Io sostengo, e l'ho sostenuto per un decennio, che ci troviamo in un ambiente leggermente inflazionistico per quanto riguarda i prezzi al consumo. Per quanto riguarda la base monetaria, ci siamo ritrovati in un ambiente ampiamente inflazionistico perché la Federal Reserve, nel'ottobre del 2008, ha iniziato a pagare interessi sulle riserve in eccesso depositate dalle banche commerciali nei suoi depositi. Di conseguenza l'espansione della base monetaria non si è trasformata in un aumento paragonabile di M1. Inoltre c'è stato un forte calo della velocità di M1.

Per oltre un decennio ho usato l'IPC mediano, piuttosto che l'IPC, come misura dell'inflazione dei prezzi. Viene pubblicato mensilmente dalla Federal Reserve Bank di Cleveland. Lo uso perché è molto più stabile rispetto all'IPC: mese dopo mese e anno dopo anno. Voglio vedere l'andamento dell'inflazione dei prezzi. Le ampie fluttuazioni lo rendono difficile da vedere.

Quest'anno ci offre la prova del motivo per cui preferisco l'IPC mediano. Ecco i dati: gennaio (0.2%), febbraio (0.2%), marzo (0.2%), aprile (0.2%). A novembre e dicembre la cifra era sempre 0.2%.

In netto contrasto, ecco i dati relativi all'IPC: gennaio (-0.7%), febbraio (0.2%), marzo (0.2%), aprile (0.1%). Novembre e dicembre erano entrambi deflazionistici (-0.3%).

Questo è quello che ci sta dicendo l'IPC mediano: nessun cambiamento di tendenza nel 2015.

E gli ultimi 12 mesi? L'IPC mediano non ci mostra alcun cambiamento: 2.2% in tutti i mesi, da novembre ad aprile. E l'IPC? Novembre (1.3%), dicembre (0.8%), gennaio (-0.1%), febbraio (0%), marzo (-0.1%), aprile (-0.2%). Questi dati sono stati segnalati il ​​22 maggio.

La risposta standard che viene data da coloro che non capiscono il problema dell'assemblaggio degli indici dei prezzi, è questa: "Gli indici sono manipolati dal governo." La risposta corretta a questa domanda è semplice: "E allora?" Gli indici non sono manipolati tanto spesso. Forse una volta ogni decennio ci sono alterazioni, ma questo è necessario in ogni indice dei prezzi. Questo è un fatto intrinseco alla teoria di un indice dei prezzi. Se qualcuno non aggiustasse l'indice, ci ritroveremmo i frustini da calesse come componente dell'indice dei prezzi.

Dato che alcuni beni di consumo cadono in disgrazia, devono essere sostituiti. Ogni indice nella storia ha affrontato questo problema, dal Dow Jones Industrial Average all'indice Standard & Poor 500, o qualsiasi altro indice. La storia cambia e gli indici devono cambiare con essa, altrimenti diventano irrilevanti. Ma questo fatto ovvio non viene mai discusso dalle persone che hanno questa reazione istintiva: "Il governo sta manipolando le statistiche." La domanda è questa: "Questa manipolazione è giustificata dai cambiamenti dell'economia?" I critici degli indici dei prezzi non si preoccupano di discutere questo problema. Si tratta di un problema fondamentale dell'epistemologia in economia. Non è facile da risolvere.

Quindi mi sono interessato a questa tendenza. Voglio vedere se ci stiamo muovendo verso tassi più elevati d'inflazione dei prezzi, o verso prezzi abbastanza standard d'inflazione dei prezzi. Nel caso dell'IPC, ci troviamo in un ambiente leggermente deflazionistico, e ci siamo stati per oltre un anno. Ma, come ho detto, io faccio attenzione all'IPC mediano, e non all'IPC.



LA LEGGE DI MOORE E LA LEGGE DI METCALFE

Sono un convinto sostenitore della legge di Moore: il raddoppio della densità dei chip per computer nel tempo. Sono fermamente convinto del fatto che il costo delle informazioni, e il costo di comunicare queste informazioni, continuerà a diminuire rapidamente.

Considero la diminuzione del costo delle informazioni come l'indicatore più importante della produttività nell'economia moderna. Se il costo delle informazioni sta diminuendo, così come il costo di comunicare queste informazioni, allora ci troviamo in un ambiente positivo.

Faremmo meglio a comprendere anche qualcos'altro. Al diminuire del costo di determinate materie prime o servizi, la loro domanda aumenterà. Si tratta di una legge economica fondamentale. A causa della legge di Moore, che riguarda l'efficienza dei chip per computer, e a causa della legge di Metcalfe, che si riferisce al valore delle comunicazioni in queste condizioni, viviamo in un ambiente in cui l'informazione sta diventando sempre più importante, proprio perché diventa sempre meno costosa. In altre parole, l'importanza delle informazioni nell'economia globale aumenta; così come il loro uso. Vengono usate maggiori informazioni perché il loro prezzo continua a scendere.

Quindi gli statistici devono comporre l'indice dei prezzi al consumo, tenendo conto dell'aumento del peso e della pertinenza delle informazioni. Più l'informazione diventa economica in relazione ad altri beni e servizi, più diventerà importante per la nostra economia. Questo perché esiste una regola economica fondamentale: al calare del prezzo di qualsiasi cosa, ne aumenta la domanda. Se respingiamo questa regola, abbandoniamo la logica dell'economia. Pertanto, faremmo meglio a prestarvi molta attenzione.

Ma c'è qualcos'altro. Le tecnologie digitali, a differenza di tutte le altre tecnologie, riguardano ogni aspetto della nostra vita. Il costo del cibo continua a scendere, ma non consumiamo una quantità di cibo paragonabile alla sua diminuzione dei costi. Non abbiamo bisogno di quel cibo. Ciò di cui abbiamo bisogno in questi giorni, è una dieta efficace. La stessa cosa vale per le altre merci. Poiché il prezzo di alcune merci scende, iniziamo ad acquistare altri tipi di merci. Ma nel caso delle informazioni, è tutto diverso. Più diventano economiche, più ne compriamo, e più le varie aree della nostra vita ne beneficiano. Questo calo dei costi cambia il nostro modo di spendere il tempo libero. Cambia il nostro modo di guadagnarci da vivere. Cambia tutto nella nostra società, perché le informazioni, come il denaro, sono fondamentali per l'ordine sociale. In realtà, le informazioni e il denaro sono legati, perché i prezzi veicolano informazioni e il denaro è alla base della divisione del lavoro.

La diminuzione del costo della potenza di calcolo, che comprende il costo decrescente della memorizzazione dei dati, è la realtà economica più sorprendente del mondo moderno. Produce una curva esponenziale. Nient'altro nella storia dell'uomo e della natura è aumentato ad un tasso simile. Possiamo tracciarne le origini al censimento federale del 1890. Il costo delle informazioni dal 1890 fino al 1950 si è dimezzato ogni tre anni. Dal 1950 fino al 1965 è sceso della metà ogni due anni. Dal 1965 fino al 2000 è sceso della metà ogni 18 mesi. C'è un certo dibattito sul fatto che sia continuato a scendere, ma certamente non è aumentato. Nella storia dell'uomo non c'è nient'altro di paragonabile in termini di diminuzione dei costi e d'importanza.

Così, quelle persone che respingono l'introduzione del deflatore dell'informazione nell'IPC, non prendono sul serio la teoria economica, e non prendono sul serio la storia economica. In qualsiasi indice dei prezzi dev'essere preso in considerazione il calo dei costi dell'informazione. L'accuratezza delle informazioni continua ad aumentare, mentre il loro costo continua a diminuire.

Inoltre, a causa della legge di Metcalfe, il valore di questa informazione continua ad aumentare grazie ad un numero sempre crescente di partecipanti al mercato dell'informazione. Ecco la sintesi su Wikipedia:

La legge di Metcalfe afferma che il valore di una rete di telecomunicazioni è proporzionale al quadrato del numero di utenti collegati al sistema (n2). Formulata in questa forma da George Gilder nel 1993, e attribuita a Robert Metcalfe in materia di Ethernet, la legge di Metcalfe è stata originariamente presentata non in termini di utenti, ma piuttosto di "dispositivi di comunicazione compatibili" (ad esempio, fax , telefoni, ecc.). Solo di recente, con l'influenza di Internet, questa legge ha fatto riferimento agli utenti e alle reti, poiché il suo intento originale era quello di descrivere gli acquisti di Ethernet e delle connessioni. La legge è anche legata all'economia e alla gestione delle imprese, in particolare alle aziende concorrenti che cercano di fondersi tra di loro.

Di recente abbiamo appreso che quasi la metà della popolazione mondiale ha accesso a Internet: 3.2 miliardi di persone. Nel 2000 questa cifra era intorno ai 400 milioni. In altre parole, il numero di persone che ha accesso a Internet è aumentato di otto volte. Secondo la legge di Metcalfe, questo è un aumento straordinario del valore della comunicazione.

Possiamo a malapena comprendere che cosa significherebbe tornare al 2000. Sarebbe un mondo senza Google, senza Facebook, senza YouTube. Immaginate invece come fosse prima del 1995 -- un mondo senza interfaccia utente dei browser. Eppure questa trasformazione sociale è avvenuta sotto i nostri occhi. Eric Blair (alias George Orwell) aveva ragione: "C'è bisogno di una lotta costante per vedere quello che abbiamo proprio sotto il nostro naso."



LIBERO MERCATO vs. MERCATO OSTACOLATO

L'economia di mercato riduce costantemente i costi. Il motivo per cui questa diminuzione non è visibile, è da ritrovarsi nell'inflazione della banca centrale e nella riserva frazionaria. L'offerta di moneta continua a salire, quindi i costi decrescenti del libero mercato vengono nascosti al pubblico.

Non c'è dubbio che la diffusione delle tecnologie digitali abbia cambiato completamente la nostra vita nel corso degli ultimi quattro decenni. Il cellulare è l'esempio più ovvio, ma anche i televisori widescreen, Netflix e la moltiplicazione dei siti web hanno contribuito alla trasformazione della nostra vita, ed è qualcosa che sta accelerando. L'introduzione del microcomputer dalla fine degli anni '70 fino al 1995, non ha avuto lo stesso effetto culturale che invece ha avuto l'introduzione dell'interfaccia grafica utente dei browser web dopo il 1995.

Il libero mercato sconfiggerà la banca centrale. Il settore bancario centrale è allo stremo. Sta tenendo a galla artificialmente il sistema bancario a riserva frazionaria e l'insieme degli stati-nazione, i quali andranno in bancarotta in termini di politica fiscale. Questo processo alla fine porterà al de-finanziamento dello stato-nazione e ad un vasto decentramento -- a livello giudiziario, fiscale, monetario e, soprattutto, digitale. Il nuovo ordine mondiale delle cifre digitali sta indebolendo il vecchio ordine mondiale delle banche centrali e dello stato-nazione. Si tratta di uno sviluppo positivo, e la prova è il fatto che i prezzi al consumo stanno aumentando lentamente. Il costo delle informazioni continua a diminuire in modo esponenziale.

Ci sarà probabilmente un altro giro d'inflazione di massa -- aumenti dei prezzi a due cifre -- perché le banche centrali continuano a falsificare le valute digitali. Dubito che una qualsiasi società occidentale sperimenterà un'iperinflazione. Non l'abbiamo più vista sin dalla Germania del 1923 e lo stato d'Israele del 1985. Ma anche se dovesse arrivare, nelle società industriali l'iperinflazione non dura più di circa 36 mesi. Dopo di che le banche centrali sono costrette ad emettere una nuova unità monetaria. Poi l'economia digitale si riaffermerà ancora una volta.

La vita costerà di meno da questo secolo in avanti. La produzione pro-capite aumenterà. Il libero mercato è la forza dominante di oggi, non la pianificazione centrale e le banche centrali.

Ciò si riflette nelle statistiche sui prezzi al consumo.

Attenzione: non diventate dipendenti dallo stato-nazione per il vostro reddito. Lo stato-nazione è in bancarotta e si affida alle valute fiat. Arriverà il giorno della resa dei conti. Ci sarà un Grande Default.



CONCLUSIONE

Chi vi dice che l'indice dei prezzi al consumo non è rilevante, vi sta dicendo che il libero mercato non è rilevante. Vi sta dicendo che la rivoluzione informatica non è rilevante. Se non può dimostrare come la rivoluzione informatica, la rivoluzione delle comunicazioni e la rivoluzione digitale stanno influenzando i prezzi, e stanno quindi influenzando la nostra allocazione delle risorse economiche scarse, allora non possiede alcuna teoria dell'economia e di certo non ha alcuna comprensione della storia economica. Potete tranquillamente ignorarlo.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


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