giovedì 23 luglio 2015

Perché l'oro si trova sulla soglia di un nuovo mercato toro




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di Greg Canavan


MELBOURNE — Crack!!

Questo è stato il suono che ha fatto il prezzo dell'oro quando venerdì ha rotto il suo sostegno.

Le gold stock hanno subito un duro colpo. L'indice gold bug HUI, che tiene traccia delle grandi imprese nel settore aureo a livello mondiale, è sceso oltre il 5%. Gli alti livelli di debito accumulati durante il boom stanno ora incidendo sulle azioni, mentre il prezzo dell'oro in dollari scende verso il costo di produzione.

Ora ogni uomo e ribassista si aspetta la discesa verso i $1,000 l'oncia. E potrebbe anche arrivare. Dal punto di vista tecnico è qui che possiamo trovare il prossimo grande livello di "supporto", e gli operatori che cercano di fare soldi durante i ribassi faranno del loro meglio per arrivarci.

Quindi cosa c'era dietro il suddetto crack?

Beh, l'attuale ipotesi di un imminente innalzamento dei tassi negli Stati Uniti, non ha aiutato la causa dell'oro. E anche l'annuncio delle riserve auree cinesi ha pesato sul sentimento, aumentate molto meno del previsto.

Come ha riportato MarketWatch.com:

Per la prima volta in sei anni la Cina ha diffuso i dati sulle proprie riserve auree, ma gli investitori dicono che l'ammontare dell'inventario reale resta ancora un mistero.

Venerdì la Banca Popolare Cinese ha pubblicato le cifre relative alle sue riserve d'oro per la prima volta sin dal 2009. Le sue riserve auree ufficiali ammontavano a 53.3 milioni d'oncie, o 1,658 tonnellate, nel mese di giugno.

L'ultima volta che la Cina ha segnalato le cifre ufficiali è stato nell'aprile del 2009. Allora la cifra era pari a 1,054 tonnellate, secondo Ross Norman, CEO di Sharps Pixley.

L'ultimo totale è circa la metà di quello che il mercato pensava che fosse.

Queste non sono questioni importanti. Ma sono state sufficienti per mandare in pezzi il supporto, cosa che ha generato maggiori vendite.

Sul tema delle riserve auree della Cina, il cosiddetto numero "inferiore alle previsioni" non ha sorpreso gli osservatori più esperti, come il nostro Jim Rickards, direttore di Strategic Intelligence.

Già a maggio di quest'anno, Jim ha scritto un saggio in cui ha discusso della Cina e delle sue riserve auree. Ha detto che la Cina vuole entrare "nel club" e per farlo deve giocare secondo le regole.

Le regole del gioco dicono che c'è bisogno di un sacco d'oro per giocare, ma non bisogna magnificarlo o discuterne pubblicamente. Soprattutto non si deve trattare l'oro come denaro, anche se l'oro lo è sempre stato.

I membri del club mantengono il loro oro a portata di mano per ogni evenienza, ma per il resto, lo disprezzano pubblicamente e fanno finta che non abbia alcun ruolo nel sistema monetario internazionale. La Cina sarà chiamata a fare lo stesso. È importante notare che la Cina non agirà nel miglior interesse degli investitori nell'oro; agirà nel suo miglior interesse. [...]

Nel frattempo, entro la fine dell'anno la Cina probabilmente annuncerà l'ammontare reale delle sue riserve auree. Ma non aspettatevi fuochi d'artificio. La Cina ha tre luoghi dove conservare l'oro — Banca Popolare di Cina, PBOC; State Administration of Foreign Exchange, SAFE; China Investment Corp., CIC.

La Cina potrà trasferire abbastanza oro alla PBOC quando sarà pronta e si rivolgerà al FMI affinché permetta allo yuan di far parte dei DSP. Nel frattempo, può ancora nascondere l'oro presso il SAFE e la CIC.

Jim non si aspettava i fuochi d'artificio da questo annuncio, e aveva ragione. Jim è più avanti rispetto alla maggior parte degli analisti dell'oro. Le sue fonti d'intelligence non sono seconde a nessuno.

È decisamente ironico che il deludente annuncio di cui è stata protagonista la Cina, potrebbe essere il catalizzatore che spedirà l'oro sempre più in basso. Ma il mercato opera in modo misterioso.

Dico "spedirà sempre più in basso" perché questo è ciò che sembra che accadrà. Lasciate che vi dica il perché. Nei mercati dei futures, il cosiddetto "denaro gestito" (praticamente dagli hedge fund) sta ora shortando una quantità record d'oro. Essere posizionati "short" significa che si sta scommettendo su un calo dei prezzi.

Potete vederlo nel grafico qui sotto:




Questa è la più grande posizione short nella storia di questo gruppo di trader. Ed è probabile che acquisterà più slancio al diminuire del prezzo dell'oro.

Questo significa che l'oro prezzato in dollari potrebbe scendere ancora di più. Ma un tale calo aggiungerebbe solo benzina al fuoco di un eventuale rimbalzo. Si consideri il seguente commento del trader Martin Armstrong:

In cima, la maggioranza è posizionata long e diventa il carburante per qualsiasi crollo del mercato.

In fondo, si sviluppa l'opposto per tutte le posizioni short. Si accalcheranno per l'oro a $600 e conteranno i loro profitti entrando in tale trade. Diventano il carburante per far salire il mercato, cosa che inizia sempre con un rally per proteggere le posizioni short; le persone cercano di vendere continuamente ad ogni rally, volendo raggiungere quel nuovo minimo, così come le persone al vertice rimangono convinte che un declino sarà seguito da nuovi massimi.

Mentre questo mercato orso dell'oro raggiunge il suo crescendo, e mentre i media mainstream mettono una pietra sulle prospettive dell'oro, tenete presente che siamo in prossimità del fondo con una quantità record di scommettitori che puntano su altre discese di prezzo.

Inoltre tenete a mente che sto parlando del prezzo dell'oro in dollari USA. Come ho sottolineato in numerose occasioni, il prezzo dell'oro in dollari australiani è in un mercato toro. Attualmente viene tradato a $1,535 l'oncia, ed è quasi il 20% al di sopra dei suoi minimi del 2013.

Questo anche grazie ad un dollaro australiano in discesa, il quale sta scendendo più velocemente rispetto al dollaro statunitense.

È vero che si vuole vedere l'oro aumentare in termini di dollari USA prima di diventare troppo entusiasti circa le prospettive a lungo termine dell'oro, ma come vi ho mostrato non siamo troppo lontani da tale punto.

Quindi non ignorate il mercato dell'oro. Ci stiamo avvicinando al punto di massimo pessimismo. La storia ci dice che è sempre un buon momento per farsi coinvolgere.

Saluti,


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


5 commenti:

  1. anche qui non mi convince. in fondo dice che ogni cosa che va giu poi risale. come ogni cosa che va su poi crolla. ma non dà ragioni reali, politiche, economiche. ieri un bell articolo su rc era l intervista di zinovevev. sarà tornata in mente, a chi ha avuto la pazienza di seguirlo, il mio intervento alla scuola di liberalismo di torino. tuttavia ci stava un diverso approccio, che zinovev era pessimista totale, quasi sembrava rimpiangere il bel vecchio comunismo. invece ci sta del buono anche nella modernità globalizzata. non rimpiango le belle inquisizioni del buon vecchio medio evo e la caccia alle streghe. certo, il percolo è enorme. il nowhere ti run di un governo mondiale. sembra la spectre che vuol dominare il mondo. una perfetta socialdemocrazia planetaria significherebbe la morte dell oro, lì come reliquia da attivare in caso di crollo della civiltà. un atomica, ed un rifugio antiatomico, dell economia. ci riusciranno? è auspicabile? a quale prezzo? è impossibile? cosa produrranno invece, una disopia alla "hunger games" o "the giver"? ci saranno guerre od alleanze inclusive (la coma dell art di ieri). possibile farlo mantenendo principi di liberta? quale soluzione conserva meglio la liberta, e quale tipo di liberta? abbiamo paura e tifiamo chi rompe il progetto, sia marine le pen, tanto è statalista li e non qui? erano belli i nazionalismi? e 3 o 4 macroaree come in 1984 è comunque meglio che una sola? l oro se la passa brutta se il governo mondiale riesce. e la chiave sta nel punto che segue: zinovev dice che l urss è caduta per fattori esogeni, spinta a cadere, che i sistemi strutturati non cadono da soli. altre teorie sostengono che i sistemi complessi si appesantiscono e cadono per fattori endogeni quando producono più entropia di quella che riescono ad esternalizzare. in questo caso il governo mondiale sarebbe impossibile. il primo modo per esternalizzare è la guerra. allora ci vuole la federazione alla ricerca di nuovi piante e la guerra ai clingon. peraltro lo disse anche reagan. che ruolo avrebbe l oro nel mondo di star trek? questa volta differente?

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    1. Ciao Gdb.

      Il momento in cui ci troviamo è decisamente critico, soprattutto con l'innalzamento dei tassi USA (presumibilmente) alle porte. Il fatto è che sin da ora ci si vuole "proteggere" rimpinguando le proprie posizioni monetarie, sinonimo di come si tema, in un certo senso, le prossime decisioni della FED. Inoltre, l'economia degli Stati Uniti presto tornerà in recessione. La curva dei rendimenti sta iniziando a mostrare i primi segni d'inversione. Quindi l'attuale rally del dollaro può essere benissimo accostato ad una corsa verso una "sicurezza" rappresentata da saldi di cassa costituiti da asset liquidi ed esposizioni a terzi minime. Il problema con queste è che data l'attuale interconnessione del sistema finanziario, non si sa chi verrà danneggiato. Praticamente è una roulette russa e le margin call, una volta partite, potranno causare un disastro di proporzioni sostanziali.

      Paradossalmente (o forse non tanto, come abbiamo già visto) a ciò si aggiunge l'inizio di una contrazione monetaria all'interno dell'ambiente economico, quando le bolle finiscono sotto pressione: Liquidity Is "Thin To Zero": Worried Bond Managers Shrink Trades, Dodge Cash Markets.

      Infine, ci aggiungerei anche una sorta di pattern "storico" quando al culmine della bolla tecnologica nel 1999, l'oro fece segnare il suo minimo storico dagli anni '80. Adesso si stanno ricreando le stesse situazioni, con l'oro che cala di prezzo e il mercato azionario irrazionalmente costoso: http://www.zerohedge.com/sites/default/files/images/user3303/imageroot/2015/07/20150719_gold1.jpg.

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    2. Ciao a tutti
      Condivido le osservazioni e pure le domande di gdb. Questo blog sta diventando inevitabilmente un think tank di geopolitica finanziaria, d'altronde se si sale in montagna per vedere la big picture oltre le nebbie non si puo che scorgere le mani piu grandi che operano le loro strategie di medio e lungo periodo.
      Che mi aspetto per i prossimi 10 anni?
      Probabilmente una risposta sta nelle nuove scelte della nostra Finmeccanica. Pare che mollino il settore trasporti, che credo significhi i treni superveloci, per impegnarsi di piu nei settori interconnessi (badate bene!) aerospaziale, difesa e sicurezza. Che vuol dire? Vuol dire che, dove si indicano gli scenari e si stabiliscono le strategie, si prospetta o si e' decisa una nuova guerra fredda. Capito? Compartimentazione al posto di globalizzazione (che poi era unidirezionale e niente di piu). Le macroaree di 1984? Piu o meno. Recinti, cortine fumogene, confronti locali.
      Faranno di tutto per non crollare e per far crollare gli altri competitori.
      Io non sono antiamerikano. Mai lo sono stato. Ma se qualcosa cambiera',non sara' in periferia, ma nel cuore dell'impero "benevolo". E non mi pare, ora come ora, di vedere segni di un cambiamento vero.
      A tutti gli illusi della sovranita' vorrei ricordare che se perdi malamente e fortunatamente una guerra importante, mbeh... dopo, la tua storia non sara' mai piu sovrana al 100%...
      L'articolo di oggi non convince.

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  2. Articolo molto interessante (come sempre...), e che ha anche senso.
    Ma temo che il "mercato", ormai, non abbia quasi più nulla a che fare con i "fondamentali"... o con i beni REALI. E' per quello che a questo punto seguo più i grafici che le notizie... E, come avevo anticipato nel commento a un altro pezzo sull'oro qualche giorno fa, l'oro sta facendo esattamente quello che il grafico lasciava prevedere. :-)
    Certo, PRIMA O POI il sistema "imploderà", o "esploderà", insomma succederà qualcosa che cambierà tutto di nuovo. Ma quando?
    Qualcuno di cui non ricordo il nome diceva che "Il mercato può rimanere irrazionale molto più a lungo di quanto tu possa rimanere solvibile". E io aspetto di vedere un grafico convincente... ;-)

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  3. Credo che stiamo sforando l'inverosimile. Guardate i dati della Zecca degli Stati Uniti riguardo, ad esempio, l'American Eagle: https://www.usmint.gov/about_the_mint/index.cfm?action=PreciousMetals&type=bullion
    Sin dal giugno scorso vengono registrati record di vendite. Anche il platino sta prendendo sonore scoppole. Chissà, probabilmente serve "spazio di manovra" per il nuovo QE...

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