giovedì 23 aprile 2015

Presto potrete trarre profitto dall'unica risorse di cui non potete fare a meno





di James Rickards


Quanto mi paghereste per un bicchiere d'acqua?

La risposta è: "Dipende." Se siete a casa vostra e avete acqua corrente in abbondanza, non mi paghereste nulla perché vi basterebbe andare al rubinetto della cucina.

Se siete a Pechino dove l'aria è così sporca che il giorno assomiglia alla notte, dove i residenti indossano maschere per respirare e dove il governo scarica cianuro nei fiumi, mi paghereste volentieri $5.00 per litro perché non osereste bere dal rubinetto.

Ci sono anche casi più estremi. Immaginate di aver trascorso tre giorni nel deserto, esposti alle intemperie senza cibo né acqua e io sto di fronte a voi con un sacchetto di monete d'oro e un litro d'acqua.

Vi offro le monete o l'acqua, ma non entrambi, e non c'è altra acqua vicino. Voi state morendo di sete e la scelta è vostra. La maggior parte delle persone sceglierebbe l'acqua. Il prezzo implicito dell'acqua, sulla base del costo d'opportunità di non accettare l'oro, è di $12,000 per litro – ma almeno sopravvivereste.

Il punto è che sebbene il prezzo possa oscillare, $5.00 per litro o $12,000 per litro, le persone hanno bisogno dell'acqua. Questo è un esempio di quello che gli economisti chiamano estrema anelasticità della domanda. La variazione di prezzo ha poco o nessun impatto sulla vostra domanda d'acqua, quindi la vostra domanda si definirebbe anelastica. Ma questa situazione solleva un altro punto interrogativo.

Se la domanda d'acqua è relativamente anelastica ad una variazione del prezzo dell'acqua, qual è il prezzo?

Quando pensiamo al prezzo dell'oro, del petrolio, del rame o di altri beni, abbiamo un'idea chiara di quale sia o lo possiamo facilmente trovare facendo una ricerca. Ci possono essere variazioni e differenze locali sulla base di particolari qualità, ma in generale questi prodotti vengono commerciati sui mercati mondiali a prezzi globali.

Ma qual è il prezzo mondiale dell'acqua?

L'acqua è uno dei prodotti più semplici e omogenei. L'acqua è solo H2O, una molecola semplice, molto più semplice di alcuni minerali.

Tuttavia, non esiste un prezzo globale per l'acqua. L'acqua non viene commerciata come una merce globale. La tariffazione dell'acqua è locale, politica, regolamentata, opaca e inefficiente. La merce più semplice del mondo ha i prezzi più bizantini.

L'acqua può essere quasi gratis se la vostra azienda dispone di diritti di proprietà del XIX secolo su un piccolo fiume in Colorado. Può essere estremamente costosa se desiderate costruire campi da golf nel deserto, come fanno a Dubai, e producete l'acqua necessaria con impianti di desalinizzazione che funzionano con petrolio greggio costoso.

Uno dei motivi per cui l'acqua ha un prezzo a livello locale, e non a livello globale, è che non è disponibile da una fonte remota (tranne l'acqua in bottiglia). L'acqua è disponibile solo vicino alla sua fonte, che può essere un fiume, un lago, una falda acquifera, o un impianto di desalinizzazione. Generalmente non viene trasportata per lunghe distanze, a meno che non ci sia un flusso naturale tracciato da un fiume o da un acquedotto.

È estremamente costoso spostare l'acqua via camion, aereo o nave a causa della quantità di carburante necessaria per trasportarla. L'acqua è abbastanza pesante; più pesante del petrolio o della benzina, il che è uno dei motivi per cui ci vuole molto carburante per spostarla.

Questo ci porta al più grande enigma di tutti. L'acqua non è scarsa, si trova semplicemente nei posti sbagliati.

C'è acqua fresca a sufficienza nei Grandi Laghi per inondare l'intero Stato della California. Eppure la California sta soffrendo una delle peggiori siccità della storia. Questo perché non c'è modo di portare l'acqua dal Michigan alla California.

Confrontate questa situazione con quella del petrolio e della benzina. Quando vogliamo rifornire le nostre vetture con carburante, per caso facciamo un buco per terra ed estraiamo petrolio?

No, andiamo alla stazione di servizio locale e facciamo il pieno. Tale benzina è arrivata su un camion partito da una raffineria che potrebbe trovarsi ad una distanza considerevole dalla nostra stazione di servizio. La raffineria ha preso il petrolio greggio per produrre la benzina da una tubazione o da una petroliera. Il petrolio poteva provenire dalla Nigeria o dall'Alaska.

Il punto è che l'industria del petrolio ha avuto oltre 155 anni (da quando è stato perforato con successo il primo pozzo di petrolio a Titusville, in Pennsylvania) per creare e sviluppare le sue infrastrutture: pozzi, oleodotti, raffinerie, navi e camion che prendono il petrolio da giungle lontane e lo portano presso la vostra stazione di servizio.

Non esiste niente di paragonabile nel mondo dell'acqua, anche se molte delle sfide logistiche sono simili.

Dal lato dell'offerta, l'acqua è abbondante. Dal lato della domanda, il prezzo è anelastico. Questi due fatti hanno la stoffa per far crescere rapidamente questo mercato. Le uniche cose che ostacolano la crescita esponenziale dei mercati dell'acqua sono la politica e la mancanza di infrastrutture. Ciò sta per cambiare.

Le condizioni estreme di siccità in tutto il mondo, da Pechino a Bakersfield, e la conseguente perdita dei raccolti e della crescita economica, sta costringendo i politici a trovare soluzioni migliori. Stanno emergendo nuovi strumenti di gestione del rischio per finanziare progetti multi-miliardari.


Vi auguro il meglio,

Jim Rickards


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


9 commenti:

  1. Quindi? Dobbiamo sperare che qualche company privata costruisca colossali opere idrauliche transcontinentali (perchè se le facesse uno stato sarebbe il male) .. e ci faccia sopra il suo santo e giusto guadagno?

    Già me la vedo: accollare la spesa enorme di opere del genere e poi privatizzarle, perchè lo stato è il male e ruba, e darle a qualche bravo privato .. tipo le autostrade ai Benetton ...

    PS e dov'è che io potrei trarre profitto da tutto questo? comprando le azioni della H2O Ltd?

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    1. Ciao Er.

      Credo sia inutile fare l'elenco della corruzione strabordante da ogni poro dall'apparato statale. Se nemmeno tale elenco riesce a smuovere l'inossidabile difesa dell'apparato statale, c'è bisogno di riporre tutte le "speranze" nel Grande Default. Che poi lo stato è un privato anch'esso, solo con una peculiarità: il monopolio della violenza su un determinato territorio.

      Riguardo al post scriptum, sì, i finanziamenti per realizzare un investimento si muovono tra i fixed income assets e gli equity assets/stock assets. Lo scambio è una proposizione a vantaggio di entrambe le parti che vi partecipano.

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  2. se il privato deve ricevere dallo stato l acquedotto gratis, dopo averlo fatto a spese di tutti coloro cui ha preso con la forza i soldi; beh tanto vale che il privato se lo paghi da solo dall inizio.

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  3. Aspetto qundi il titanico sforzo tecnico e soprattutto finanziario da parte di un'impresa privata che costruisce un acquedotto che va dal grandi laghi sino alla California e tutti gli altri stati intorno (e porta l'acqua sino ad ogni casa (risate) ..

    E storia che ovunque questo servizio è stato privatizzato i prezzi per l'utente non sono saliti .. si sono moltiplicati per 2, per 3 ... o per 10. E fra l'altro il privato non aveva sborsato un soldo, il privato, per la costruzione di tutta la rete.

    Non credo che sia il tipo di cose in cui un privato scommetterebbe i suoi denari. Queste (strade, ponti, acquedotti) sono le classiche cose che un privato evita come la peste, rogne infinite (quanti sono falliti a costruire le ferrovie verso la California? Sarebbe interessante studiare quel precedente)

    Molto meglio accollare la spesa della costruzione (eventuale) alla collettività e POI farsi svendere tutto con un po' di sano lobbying e farci soldi sicuri sopra dopo. Le banche, per esempio, sono espertissime in questo giochetto, di accollare alla collettività le perdite e tenersi privati i profitti.

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    1. La cosa non riguarda solo gli USA, anche perché secondo una ricerca di Credit-Suisse i 2/3 della popolazione mondiale entro il 2025 vivrà in condizioni di carenza idrica. Secondo questoo studio, infatti, solo lo 0.25% dell'acqua del pianeta è disponibile al consumo. (Il totale dell'acqua sulla superficie del mondo è del 70%, il 98% del quale è acqua salata; del restante 2%, l'87% è ghiacciata, il 12% è rappresentata da falde acquifere e l'1% è costituito da laghi e fiumi.) Di conseguenza l'exploit d'investimenti in questo campo lo vedremo nel prossimo futuro. Non a caso la famiglia Bush ha comprato circa 40 ettari di terreno proprio su una gigantesca riserva acquifera: Paraguay in a spin about Bush's alleged 100,000 acre hideaway.

      Quindi io ci penserei due volte prima di dire che i privati ci pensano due volte a fare investimenti simili. Li fanno se sono sostenibili, altrimenti no. E questo lo decreta il sistema dei prezzi di mercato.

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    2. "Molto meglio accollare la spesa della costruzione (eventuale) alla collettività e POI farsi svendere tutto con un po' di sano lobbying e farci soldi sicuri sopra dopo. Le banche, per esempio, sono espertissime in questo giochetto, di accollare alla collettività le perdite e tenersi privati i profitti."

      Verissimo! ma va precisato un particolare.
      I privati che descrivi sembrano coscienti di cosa sia uno stato, della sua vera natura.
      Costoro sanno pertanto sfruttare al meglio la collettivizzazione più o meno manifesta che ogni stato realizza: e come dare loro torto?
      Quindi manca un tassello, ed è la gente: come ha risposto Francesco poco sopra lo stato è un privato, della peggior specie, invece ci si ostina a crederlo un soggetto pubblico.

      Così i privati che descrivi avranno sempre gioco facile.

      Nel caso la gente fosse sveglia e contasse di più su se stessa ho idea che le cose si realizzerebbero lo stesso, con tempi e modalità differenti da zona a zona, con costi delle opere tranquillamente sostenibili: e se anche il servizio venisse a costare 5 volte tanto, il risparmio nel non avere uno stato assassino potrebbe coprirlo e sopravanzarlo.

      Siamo nel campo delle ipotesi: tali devono rimanere pur di far prosperare privati che più che altro sono privanti.

      Riccardo Giuliani

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  4. Oggi ho letto un articolo in cui si raccontava di un banchiere che chiamava un suo amico funzionario per taroccare il tasso euribor. Non immaginate il giubilo degli statalisti: "Evvai! Visto che il liberismo è una menzogna! Libero mercato un par di b...le! La corruzione del pubblico è meno peggio!"

    Io non sono razzista, quindi non faccio distinzioni tra chi ruba sia pubblico o sia privato, ma mi pongo una domanda: ma se il libero mercato come loro sostengono (e come il libertarianism sostiene osservando questa realtà NdA) non esiste ma allora perchè se la prendono con lui? Non potremmo dire che fusarianamente che il problema dello statalismo è l'anti-liberismo in assenza di liberismo?

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    1. Ciao Luca.

      Innanzitutto bisogna specificare cosa si intende libero mercato. In ottica Austriaca, e come dovrebbe essere percepito, non è altro che la "somma" di tutte le azioni individuali degli attori economici che interagiscono senza intromissioni perturbative. Questo non significa un mercato senza legge, anzi. Significa non avere, ad esempio, enti centrali che possono distorcere a loro favore il sistema dei prezzi.

      Sciroccati come Fusaro amano giocare con la semantica. La loro propaganda recita che il "libero mercato" sia costituito da fantomatiche super-potenze in grado di agire indisturbate sulla scena mondiale senza alcun freno legale, morale o economico. Secondo loro i consumatori devono essere difesi perché altrimenti non avrebbero alcuna difesa. Non hanno letto Hayek. Non hanno letto Leoni. Non hanno la minima idea di come funzioni un'economia di mercato. Il loro scopo è quello di fornire giustificazioni nuove affinché lo stato espanda la sua influenza. Come disse Tacito: "Più uno stato fa leggi, più è corrotto."

      Lo scandalo Euribor ricorda molto quello del Libor. I ritocchi di questi tassi non è il problema fondamentale. Il problema rimarranno sempre le banche centrali. Qui ne ho parlato in maniera più approfondita: http://francescosimoncelli.blogspot.it/2012/08/il-fatto-cruciale-dello-scandalo-del.html

      Prendi ad esempio la notizia recente secondo cui l'Islanda vorrebbe "abolire" la pratica della riserva frazionaria. Encomiabile. Qual è la fregatura? La banca centrale continuerebbe ad esistere e con essa le varie distorsioni.

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  5. A proposito degli effetti delle distorsioni. Tra tutte le commodities il rame è il migliore indicatore di come stia performando il settore industriale. I banchieri centrali pensavano che il pompaggio monetario potesse salvare i protetti dal loro cartello e stimolare una crescita sostenibile. Non è accaduto. Anzi sta accadendo il cotnrario. Hanno sostenuto artificialmente il mercato obbligazionario e azionario. Nel breve termine ha funzionato, nel lungo la realtà si sta riprendendo la scena.

    Cosa faranno i banchieri centrali quando arriverà la prossima recessione? Quale sarà la prossima mossa dopo che l'ultima volta hanno espanso le loro basi monetarie a livelli senza precedenti?

    Copper Crash Continues - Hits 1-Month Lows

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