giovedì 2 ottobre 2014

Difficoltà tecniche

La pubblicazione di oggi è composta dalla fusione di due articoli (uno e due) dello stesso autore, e data la pertinenza di entrambi ho deciso che amalgamarli potesse produrre un risultato comprensivo superiore alla loro lettura separata. In realtà, è più un preludio all'articolo di domani. Una parte corposa della seguente lettura verterà sul mercato dell'oro pesantemente manipolato. Questa non è solamente una teoria, ma un fatto comprovato. Soprattutto se si pensa alle ultime performance di oro e argento, dove i volumi di trading sono elevati ma il prezzo cala inesorabilmente. Lo stesso vale per i mercati FX, anch'essi distorti e traviati da una ristretta cerchia di grandi banche. Non solo anche questo è un fatto provato, ma, come riporta Bloomberg, la manipolazione sta andando avanti nonostante le nuove regola della SEC. La conclusione dell'artioclo è accurata: "Queste riforme sono semplicemente foglie di fico." I regolatori non sono interessati alle accuse penali e pecuniarie. Non sono interessati a scoraggiare tali comportamenti. Sono interessati a prendere la loro parte ed a mandare avanti il gioco. E' uno sporco racket e siete voi che ne state pagando il prezzo.
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di Alasdair Macleod


Potreste pensare che il dollaro USA sia improvvisamente diventato forte, ed il grafico qui sotto conferma questa intuizione mettendolo a confronto con le altre tre principali valute.




Il dollaro USA è considerata una valuta priva di rischio nella contabilità internazionale, perché è la moneta su cui si basano tutte le altre. Ed è chiaro che tre mesi fa i tassi di cambio del dollaro rispetto alle valute indicate ha cominciato a rafforzarsi notevolmente.

Tuttavia, ciascuna delle monete nel grafico ha i suoi problemi specifici che la sta indebolendo. Lo yen è l'incarnazione di un kamikaze finanziario, con il governo Abe che la sta distruggendo attraverso la svalutazione per coprire un deficit di bilancio fuori controllo. La sterlina è stata abbattuta da una campagna per mantenere la Scozia nell'Unione, oltre ad un differimento delle aspettative sui tassi di interesse. Ed in Europa sono stati implementati tassi di deposito negativi nella convinzione che cureranno la stagnazione della zona Euro, che se sfuggirà al controllo minaccerà la stabilità delle banche europee.

Finora questa è risultata una corsa al ribasso, con il dollaro a bordo campo. L'economia statunitense, che è ufficialmente in ripresa (come è stato previsto ogni anno sin dal 2008), sembra che in realtà non stia andando da nessuna parte. Infatti se si applica un deflatore più realistico di quello che viene implementato ufficialmente, apprendiamo che gli Stati Uniti non si sono mai ripresi dopo la crisi Lehman.

Questo è il contesto in cui dobbiamo giudicare come se la stanno cavando le valute. E c'è una interpretazione che è molto preoccupante: potrebbe delinearsi una fuga dalle altre valute mondiali verso il dollaro. Questo è un rischio perché il complesso valutario globale è basato su un dollar standard fluttuante ed è stato così sin da quando il presidente Nixon ruppe l'accordo di Bretton Woods nel 1971. Questo evento ha scatenato un accumulo crescente di moneta e credito che alla fine potrebbe diventare instabile. Il rapporto tra il dollaro e le altre valute è catturato vividamente nella figura sottostante.




A seguito della rapida espansione del bilancio della FED negli ultimi anni, il gearing del denaro e del credito a livello mondiale è del 40x. Rispetto alla base monetaria della FED prima della crisi Lehman, il denaro mondiale ora ha un gearing di quasi 180x, cosa che lascia molto poco spazio per la stabilità.

Potrebbe essere troppo presto per dire se questa piramide inversa si stia ribaltando, perché non è ancora pienamente confermato dai flussi di denaro tra i mercati obbligazionari. Tuttavia, in questi ultimi giorni i rendimenti dei titoli di stato della zona Euro hanno iniziato ad aumentare. Per ora si può sostenere che sono sopravvalutati ed una correzione è in ritardo. Ma se questa nuova tendenza verrà alimentata da banche internazionali che liquidano posizioni obbligazionarie non statunitensi, sarà sicuramente un problema.

Possiamo essere sicuri che i banchieri centrali stanno seguendo da vicino la situazione. Sin dagli anni '30 quasi tutti i teorici economici e monetari si sono preoccupati di prevenire le contrazioni monetarie, che nei tempi attuali saranno segnalate da una fuga verso il dollaro. La cura per tutto questo è ovvia per loro: sfornare più dollari. Ciò può essere fatto facilmente estendendo swap di valute tra le varie banche centrali e coordinando gli interventi sulle valute, piuttosto che lanciare nuovi cicli di QE vecchio stile.

I trader sembrano affermare che il dollaro sia forte per motivi meno definiti, con conseguente calo dei prezzi delle materie prime chiave e dell'oro. Tuttavia bisogna tenere d'occhio il rapporto tra il dollaro, le valute ed i rendimenti obbligazionari in quanto potrebbe segnalare qualcosa di più serio.




[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


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Ma nel frattempo dovremmo chiederci: se il mercato dell'oro è truccato, perché è importante?

Non ho alcun problema a fornire una risposta esaustiva basata su una solida analisi aprioristica di come i mercati manipolati distorcano la base del calcolo economico e perché un mercato dell'oro ben funzionante è fondamentale per tutti gli altri prezzi finanziari. La difficoltà sta nel rispondere alla domanda in termini comprensibili ai lettori, presupponendo che abbiano una comprensione molto bassa della finanza o dell'economia. E' nostro dovere, di coloro che sostengono il denaro sonante, cercare di rendere la risposta il più intelligibile possibile senza sembrare un capitalista sfegatato e un teorico della cospirazione.

Manipolare il prezzo dell'oro destabilizza il sistema finanziario perché esso rappresenta la più alta forma di denaro. Questo è il motivo per cui quasi tutte le banche centrali lo posseggono. Il fatto che non lo usiamo come denaro nella nostra attività quotidiana, non inficia tale caratteristica. L'oro è invece soggetto alla legge di Gresham, secondo cui la moneta cattiva scaccia quella buona. Preferiamo pagare con la cartamoneta emessa dallo stato e mettere da parte l'oro peri cosiddetti tempi brutti.

In quanto denaro, si trova dall'altra parte di tutti i prezzi degli asset. In altre parole, possiamo affermare che i prezzi delle azioni, delle obbligazioni e degli immobili aumentano quando il prezzo dell'oro scende e viceversa. Questa relazione è spesso confusa da altri fattori, il più evidente è la variazione della fiducia nelle valute cartacee. Tuttavia, con i rendimenti dei titoli statali ai minimi storici ed i titoli azionari a livelli record, questa relazione è più che mai evidente.

Un altro modo per descrivere questo rapporto è parlare del rischio. Le banche che dominano i mercati degli asset diventano compiacenti sul rischio perché sono avide di profitto. Questo porta le banche a competere tra di loro fino a quando non finiscono per ignorare del tutto il rischio. E' successo con la crisi bancaria americana di sei anni fa, finché i prezzi delle case non sono crollati improvvisamente e hanno miancciato di far colare a picco l'intero sistema finanziario. Come in tutte le altre bolle finanziarie, ognuno ha ignorato il rischio. La storia offre molti altri esempi.

Pertanto l'oro è diverso da qualsiasi altro asset perché un suo aumento di prezzo riflette una percezione crescente di rischi finanziari generali, generando una pressione al ribasso sui prezzi di altri asset finanziari. Così, mentre le grandi banche stanno facendo soldi facili ignorando i rischi nei mercati azionari ed obbligazionari, non vogliono che la loro festa venga rovinata da segnali preoccupanti provenienti da un aumento del prezzo dell'oro.

Ce ne vuole ancora per provare esaustivamente che il mercato dell'oro è manipolato, ma le grandi banche, e dobbiamo includere anche le banche centrali che sono ovviamente desiderose di conservare la fiducia finanziaria, hanno il movente ed i mezzi. E se ce li hanno, state certi che coglieranno l'occasione.




Allora perché è importante se il prezzo dell'oro è truccato? Un prezzo dell'oro senza manipolazioni è fondamentale per garantire che sia la realtà, e non le bolle finanziarie, a guidare le nostre attività economiche e finanziarie. Sopprimere il prezzo dell'oro è un po' come spegnere un allarme antincendio perché non si sopporta il rumore.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


13 commenti:

  1. Sogni d'oro al fiatpeople che oggi sfila cornuto e mazziato a Napoli per chiedere piu' illusioni alla politica delle promesse e delle spese coi soldi altrui.

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  2. le legge completa è la moneta cattiva scaccia la buona in regime di cambi fissi... o manipolati (che è quasi uguale); in regime normale, nessuno accetterebe carta e tutti si farebbero pagare in oro o beni reali

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    1. In regime di cambi fissi?
      Cioè, affinché la moneta fiat scacci l'oro serve istituire prima un rapporto fisso, per dare l'illusione dell'equivalenza? (e poi, finita la sostituzione, fare quel che si vuole col nuovo denaro?)

      Riccardo Giuliani

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    2. Ciao Riccardo.

      Sì, ed è quello che sostanzialmente è accaduto quando nel gold-exchange standard l'oro era scambiato ad un cambio fisso di $35. Oppure quando l'Inghilterra post-prima guerra mondiale tornò ad una parità aurea ai tassi pre-bellici (ignorando l'inflazionamento dell'offerta di moneta avvenuto in precedenza). Quando infine i nodi sono venuti al pettine sono state attuate misure draconiane per arginare le inevitabili correzioni del libero mercato.

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    3. eh gia, riccardo. la questione riguardava, se ricordo bene, il cambio oro argento. se per legge l oro vale 2 barre d argento, mentre il mercato libero vorrebbe ne valesse 3, secondo te chi ha l or se lo tiene o lo cambia? ecco perché in tal caso la sola moneta in circolazione sarebbe l argento. se invece i cambi sono liberi, io cercherò di essere pagato nella miglio moneta possibile, mentre con la carta...

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    4. Le risposte sono chiare, grazie ad entrambi.

      Ne devo dedurre che quando certi economisti, senza fare nomi (Bagnai), affermano la necessità di tornare al sistema precedente l'euro per lasciar fluttuare liberamente le monete nazionali, in realtà non sanno di cosa vadano parlando, perché delle due l'una: o il mercato libero sbaglia, oppure le monete di carta sono finta libertà.

      La mia esternazione è superflua qui dentro, ma preferisco arrivare a chiarimento quando una stessa locuzione viene usata per riferirsi a due realtà differenti, in questo caso addirittura opposte.

      Riccardo Giuliani

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    5. La proposta di Bagnai è coercitiva a prescindere. Una tale predilezione nei confronti dell'economia pianificata la si nota anche dalla citazione d'apertura nel suo blog. Ma sto divagando. La sua ricetta sorvola gli attori di mercato perché bypassa la loro volontà e i loro desideri. Perché dovrebbero volere la lira, il marco, l'euro o quant'altro? Perché non Bitcoin? Perché non il detersivo Tide? Chi è l'economista per arrogarsi il diritto di decidere cosa è meglio per il resto della popolazione?

      SI vuole davvero ripristinare la libertà nel mercato della merce più commerciata? Bastano solo 4 parole: abolire il corso legale.

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  3. Non so se sia pertinente, ma Paul Craig Roberts ha scritto un articolo di recente a proposito del prezzo dell'oro:

    http://www.paulcraigroberts.org/2014/09/22/rigged-gold-price-distorts-perception-economic-reality-paul-craig-roberts-dave-kranzler/

    Da quello che capisco, mi sembra di avvalorare la tesi del prezzo dell'oro truccato.

    Colgo l'occasione per complimentarmi per questo sito, lo leggerei più spesso, ma sono troppo ignorante in economia per capire a fondo gli argomenti trattati.

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    1. Ciao Merio.

      E' un piacere dare il benvenuto ad un nuovo utente che si avvicina a piccoli passi verso le teorie trattate su queste pagine. A questo proposito sto cercando di pubblicare un libro per neofiti della materia in modo da sopperire a delle lacune che purtroppo la scuola si "dimentica" di colmare. Spero di poterlo presentare il più presto possibile, ma al momento sto affrontando non poche difficoltà.

      Nel frattempo vorrei invitarti a visitare il menù a tendina in alto (sotto la bandiera di Freedonia) alla voce "Per iniziare". Troverai una suerie di articoli introduttivi e abbastanza digeribili per iniziare ad avere una visione generale dell'economia secondo un'ottica Austriaca.

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    2. Ciao Merio e benvenuto.

      Solo due anni fa anche io non sapevo e soprattutto non capivo nulla di economia. Seguivo ogni tanto i canali ufficiali ma senza comprenderli.
      Mi sono interessato e poi appassionato quando ho percepito la discrepanza tra cio che mi veniva illustrato e cio che vedevo. Grazie a Francesco, a proposito: auguri!, ho conosciuto la Scuola Austriaca ed ho compreso la loro teoria della conoscenza.
      Adesso infinocchiarmi e' molto piu difficile. Adesso il fumo e' diradato. E riesco anche a prevedere un po'.
      Puoi farlo pure tu. E chiedi spiegazioni tutte le volte che vuoi. Benvenuto!

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    3. Grazie mille per il benvenuto, difatti è da un bel po' che leggo questo sito così come altri (il primo articolo che lessi era a proposito di Barnard, ma nel vecchio sito credo), anche se la mia preparazione economica sta' a zero, purtroppo mancando le basi uno non sa di chi "fidarsi".

      Anche un mio amico che studia economia, poi si è reso conto che le cose stavano un po' diversamente, ma sto divangando.

      Piano piano cercherò di sopperire, tempo permettendo (alla fine è quello che manca).

      Grazie ancora e buon proseguimento !

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    4. Merio

      se può interessarti, io ne so ancora meno di dna visto che da circa un anno sto cercando di formarmi un'idea in merito; sono partito da ignorante vagando tra pochi blog economici, e per fortuna sono capitato su questo e altri di simile ispirazione abbastanza presto, così non ho perso tempo né materia grigia.

      Queste conoscenze ti saranno preziose in particolare se vorrai crearti un lavoro tuo (o difenderlo), cosa che dovrai prendere in considerazione, a maggior ragione dati i tempi che corrono.

      Riccardo Giuliani

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    5. Grazie per il commento, purtroppo è molto probabile che dovrò emigrare per poter lavorare in modo decente (sono un biotecnologo, anche se devo ancora fare un tirocinio serio) e qui in Italia la vedo dura.

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