martedì 30 settembre 2014

“S&P a 2000” è un miraggio generato dalla FED

Il panorama economico globale continua ancora a soffrire. I sintomi sono chiari: disoccupazione, carenze istruttive, salari bassi, problemi con la sanità pubblica, ecc. E cosa fanno i pianificatori centrali? Attaccano, scioccamente, i sintomi. Qual è la malattia? Un'economia stagnante. Sebbene sia la crescita economica quella che vorremmo tutti, lo stato e le banche centrali sono alla ricerca della crescita economica "a tutti i costi", ovvero, quell'ambiente in cui la popolazione vive bene ed i privilegiati possono continuare a fare ciò che vogliono. L'impossibilità di questa concezione è palese dal continuo peggioramento delle condizioni economiche, segnalanti una drastica riduzione dell'efficienza del bacino della ricchezza reale. La cecità dei pianificatori centrali li porterà a predare ulteriormente questa fonte, pensando di poter sopravvivere al breve termine prolungando l'arrivo del lungo termine. L'unico modo affinché le banche centrali e gli stati possano permettere la nascita di una potenziale ripresa, consiste nel seguire questa regola alla lettera: togliersi dai piedi.
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di David Stockman


La correzione di mercato del 4% a luglio, è stata rapida e praticamente indolore. Senza perdere un colpo dopo che il mercato aveva brevemente testato la fascia dei 1900, sono tornati a ruggire gli azionisti che comprano nei ribassi — puntando ai 2000 per quanto riguarda l'S&P 500, riponendo la loro fiducia nella tenacia dei long trader e nell'innocuità degli short trader. Inutile dire che lo zombie-box ha subito srotolato i suoi drappi trionfali per questa bolla.

Quando gli algoritmi hanno infine segnato il numero magico 2000, esso ha rappresentato un guadagno del 200% rispetto ai minimi del marzo 2009. E per completare la simmetria, negli ultimi dodici mesi l'S&P 500 ha timbrato il cartellino degli utili esattamente 20 volte.

I rialzisti hanno detto che non c'è nulla di cui preoccuparsi, perché le negoziazioni sono ancora "a buon mercato" — come lo sono sempre, fino a quando non lo sono più. Eppure ora più che mai è meglio mantenere il tappo sullo champagne. I grafici mostrano una puzza fuori misura, mentre i dati economici smentiscono completamente i guadagni frizzanti nei prezzi degli asset rischiosi che sono stati riportati nel corso degli ultimi 65 mesi.

Ancora più importante, i burattinai della FED che gestiscono il casinò di Wall Street hanno più o meno ammesso a Jackson Hole che sono totalmente ammaliati dal voodoo keynesiano. Per dirla con un certo garbo, il discorso della Yellen era una nuvola vaporosa avvolta da un gergo incoerente.

In questo contesto, Lance Roberts di STA Wealth Management di recente ha pubblicato un grafico azionario che mostra perché "l'S&P a 2000" non è altro che l'ennesimo segnale di un gigante incidente finanziario annunciato.

Sei anni fa il calo del 50% degli indici azionari provocò una crisi di fiducia nel casinò di Wall Street, innescata oltre due decenni prima da Greenspan e Bernanke.

Durante quel breve momento di trauma ed incredulità, risuonò fugacemente l'idea che la prosperità non potesse essere costruita su imponenti montagne di debiti e sulla manipolazione dei mercati finanziari da parte della banca centrale.

Ma poi iniziò la grande marea di espansione monetaria, con il professor Ben Bernanke a guidare la carica. Così facendo, affermò di dover lottare contro una Grande Depressione 2.0 in base alle critiche di Milton Friedman circa i presunti errori della FED nel 1930-1933.

Ho smontato queste leggende metropolitane nel mio libro, The Great Deformation. Basti dire che le migliaia di banche locali che chiusero i battenti nei primi anni '30 erano in realtà insolventi, e non le vittime della disattenzione della FED; e che la breve ed acuta recessione del 2008-09 ha comportato la liquidazione inevitabile degli inventari e dei posti di lavoro accumulati durante la bolla immobiliare, non un tuffo in un baratro depressivo.

Tuttavia, Bernanke ha raddoppiato il bilancio della FED da $850 miliardi (accumulati in oltre 94 anni) a $1.8 bilioni nelle sette settimane dopo l'evento Lehman; e tredici settimane dopo il dicembre 2008, l'aveva quasi triplicato a $2.3 bilioni.

Inoltre, una volta che il genio della stampa di denaro è uscito dalla lampada, non c'è voluto molto prima che venissero inventati pretesti per un quantitative easing. In un batter d'occhio il bilancio della FED è salito a $4.5 bilioni, schiacciando gli ultimi residui di un price discovery onesto a Wall Street.

Il grafico qui sotto è la pistola fumante che prova come l'S&P 500 sia una creatura alimentata completamente dalla liquidità e dalla manipolazione della banca centrale. Come un orologio, i ribassi sono diventati meno profondi ed i rimbalzi più resistenti. Data la natura vacillante della ripresa economica sin dal 2009 ed i venti contrari provenienti da tutti i punti dell'economia globale, non c'è possibilità che questo grafico possa essere stato generato dal libero mercato in risposta ad un price discovery onesto:




Basta semplicemente prendere in considerazione i dati economici più recenti. Anche prima dell'inevitabile battuta d'arresto del PIL nel secondo trimestre, le vendite finali reali hanno raggiunto solo un tiepido guadagno del 2% rispetto all'anno precedente. E' andata esattamente così anche l'anno passato (nel secondo trimestre del 2013): un lieve calo rispetto al 2.2% nel secondo trimestre del 2012.

Complessivamente, l'economia reale è stata bloccata nella zona 2% dopo che la Grande Recessione ha ufficialmente toccato il fondo nel giugno 2009. Mettendo da parte gli inventari trimestrali, nel corso del ultimi 60 mesi le vendite finali reali sono cresciute di appena l'1.7% all'anno.

Inutile dire che non c'è nulla di più debole nella storia finanziaria moderna. Ciò che ha portato in alto il mercato azionario è l'inarrestabile espansione e sovrastima pericolosa degli utili societari. Questi ultimi rappresentano un'aberrazione economica, raggiunta a causa delle politiche delle banche centrali che hanno reso artificialmente a buon mercato il debito ed eccessivamente costoso il lavoro.

I frutti di queste distorsioni sono evidenti in questi due grafici...





Un'economia che non sta creando posti di lavoro, guadagni nel reddito reale delle famiglie ed aumenti reali degli asset produttivi, non vale lontanamente gli utili esorbitanti che sta facendo registrare. E' solo una questione di tempo prima che un altro "cigno nero", come il fallimento della Lehman Brothers, vada a frantumare la fiducia nel gioco della FED, provocando le ondulazioni vertiginose nel grafico di Lance Roberts qui sopra.

A dire il vero, la FED è una macchina gonfia-bolle. Ma non può sfidare la gravità economica per sempre.

Saluti,


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


5 commenti:

  1. Ciao Francesco.

    Devo fare qualche appunto alla tua introduzione.
    Quello che il Potere sta cercando di fare chiamandolo crescita non è altro che conservazione, questa si è per forza, a tutti i costi di se stesso. A tutti i costi e con tutti i mezzi. Col potere legislativo, esecutivo e giudiziario e con quello monetario e con quello militare. Le differenze di gestione della crisi di questo sistema di Potere riguardano le diverse situazioni di partenza. Gli USA hanno anche la carta militare da giocare, ed infatti la giocano. L'eurozona si affida ad espansioni monetarie mascherate, il Giappone e' il meno ipocrita ed il più folle.
    Ma una crescita implica una nascita. Mentre qui si tratta di accanimento terapeutico su zombie.
    Il ciclo boom bust realizzato dovrebbe portare alla fine di ciò che si è rivelato insostenibile ed alla nascita di nuove iniziative. Ma tutto questo è stato impedito. Perciò, continuiamo ad ingrassare a nostre spese, col nostro tempo, la nostra vita ed il nostro sangue gli zombie mostruosi che ancora ci dominano e che non hanno alcuno scrupolo a massacrarci fiscalmente o militarmente.
    Il pezzo di ieri può essere una chiave interpretativa degli eventi che ci circondano e che ci aspettano. Ma con l'epistemologia austriaca ci eravamo già arrivati.
    Il pezzo di oggi sottolinea ancora una volta la differenza tra nominale (illusione per tutti ed arricchimento per pochissimi) e reale (impoverimento progressivo del 90/99% degli individui).
    Banca centrale e poteri coercitivi statali sono solo instrumenta regni di chi sta in cima alla piramide del Potere.
    Cigni neri? Per gli austriaci non esistono. Solo conseguenze di errori precedenti.
    Ma per tantissimi il cigno nero sarà l'uccello padulo, che vola basso e si ficca nel ... ;)
    Questi sono anni di grandi messinscene. Noi sappiamo chi è il mago di Oz.

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    1. A proposito di messinscene.
      False flag, guerre di liberazione, annunci politici e bancocentrali, riforme strutturali, austerità, spending review, cambiamento, EXPO, quotazione dell'oro, S&P500, ...
      Se la Fed e' solo uno strumento, quello monetario, della conservazione dello status quo politicofinanziario a capo dell'Impero, allora l'annuncio di un probabile innalzamento dei tassi e' un test ed un avvertimento, una minaccia a chi deve farsi rapidamente due conti in tasca e decidere da che parte stare.
      Perché il mondo globalizzato, progetto politico profittevole solo se a senso unico, ma fallito sotto i colpi della competizione, sta per dividersi di nuovo. E chi può, deve schierarsi.
      E' un progetto politico pure questo, ovviamente. Uno dei piano B urgenti dell'Impero. Che funzioni o meno, si vedrà. Intanto, si comincia con l'alzare la voce, altrimenti le mani...

      Non cerco più di interpretare i fatti economici come tali perché mi sono convinto che in questo scenario l'economia libera non ci sia più e che tutto vada letto solo come guerra tra poteri per il potere. Tutto è decisione politica.
      I dati reali della economia, a questo punto, non contano più nulla. Primum vivere è il motto dei potenti.

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  2. dna, sono d accordo coi tuoi commenti odierni. questo vuol dire che non ci sarà nessun governo mondiale. ma chi, la russia e la cina in accordo con gli usa? :)
    più probabile l unione tra euro e dollaro

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    1. La cosa più importante che ho imparato dagli insegnamenti della Scuola Austriaca di economia e' che studiare e capire l'azione umana e' la chiave per la interpretazione degli eventi passati e presenti e per la previsione dei futuri, che non esiste una divisione in micro e macro, ma le leggi che guidano i processi sono le stesse. Se leggo i grandi eventi con la chiave umana, micro, e non con quella statale, di massa, cioè macro, la chiave della politica (l'illusione di poter governare il macro), mi avvicinerò alla comprensione degli accadimenti.
      La mia esistenza mi mostra ogni giorno la visione di confronti tra individui, scambi volontari o scambi coercitivi, cooperazioni o lotte tra bande.
      Il mercato libero sarebbe la realizzazione degli scambi volontari, lo stato e la politica sono lo spazio della coercizione. E la lotta tra stati o per la conquista del potere negli stati è lotta tra banditi. Come per un primariato, per un posto nelle gerarchie, per il controllo di un territorio, per una rendita di posizione, per un monopolio,...
      La Scuola Austriaca nega la macroeconomia, l'economia degli stati, della politica.
      La dimensione, il metro resta sempre l'unico che modestamente possiamo permetterci, quello umano ed individuale. Tutto il resto e' arroganza. Ed ha un costo spesso immenso.
      Non so se gli ingranaggi stanno girando verso un confronto freddo o caldo tra superbande, ma al mio livello di comprensione mi chiedo se dannarsi la vita ogni giorno nelle nostre beghe quotidiane abbia davvero un senso o sia solo una illusione incerta. Se non sarebbe meglio mollare tutto e mettersi a pregare Iddio.
      Se cercare la salvezza propria e della propria famiglia significhi limitarsi a quella materiale che umanamente conosciamo più o meno, o non dovrebbe tendere ad un livello spirituale di salvezza. Una secessione completa.
      Non lo so, ma comincio a sospettarlo.

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