lunedì 7 luglio 2014

Le illusioni di Paul Krugman sull'energia solare





di Robert Bryce


L'energia solare può battere il riscaldamento globale. Questo è ciò che Paul Krugman afferma nel suo articolo del 18 aprile sul New York Times, “Salvation Gets Cheap.”

Krugman esaltava "l'incredibile calo del costo delle energie rinnovabili, in particolare dell'energia solare." In passato ridicolizzava chi sosteneva che l'energia rinnovabile sarebbe diventata una fonte importante di energia, definendola una "pia illusione da hippie svitati." Ma ora dice che grazie al calo dei prezzi delle energie rinnovabili, il processo di decarbonizzazione può essere accelerato e "sono a portata di mano drastici tagli alle emissioni di gas serra."

L'energia solare sta diventando sempre più conveniente e la sua capacità sta crescendo rapidamente. Ma Krugman ancora ha torto. L'energia solare non si tradurrà in "tagli drastici" nelle emissioni di gas serra per due semplici ragioni: di scala e di costo.

Prima di andare avanti, voglio essere chiaro: sono rialzista sul solare. Ho investito in questa forma di energia. Una decina di anni fa, ho fatto installare 3,200 watt di pannelli solari sul mio tetto. Perché? Semplice: ho ricevuto un grande sussidio. Austin Energy ha pagato due terzi del costo del mio sistema da $23,000, e quei pannelli ora forniscono circa il 30% dell'energia elettrica che io e la mia famiglia consumiamo.

Sono anche pronto ad ammettere che Krugman ha ragione quando dice che il costo del solare sta scendendo. Nel 1980 il costo medio di un modulo solare fotovoltaico (che converte la luce solare in energia elettrica) era di circa $23 a watt. Oggi è meno di $1 per watt. Tali costi stanno aiutando ad accelerare la distribuzione del solare. Tra il 2007 e il 2012, secondo BP, la capacità solare globale è cresciuta di dieci volte e ora si attesta a circa 100,000 megawatt.

Ma tale crescita non significa la fine degli idrocarburi. Anche se dimentichiamo l'intermittenza incurabile dell'energia solare — che impone l'utilizzo di metodi convenzionali (gas naturale, carbone o nucleare) nei periodi in cui il sole non splende — il motivo per cui i pannelli solari più economici non porteranno ad importanti tagli nelle emissioni globali di anidride carbonica, è che il contributo del solare rimane infinitamente piccolo.

Tra il 2007 e il 2012, lo stesso periodo in cui la capacità solare è cresciuta di dieci volte, il consumo mondiale di carbone è aumentato dell'equivalente di oltre 10 milioni di barili di petrolio al giorno. Nel frattempo, nel 2012, il contributo della produzione solare globale è stata pari a circa 400,000 barili di petrolio al giorno.

In altre parole, negli ultimi dieci anni o giù di lì, la crescita dell'uso del carbone è stata pari a circa 25 volte il contributo totale dell'energia solare mondiale. E le centrali elettriche a carbone che sono state costruite negli ultimi anni, probabilmente dureranno per decenni.

Perché l'uso del carbone si è impennatao in tutto il mondo? Poiché la domanda di elettricità è in forte aumento. Dal 1985 la produzione mondiale di elettricità è cresciuta ad una media di circa 450 terawatt-ore all'anno. L'International Energy Agency prevede che l'uso globale di energia elettrica continuerà a crescere di circa la stessa quantità ogni anno fino al 2035.

La Germania ha installata la più grande capacità di energia solare rispetto a qualsiasi altro paese, con circa 33,000 megawatt di pannelli fotovoltaici. Nel 2012 tali pannelli hanno realizzato 28 terawatt-ora di elettricità.

Se si utilizzasse solo l'energia solare per tenere il passo con la crescita della domanda mondiale, servirebbe l'installazione di 16 volte la capacità fotovoltaica esistente in Germania — ogni anno.

Nonostante la matematica, Krugman ha elogiato il solare per anni. Già nel 2011 sosteneva che fossimo "sulla cuspide di una trasformazione energetica guidata dal costo in calo dell'energia solare."

Certo, i costi dell'energia solare sono in calo, ma rimane ancora molto più costosa del carbone, del gas naturale o del nucleare. La scorsa settimana l'Energy Information Administration ha rilasciato le sue ultime stime per quanto riguarda il costo della generazione di nuova energia elettrica. L'agenzia prevede che entro il 2019 il costo di un megawatt-ora di elettricità prodotta dal fotovoltaico sarà di $130. La stessa quantità di energia elettrica prodotta dal gas naturale avrà un costo di circa la metà, $66; mentre un megawatt-ora di energia prodotta da una centrale a carbone costerà $96. Il nucleare, a $96 dollari per megawatt-ora, continuerà ad essere meno costoso del solare.

Per sostenere la sua affermazione, secondo cui il solare può salvare il mondo dal riscaldamento globale, Krugman cita l'ultimo rapporto dell'Intergovernmental Panel on Climate Change, sottolineando che in tale documento si "afferma che l'impatto economico" della drastica revisione dei nostri sistemi energetici "sarebbe sorprendentemente piccolo" ed "ammonterebbe sostanzialmente a circa lo 0.06% l'anno."

Ma Krugman trascura di menzionare le ipotesi stravaganti con cui l'IPCC ha stilato la sua stima dei costi: "Tutti i paesi del mondo introducono immediatamente il cambiamento; esiste un prezzo unico per il carbonio; tutte le tecnologie chiave sono disponibili per l'uso."

Un prezzo unico per il carbonio? Se è emerso un messaggio chiaro nell'ultimo decennio di riunioni sul cambiamento climatico in posti come Copenaghen, Bonn, Durbin e altrove, è questo: i paesi del mondo non saranno mai d'accordo su una carbon tax. Diavolo, non riusciamo nemmeno a trovare un accordo universale per vietare le mine terrestri! Eppure l'IPCC sta facendo proiezioni dei costi basandosi su un prezzo universale del carbonio.

Se Krugman e gli scienziati dell'IPCC pensano che la transizione verso un'economia basata sulle energie rinnovabili sarà a buon mercato, non stanno prestando attenzione a ciò che sta accadendo in Europa.

In Spagna i sussidi per le fonti rinnovabili hanno prodotto circa $35 miliardi di debito governativo. Dal 2000 la sola Germania ha speso circa $100 miliardi sulle energie rinnovabili, e il ministro dell'ambiente tedesco ha stimato di recente che il paese potrebbe dover spendere fino a $1.3 bilioni nei prossimi 25 anni se vuole produrre il 35% di energia elettrica da fonti rinnovabili entro il 2020 e l'80% entro il 2050 (come stilato nelle sue proiezioni).

Krugman non vuole ammetterlo, ma ecco la verità: nonostante tutti i suoi meriti e il rapido declino dei costi, l'energia solare non riuscirà nemmeno a tenere il passo con la crescita della domanda di energia elettrica globale, figuriamoci sostituire quantità significative di idrocarburi o permettere "drastici tagli" nelle emissioni di anidride carbonica.

Il cambiamento climatico è tra le questioni più difficili del nostro tempo. Se vogliamo essere seri a riguardo, dobbiamo essere seri su quelle fonti che emettono basse quantità di carbonio e che forniscono le enormi quantità di energia che il mondo chiede a prezzi che i consumatori possono permettersi. Sì, il solare avrà un ruolo nei prossimi anni, ma i carburanti del futuro saranno il gas naturale e il nucleare.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


4 commenti:

  1. Krugman sogna il controllo dei prezzi e di tutto da parte di un unico potere mondiale. Per questo accetta tranquillamente le ipotesi stravaganti dell'IPCC.
    Ma le vere domande rimangono queste: se c'è davvero un riscaldamento globale, è dimostrabile in modo inconfutabile? E poi, siamo proprio sicuri che le attività umane ne siano la causa, anche solo parziale?

    Ma, ovviamente, io sono solo un "negazionista ambientale"...

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    1. Ciao dna.

      Io potrei anche credere che le emissioni umane di CO2 e di altri gas serra possano aver reso la Terra un pò più calda rispetto al caso in cui non ci fossero state, ma non credo nella loro assoluta prominenza in questo presunto problema. Credo che l'uomo abbia avuto un ruolo minore. Inoltre ci sono guai più seri che richiederebbero la nostra attenzione (es. malnutrizione, guerre, acqua potabile).

      Che poi se ci fate caso adesso si parla di cambiamento climatico, piuttosto che di riscaldamento globale. Infatti saranno più di quindici anni che non assistiamo ad un innalzamento significativo delle temperature. Però ci viene detto che il governo, attraverso le sue leggi, può riuscire ad evitare il cambiamento climatico. Finora questi sono stati i risultati: http://youtu.be/cRATiiriPW4

      La pianificazione centrale va avanti, sfruttando qualsiasi scusa ed escamotage. La Cina ringrazia. Leggetevi ad esempio questo articolo del Washington Times: Pentagon wrestles with bogus climate warnings as funds shifted to green agenda

      «Ten years ago, the Pentagon paid for a climate study that put forth many scary scenarios.

      Consultants told the military that, by now, California would be flooded by inland seas, The Hague would be unlivable, polar ice would be mostly gone in summer, and global temperatures would rise at an accelerated rate as high as 0.5 degrees a year.

      None of that has happened.»

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  2. Le politiche di stati come la germania (che non hanno risorse sul proprio territorio) anche se pagano un caro prezzo oggi, nel caso di dedollarizzazione del mondo (spero presto) e conseguente inpennata delle materie prime, sono assolutamente oculate.
    Anche io come dna sono un negazionista (troppi dati tarocchi, per la creazione di un business a 0 rischi sovvenzionato). L'energia piu' pulita ad oggi e' il nucleare. Una delle produzioni piu' inquinanti al mondo e' proprio la produzione dei wafer di silicio necessari per i pannelli solari, specie per l'inquinamento di quantita' di acqua necessarie per unita' prodotto (la produzione e' fatta praticamente solo in cina per ovvie ragioni). Ovvimente gli ambientalisti evitano di dire tutto cio'.

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  3. http://www.dailymotion.com/video/xifshw_la-svezia-custodira-scorie-nucleari-a-500-metri-di-profondita_news


    Non diciamo cazzate il Nucleare non è l'energia più pulita. Questa è una balla che raccontano gli Statalisti, il nucleare lascia allo Stato il pagamento dello stoccaggio. La responsabilità dei morti provocati dalle fughe radioattive e la cura delle malattie provocate dai danni ambientali. Per non parlare di tutto il Rame che va buttato sotto terra dopo e di tutta l'energia che è servita per estrarlo.

    L'unica fonte di energia attualmente "pulita" è la geotermica altro che nucleare! Il concetto è lo stesso si scalda l'acqua e la si usa per far girare delle turbine ma invece di provocare una reazione nucleare quale la fissione che creare scorie radioattive che durano MILIONI di anni, si una il Calore della Terra per scaldare l'acqua e far girare le turbine.

    Perspicace

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