martedì 27 maggio 2014

Mercati FX: La chiave per predire i movimenti di prezzo dell'oro





di Greg Canavan


Nel 1914 l'oro era denaro.

Allora il denaro non era un debito o un credito, era semplicemente oro e le banche creavano credito in cima alle loro riserve d'oro. Non potevano sbizzarrirsi nel processo di creazione del credito, perché c'era solo tot. oro nel mondo e la sua offerta cresceva di circa il 2%.

Inoltre l'oro (non il debito) era una forma di pagamento internazionale, quindi la crescita del debito era fortemente contenuta. Se si aveva un deficit commerciale, i creditori richiedevano il pagamento in oro per saldare il debito. Se si era a corto di oro, i tassi di interesse sarebbero saliti (per scoraggiare il consumo e favorire il risparmio) e il deficit commerciale sarebbe oscillato lentamente verso un surplus.

Questo è più o meno come il gold standard manteneva le cose in equilibrio. Ma nel 1922 tutto è cambiato...

Dopo quella data il mondo imboccò il percorso su cui è oggi, dove denaro, debito e credito sono tutti termini intercambiabili. Dove il debito deve aumentare affinché il sistema possa andare avanti, e dove aumenterà a tal punto che collasserà su se stesso.

La maggior parte della gente pensa che l'architettura monetaria mondiale sia cambiata in peggio nel 1971, quando Nixon recise il legame del dollaro con l'oro . Ma in realtà fu un piccolo evento nel 1922 che diresse il sistema monetario globale sul suo attuale corso.

Nel frattempo, abbiamo dato uno sguardo alla presentazione di Marc Faber ad una conferenza tenutasi a Melbourne, Australia, e la sua premessa fondamentale è che il sistema sia ormai agli sgoccioli.

Per quanto riguarda il denaro, il Wall Street Journal descrive come nel 2013 sia rallentata la crescita degli utili per le grandi banche cinesi. I profitti delle banche industriali e commerciali della Cina sono cresciuti del 10%, il ritmo più lento sin dal 2006. Gli utili della Banca di Cina sono cresciuti del 12%, il secondo ritmo più lento sin dal 2006. E la Banca Agricola di Cina ha fatto registrare un 15% di aumento degli utili, ma si trattava ancora del ritmo più lento sin dal 2010.

Le grandi banche cinesi fanno profitti grazie allo stato. Anche se la normativa è stata un po' allentata di recente, per anni la repressione finanziaria ha permesso alle grandi banche di intascare uno spread del 3% sui prestiti. Cioè, i depositanti ricevevano un interesse del 3%, mentre gli oneri finanziari erano del 6%. La differenza se la portava a casa la banca.

Come mostra il grafico qui sotto, dal 2009 la crescita dei prestiti in Cina è stata enorme. Anche se sta rallentando leggermente, è ancora di poco inferiore al 15%. Il recente rallentamento è per la maggior parte dovuto al "settore bancario ombra," che è incluso nel tasso di crescita del "total credit."




Ma il problema è che alcuni dei prestiti concessi dalle banche durante la fase di boom, stanno tornando indietro a chiedere il conto...

Le sofferenze bancarie sono in aumento e la bolla del credito si sta sgonfiando, le banche dovranno scordarsi i profitti del passato. Aspettatevi una maggiorazione di questi problemi nei prossimi anni. Il mercato se li aspetta sicuramente, motivo per cui le banche cinesi sembrano "a buon mercato."

Cosa è successo al buon vecchio "denaro"? L'oro, àncora di salvataggio del sistema finanziario globale, ora non è altro che un relitto in un mare di debiti. Ieri sera è sceso di un altro paio di dollari, e attualmente è circa $100 l'oncia inferiore a quello che era 10 giorni fa. Addio alla ripresa dell'oro!

L'oro è una mera ombra di se stesso. Il trading nel mercato dell'oro è ora dominato da moduli cartacei (derivati) del metallo. Il trading del metallo fisico costituisce una parte molto piccola del mercato totale.

Quando un sistema finanziario passa da sonante a non-sonante, crea più rivendicazioni sugli asset reali rispetto alla loro disponibilità fisica. Quindi il sistema crea asset di carta per assorbire l'offerta costante di nuovo denaro/credito/debito. Da qui l'esplosione del mercato dei derivati ​​negli ultimi decenni.

La maggior parte degli investitori non possiede asset reali; vi è semplicemente "esposto" tramite il mercato dei derivati​​. Oppure nel caso dell'oro, che ricopre anche il ruolo di moneta alternativa, i derivati ​​(o i relativi moduli cartacei) si estendono ai mercati valutari. Già negli anni '70 l'oro ha ricevuto un simbolo di valuta, XAU, che lo ha reso disponibile per il trading nei mercati dei cambi (FX).

I mercati FX sono enormi. Sono i più grandi mercati del mondo per volume. Nel 2011 il London Bullion Market Association (LBMA) ha pubblicato una relazione nella quale mostrava come la compensazione giornaliera nel mercato dell'oro raggiungesse l'equivalente di 5,400 tonnellate, pari a circa $240 miliardi di quell'anno.

L'anno scorso abbiamo inviato una e-mail al LBMA nella quale chiedevamo se il trading dell'oro, come valuta FX, fosse il responsabile degli enormi volumi. Abbiamo ottenuto la seguente risposta:

La relazione comprendeva tutte le forme di trading dell'oro, incluso quello valutario che ha contribuito ai numeri significativi che sono risultati dall'indagine.

Quindi la maggior parte del trading "dell'oro" avviene nei mercati FX e non ha nulla a che fare con l'oro fisico. Non c'è da sorprendersi se sia stato trasformato in una bestia volatile. I segnali di prezzo corretti che il povero vecchio oro fisico veicolava, mettendo in guardia dagli eccessi del sistema, sono stati smorzati per bene.

Saluti,


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


13 commenti:

  1. Ad integrazione dell'articolo (che accenna ma non spiega) posto il link all'evento del 1922 che pose le basi del nuovo sistema monetario, che poi è progressivamente degenerato fino alla putrefazione odierna dei cuori e delle menti: http://en.wikipedia.org/wiki/Genoa_Conference_(1922)

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  2. Mio figlio mi ha chiesto: "Papà, ma se quando metti i soldi in banca è come se glieli avessi prestati, perché non decidi tu quanto ti devono in interessi?"

    Fulminante, vero?
    Della serie: ciò che non vedi... ce l'hai davanti agli occhi.

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    1. Ci penserà l'educazione civica a rimbambirlo... a meno che il padre non gli fornisca gli anticorpi adeguati. :)

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    2. E' come chiedersi: "Ma se ne so più del professore, perché è lui a decidere il voto?"
      Chi ha in mano la leva, questi comanda.

      Riccardo Giuliani

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  3. il 71 fu il distacco ufficiale integrale. ma già dalla prima guerra mondiale si era superinflazionato. ma si era inflazionato anche prima, solo che l azzardo morale si pagava quasi subito e dunque lo scotto era più piccolo. oramai non ci sono più remore...

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    1. Far lavorare per noi stessi il fiatmoney ai tempi dell'inflazione.
      Investire nelle attività che beneficeranno dall'inflazione del fiatmoney....
      Mmmmh...
      Il debito pubblico?

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    2. Ciao Anonimo.

      La strategie di sfruttare le debolezze del sistema a moneta fiat sono l'unico espediente per mettersi in posizioni di vantaggio rispetto a tutti gli altri. Credo che una strategia vincente sia quella di fare tutto il contrario di quello che si legge sui media mainstream. Ricordo soprattutto quando il picco dell'oro era diventato di dominio pubblico e poco tempo dopo ha iniziato la sua discesa. Quindi quando leggete, ad esempio, una cosa del genere fate il contrario: 100% of economists think yields will rise within six months

      La professione economica ha abbracciato gli strumenti delle scienze naturali da tempo ormai, e ora gli economisti scribacchiano equazioni e costruiscono modelli con cui credono di poter predire l'andamento dei mercati e il comportamento degli individui. Ovviamente, senza lambire assolutamente l'argomento "settore bancario centale", il quale detiene in gran parte il mercato delle obbligazioni statali (insieme ai fondi pensione). I tassi di interesse schizzeranno in alto, questo è certo... ma quando leggete notizie come quelle precedenti, con esperti e la massa che ad esempio shorta i bond, voi premuratevi di fare sempre il contrario (andate long).

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    3. Scusa Francesco, forse non ho afferrato il consiglio per anonimo. Ma stai dicendo di andare long sull'oro, cosa che comprendo, o long sui buoni del tesoro? Capisco benissimo e condivido l'idea di fare l'opposto di ciò che consiglia il mainstream. Ma non ho capito il tuo secondo capoverso.

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    4. Inizio col dire che sto parlando dei Treasuries americani. Così come in un articolo scorso si consigliava di acquistare le sofferenze delle banche commerciali (in particolare quelle che facevano riferimento ai MBS), in quel capoverso si consiglia di fare frontrunning alla banca centrale. Proprio perché gli stati sono talmente indebitati da fare paura, le banche centrali non si asterranno dal salvarli a tutti i costi. Mentre negli anni '80 i debiti accumulati erano ancora esigui rispetto ad oggi e si poteva rischiare di vendere un finto deleveraging per qualche anno, adesso le cose sono diverse perché i debiti soverchianti sono sia nel settore pubblico che in quello privato.

      Come dicevo, il mercato dei titoli di stato è in mano a banche centrali e fondi pensione e non nelle mani della maggior parte della popolazione, questo quindi mette l'uomo comune in un posizione di relativo vantaggio perché esiste un mercato vasto in grado di assorbire eventuali vendite. State pur certi che le banche centrali e commerciali non venderanno, o almeno non nel breve termine. Ovviamente la tempistica è tutto, perché bisogna essere attenti a calcolare i tempi in cui si decide di uscire. Inutile dire prima dello scoppio della bolla. Sì, in quanto Austriaci abbiamo tutti gli strumenti per "calcolare" quando scoppierà una bolla. I Treasuries sono solo un mezzo per creare un patrimonio da poter diversificare in altri asset (così come i titoli Wal-Mart negli anni '80).

      Vogliamo essere cinici fino in fondo? Bene, sappiamo che i bond del governo portano ad una continua "misallocation" delle risorse. Questo accelererà la caduta mentre chi è capace di vedere la proverbiale "scritta sul muro" sarà già lontano anni luce.

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    5. Da dormirci sopra.

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    6. beh, attenti perche le variabili di inculata sono infinite. e, soprattutto mirate. siamo alla "deflazione intelligente" ed al "default intelligente". Ad esempio, il default per gli istituzionali può ben essere regolamento diversamente da quello verso i privati. l unica certezza è che alla fine si rivalgono sempre su chi ha qualche disponibilta ed è più indifeso. quindi quello che possiamo prevedere, più limitatamente, e come vira un po francesco verso la fine del suo ultimo pensiero, è come sottrarci alla prossima rapina. non penso di più. a meno che non surfi alla grande come professionista, perché è più micro che macro (e la scuola austriaca invece ragiona su orizzonti ampii).

      va poi detto che i modelli previsionali econometrici oggi sono molto più attendibili di prima: pocihe devono prevedere non l azione umana, ma come si sveglia yellen.

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    7. Parole di grande buon senso e perspicacia, gdb. D'altro canto, qui sei il più vecchio ;D.
      A parte gli scherzi, avete ragione tutti e due. Andare long significa in senso lato non aver fretta nel decidere, diversificare per pararsi comunque, a volte restare alla finestra, cmq sempre con le chiappe contro il muro. E' inevitabile attendersi di subire un po', visto che non abbiamo alcun coltello e l'unico è dalla parte della lama. Cmq sappiamo da Austriaci che scenario ci attende.
      Un calendario keynesiano classico che comincia il 5 giugno e proseguirà cmq in quella direzione. Lo chiedono gli Europei statalisti (di ogni colore) più incasinati. E verranno accontentati.
      Per l'UKIP è diverso, loro sono oltremanica.

      Il frontrunning di cui parla Francesco è chiaramente di tipo culturale.

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