martedì 11 febbraio 2014

Basilea III fallirà, soprattutto perché non è necessaria





di Patrick Barron


La settimana scorsa ho "frequentato" un webinar online sui nuovi requisiti di liquidità per le banche dettati da Basilea III. Ero lì per avere un'idea generale di quanto sarebbe stato difficile comprendere le nuove normative e la loro conformazione. Inoltre, ho voluto valutare il probabile impatto di Basilea III sui costi e sugli utili operativi delle banche.

Andiamo dritti al punto. Queste normative sono estremamente complicate, a mio avviso quasi incomprensibili. La narrazione delle quarantacinque diapositive conteneva molti caveat e certe disposizioni erano poco chiare e/o ancora irrisolte, in attesa di commenti dal settore prima della pubblicazione finale.

Questo webinar non era incentrato sui requisiti patrimoniali, che furono affrontati da Basilea I nel 1988 e di nuovo da Basilea II nel 2004, ma sui requisiti di liquidità. Considerando che il capitale della banca è visto come la garanzia ultima di pagamento delle sue passività, semmai si dovessero deteriorare i suoi attivi, la liquidità rappresenta la capacità di una banca di soddisfare rapidamente le richieste di rimborso immediato dei depositi. Sì gente, cosa succede se c'è una corsa agli sportelli bancari vecchio stile e tutti vogliono indietro i loro soldi? La banca può onorare i suoi obblighi... non domani, o la prossima settimana, o il mese prossimo... ma oggi? Basilea III tenta di creare un quadro di riferimento affinché le banche possano valutare rapidamente la liquidità degli asset a breve termine in relazione alle passività a breve termine, ed impostare rapporti minimi di liquidità. Se visto in questo contesto, un economista Austriaco capisce subito che Basilea III sta cercando di compensare la debolezza della riserva frazionaria ed il mix tra depositi e prestiti.

La riserva frazionaria permette alle banche di creare denaro dal nulla attraverso i prestiti. Quando una banca ottiene nuove riserve, per esempio da un nuovo deposito, il suo conto di riserva presso la FED viene aumentato per l'intero importo del suddetto deposito. La banca deve mantenere solo una frazione del deposito sotto forma di riserve presso la FED. Supponiamo che il coefficiente di riserva sia il dieci per cento e la banca riceva un nuovo deposito da diecimila dollari. La banca deve mantenere solo un migliaio di dollari in riserve rispetto a questo deposito. Anche se può tranquillamente prestare solo novemila dei diecimila totali, il sistema bancario nel suo complesso può prestarne centomila, il reciproco del coefficiente di riserva moltiplicato la nuova riserva. (1/10% tasso di riserva X $10,000 in nuove riserve = $100,000 aumento complessivo in denaro fiat)

Il coefficiente di riserva "effettivo" di oggi non è il dieci per cento, ma poco più dell'uno per cento! (Le riserve richieste che ammontano a $120 miliardi supportano i $10.819 miliardi di M2, la misura del denaro più ampia.) Prima del 2008 le riserve in eccesso erano minime nel sistema bancario -- molto raramente superavano i due miliardi di dollari -- invece a seguito dei programmi di allentamento quantitativo della FED, il sistema bancario detiene attualmente $2.214 miliardi in riserve in eccesso. Queste rappresentano un potenziale aumento dell'offerta di moneta, poiché non appena le banche cercheranno di massimizzare i loro profitti attraverso un aumento dei prestiti, esse si trasformeranno in riserva obbligatoria. Questo processo può richiedere un po' di tempo, ma non vi è alcun motivo per cui il sistema bancario debba mantenere riserve in eccesso.

Piramidare nuova moneta in cima ad un piccolo rapporto di riserva, provoca uno squilibrio nella struttura temporale della produzione. Un tasso di interesse più basso fa lievitare i prestiti e fa sembrare praticabili quelli che invece sono investimenti improduttivi. La maggior parte sono investimenti di lungo termine per i quali il costo del denaro è un fattore importante. Dal momento che questi investimenti di lungo termine non sono finanziati da un vero e proprio aumento del risparmio, non ci sono risorse reali per il loro completamento. Alla fine saranno liquidati. A quel punto l'intera piramide di nuova moneta crollerà sulle banche sotto forma di perdite sui crediti. Le banche finiscono per ritrovarsi asset "illiquidi" con cui onorare i loro depositi.

Si noti che Basilea III non affronta il problema centrale: il capitale è stato distrutto dalla creazione di moneta fiat, la quale è finita in quelle fasi della struttura di produzione che non diventeranno mai redditizie. Questo capitale, sui libri delle banche sotto forma di prestiti bancari a lungo termine, non può essere utilizzato per soddisfare le onerose norme di liquidità di Basilea III, perché non esiste più. Le regole di Basilea III attaccano il sintomo e non la causa della malattia -- espansione monetaria fiat. Tuttavia, possiamo essere certi che i politici ed i burocrati escogiteranno Basilea IV!

L'unica protezione contro le piramidi di denaro e il loro successivo collasso è una moneta sonante, coperta al cento per cento da riserve. Questo requisito si applicherebbe alle banconote, ai gettoni monetari ed ai depositi bancari. Quello che noi oggi chiamiamo sistema bancario è una fusione di deposit banking e loan/investment banking. Murray N. Rothbard descrisse tale sistema decenni fa ne Il Mistero dell'Attività Bancaria. Il deposit banking consiste nella custodia delle riserve e nella produzione di sistemi di trasferimento di denaro efficienti, pagamenti automatizzati della stanza di compensazione, cartamoneta, gettoni monetari, ecc. Nessuno di questi sistemi è denaro di per sé; sono mezzi fiduciari che rappresentano le riserve detenute presso la banca. I depositi della banca cono coperti al cento per cento da riserve, anche per quel che riguarda conti correnti e banconote. I clienti pagano una tassa per il deposito ed i servizi di trasferimento di denaro. Le riserve reali non possono essere distrutte, quindi il denaro vero non può essere distrutto e non può causare piramidi di denaro soggette al crollo. Con una moneta sonante, la sola regolamentazione di liquidità necessaria è che la banca conservi sempre le riserve al cento per cento per sostenere i suoi mezzi fiduciari. Questo è il lavoro di una società di revisione, non il lavoro di un'azienda di consulenza bancaria.

Per quei clienti che desiderano impiegare i loro fondi in eccesso per guadagnare un ritorno di interesse, il lato prestito/investimento della banca funge da intermediario; cioè, il depositante presta i suoi fondi in eccesso al banchiere il quale li ri-presta ad un tasso di interesse abbastanza alto da pagare il costo dei suoi servizi, l'interesse al depositante ed un accantonamento per possibili rischi sui crediti. Il depositante della banca, che ora si è trasformato in un investitore, non ha alcuna garanzia della restituzione dei suoi fondi (a parte la dimensione del conto capitale del banchiere e la sua reputazione nel concedere buoni prestiti). Il banchiere che vuole prestare denaro necessita di pratica nella gestione di attivi/passivi, assicurandosi che i suoi prestiti maturino secondo lo stesso schema dei suoi depositi. I clienti della banca non possono ritirare il proprio capitale fino la fine del termine concordato, a meno che il banchiere si offra di farlo a fronte di una penale.

Il punto importante è che quando il denaro viene trasferito dal conto di deposito al conto di prestito e successivamente al cliente, non viene creato denaro dal nulla. L'offerta di moneta rimane la stessa; l'unica cosa che è cambiata è la sua proprietà temporanea. Non c'è bisogno di Basilea III. Non c'è bisogno di norme bancarie speciali e nessun bisogno di regolatori. Il settore bancario diventerebbe semplicemente l'ennesimo business soggetto al diritto commerciale. Se i controllori scoprissero che il deposito non viene coperto al cento per cento da riserve, il banchiere sarebbe soggetto a procedimento penale per frode ed alla confisca dei suoi beni personali per onorare i suoi obblighi di deposito. Non ci può essere alcuna garanzia della piena restituzione del denaro, così come nessuno può garantire che un bond o un'azione manterranno il proprio valore.

Il sistema bancario delineato da Rothbard elimina l'inflazione monetaria ed i cicli boom/bust insieme alle spese intrinseche di una grande quantità di norme non necessarie. I tassi di interesse sui prestiti scenderebbero a seguito della scomparsa delle spese operative bancarie e delle perdite sui crediti. Il denaro sonante ridurrebbe l'attuale premio inflazionistico sui prestiti bancari necessario per compensare il loro rimborso in denaro svalutato. I banchieri potrebbero concentrarsi sul loro business cercando buoni clienti piuttosto che soddisfacendo le esigenze delle autorità di regolamentazione.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


9 commenti:

  1. Ciao
    Ovunque si guardi con le lenti austriache, si conclude che tutto il sistema fiatmoney e tutto cio' che ne deriva e dipende non puo far altro che proseguire imperterrito secondo le regole economiche sballate del sistema stesso. E la direzione conduce inevitabilmente alla distruzione della valuta fiat e della ricchezza connessa ad essa. I tempi sono variabili, ma l'esito no.
    E guardandosi in giro, con un po' di sano distacco, ci si rende conto che tanti se lo meritano proprio di essere tosati a puntino, talmente sono scemi o irretiti da convinzioni ed idee sballate, ma ribadite con l'arroganza degli ignoranti e dei fessi piu protervi. Che si fottano da soli!
    Prospettive per austrismo economico? A breve non ne vedo proprio. Qui da noi non se ne parla neppure a livello speculativo.
    Forse, un bel giorno, Mises e Rothbard si prenderanno una bella rivincita. Ma ora c'e' solo da assistere passo dopo passo a tutta la sequenza di eventi tipici di un sistema globale che si regge sull'illusione e la credulita'.

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    1. Chi e' cosi fesso e cocciuto da negare sempre l'evidenza dei fatti, cosi coglione da farsi prendere per il naso e condurre a piacimento come un babbeo dalla potente macchina della propaganda, o cosi in malafede da distorcere a proprio vantaggio ed impunemente la realta' ogni qualvolta gli convenga, ebbene, costui merita davvero di fare la fine del bischero. Nessuna compassione. Risate! Selezione naturale. Doverosa ed inevitabile.

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    2. >"[...] A breve non ne vedo proprio. Qui da noi non se ne parla neppure a livello speculativo."

      Su questo non ci piove: Bad bank nazionale, i consumatori: “Nuovo pacco agli italiani? Si faccia chiarezza”

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  2. gli antiaustriaci affermano che seguendo la dottrina austriaca saremmo ancora con l aratro. è difficile verificare la veridicità di un ipotesi contrattuale. forse saremmo meno "Moderni", sicuramente più sereni e più liberi. la crescita più disciplinata. poi è anche vero che la maggiore disciplina sarebbe relativa vista la moneta creata invia endogena dal sistema bancario, ma questa è una critica con relativo fondamento, perché nessuno ripianterebbe i guai. si chiama responsabilità individuale. scelta. ciò che contraddistingue un uomo libero da uno schiavo. avidità: di potere, di ricevere senza dare. la manifestazione non sarà finanziaria (anche se francesco le chiama "passività non finanziate): tutto finirà in una cenere di promesse non mantenute. roma cade a pezzi: strade rotte, mura sporche. fogne intasate, sporcizia, panchine ed oggetti divelti, clochard in piena città cui nessuno fa caso. cogliamo il lato poetico, sembra di essere nel film del marchese del grillo

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    1. corrige: in via endogena - ripianerebbe o guai

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    2. Ciao Gdb, ma parli di Detroit?
      E comunque c'è pure un altro motivo per stare abbacchiato... ;DDDD

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    3. Ciao gdb.

      Cogliendo il lato poetico hai anche fatto affiorare il lato peggiore di questo dramma (e per certi versi quello che mi spaventa di più): come nel film, ognuno ha ritagliato il proprio ruolo. L'Italia ama gli stereotipi, è costruita su tali basi. Ricorderete sicuramente alcune scene di quel film grandioso, e quindi anche quella in cui un sottile Sordi inquadra l'indole media dell'italiano: finge di combattere per una causa, invece difende strnuamente le apparenze. Oggi lo stato italiano sta letteralmente uccidendo il alvoro ed i lavoratori, ha le mani lorde di sangue. Eppure, chi si forgia del diritto di combattere per la libertà, non fa altro che fare ammenda sull'altare della divinità statale e giustificare l'esproprio coatto della proprietà guadagnata con fatica e sudore dai singoli individui.

      Parlo dei Chicagoboys nostrani e dei liberali fasulli, i quali sfornano ricette su ricette (seppur sensate) ma ad esse allegano anche la solita fustigazioen di piazza: "è giusto pagare le tasse." Il rapinatore viene perdonato, anzi lo si sprona a fare di peggio. Questo paese è fallito non perché il debito e la pianificazione centrale lo sbatteranno a terra, no, questo era chiaro già 30 anni fà. Questo paese è fallito perché la sua mentalità è fallita. Quando pensate all'Italia pensate a Samuel Beckett: è ferma ad aspettare Godot.

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    4. Vero. Si aspetta Silvio o Matteo o qualche altro salvatore delle greggi. Chiunque sia dovrà esser LUI a risollevare le sorti delle greggi. Nessuno che dica rimbocchiamoci ciascuno individualmente le maniche e scrolliamoci di dosso questo collettivismo mentale ed il suo statalismo soffocante. Invece no. Se minimo minimo ci provi, ecco che il gregge ti addita come l'egoista, la pecora nera, che va immediatamente combattuta e tosata affinché non ci provi più a fare da se'. Ed allora vedi che le cosiddette pecore nere se ne stanno buone buone, e chi glielo fa fare di emergere ex grege, oppure se ne vanno altrove, accusate di tradimento del bene comune collettivo. Siamo fottuti. Senza dubbio. Restiamo uomini liberi dentro di noi? Magra soddisfazione. Nei Paesi anglosassoni la libertà spirituale dentro la prigione non è considerata libertà. Assolutamente no.

      Tra bad bank e BCE prestatore di ultima istanza, meglio la seconda.

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  3. ciao dna, chi si accontenta gode…

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