venerdì 31 gennaio 2014

Il sistema monetario per un mondo civile





di Bill Bonner


Gli investitori in borsa agiscono ancora come se Janet Yellen sia un bene per l'economia... o almeno per i prezzi delle azioni.

Ma lo sarà?

La Yellen non ha alcuna esperienza quando parliamo di investimento e di business. Tutta la sua carriera è stata spesa nel mondo accademico e nelle istituzioni pubbliche. Non ha mai avviato un'attività e nemmeno ha creato un posto di lavoro nel settore privato.

Ha idea di come funzioni l'economia? Temo proprio di no...

Nel 2005 ha descritto la bolla immobiliare come un "dosso di grandi dimensioni lungo la strada." Era forse preoccupata? Pare di no. "L'economia dovrebbe essere in grado di assorbire lo shock," affermava.

Ma come poteva saperlo?

E quando, due anni più tardi, l'economia ha colpito il "dosso" si è scoperto che non sapeva nulla. L'economia non era affatto in grado di assorbire le oscillazioni. Invece le ruote si sono staccate... e l'economia è finita in un fosso.

Ora siamo a fine ottobre e la Yellen presto gestirà il più grande e potente cartello bancario che il mondo abbia mai visto. Buona fortuna a tutti noi!

I giorni sono freddi in Maryland. Qui in Florida, è ancora estate.

Siamo tornati in Florida per tenere un discorso sulla scrittura. Cosa possiamo dire a riguardo? Solo che scrivere è facile; ma è il pensare che è difficile.

Ci siamo seduti nel terminal dell'aeroporto di Baltimora. Un uomo stava leggendo un romanzo. Un altro stava guardando la TV. Un altro si è seduto accanto a noi e ha cominciato a giocare col suo iPhone. Una donna leggeva la rivista Woman’s Day. Altri parlavano ai loro telefoni.

Siamo gli unici qui che stanno pensando alla politica dei tassi di interesse della FED? Siamo chiaramente noi gli stupidi. La maggior parte delle persone ha di meglio da fare.

Ma ora torniamo a riflettere su come la FED e il dollaro si incastrano nello schema generale delle cose – il quadro generale, guardando indietro a 10 mila anni fa.

Il cambiamento fondamentale è avvenuto circa 5,000 anni fa. A poco a poco, l'uomo è diventato "civilizzato." Usiamo la parola con cautela. E' come una bomba a mano, senza il perno. Potrebbe esploderci in mano in qualsiasi momento.

Che cosa è la civiltà, in ogni caso? E' una cosa buona? Una cosa negativa? Chi è veramente civilizzato, e chi non lo è? Non importa quello che dite, siete destinati ad offendere qualcuno con profondi pregiudizi sul tema...

Ma che diamine!? Accidenti... avanti tutta!

La civiltà è diversa dalla barbarie. La maggior parte di antropologi, archeologi e filosofi si concentra sulle cose sbagliate – arte, cultura e tecnologia, per esempio. Mancano le differenze principali – denaro, matrimonio e mandati che le persone seguono.

Le persone non si risvegliano improvvisamente in un'alba civilizzata. Invece il progresso dalla barbarie alla civiltà arriva a singhiozzo, con molte inversioni e deviazioni.

Non perdete tempo a dirci che i tedeschi erano civilizzati... eppure hanno sterminato più di un milione di persone ad Auschwitz... o che gli americani siano civilizzati, ma mandano droni ad uccidere persone che non hanno mai incontrato. Anche i popoli più civili fanno cose incivili. E la maggior parte dei popoli, non importa quanto siano civilizzati, conservano ancora alcune abitudini arcaiche ed istituzioni barbariche.

Mentre la civiltà diventa più complessa, le regole diventano più semplici. In genere la gente è diventata monogama, monoteista e monetarista.

Si può vedere questo progresso nella Bibbia. L'Antico Testamento è pieno di guerre... e molte regole con cui la gente poteva accordarsi. Nel Nuovo Testamento Gesù propone una sola regola, che lascia poco spazio alla guerra: Non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te.

Nei giorni pre-civilizzati un uomo avrebbe potuto avere tante mogli e concubine quante ne poteva gestire. Gli uomini moderni e civili ne hanno tipicamente una sola. (E questo è più che sufficiente per molti uomini.)

Nei giorni pre-civilizzati le transazioni commerciali erano difficili e complesse – di solito erano costituite da un sistema basato sul credito, il quale estendeva i suoi oneri in un futuro imprecisato, rimanendo spesso irrisolti per molte generazioni. L'uomo civilizzato ha sviluppato la moneta moderna – tipicamente oro – che rese molto più facile saldare i debiti.

Ma la differenza più profonda è che la gente barbara usava la forza e la violenza per ottenere ciò che voleva; le transazioni civili sono basate sul consenso e sulla cooperazione reciproca.

Ma aspettate. Dove si collocano il dollaro e la FED?

La FED consente agli acquirenti ed ai venditori di fissare i tassi di interesse in base alle loro scelte? O li forza... spingendoli come se fossero dei viaggiatori in aeroporto?

La FED permette agli investitori di scoprire i prezzi degli asset senza interferenze? O cerca di fissarli, sostenendo che essa sa meglio cosa fare rispetto al resto del mondo?

Sappiamo che l'economia dell'Unione Sovietica, spinta con la forza bruta, fu un disastro. Come pensa che se la passerà l'economia degli Stati Uniti – fortemente direzionata dalla forza del prossimo presidente?

La FED, oggi, è un istituzione civilizzata? O un arcaico ritorno al passato?

E per quanto riguarda il dollaro stesso? E' una forma di denaro moderno... o una reliquia barbara, a seconda del potere di polizia dello stato che gli da valore?

Di più la prossima volta...

Saluti,


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


20 commenti:

  1. Bello! Quanti ci rifletteranno un po' sopra? Quali persone?
    Ostellino ha sempre scritto che la differenza tra i liberali ed i socialisti sta nella pretesa dei secondi di voler costruire la realtà come dovrebbe essere invece di limitarsi a descrivere la realtà così come e'.
    Che non significa fregarsene del Male, ma piuttosto comprendere bene che ci sono "leggi" immutabili che non possono impunemente essere trasgredite. Le leggi economiche, per esempio. Non puoi spendere più di quello che guadagni o possiedi, altrimenti sei destinato a fallire. Non esistono pasti gratis, qualcuno che paga c'è sempre anche se non si vede subito. Non può durare un mondo che si regge sull'inganno e la disonestà, sembrano parole ingenue, ma aspetta e vedrai.
    Cosa rende un mondo civile? Lo scambio libero, non ingannevole, tra gli individui. L'onesta' reciproca.

    RispondiElimina
  2. http://www.zerohedge.com/news/2014-01-31/third-banker-former-fed-member-found-dead-inside-week

    Banksters tapering?

    RispondiElimina
  3. http://it.wikipedia.org/wiki/Il_processo_di_civilizzazione

    RispondiElimina
  4. Suggerimento molto intrigante Gdb. Peccato che il destino finale immaginato da Elias somigli tanto al NWO. Ma forse lui non pensava ad un progetto calato dall'alto, ma a qualcosa di spontaneo e volontario da realizzarsi nel tempo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. infatti quello che manca nel pur interessante elias è l analisi del rapporto tra processo di civilizzazione come eliminazione della violenza e monopolio della violenza come eliminazione della violenza ovvero come violenza

      siamo senza speranza, anche francesco ha messo il nuovo modulo di commenti nwo

      Elimina
    2. più chiaramente, manca un analisi del ruolo dello stato e delle sue molteplicita. vorrei sottolineare l aspetto antropologico della riunione (da scindere auspicabilmente: secessione individuale) tra (appartenenza al) branco e territorio. in elias mi pare si individua lo stato come figura unica, nel mentre è solo un nome per il potere deil branco su un territorio (in tale ottica il nwo è l unione dei vari branchi). al di là del nome, ho difficoltà a riunire in uno stesso concetto la svezia, gli usa, la corea del nord, cuba. solo la sovranità del branco/territorio li unisce. ciò che viene chiamato "stato", ma possiamo chiamare comune o signoria, o pizza margherita. perché le forme organizzative sono troppo diverse per essere accomunate. quello che conta è: branco/territorio, violenza/liberta (bonnel come sembra elias identifica la civilizzazione come assenza da violenza. lo stato è strumento dello scopo, non rappresenta necessariamente tale scopo come poi è successo e come sembra dal link nello stessi elias), sovranità individuale/sovranità del gruppo

      Elimina
    3. Ciao a gdb.

      Almeno così ci si capscie di più :'D

      L'analisi che manca in Elias la ritroviamo in Brave New World di Huxley:

      "Sotto la spinta incessante della sovrappopolazione e dell'organizzazione, e per mezzo di manipolazioni mentali sempre più efficaci, le democrazie cambieranno la loro natura; ne rimarranno le vecchie forme -- elezioni, parlamenti, corti supreme e tutto il resto. La sostanza di fondo sarà un nuovo tipo di totalitarismo non-violento. Tutti i nomi tradizionali, tutti gli slogan sacri rimarranno esattamente come erano ai bei vecchi tempi. La democrazia e la libertà saranno il tema di ogni trasmissione e pubblicazione editoriale -- ma la democrazia e la libertà in senso strettamente Pickwickiano. Nel frattempo, l'oligarchia dirigente e la sua élite altamente qualificata di soldati, poliziotti, modellatori di pensiero e manipolatori mentali gestiranno tranquillamente lo spettacolo come meglio credono."

      Questo estratto è preso da un saggio/commento del '58 sempre dello stesso Huxley. Diversamente dalla visione "rozza" di Orwell (ma non per questo meno evocativa), Huxley credo avesse ben intuito quanto subdola potesse essere l'ingegneria sociale.

      Elimina
    4. "ritorno al mondo nuovo", che scrisse anni dopo il romanzo per verificare quanto aveva tratteggiato. in un commento qui tempo fa scrissi che lo stato diventa dittatura quando perde la sua funzione liberale, di essere l'io che media-regola le pulsioni (es) dei consociati, per divenire esso stesso es di pulsioni e fini suoi propri, diventando superio, fonte di doveri ed ingiunzioni per i cittadini.

      Elimina
    5. E' un po' più difficile da leggere rispetto ad Orwell ed Huxley, ma il vero precursore in questo campo fu Zamjatin con il suo romanzo distopico Noi. Non c'è niente che non sarebbe stato nei romanzi degli altri due autori che sono invece diventati "famosi." Al suo interno c'è tutto: l'accanimento del potere centrale contro le libertà individuali, l'individuo considerato come un bambino e lo stato visto come il genitore, la "speranza" di poter cambiare il futuro giocando al gioco truccato dell ostato, ecc.

      «Trascrivo semplicemente – parola per parola – quel che è stato pubblicato oggi nel Giornale Statale:
      “Tra 120 giorni sarà portata a termine la costruzione dell'Integrale. È vicino il grande momento storico, in cui il primo Integrale si lancerà nello spazio dei mondi. Mille anni fa i vostri eroici antenati piegarono al potere dello Stato Unico tutta la sfera terrestre. Un'impresa ancor più gloriosa vi attende: integrare la sconfinata equazione dell'universo per mezzo dell'Integrale elettrico di vetro, dal respiro di fuoco. Toccherà a voi piegare al benefico giogo della ragione gli esseri ignoti che abitano sugli altri pianeti, forse ancora nel selvaggio stato di completa libertà. Se essi non comprenderanno che noi portiamo loro la felicità matematicamente esatta, è nostro dovere costringerli ad essere felici. Ma prima dell'arma noi sperimentiamo la parola.
      “In nome del Benefattore si portano a conoscenza di tutti i numeri dello Stato Unico:
      “Chiunque se ne senta in grado è tenuto a comporre trattati, poemi, manifesti, odi o altre opere sulla bellezza e grandezza dello Stato Unico.
      “Sarà questo il primo carico che l'Integrale trasporterà.
      “Evviva lo Stato Unico, evviva i numeri, evviva il Benefattore!”
      »

      Elimina
    6. Noi. Un romanzo di Walter Veltroni.
      A volte ritornano... senza neanche accorgersene... :D
      Lo stato siamo noi e la coop sei tu.
      Gobetti fu chiaro: il fascismo è l'autobiografia della nazione.

      Elimina
  5. http://www.zerohedge.com/news/2014-01-31/why-harvard-economist-pulling-all-his-money-bank-america

    RispondiElimina
  6. http://kingworldnews.com/kingworldnews/KWN_DailyWeb/Entries/2014/1/31_Former_US_Treasury_Official_-_US_Engineering_Financial_Chaos.html

    RispondiElimina
  7. Simply remarkable

    http://www.zerohedge.com/news/2014-02-01/italy-enacts-most-bizarre-bank-bailout-yet

    aho! Gajardi! Come sanno fa' i froci col culo nostro...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Dna.

      Sto preparando un articolo proprio su questo tema, perché il polverone alzato ha portato con sé un sacco di sciocchezze.

      Elimina
    2. Ecco il mio articolo su Bankitalia ed il relativo decreto sulal rivalutazioen del capitale della banca. Insomma è giusto attaccare tale istituzione, ma bisogna farlo senza spacciare fumo.

      Elimina
    3. Ottimo. Molto chiaro.
      Stai diventando pubblicista e poi giornalista economico? Il nuovo Oscar?

      Elimina
    4. Ciao Dna.

      Devo dire che non continuerei a fare quello che faccio su Freedonia e altrove se non mi piacesse. Parlare di certi argomenti mi viene "naturale," ed è una cosa che non sapevo (o per meglio dire, ignoravo) prima di aprire questo blog. Purtroppo, però, per fare il pubblicista oltre alla costanza nello scrivere ci servirebbero anche tot. anni di retribuzione (credo siano un paio) e al momento questo "requisito" latita. :)

      MI sto facendo le ossa nel campo, per così dire. E sperando in un successo del magazine e contando sul sostegno dei lettori, forse potrei riuscirci. Chissà. Il primo banco di prova sarà ad Aprile quando uscirà il mio libro sulla Scuola Austriaca.

      Elimina
  8. Letta: «La crisi è finita in Italia e in Europa »

    A futura memoria

    http://www.zerohedge.com/sites/default/files/images/user3303/imageroot/2014/01/20140113_1928.jpg

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ha detto che è finita, mica che è finita bene.

      Riccardo Giuliani

      Elimina