martedì 31 dicembre 2013

Dodici ragioni per cui l'oro rimbalzerà e farà segnare nuovi record nel 2014





di Jason Hamlin


Il sentimento degli investitori nei confronti dei metalli preziosi è ai livelli più bassi da un decennio. Molti analisti ritengono che il mercato al rialzo sia finito e prevedono che l'oro nel 2014 andrà sotto i $1,000. Anche gli irriducibili gold bug stanno perdendo la fede, poiché la correzione è stata più lunga e più grave di quanto la maggior parte di loro aveva previsto.

E' il momento di gettare la spugna? Il mercato al rialzo dei metalli preziosi è davvero finito?

Per rispondere a questa domanda, ho pensato che sarebbe stato costruttivo ri-visitare gli elementi motore del prezzo dell'oro e determinare se qualcosa sia cambiata negli ultimi due anni (tanto da indebolire le posizioni rialziste). La mia conclusione è che quasi tutti i fattori fondamentali che hanno guidato in alto il prezzo dell'oro negli ultimi dieci anni si siano solamente rafforzati. Ora che probabilmente la correzione ha fatto il suo corso, mi aspetto che l'oro rimbalzerà alla fine dell'anno e tornerà nettamente in alto nel 2014. Eccovi 12 motivi...



#1 — Debito in rapida crescita

Appena un giorno dopo che il presidente Barack Obama ha approvato un accordo bipartisan per porre fine alla chiusura del governo ed evitare il default, il debito degli Stati Uniti è salito di $328 miliardi (il primo giorno in cui il governo è stato in grado di prendere in prestito denaro). Il debito nazionale degli Stati Uniti è aumentato di più di un bilione di dollari negli ultimi 12 mesi. Questo ha spinto il debito totale sopra i $17 bilioni per la prima volta nella storia. Con l'aumento del debito e la crescita del PIL in rallentamento, il rapporto debito/PIL continuerà a crescere ad un ritmo accelerato. Questa è semplice matematica ed impone un calo nel potere d'acquisto del dollaro e l'aumento del potere d'acquisto degli asset reali, in particolare metalli monetari come l'oro e l'argento.

I grafici seguenti mostrano l'aumento ripido del debito pubblico totale ed il rapporto debito/PIL negli Stati Uniti. Molti economisti considerano la soglia del 100% come un punto di non ritorno. Si tratta di un pendio scivoloso che negli anni a venire è certo si inclinerà ad un ritmo accelerato.




Si noti che i calcoli alternativi del debito totale, comprese le passività non finanziate e le voci fuori bilancio, lo danno più vicino ai $100 bilioni o più di 5 volte la cifra ufficiale. Ciò equivale ad un rapporto debito/PIL di oltre il 500%, e non del 100% come mostra il grafico qui sotto.




Sommario: Il livello totale del debito ed il rapporto debito/PIL sono entrambi aumentati sostanzialmente negli ultimi due anni. Questo è rialzista per l'oro, i metalli preziosi hanno una correlazione positiva con i livelli di debito totale.



#2 — Governo Inetto e Battibecco Partigiano

La lotta sul bilancio e sul tetto del debito ha bloccato il governo per 16 giorni, con un costo di gran lunga superiore a quello se fosse rimasto aperto. Standard & Poors stima che tale stop sia costato $24 miliardi all'economia degli Stati Uniti, e ha ridotto la crescita del PIL prevista per il quarto trimestre dal 3% al 2.4%. Non solo, ma ha anche offuscato l'immagine di solidità finanziaria degli Stati Uniti e molte persone in tutto il mondo discutono sulla reale capacità degli Stati Uniti di pagare i propri conti. Questi imbrogli hanno anche portato Fitch a mettere gli Stati Uniti in "rating watch negative" e la società di rating cinese, Dagong, ha formalmente declassato il rating degli Stati Uniti da A ad A-.

Entrambi i lati dello spettro politico continuano ad appoggiare la spesa in deficit e nessuna delle due parti sembra affrontare seriamente i problemi di debito e di deficit. Purtroppo la mia ipotesi è che non riusciranno mai a ridurre volontariamente le spese e dovranno essere costretti a farlo tramite un default o altri eventi. Quanto più i riflettori verranno puntati sulla debolezza fiscale degli Stati Uniti, tanto più velocemente le altre nazioni venderanno il debito degli Stati Uniti e vedremo l'inevitabile declassamento del rating ed il successivo default (ufficiale o tramite iperinflazione).

Sommario: Il sistema politico occidentale è a pezzi e gli idioti che sono al governo degli Stati Uniti ne hanno gravemente danneggiato la credibilità e hanno portato il paese pericolosamente vicino ad un default. Non hanno fatto alcuno sforzo serio per bilanciare il budget, e la loro "soluzione" consiste nel calciare il barattolo per qualche altro mese. Il futuro ha in serbo più della stessa cosa, percorso che eroderà ulteriormente la solvibilità del governo USA e la fiducia nel dollaro statunitense. Questo alimenta la prospettiva rialzista per l'oro.



#3 — QEternità Confermato, mentre Esplode il Bilancio della FED

Da tempo su Gold Stock Bull abbiamo definito il QE3 come "QEternità" e dubitiamo di un possibile taper. Con la debole crescita economica e l'inflazione ufficiale bassa, il doppio mandato della FED detterebbe uno stimolo maggiore, non minore. Poche settimane fa c'è stato una sorta di consenso su un possibile rallentamento nella creazione di denaro fiat. Ora gli analisti parlano di marzo 2014. La mia aspettativa è che cambieranno il programma QE, magari gli daranno un nome diverso, ma il risultato finale sarà sempre un netto aumento degli sforzi di stimolo.

Il bilancio della FED è già passato da $869 miliardi dell'agosto 2007 a $​​3.8 bilioni di oggi! La nomina di Janet Yellen come capo della FED aggiunge benzina al fuoco, poiché ci si aspetta che sarà altrettanto accomodante come il suo predecessore e potenzialmente molto di più. Elicottero Yellen?

Sommario: L'economia è dipendente dal QE e fa affidamento sullo stimolo della banca centrale per rimanere a galla. Il mondo ora è consapevole che la FED non può terminare il programma di acquisto di obbligazioni e non ha alcuna intenzione di farlo abbastanza presto. Ci sono forti probabilità che vedremo un maggiore quantitative easing nel futuro, proprio come un tossicodipendente deve aumentare la sua dose in modo che abbia lo stesso effetto di quella precedente. Questa monetizzazione del debito aumenta la prospettiva rialzista sull'oro, poiché il prezzo dell'oro ha storicamente mostrato una tendenza al rialzo insieme al bilancio FED.





#4 — Il Dollaro Rischia di Perdere lo Status di Valuta di Riserva Mondiale

Il privilegio di poter stampare la moneta di riserva mondiale sta per giungere al termine. "Forse è un buon momento per cominciare a considerare la costruzione di un mondo de-americanizzato," affermava lunedì un comunicato di Xinhua, l'agenzia di stampa statale della Cina — la quale detiene circa $1.3 bilioni in buoni del Tesoro.

"Gli Stati Uniti perderanno inevitabilmente il loro monopolio sulla valuta di riserva," hanno scritto gli economisti Hélène Rey della London Business School, Pierre-Olivier Gourinchas della University of California, Berkeley, ed Emmanuel Farhi della Harvard University. "Può essere solo una questione di tempo prima che il mondo diventi più multipolare." Il FMI ha ribadito questo sentimento affermando come "la concentrazione di riserve nel debito pubblico di un paese introduca rischi idiosincratici per il sistema monetario internazionale."

Diverse nazioni ora hanno accordi commerciali bilaterali che ignorano il dollaro. La Cina ha fatto accordi per scambiare Yuan con le valute locali di Giappone, Russia, Australia, Islanda, Corea del Sud, Malesia, Brasile, India e Sud Africa. Le nazioni BRICS stanno emergendo come una forza economica potente e sono intente a condurre i loro affari senza l'uso del dollaro USA. Anche la crescente spaccatura con l'Arabia Saudita minaccia i petrodollari.

I paesi ricchi di petrolio che hanno tentato di vendere il loro petrolio in valute diverse dal dollaro sono stati l'Iraq e la Libia, entrambi bombardati. L'Iran sta ora commerciando il petrolio con l'oro, bypassando i petrodollari degli USA. Questa è probabilmente la vera ragione per cui è finito nel mirino delle forze armate statunitensi. La Siria è vista come un trampolino di lancio per attaccare l'Iran, ma la diffusa opposizione dei paesi alleati e dei cittadini ha fermato il recente slancio verso la guerra.

Al diminuire dell'influenza dei petroldollari, diminuisce anche il potere del dollaro come valuta di riserva mondiale. Senza la capacità di spendere in deficit ed esportare la nostra inflazione, i nodi arriveranno al pettine e il dollaro ne soffrirà o addirittura collasserà come nel corso della storia è accaduto ad altre valute fiat oppresse dai debiti.




Sommario: Il dollaro ha storicamente avuto una relazione inversa con l'oro. Mentre il dollaro continua a perdere il suo ruolo di valuta di riserva mondiale e vede diminuire il suo potere d'acquisto, il prezzo dell'oro salirà. Mike Maloney ed altri analisti hanno calcolato che il prezzo dell'oro deve superare i $15,000 l'oncia per tenere conto di tutti i dollari di carta che esistono oggi. Mentre viene stampato più denaro e viene monetizzato più debito, questo target di prezzo non farà altro che aumentare.



#5 — La corsa globale alla svalutazione

Non è solo la banca centrale degli Stati Uniti che sta stampando denaro come se non ci fosse un domani. In tutto il mondo le banche centrali stanno cercando di rimanere competitive nel mercato estero mediante la svalutazione delle loro valute. Nessun paese è disposto ad ammetterlo, ma infuria una guerra delle valute. Mentre la competizione continua ad intensificarsi, nella loro spinta per stampare denaro perderanno senza dubbio il controllo. Questo si tradurrà in prezzi più alti dell'oro in tutto il mondo, misurati in più valute.

Sommario: La gara per svilire le varie valute si è solo intensificata negli ultimi anni, come evidenziato dai nuovi programmi di stimolo in Europa e dall'Abenomics in Giappone. In parole povere, più denaro fiat verrà stampato in questa guerra di valute, più salirà in alto il prezzo dell'oro e delle altre materie prime.



#6 — L'inflazione si riprenderà non appena accelererà la velocità del denaro

Fino a questo punto, gran parte del nuovo denaro stampato sin dall'inizio della crisi finanziaria è rimasta parcheggiata nelle banche o come riserve in eccesso presso la FED. Le banche sono riluttanti a concedere prestiti e le aziende stanno accumulando denaro. Gli individui stanno consumando meno, stanno restringendo i loro bilanci tra disoccupazione alta e salari stagnanti, e stanno cercando di ripagare i loro debiti. Ciò significa che il denaro non circola nell'economia ad un ritmo molto veloce. Lo stimolo ha avvantaggiato in modo sproporzionato le banche e le persone più ricche della società, facendo poco per la classe media che continua a soffrire.

Per far fluire il denaro, i futuri sforzi di stimolo dovranno concentrarsi sulle agevolazioni fiscali o sui rimborsi per la classe operaia, la quale è più propensa a spendere quei soldi rispetto ai ricchi. Con una disoccupazione superiore a quella desiderata ed un'inflazione ufficiale inferiore a quella desiderata, penso che vedremo la Yellen e la FED che si concetreranno di più sullo stimolo del consumo, ora che le finanze delle banche sono state puntellate. Questo porterà ad un forte aumento della velocità del denaro e quando moltiplicata a tutto il denaro creato in questi ultimi anni, potrebbe portare ad un'alta inflazione o ad un'iperinflazione se la FED non riuscirà ad assorbire in tempo l'eccesso di liquidità.




Sommario: Un aumento del tasso di inflazione, guidato da un aumento della velocità del denaro, risulterà molto rialzista per l'oro.



#7 — Prezzi alternativi e potere in calo nella manipolazione dei mercati delle materie prime

Con il crescente potere e l'influenza dell'Oriente, stiamo assistendo ad un riposizionamento dei centri della finanza globale. Questi includono la Borsa di Shanghai ed il Pan Asian Exchange, dove vengono scambiati una crescente quantità di oro fisico e argento. Se credete che il COMEX ed il London Bullion Market Association (LBMA) stanno contribuendo a manipolare i prezzi dei metalli preziosi, sarà una buona notizia la nascita di nuovi scambi in grado di fornire prezzi alternativi.

Sommario: Prezzi alternativi nel mercato dell'oro diminuiranno la capacità delle potenze occidentali di manipolare i prezzi. Al diffondersi di questo trend, dovrebbe scomparire la pressione artificiale al ribasso sui prezzi e lasciare che i metalli preziosi riflettano più accuratamente le loro condizioni fondamentali. Se il GATA e gli altri hanno ragione sull'attuale livello di manipolazione, una diminuzione di questa capacità manipolativa sarà molto rialzista per l'oro.



#8 — Aumento della domanda di oro fisico in tutto il mondo, tra cui quella delle banche centrali

La domanda dei consumatori per l'oro è aumentata del 53% nel 2° trimestre secondo il WGC. La domanda totale di barre e monete ha fatto registrare un nuovo record trimestrale (per la prima volta superiore alle 500 tonnellate) e le vendite di silver eagle negli Stati Uniti hanno raggiunto un ritmo annuale da record. Le banche centrali continuano a comprare ad un ritmo frenetico, aggiungendo nel 2012 534.6 tonnellate alle loro riserve, la quantità più significativa in quasi mezzo secolo. E questi sono solo gli acquisti segnalati. Si pensa che Cina, Russia ed altre nazioni stiano acquistando discretamente tramite terze parti.

Inoltre vi è un crescente movimento intorno al rimpatrio dell'oro. Dapprima il Venezuela, ora la Germania, i Paesi Bassi, la Svizzera, la Polonia, la Romania, la Finlandia, l'Ecuador ed altri richiedono alla FED ed alle istituzioni finanziarie occidentali la restituzione del loro oro.

Sommario: L'aumento della domanda, soprattutto da parte di coloro che preferiscono la consegna fisica, servirà anche per ridurre l'impatto della manipolazione nei mercati. Gli investitori stanno perdendo la fede nell'oro cartaceo e mentre il vero metallo viene rimosso dal mercato, un'offerta più bassa metterà pressione al rialzo sui prezzi e forzerà scambi da saldare in contanti.



#9 — Offerta stagnante o in declino

L'offerta totale d'oro si è contratta del 6% (a 1,025.5 tonnellate) durante l'ultimo trimestre, spinta da un forte calo nelle attività di riciclo. Ci sono stati enormi deflussi dal Comex. Con i prezzi in prossimità o al costo di produzione, diverse operazioni minerarie sono state sospese o chiuse, cosa che limiterà ulteriormente l'offerta. Le Zecche degli Stati Uniti e del Canada hanno fatto ricorso al razionamento delle offerte delle loro monete d'oro, ennesimo segno di un'offerta in restringimento.

Sommario: l'ABC dell'economia impone che l'aumento della domanda e la riduzione dell'offerta porti a prezzi più elevati.



#10 — Le piccole dimensioni del mercato dell'oro rispetto a quello azionario od obbligazionario forniranno la leva

È stato stimato che tutto l'oro raffinato formerebbe un cubo da 20m (66 piedi). Questo cubo dovrebbe contenere circa 5.5 miliardi once d'oro e varrebbe circa $7 bilioni. In confronto, il mercato azionario mondiale viene stimato a $50 bilioni e il mercato obbligazionario a circa $100 bilioni. Quindi ci vorrebbe solo una piccola percentuale di denaro che si sposta da questi mercati più grandi al mercato dell'oro per sopraffare l'offerta disponibile e mandare i prezzi notevolmente più in alto.

Sommario: La partecipazione nel mercato dell'oro è a livelli molto bassi, stimata a circa l'1% o il 2%. Anche un piccolo aumento al 4% o 5% causerebbe un'impennata della domanda e manderebbe i prezzi notevolmente in alto. Il sentimento è estremamente ribassista al momento attuale e non può che diventare più rialzista da qui.



#11 — L'oro è ipervenduto sin dal 1985

Secondo un indicatore tecnico da “The short side of long,” i lingotti d'oro sono i più venduti sin dal 1985. L'indicatore traccia semplicemente la prestazione annua, nota anche come tasso di variazione a 52 settimane. Questa è la performance di un asset nel corso degli ultimi 12 mesi e l'oro sta avendo una delle peggiori prestazioni di sempre.




Anche le gold stock sono ipervendute, sia in termini assoluti che relativi rispetto ai metalli sottostanti. Il gold miners index (GDX) è sceso di oltre il 50% nell'ultimo anno. Guardando le gold stock relative all'oro, possiamo vedere che sono le più ipervendute fin dall'inizio di questo mercato al rialzo durato 12 anni.




Sommario: Le condizioni estreme, sia se si tratta di ipervendite o iperacquisti, non tendono a durare molto a lungo. Il mercato attraversa cicli e cerca un ritorno all'equilibrio dopo che ha toccato un estremo o l'altro. Un allontanamento dagli attuali livelli di ipervendite spingerebbe i metalli preziosi molto più in alto generando guadagni consistenti per i titoli minerari.



#12 — I prezzi sono scesi al costo di produzione, cosa che in genere fornisce supporto

Non capita spesso che una merce scenda ad un prezzo inferiore al costo di produzione. Riuscite a pensare a molte cose che si possono acquistare per meno di quanto costa produrle? Agli attuali livelli di prezzo, molti minatori sono costretti a sospendere le operazioni poiché i loro costi per produrre un grammo di oro rendono l'operazione poco redditizia. Anche alcuni dei migliori minatori stanno trovando grandi difficoltà a far registrare utili trimestrali, spronati dall'aumento della produzione e dal controllo dei costi. I livelli dell'offerta sono già stati influenzati, ma qualsiasi ulteriore calo dei prezzi dell'oro e dell'argento porterà ad ulteriori chiusure delle operazioni minerarie. A questo punto, con la chiusura delle miniere ed il conseguente calo dell'offerta, i prezzi saliranno.

Sommario: Poiché i costi aumentano, aumenteranno anche i prezzi. O i metalli preziosi saliranno a livelli a cui i minatori faranno utili, o interromperanno le operazioni di estrazione (distruggendo l'offerta). Il prezzo può certamente scendere al di sotto del costo di produzione per un breve periodo di tempo, ma è qualcosa che non è destinata a durare. Questa situazione di solito si rivela un minimo solido durante le correzioni, in modo che il lato negativo venga limitato a questo frangente.



Conclusione

Tutte le ragioni fondamentali per possedere oro e argento si sono rafforzate. In questo contesto, la forte correzione degli ultimi due anni ha poco senso. Se il prezzo è stato surrettiziamente soppresso non è il punto importante, lo è invece che i prezzi non rispecchiano le attuali condizioni economiche del mondo; e non importa il perché questo stia avvenendo, non è destinato a durare a lungo. Quindi vorrei suggerire che gli investitori ignorano la manipolazione ed approfittano dei prezzi scontati finché durano.

Mentre il prezzo dell'oro salirà di nuovo verso il suo numero aggiustato all'inflazione (circa $2,400), Shadowstats lo dà a $8,000 e Mike Maloney a $15,000, guarderemo indietro a questa correzione come ad un intoppo lungo la strada e ad un'ottima opportunità di acquisto.

Tuttavia, non tutti i titoli minerari sono creati uguali. Ho focalizzato la mia ricerca sulle aziende migliori con bassi costi monetari, rapidi aumenti di produzione, giurisdizioni politicamente stabili e gestione con esperienza comprovata. Mi piacciono anche quelle aziende che sono riuscite a superare questa tempesta abbastanza bene. Il loro modello di business prevede un rischio limitato ed un enorme potenziale rialzista non appena i loro partner nel settore minerario torneranno alla ribalta.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


lunedì 30 dicembre 2013

La strada sicura del Mogambo verso l'investimento di successo

Forse a breve ne vedremo delle belle, soprattutto quando la Yellen prenderà il posto dello zio Ben. Secondo il Financial Times se la Federal Reserve smetterà di pagare lo 0.25% sulle riserve in eccesso detenute dalle banche commerciali presso di essa, queste utime potrebbero iniziare a richiedere delle tasse sui conti correnti. La politica dei tassi di interesse a zero non ha influenzato l'economia più ampia, perché il denaro fiat creato dalla FED è finito a sostegno dei cosiddetti TBTF in modo da sostenere artificialmente il mercato obbligazionario statale. Il bilancio della FED si è gonfiato di pattume obbligazionario mentre le banche hanno ricevuto denaro gratis che poi hanno in prevalenza parcheggiato presso la FED. Le condizioni dell'economia sono peggiorate e data la redditività diminuita dalla loro attività di prestito, hanno iniziato ad azzardare in borsa (portando in alto i prezzi delle azioni). Quel denaro, nonostante tutto, è rimasto prevalentemente nel circuito finanziario. Ciò impedisce che quel denaro, passando per le banche commerciali, venga moltiplicato attraverso la riserva frazionaria. Ciò tiene bassa l'inflazione dei prezzi. Ma come ci ricorda Rothbard ne La Grande Depressione Americana:
Nonostante i prezzi in generale fossero più o meno stabili durante gli anni '20, suggerendo agli economisti che non esistesse alcuna minaccia di inflazione, gli eventi della grande depressione li colsero completamente alla sprovvista.
Infatti se poi ci concentriamo su questo passaggio preso dall'articolo sopracitato del Financial Times:
"In questo momento si riesce a stento ad arrivare al pareggio dal punto di vista del bilancio," ha detto un dirigente, aggiungendo che un taglio dei tassi da parte della FED "lo farebbe scivolare in territorio negativo – le banche sarebbero disincentivate ad accettare depositi e potrebbe potenzialmente tassarli."
Osservate la parola sottolineata. E' un brutto segno.
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di Richard Daughty (alias The Mogambo Guru)


Per la cronaca, vorrei sottolineare che NON ero in qualche bar squallido, o in una di quelle topaie piene di ubriachi puzzolenti che si salutano l'un l'altro cordialmente ("Ciao, Bill!" "Vai al diavolo, Mogambo!").

Era, invece, un posto piuttosto bello, quasi un oasi di classe in cui si incontrano persone educate e di un certo livello per un drink informale con gli amici, magari dopo il lavoro, in un clima di cameratismo confortevole per infilare un dollaro nelle mutande delle ballerine, specialmente quella bionda dalle gambe lunghe lì al bar, i cui occhi dicono: "Oooh, ti voglio Mogambo! Prendimi tra le tue braccia virili e frustami!" Ma le cui labbra dicevano: "Bleah! Stai lontano da me, sei un vecchio raccapricciante! E tieniti anche il tuo dollaro!"

E mi prendo la briga di sottolineare che NON ero lì per guardare con desiderio quelle belle ed agili donne che indossavano il minimo sindacale, mentre impreganvano sensualmente di sudore un palo di ottone accompagnate da una musica chiassosa, primitiva, insistente ed ipnotica, facendo dimenticare agli uomini tutto di tutto, tranne che come ottenere più dollari.

Ed è per questo che ero lì! Per dimenticare! Per dimenticare, solo per un momento, come la causa legale contro la manipolazione del mercato dell'argento fosse stata buttata fuori dal tribunale perché il governo, attraverso la creazione dell'Exchange Stabilization Fund, ora ha il potere legale di manipolare tutti i mercati in segreto.

Quindi ero lì per bere e per dimenticare come Chris Powell del GATA avesse ragione quando ha detto: "Non ci sono più mercati. Solo interventi."

E anche per dimenticare un agghiacciante rapporto di breitbart.com secondo cui: "il debito totale delle famiglie, secondo un report della FED sul flusso dei fondi, è di $13 bilioni, quasi al suo livello pre-crisi nel 2007 ed una spanna al di sotto del debito pubblico da $15 bilioni."

Il debito ai livelli pre-crisi! Follia! Michael Pento, di Pento Portfolio Strategies, dice (con quella che immagino sia una voce secca ed ironica grondante sarcasmo e disprezzo): "Non abbiamo imparato nulla."

A giudicare da come ero disposto a dimenticare, probabilmente avrete intuito che questa è roba molto agghiacciante di per sé; ma quando la combinate con una proiezione di un deficit federale da $1.2 bilioni o giù di lì per il prossimo anno, il tutto si trasforma in un vero incubo perché significa che la Federal Reserve creerà dal nulla la maggior parte o tutti questi $1.2 bilioni, aumentando l'offerta di denaro sempre di più fino a quando non mi troverete ad urlare per le strade: "Siamo dannatamente destinati a morire di inflazione e collasso economico!"

E con l'orrida Janet Yellen che si appresta a diventare la nuova presidente della Federal Reserve, ancora più satanica dell'arci-demone Alan Greenspan e poi Ben Bernanke, siamo Davvero Davvero Fregati (DDF).

Alan Greenspan è L'Unico Motivo (LUM) per cui siamo nei guai, poiché è stato lui che ha scandalosamente creato tutta quella moneta che ci ha ucciso!

Ricordate: il Congresso può anche votare di spendere nuove e sontuose somme di denaro, ma se la Federal Reserve non crea la moneta per assorbire tutto questo nuovo debito pubblico, l'unico modo in cui il governo può ottenere denaro da spendere è attraverso l'aumento delle tasse! Quante rielezioni pensate che avrebbero potuto vincere i congressisti senza, e quanti presidenti della FED sarebbero stati rinominati?

Ed ora, con la terrificante Janet Yellen pronta a prenderne le redini, significa che Avete Due Modi (ADM) per investire in modo saggio.

Una possibilità, che chiamerò "Opzione Uno," è qualla di posizionarsi long e cavalcare le estensioni contorte e malate dei boom nei mercati azionari e obbligazionari, poiché tutte queste folli quantità di denaro (solo il deficit federale per questo anno — da solo! — è quasi di $4,000 per ogni uomo, donna e bambino dell'Intero Fottuto Paese (IFP)) finiranno a cascata nell'economia — bing, boom, bang! — come profitto di qualcuno, il quale dovrà decidere che cosa farci e che scoprirà in fretta che solo i mercati azionari ed obbligazionari possono assorbire una mole così assurda di denaro, opzione che sarà vista come un buon investimento perché le azioni e le obbligazioni stavano salendo, beneficiando dell'enorme e folle deficit di spesa, poiché tutte quelle folli quantità di soldi finiranno a cascata nell'economia — bing, boom, bang! — come profitto per qualcuno che doveva decidere che farci e che ha scoperto in fretta che... Beh, avete il quadro.

Ergo, i mercati obbligazionari ed azionari salgono solo perché non c'è nessun altro posto in cui si possa investire così tanto denaro.

E questo è esattamente lo scopo del Tesoro che esercita i propri poteri nell'ambito dell'Exchange Stabilization Fund per imbrogliare e mentire: mantenere in alto i mercati azionari ed obbligazionari, cosa che deve essere fatta perché ognuno di noi, in un modo o nell'altro, ha i propri dollari in tali mercati. Anche il vostro puzzolente conto corrente manda ogni sera tutto il vostro denaro dalla banca al mercato del Tesoro o del debito del sistema bancario!

E ricordiamo, inoltre, che il governo non ha ancora finito di stupirci. Per esempio, dare ad ogni lavoratore (circa 100 milioni di noi) un rimborso fiscale da $5,000 ciascuno costerebbe al governo "solo" $500 miliardi, che è meno della META' del deficit di bilancio previsto!

E vogliamo parlare del meraviglioso e magico potenziale di stimolo che hanno questi $5,000 insieme ad un credito d'imposta al 100%? Ad esempio per l'acquisto di uno scooter, giustificato dal Congresso come "salvare l'ambiente" incoraggiando il "trasporto verde." Il risultato meraviglioso è che avrete indietro i vostri soldi ed anche uno scooter gratis!

La seconda opzione, che io identifico come La Seconda Opzione Che E' Meglio Della Prima Opzione (LSOCEMDPO), è quella di investire il vostro denaro in lingotti d'oro e d'argento, il cui successo è garantito da ben 2,500 anni di storia; in particolare quando le azioni e le obbligazioni di cui sopra diventano quell'inutile letame che sono, perché il denaro stesso in cui erano valutate si trasforma in un letame fiat a causa della sua emissione in eccesso per sostenere un'economia folle e terrificante la quale non si basa su una domanda sostenibile reale, ma sulla spesa pubblica! La spesa pubblica! Un'economia basata sulla spesa pubblica!

Suona strano quando lo si dice. Suona strano quando lo si legge. E suona strano quando ci si pensa per più di, diciamo, una frazione di secondo.

Ma se Nassim Taleb ha ragione sugli "eventi imprevedibili," allora non c'è nulla di cui preoccuparsi perché grazie ad un evento del tutto casuale, imprevisto e catastrofico, probabilmente tutti verremo uccisi molto prima, forse da un asteroide che impatterà la Terra, o da una mega-eruzione vulcanica, o da qualche epidemia zombie, magari con raggi laser dai loro occhi (zzzt!)! E fiamme che fuoriescono dalle loro bocche!

O qualcosa dallo spazio!

Ci sono, naturalmente, molti, molti modi in cui può dipanarsi tutta questa follia monetaria e fiscale, ma nel corso della storia possedere oro e argento si è dimostrata l'Unica Strada Sicura Per Sopravvivere a Queste Situazioni (USSPSQS); e visto che sono troppo pigro per inventare qualcosa di meglio, è anche l'Unica Strada Sicura Consigliata dal Mogambo Per Sopravvivere a Queste Situazioni (USSCMPSQS).

E quando la gente mi chiede: "Mi dica, buon signore, qual è l'Unica Strada Sicura Per Sopravvivere a Queste Situazioni (USSPSQS)?" io rispondo con orgoglio: "Sono $39.95! Più le spese di spedizione! Ma le dirò una cosa: se lei è così stupido da non capire il concetto di comprare lingotti d'oro e d'argento, soprattutto quando le vengono forniti tutti i dettagli, gratuitamente, nel paragrafo precedente, e tuttavia ha ancora bisogno di una qualche soluzione alchemica, fittizia e magica uscita dalla mente roteante del Mogambo, per trovare rassicurazione, allora mi dia $40 e sicuramente la richiamerò in seguito."

Un giorno a molte lune da oggi, e sicuramente nel giro di pochi anni, quando vi renderete conto che probabilmente siete stati spennati, penserete: "Ehi! Se avessi comprato oro e argento invece di aspettare che il postino mi portasse un libro che non è mai esistito, sarei stato molto meglio! Non c'è da meravigliarsi se le persone che hanno acquistato lingotti d'oro e d'argento, e azioni sul petrolio, hanno sempre esclamato 'Whee!'"


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


venerdì 27 dicembre 2013

La distruzione della ricchezza viene nascosta dal debito del governo





di Philipp Bagus


Una larga parte della popolazione non ha ancora notato che stiamo vivendo in un periodo di costante impoverimento. Il denaro è stato sperperato nella spesa sociale, per salvare le banche o — come in Europa — i governi, ma molte persone ancora non sentono dolore economico.

Tuttavia i cattivi investimenti hanno distrutto una quantità immensa di ricchezza reale. Nel mondo occidentale la spesa pubblica per i programmi sociali e per le imprese militari ha generato debiti pubblici e deficit crescenti. Questi debiti non saranno mai rimborsati.

Lo stato sociale-belligerante è il più grande investimento improduttivo esistente. Non soddisfa le preferenze degli individui che interagiscono liberamente, e verrebbe liquidato immediatamente se non fosse continuamente sostenuto dai soldi dei contribuenti raccolti sotto la minaccia della violenza.

Inoltre, sono stati generati altri investimenti improduttivi dal ciclo economico alimentato dall'espansione del credito del sistema bancario semi-pubblico a riserva frazionaria. Dopo la crisi finanziaria del 2008, i cattivi investimenti sono stati liquidati solo parzialmente. Gli investitori che avevano finanziato i cattivi investimenti, come i produttori di automobili e gli istituti di credito ipotecario, sono stati salvati dai governi; sia direttamente attraverso infusioni di capitale o indirettamente attraverso sovvenzioni ed opere pubbliche. Lo scoppio della bolla immobiliare ha causato perdite al sistema bancario, ma non si è assunto tali perdite in pieno perché è stato salvato dai governi. Di conseguenza le sofferenze sono state spostate dal settore privato a quello pubblico, ma non sono scomparse. Nel tempo, sono state create nuove sofferenze per mezzo di un aumento della spesa pubblica, come le indennità di disoccupazione ed una miriade di programmi di "stimolo." Il debito pubblico è letteralmente esploso.

In altre parole, le perdite derivanti dai cattivi investimenti del ciclo passato sono state spostate in grossa misura nei bilanci dei governi e delle loro banche centrali. Né gli investitori originali, né gli azionisti bancari, né i creditori bancari, né i detentori di debito pubblico si sono assunti queste perdite. Spostare i crediti inesigibili non può ricreare la ricchezza perduta, e il debito rimane.

Per illustrare tutto ciò, pensiamo a Robinson Crusoe e Venerdì sulla loro isola. Robinson lavora duramente per decenni e risparmia per la pensione. Investe in obbligazioni emesse da Venerdì. Quest'ultimo investe in un progetto: comincia a costruire una barca da pesca che produrrà abbastanza pesce da nutrire entrambi quando Robinson si ritirerà e smetterà di lavorare.

Al momento del pensionamento Robinson vuole iniziare a consumare il suo capitale. Vuole vendere i suoi bond e comprare merci (il pesce) che Venerdì produce. Ma il piano non funzionerà se il capitale è stato sperperato in cattivi investimenti. Venerdì potrebbe non essere in grado di rimborsare le obbligazioni in termini reali, o perché ha semplicemente consumato i risparmi di Robinson senza lavorare oppure perché il progetto di investimento finanziato col risparmio di Robinson è fallito.

Per esempio, immaginate se la barca è stata costruita male e affonda; o che Venerdì non costruisca la barca perché preferisce darsi alla pazza gioia. La ricchezza che Robinson pensava di possedere non sarebbe lì. Naturalmente Robinson può conservare per qualche tempo l'illusione di essere ricco. Infatti, possiede ancora i bond.

Immaginiamo che sull'isola ci sia un governo con la sua banca centrale. Per "sistemare" la situazione, il governo dell'isola acquista e nazionalizza la società fallita di Venerdì (e la barca affondata). Oppure il governo potrebbe salvare Venerdì dandogli denaro attraverso l'emissione di nuovo debito pubblico che viene acquistato dalla banca centrale. Venerdì potrebbe quindi restituire a Robinson denaro appena stampato. In alternativa, le banche centrali possono anche stampare cartamoneta per comprare i bond direttamente da Robinson. Gli asset tossici (rappresentati dai bond) vengono spostati sul bilancio della banca centrale o del governo.

Di conseguenza, Robinson Crusoe può ancora conservare l'illusione di essere ricco perché possiede o titoli di stato, o soldi di carta, o le obbligazioni emesse da una società nazionalizzata/sovvenzionata. Allo stesso modo, le persone oggi si sentono ricche perché possiedono conti di risparmio, titoli di stato, fondi comuni di investimento, o una polizza di assicurazione sulla vita (con le banche, i fondi e le compagnie di assicurazione sulla vita che investono pesantemente in titoli di stato). Tuttavia, la distruzione di ricchezza (l'affondamento della barca) non può essere annullata. Alla fine della giornata, Robinson non può mangiare le obbligazioni, la carta o altri diritti che detiene. Non esiste ricchezza reale che li sostenga. Nessuno sta pescando, quindi non ci saranno abbastanza pesci per nutrire sia Robinson che Venerdì.

Qualcosa di simile accade anche oggi. Molte persone credono di possedere ricchezza reale che non esiste. Il loro capitale è stato dilapidato da cattivi investimenti pubblici, direttamente e indirettamente. I governi hanno speso risorse in programmi di assistenza sociale e hanno fatto promesse per i sistemi pensionistici pubblici, hanno salvato le aziende creando mercati artificiali attraverso sussidi o apporti di capitale. Il debito pubblico è esploso.

Molte persone credono che la ricchezza cartacea, che possiedono sotto forma di titoli di stato, fondi di investimento, polizze assicurative, depositi bancari e diritti vari, fornirà loro anni di felicità. Tuttavia, al momento del pensionamento saranno in grado di consumare ciò che viene prodotto dall'economia reale. Ma la reale capacità produttiva dell'economia è stata gravemente distorta e ridotta dall'intervento del governo. La ricchezza cartacea è sostenuta in gran parte da aria fritta. Il trasferimento continuo delle sofferenze sui bilanci dei governi e delle banche centrali non può annullare la distruzione di ricchezza. Risparmiatori e pensionati ad un certo punto scopriranno che il valore reale della loro ricchezza è molto meno di quanto previsto. Resta da vedere in che modo, esattamente, l'illusione verrà distrutta.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


martedì 24 dicembre 2013

Il principio di Santa Claus





di Ludwig von Mises


[Nota dell'editore: il messaggio del Presidente Obama sulla questione "Fiscal Cliff" può essere riassunto così: «O il Congresso mi peremtte di spennare i "ricchi," oppure voi sarete ad essere spennati quando un'impennata di tributi fiscali vi capiterà tra capo e collo il prossimo anno. O voi o loro.» La popolazione americana non dovrebbe cedere di fronte a questa demagogia criminale. Non solo spennare i ricchi porta al consumo di capitale e ad un impoverimento generale, ma contribuirebbe esiguamente a far scomparire il deficit federale. Senza un taglio della spesa del governo, il fardello di uno stato-leviatano ancor più ingombrante ricadrà inevitabilmente sulle spalle del settore produttivo. Mises spiega questi concetti in questo brillante estratto.]


[Azione Umana (1949). Un file mp3 di questo articolo, narrato da Jeff Riggenback, è disponibile per il download.]


L'esaurimento del fondo di riserva


L'idea che sottostà alle politiche interventiste è che i maggiori redditi e la ricchezza della parte più benestante della popolazione costituiscono un fondo che può essere liberamente usato per migliorare le condizioni dei meno abbienti. L'essenza della politica interventista è di togliere a un gruppo per dare a un altro. È confìsca e distribuzione. Ogni misura è in definitiva giustificata dichiarando che è equo opprimere il ricco a vantaggio del povero.

Nel campo della finanza pubblica la tassazione progressiva dei redditi e dei patrimoni è la manifestazione più caratteristica di questa dottrina. Tassare i ricchi e spendere il ricavato delle tasse per migliorare le condizioni dei poveri è il principio dei bilanci contemporanei. Nel campo delle relazioni industriali la riduzione delle ore di lavoro, l'aumento dei salari e mille altre misure sono raccomandate nella supposizione che favoriscano gli impiegati e gravino sul datore. Ogni problema economico di governo e della comunità è trattato esclusivamente dal punto di vista di questo principio.

Un esempio illustrativo è dato dai metodi applicati alla gestione delle imprese nazionalizzate e municipalizzate. Queste imprese spesso finiscono in un fallimento finanziario; i loro conti mostrano regolarmente perdite che gravano il Tesoro dello stato o della città. Non serve a nulla indagare se le perdite sono dovute all'inefficienza notoria della gestione pubblica delle imprese economiche o, almeno parzialmente, all'inadeguatezza dei prezzi a cui le merci e i servizi sono venduti ai clienti. Ciò che importa è che i contribuenti debbono coprire queste perdite. Gli interventisti approvano pienamente questo modo di agire. Essi rigettano appassionatamente le due altre soluzioni possibili: vendita delle imprese a imprenditori privati o aumenti dei prezzi praticati agli utenti a un livello che non determinino ulteriori perdite. La prima di queste proposte è per loro manifestamente reazionaria, perchè la tendenza inevitabile della storia è verso una sempre maggiore socializzazione. La seconda è ritenuta "antisociale," perchè graverebbe di più le masse consumatrici. È più giusto far sopportare l'onere ai contribuenti, cioè ai cittadini ricchi. La loro capacità contributiva è maggiore di quella della popolazione media che viaggia sulle ferrovie nazionalizzate, sui tram, sulle ferrovie sotterranee e sugli autobus. Domandare che tali pubblici servizi debbano essere autosufficienti è, dicono gli interventisti, un relitto delle vecchie idee della finanza ortodossa. Si potrebbe allora benissimo aspirare a rendere autonome le strade e le scuole pubbliche.

Non è necessario discutere coi sostenitori della politica del deficit. È ovvio che il ricorso al principio della capacità contributiva dipende dall'esistenza di redditi e fortune tali che possano ancora essere confiscate con le tasse. Non si può più ricorrervi una volta che questi fondi extra sono esauriti dalle tasse e da altre misure interventiste.

Questo è proprio il presente stato di cose della maggior parte dei paesi europei. Gli Stati Uniti non sono ancora andati così lontani. Ma se la tendenza attuale delle loro politiche economiche non viene alterata, quindi saranno nelle stesse condizioni fra pochi anni.

Per quanto ci riguarda, possiamo trascurare tutte le conseguenze prodotte dal completo trionfo del principio della capacità contributiva e concentrarci sui suoi aspetti finanziari.

L'interventista, sollecitando spese pubbliche addizionali, non è conscio del fatto che i fondi disponibili sono limitati. Egli non si rende conto che l'aumentata spesa in un settore impone restrizioni in altri settori. Secondo lui v'è abbondanza di moneta disponibile. Reddito e ricchezza del ricco possono essere liberamente assorbiti. Raccomandando una maggiore assegnazione per le scuole, egli semplicemente sottolinea il punto che sarebbe buona cosa spendere di più per l'istruzione. Non s'avventura però a provare che un aumento dell'assegnazione di bilancio per le scuole è più conveniente che aumentare quello di un altro settore (es. quello della sanità). Non gli capita mai che gravi argomenti possano essere sostenuti in favore della politica restrittiva della spesa e della riduzione degli imponibili fiscali. I sostenitori dei tagli di bilancio secondo lui difendono semplicemente gli interessi manifestamente ingiusti dei ricchi.

Al livello attuale delle imposte sul reddito e quelle di successione, questo fondo di riserva col quale gli interventisti cercano di coprire tutte le spese pubbliche va rapidamente esaurendosi. In molti paesi europei è praticamente scomparso del tutto. Negli Stati Uniti i recenti progressi dei tassi fiscali hanno prodotto soltanto risultati trascurabili sulle entrate, al di là di quanto si sarebbe ottenuto con una progressione che si fosse arrestata a tassi molto più bassi. Gli alti tassi di sovrimposizione per i ricchi sono molto popolari fra dilettanti demagoghi e interventisti, ma essi assicurano soltanto modeste aggiunte all'entrata.[1] Di giorno in giorno diventa sempre più ovvio che larghe aggiunte all'ammontare della spesa pubblica non possono essere finanziate "spremendo i ricchi," ma che gli oneri debbono essere sopportati dalle masse. La politica fiscale tradizionale dell'era interventista, i suoi magnificati strumenti della tassazione progressiva e della spesa generosa, sono stati spinti ad un punto in cui la loro assurdità non può più a lungo essere celata. Il noto principio che, mentre le spese private dipendono dalla dimensione del reddito disponibile, gli introiti pubblici si debbono regolare secondo le spese, si confuta da sè. Da qui in poi, i governi dovranno rendersi conto che un dollaro non può essere speso due volte e che le varie voci della spesa governativa stanno in mutuo conflitto. Ogni soldo addizionale di spesa governativa dovrà essere raccolto proprio da quella gente che sin qui si è preoccupata di trasferire gli oneri principali ad altri gruppi. Coloro che mirano a ottenere sussidi dovranno pagarseli da sè. Le perdite delle imprese gestite e possedute da enti pubblici verranno gravate sulla massa della popolazione.

La situazione del nesso datore-impiegato sarà analoga. La dottrina popolare sostiene che i salariati ottengono "guadagni sociali" a spese del reddito non guadagnato delle classi sfruttatrici. Gli scioperanti, si dice, non scioperano contro i consumatori ma contro "la direzione." Non vi è ragione di aumentare i prezzi dei prodotti quando i costi del lavoro sono aumentati; la differenza deve essere sopportata dai datori di lavoro. Ma quando la parte degli imprenditori e dei capitalisti viene sempre più assorbita da tasse, saggi salariali elevati e altri "guadagni sociali" degli impiegati e da prezzi di calmiere, nulla rimane per questa macchinosa funzione. Allora diventa evidente che ogni aumento salariale, con tutta la sua efficacia, deve influenzare i prezzi dei prodotti e che i guadagni sociali di ogni gruppo corrispondono esattamente alle perdite sociali degli altri gruppi. Ogni sciopero diventa, anche nel breve e non soltanto nel lungo andare, sciopero contro il resto della popolazione.

Un punto essenziale della filosofia interventista è l'esistenza di un fondo inesauribile che può essere spremuto senza fine. Tutta questa dottrina crolla quando questa fonte è prosciugata. Il principio di Santa Claus si elimina da sè.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


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Note

[1] Negli Stati Uniti il saggio di sovrimposta nella legge del 1942 era del 52% sul reddito imponibile tra $22,000-26,000. Se la sovrimposta si fosse arrestata a questo livello, la perdita d'entrata nel 1942 sarebbe stata di circa $249 milioni, ossia il 2.8% dell'imposta sul reddito totale individuale per sudetto anno. Nello stesso anno i redditi totali netti nelle classi di reddito da $10,000 e oltre erano di $8,912 milioni. La confisca completa di questi redditi non avrebbe prodotto un gettito di imposta come quello ottenuto in questo anno da tutti i redditi imponibili, cioè $9,046 milioni. Cfr. A Tax Program for a Solvent America, Committee on Postwar Tax Policy (New York, 1945), pagg. 116, 117 e 120.

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lunedì 23 dicembre 2013

Il mito dell'indipendenza della FED





di Murray N. Rothbard


[Estratto da The Case Against The Fed.]


L'operazione più segreta e meno riconducibile al governo federale non è, come ci si potrebbe aspettare, la CIA, la DIA, o qualche altra agenzia di intelligence super-segreta. La CIA e le altre operazioni di intelligence sono sotto il controllo del Congresso. Sono in qualche modo riconducibili a qualcuno: una commissione del Congresso supervisiona queste operazioni, controlla i loro bilanci ed è informata delle loro attività segrete. E' vero che le audizioni e le attività della commissione sono chiuse al pubblico; ma almeno i rappresentanti del popolo al Congresso assicurano una qualche riconducibilità per queste agenzie segrete.

E' poco noto, tuttavia, che esiste un'agenzia federale che supera le altre in segretezza. Il Federal Reserve System non è riconducibile a nessuno; non ha un budget; non è soggetto a nessun controllo; e nessuna commissione del Congresso conosce le sue operazioni, o le può davvero supervisionare. La Federal Reserve, praticamente in totale controllo del sistema monetario della nazione, non deve rendere conto a nessuno e questa strana situazione, quando riconosciuta, è sempre sbandierata come una virtù.

Così, quando nel 1993 è stato eletto il primo presidente democratico dopo oltre un decennio, l'anticonformista e presidente democratico dell'House Banking Committee, il texano Henry B. Gonzalez, introdusse ottimisticamente alcuni dei suoi progetti preferiti per aprire la FED al controllo pubblico. Le sue proposte sembravano lievi; non aveva intenzione di consegnare al Congresso il controllo del bilancio della FED. Il Gonzalez Bill richiedeva verifiche totalmente indipendenti sulle operazioni della FED; videoregistrazioni delle riunioni del comitato decisionale della FED; verbali dettagliati delle riunioni di politica da rilasciare entro una settimana, piuttosto che permettere alla FED, come accade ora, di rilasciare vaghe sintesi delle sue decisioni sei settimane più tardi. Inoltre, i presidenti delle dodici banche regionali della Federal Reserve sarebbero stati scelti dal presidente degli Stati Uniti, piuttosto che da banche commerciali delle rispettive regioni, come accade ora.

C'era da aspettarselo che il presidente della FED Alan Greenspan avrebbe resistito fortemente a simili proposte. Dopo tutto, è nella natura dei burocrati resistere a qualsiasi ingerenza nel loro potere sfrenato. Più sorprendente è stato il rifiuto del presidente Clinton per quanto riguarda il piano di Gonzalez, il cui potere, dopo tutto, sarebbe rafforzato dalla stessa legge. Le riforme Gonzalez, ha dichiarato il presidente, "corrono il rischio di indebolire la fiducia del mercato nella FED."

A livello superficiale, questa reazione presidenziale, anche se tradizionale tra gli amministratori delegati, è piuttosto sconcertante. Dopo tutto, una democrazia non dipende dal diritto della gente di sapere cosa sta succedendo nel governo per il quale devono votare? Una conoscenza ed una totale divulgazione non rafforzerebbero la fiducia del pubblico americano nei confronti delle autorità monetarie? Perché la conoscenza pubblica "indebolirebbe la fiducia del mercato"? Perché "la fiducia dei mercati" dipenderebbe da una maggiore ignoranza della popolazione rispetto a quanto accade per i segreti militari che potrebbero invece andare a beneficio dei nemici stranieri? Che cosa sta succedendo qui?

La risposta standard della FED e dei suoi sostenitori è che tali misure, comunque marginali, si scontrerebbero con "l'indipendenza dalla politica" della FED, che viene invocata come una sorta di verità auto-evidente. Il sistema monetario è molto importante, si sostiene, e quindi la FED deve godere di assoluta indipendenza.

"Indipendenza dalla politica" suona bene, e ha fatto fioccare un sacco di proposte di intervento burocratico e di potere sin dall'Era Progressista. Riforme stradali; controllo dei porti marittimi; regolamentazione delle industrie; previdenza sociale; queste e molte altre funzioni dello stato sono definite "troppo importanti" per essere lasciate ai capricci della politica. Ma una cosa è dire che le attività dei privati, o del mercato, dovrebbero essere libere dal controllo statale, un'altra è sponsorizzare "l'indipendenza dalla politica." Ma quelle di cui stiamo parlando sono agenzie ed operazioni statali, e dire che lo stato dovrebbe essere "indipendente dalla politica" veicola implicazioni molto diverse. Lo stato, a differenza del settore privato, non è responsabile né per gli azionisti né per i consumatori. La sua responsabilità nei confronti del pubblico e dei suoi rappresentanti la ritroviamo solo in parlamento; e se lo stato diventa "indipendente dalla politica" può significare solo che quella sfera di governo diventa un'oligarchia assoluta, che non deve rispondere a nessuno e la popolazione non sarà mai in grado di cambiare il personale o "prendere a pedate i mascalzoni." Se nessuna persona o gruppo, sia azionisti o elettori, può spodestare una classe dirigente, allora tale élite diventa più adatta ad una dittatura piuttosto che ad un paese presumibilmente democratico. Eppure è curioso come molti campioni autoproclamati della "democrazia," sia nazionali che globali, si stracciano le vesti per difendere il presunto ideale della totale indipendenza della Federal Reserve.

Il parlamentare Barney Frank (D., Mass.), co-sponsor del Gonzalez Bill, ha sottolineato che "se si prendono in considerazione i principi di cui la gente parla al giorno d'oggi," come "la riforma e la trasparenza del governo — la FED li viola più di ogni altra branca del governo." Su quali basi, allora, verrebbe sostenuto il decantato "principio" di una FED indipendente?

È istruttivo esaminare chi possano essere i difensori di questo presunto principio, e le tattiche che stanno utilizzando. Una particolare agenzia politica da cui la FED vuole essere indipendente è il Tesoro degli Stati Uniti. Eppure Frank Newman, sottosegretario al Tesoro per le finanze nazionali durante l'era Clinton, respingendo la riforma Gonzalez ha dichiarato: "La FED è indipendente e questo è uno dei concetti di base." Inoltre, una piccola nota rivelatrice ci arriva dal New York Times quando riporta la reazione della FED al Gonzalez Bill: "La FED sta già lavorando dietro le quinte per organizzare battaglioni di banchieri affinché gridino contro gli sforzi di politicizzare la banca centrale" (New York Times, 12 Ottobre 1993). Proprio vero. Ma perché questi "battaglioni di banchieri" dovrebbero essere così ansiosi e desiderosi di mobilitarsi a favore del controllo assoluto della FED sul sistema monetario e bancario? Perché i banchieri dovrebbero essere così pronti a difendere un'agenzia federale che li controlla e li regola, e praticamente determina le operazioni del sistema bancario? Le banche private non dovrebbero volere che il loro signore e padrone sia sottoposto ad un qualche controllo in più, a qualche restrizione in più? Perché un settore regolamentato e controllato dovrebbe essere così innamorato del potere smisurato del proprio controllore federale?

Prendiamo in considerazione qualsiasi altra industria privata. Non sarebbe sospettoso se, per esempio, il settore assicurativo chiedesse potere incontrollato per i suoi regolatori statali, o se il settore degli autotrasporti chiedesse potere totale per la ICC, o se le case farmaceutiche chiedessero a gran voce potere totale e segreto per la Food and Drug Administration? Quindi non dovremmo essere molto sospettosi del rapporto stranamente accomodante tra le banche e la Federal Reserve? Che cosa sta succedendo qui? Purtroppo il nostro compito in questo volume, aprire la FED allo scrutinio pubblico, non sta ottenendo consensi.

Il potere assoluto e la mancanza di responsabilità da parte della FED sono generalmente difesi da un solo motivo: qualsiasi modifica indebolirebbe l'impegno inflessibile della Federal Reserve, ovvero, condurre una "lotta contro l'inflazione." Questa è la difesa principe della FED e del suo potere sfrenato. Le riforme Gonzalez, avvertono i funzionari della FED, potrebbero essere considerate dai mercati finanziari "come un indebolimento della capacità della FED di combattere l'inflazione" (New York Times, 8 Ottobre 1993). Nella successiva testimonianza al Congresso, il presidente Alan Greenspan ha elaborato questo punto: i politici, e presumibilmente il pubblico, sono eternamente tentati di espandere l'offerta di moneta e quindi aggravare l'inflazione (dei prezzi). Così si è epsresso Greenspan:

La tentazione è quella di spignere sull'acceleratore monetario, o come minimo evitare il freno monetario fino a dopo le prossime elezioni. Cedere a tali tentazioni rischia di impartire all'economia una distorsione inflazionistica e potrebbe portare ad instabilità, recessione e stagnazione economica.

La mancanza di responsabilità della FED, ha aggiunto Greenspan, è un piccolo prezzo da pagare per evitare di "cedere la conduzione della politica monetaria nelle mani di politici subordinati alle pressioni dei cicli elettorali" (New York Times, 14 Ottobre 1993).

Ecco qui. La popolazione, nella mitologia della FED e dei suoi sostenitori, è una grande bestia, continuamente oggetto di una brama di inflazionamento dell'offerta di moneta e quindi disposta a sottoporre l'economia all'inflazione ed alle sue terribili conseguenze. Quei terribili e fin troppo frequenti disagi chiamati "elezioni," subordinano la mente dei politici a queste tentazioni; specialmente se collocati in istituzioni politiche come la Camera dei Rappresentanti, la quale si rivolge al popolo ogni due anni ed è quindi particolarmente sensibile alla volontà pubblica. La Federal Reserve, d'altra parte, guidata da esperti monetari avulsi dalla lussuria della popolazione per l'inflazione, è sempre pronta a promuovere l'interesse pubblico di lungo periodo combattendo una lotta eterna contro il mostro dell'inflazione. Insomma, c'è un disperato bisogno del controllo assoluto della Federal Reserve sul denaro affinché essa salvi il popolo da se stesso e dalle sue passioni e tentazioni di breve termine. Un economista monetario, che ha trascorso gran parte degli anni '20 e '30 ad istituire banche centrali in tutto il Terzo Mondo, è stato comunemente indicato come "il medico del denaro." Nell'attuale epoca terapeutica, forse Greenspan ed i suoi confratelli vorrebbero essere considerati dei "terapisti" monetari, sorveglianti gentili ma severi che noi investiamo di potere assoluto per salvarci da noi stessi.

Ma nella somministrazione della terapia, cosa c'entrano i banchieri privati? C'entrano eccome, secondo i funzionari della Federal Reserve. La proposta Gonzalez (permettere al presidente di eleggere i vari presidenti delle FED regionali) "complicherebbe la vita alla FED nella sua lotta all'inflazione." Perché? Perché la "via sicura" per "minimizzare l'inflazione" è "avere presidenti delle banche regionali nominati da banchieri privati." E perché questo ruolo dei banchieri privati dovrebbe risultare una "via sicura"? Perché, secondo i funzionari della FED, i banchieri privati "sono tra i falchi dell'inflazione più feroci al mondo" (New York Times, 12 Ottobre 1993).

La visione del mondo della Federal Reserve e dei suoi sostenitori è ora completa. Non solo la popolazione ed i politici saranno eternamente soggetti alla tentazione di inflazionare; ma è importante che la FED abbia una partnership accomodante con i banchieri privati. Solo questi ultimi, come "feroci falchi dell'inflazione," possono sostenere la devozione eterna della FED alla lotta contro l'inflazione.

Ecco qui l'ideologia della FED che si riflette nella sua stessa propaganda, nelle cinghie di trasmissione dell'Establishment come il New York Times, e nelle dichiarazioni e nei libri di testo di innumerevoli economisti. Anche quegli economisti che vorrebbero vedere più l'inflazione accettano e sostengono il ruolo della FED. Eppure ogni aspetto di questa mitologia è l'opposto della verità. Non potremmo ragionare in modo corretto sul denaro, sul sistema bancario o sulla Federal Reserve fino a quando questa leggenda fraudolenta non verrà esposta e demolita.

C'è, tuttavia , un solo aspetto di questa leggenda che è effettivamente corretto: la causa scatenante il virus dell'inflazione dei prezzi è l'inflazione, o l'espansione, dell'offerta di denaro. Proprio come un aumento della produzione o dell'offerta di cotone farà sì che il raccolto sarà più conveniente sul mercato; così la creazione di più denaro renderà l'unità di denaro, ogni franco o dollaro, più economica e ne diminuirà il potere d'acquisto rispetto alle altre merci sul mercato.

Ma consideriamo questo fatto alla luce del mito sopracitato sulla Federal Reserve. Si suppone che la popolazione invochi con un certo clamore l'inflazione mentre la Federal Reserve, affiancata dai suoi alleati banchieri, si imponga risolutamente contro questo chiasso miope. Ma la popolazione come dovrebbe realizzare questa inflazione? La popolazione come potrebbe creare, es. "stampare," più soldi? Sarebbe difficile farlo, dal momento che solo una istituzione nella società è legalmente autorizzata a stampare denaro. Chiunque tenti di stampare moneta viene accusato di "contraffazione," argomento che il governo federale prende molto sul serio. Considerando che il governo potrebbe chiudere un occhio su tutti gli altri illeciti e reati, tra cui la rapina, il furto e l'omicidio, e si potrebbe preoccupare della "giovinezza rubata" del criminale e trattarlo con tenerezza, c'è un gruppo di criminali che nessuno stato tratta con i guanti: i falsari. Il falsario è braccato seriamente e in modo efficiente; perché sta commettendo un crimine che lo stato prende molto sul serio: sta interferendo con le entrate statali: in particolare, col potere monopolistico di stampare denaro goduto dalla Federal Reserve.

Il "denaro," nella nostra economia, è formato da pezzi di carta emessi dalla Federal Reserve su cui ci sono incise le seguenti parole: "Questa bancinota è a corso legale per tutti i debiti privati e pubblici." Questa "banconota della Federal Reserve," e nient'altro, è denaro e tutti i fornitori ed i creditori devono accettarla, che piaccia o no.

Quindi: se l'inflazione cronica subita dagli americani, e in quasi tutti gli altri paesi, è causata dalla creazione continua di nuovo denaro, e se in ogni paese la relativa "Banca Centrale" (negli Stati Uniti, la Federal Reserve) è l'unica fonte di monopolio e creatrice di tutti i soldi, chi è responsabile della piaga dell'inflazione? Chi se non la stessa istituzione che è unicamente al potere di creare denaro, cioè la FED (e la Banca d'Inghilterra e la Banca d'Italia, ed altre banche centrali)?

In breve: prima ancora di esaminare il problema nel dettaglio, dovremmo già riconoscere un barlume di verità: il tambureggiare della propaganda, secondo cui la FED è impegnata contro la minaccia dell'inflazione causata da altri, non è altro che un gioco delle tre carte ingannevole. La sola responsabile dell'inflazione, la Federal Reserve, non fa altro che smorzare le grida "sull'inflazione," per la quale sembrano responsabili tutti gli altri. Quello che stiamo vedendo è la vecchia tattica del ladro che si mette a gridare "Fermati, ladro!" e corre lungo la strada indicando gli altri. Cominciamo ad intravedere il motivo per cui è sempre stato importante per la FED, e per le altre banche centrali, investirsi di un'aura di solennità e di mistero. Infatti, come vedremo più dettagliatamente, se la popolazione sapesse ciò che sta succedendo, se fosse in grado di strappare la tenda che copre l'imperscrutabile Mago di Oz, scoprirebbe ben presto che la FED, lungi dall'essere la soluzione indispensabile al problema dell'inflazione, è essa stessa il cuore del problema. Ciò di cui abbiamo bisogno non è una FED totalmente indipendente ed onnipotente; non ci serve affatto la FED.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


venerdì 20 dicembre 2013

Come diminuire la disuguaglianza di reddito





di David Howden


E' da tanto che il Globe and Mail combatte contro il crescente divario di ricchezza in Canada, o almeno contro una tale percezione. Come parte della sua serie chiamata Wealth Paradox, l'edizione di questo fine settimana ha esaminato alcune politiche volte a ridurre le disuguaglianze di reddito nel paese.

Prima di valutare se queste misure ridurranno le disparità di reddito – e quindi preservaranno ciò che il Globe definisce il valore "caro" ai canadesi di "uguali opportunità per tutti" – dovremmo guardare in che misura la disuguaglianza di reddito è in aumento.

Un modo per misurarla è attraverso l'indice di Gini. Questo indice esamina la dispersione statistica dei redditi. Il valore di uno indica una disuguaglianza massimale di reddito, come accadrebbe se un canadese guadagnasse tutti gli stipendi del paese. Il valore zero indica l'assenza di disuguaglianza, e può essere pensata come se tutti guadagnassero lo stesso ammontare. Un po' di tempo fa Stephen Gordon di Worthwhile Canadian Initiative ha pubblicato questo grafico:




Risaltano due fatti. Il primo è che la maggior parte della crescente disuguaglianza in Canada si è verificata prima del 1995, ed è stata relativamente costante sin da allora. (Anche un po' in calo.) La seconda è che la tendenza in Canada sembra parallela ad altri paesi, come il Regno Unito e la Svezia. Tutti e tre i paesi, e più in particolare l'ultimo, hanno dei welfare state ben sviluppati mirati a livellare la società attraverso la ridistribuzione della ricchezza e del reddito.

Questo grafico causerà disagio ad alcuni poiché vi è una chiara percezione che la disuguaglianza di reddito è in crescita e qualcuno ha una marcia in più rispetto al resto di noi. Questa percezione è parzialmente supportata dall'aumento dei prezzi che ci rende più poveri, e in parte da un'anomalia statistica. Alcuni stanno diventando sempre più ricchi a scapito di tutti gli altri canadesi, ma il gruppo è così piccolo da avere poco effetto sulla misura più ampia della dispersione del reddito.

James Mirtle del Globe dice che il prezzo dell'hockey è in costante aumento, tanto che il passatempo nazionale ora rischia di diventare un'opzione solo per la classe più alta. Eppure quello che trascura Mirtle, e che molti commenti all'articolo sottolineano, è che l'hockey è sempre stato uno sport costoso.

Il fatto che sia più costoso ora di quanto non fosse in passato può essere spiegato in tre modi.

In primo luogo, decenni di inflazione duratura della Banca del Canada hanno fatto scendere il valore del Loonie. Di conseguenza dobbiamo pagare di più per tutti i beni e servizi che acquistiamo – hockey incluso. In secondo luogo, con un lieve aumento della ricchezza in alcune aree si nota un cambiamento delle preferenze. L'effetto ricchezza fa aumentare la spesa per alcune attività all'aumentare dei redditi: il prezzo delle vacanze e delle bistecche è aumentato molto negli ultimi 25 anni, ma non leggo tanti articoli a sostegno di questo tema come un problema legato alla disparità di reddito. Infine, i canadesi hanno meno figli ed uno dei risultati è che i genitori sono in grado di spendere di più per coccolarli. Il tasso di fecondità in Canada si attesta oggi all'1.63 figli per coppia. Comparatelo con il 3.81 del 1960 e vedrete che la coppia media canadese è ora in grado di dedicare più denaro allo sviluppo del proprio figlio. Questo significa che sono disposti e in grado di pagare prezzi più elevati, e dovremmo aspettarci che i prezzi di alcune attività – come l'hockey – aumenteranno di conseguenza.

Come parte della sua serie, il Globe ha ospitato un sondaggio per determinare quali politiche avrebbero meglio ridotto gli effetti della disuguaglianza di reddito. Nessuna delle politiche va a fondo della crescente disparità, e la maggior parte avrebbe il risultato opposto.

  1. Ripristinare l'equità nel sistema fiscale. E' vero che l'attuale sistema fiscale, con il suo insieme complesso di deduzioni, esenzioni, crediti e trasferimenti, avvantaggia i ricchi. Dopo tutto, chi ha più probabilità di permettersi un commercialista o un avvocato fiscalista per navigare in questo labirinto complesso? Gli ultimi 50 anni hanno visto un costante aumento dell'uso di crediti, esenzioni e deduzioni per ridurre le disparità di reddito, eppure questa resta ancora lì. I genitori, oggi più che mai, possono rivendicare maggiori deduzioni e ricevere più crediti d'imposta per i figli. Se aumentare l'equità davanti al sistema fiscale avrebbe in qualche modo ripristinato la parità dei redditi, non pensate che sarebbe stata già raggiunta? (Come ho sostenuto in precedenza, ci sono alcuni criteri che è possibile utilizzare per valutare se una tassa è giusta – in molti casi l'imposta stessa è la causa di iniquità o redistribuzione indebita, e non la sua soluzione.)

  2. Emulare l'approccio della Germania per quanto riguarda la formazione delle competenze. Forse questo avrebbe potuto funzionare, a patto che si riescano ad identificare quali siano le competenze migliori e come dovrebbero essere promosse. In questo momento i governi federali e provinciali cercano di promuovere l'istruzione attraverso sovvenzionamenti e borse di studio. Eppure gli studenti si laureano con un insieme di abilità che hanno poco a che fare con quelle richieste dalle imprese. Come possiamo fidarci di una nuova politica volta alla formazione delle competenze, quando i tentativi precedenti – come ad esempio le politiche d'istruzione generali – non hanno avuto successo?

  3. Potenziare il sostegno ai lavoratori poveri. L'economista Miles Corak spiega che dare più soldi ai lavoratori poveri (attraverso un supplemento per quelli a basso reddito) potrebbe aiutare le persone della classe inferiore a muoversi più in alto sulla scala sociale. Ricordiamo quali sono due dei principi più elementari in economia: 1) gli incentivi contano, e 2) cercare le conseguenze non intenzionali di un'azione. Cosa vi fa pensare che incentivare le persone ad essere lavoratori a basso salario ridurrà le disparità di reddito spingendoli più in alto sulla scala sociale e non spingendo più in basso coloro con salari alti? Infatti gli economisti citano l'indennità di disoccupazione e le leggi sul salario minimo come esempi di politiche che promuovono la disoccupazione o la sottoccupazione. Perché sforzarsi di migliorare se si ha garantito quasi lo stesso risultato con il minimo sforzo?

  4. Migliorare l'istruzione nella prima infanzia. Si veda il punto 2 qui sopra. Oggi abbiamo la popolazione giovanile più istruita della storia del Canada. I bambini hanno assistito allo sbocciare di una miriade di opzioni mai viste decine di anni fa per la prima infanzia. Se questa era la soluzione al problema, perché è perdurato nonostante i notevoli progressi in questi tipi di politiche? In effetti, lo stesso problema si ripresenta per quanto riguarda tutte le politiche statali – come determinare quali competenze siano necessarie e utili.

  5. Creare un nuovo "contratto sociale." Jamison Steeve del Globe ci spiega che l'introduzione di sostegni sociali più ampi, come l'assistenza sanitaria garantita (in aggiunta a quella pubblica?) e le pensioni, rappresenterebbero una politica costosa seppur necessaria per aiutare i lavoratori a tempo determinato e part-time a salire sulla scala del reddito. In realtà si avrebbe probabilmente l'effetto opposto, come è accaduto in altri paesi con sistemi ben sviluppati ma simili. Più si è costosi da licenziare, più si è costosi da assumere. I nuovi "contratti sociali" che dovrebbero presumibilmente aumentare la certezza di un posto di lavoro per coloro che attualmente non ce l'hanno, finiscono tipicamente per farglielo perdere. Perché un'azienda dovrebbe essere costretta ad assumersi il rischio di un nuovo dipendente? In Spagna l'attuale tasso di disoccupazione per quelli sotto i 30 anni si aggira intorno al 50%. Se i lavoratori spagnoli non hanno i migliori contratti di lavoro al mondo, ci vanno molto vicino; essi includono garanzie in materia di previdenza sociale ed ostacoli al licenziamento. Ciò potrebbe sembrare fenomenale, ma solo se si ha un lavoro. Le imprese che affrontano incertezze e costi alti nel licenziare i dipendenti, sono riluttanti ad assumere. Di conseguenza ci sono meno opportunità di lavoro per i giovani e gli inesperti.

  6. Non fare nulla, non c'è nessun problema importante.

Se avete letto fino a questo punto, potreste pensare che sono più in sintonia con questo suggerimento finale. In realtà no. Sebbene abbia i miei dubbi che la crescente disparità di reddito sia un risultato così disastroso come molti credono, mi rendo conto che alcuni saranno lasciati indietro.

Tuttavia, quelli che si trovano avanti rispetto al resto di noi non costituiscono un gruppo tanto grande come si viene indotti a credere. Dal punto di vista statistico sappiamo che la disparità di reddito non è in aumento, o almeno non tanto quanto siamo portati a credere (si veda la discussione sull'indice di Gini qui o qui). Percepiamo che il divario si allarga perché c'è un piccolo gruppo di canadesi che è sempre avanti rispetto al resto degli altri, anche se la stragrande maggioranza di noi ha assistito ad un miglioramento della qualità della vita rispetto al passato. Automobili, computer e telefoni sono tutti migliorati rispetto a 10 anni fa, e la gente tra i più bassi gradi di reddito generalmente non deficita di tanti beni materiali, come poteva accadere diversamente in passato.

Se c'è qualcosa da fare, tuttavia, è quella di fermare il vantaggio che un certo gruppo ha sugli altri canadesi. Questo gruppo io lo definisco come l'establishment bancario. Banche e banchieri hanno un piede sul resto di noi in due modi.

In primo luogo, sono in grado di utilizzare una fonte di finanziamento che non è disponibile al resto di noi. Nell'ambito di un sistema bancario a riserva frazionaria, le banche fanno uso dei depositi per finanziare le loro attività di prestito. A nessun altro business è consentito utilizzare gli asset dei propri clienti per trarre profitto. Di conseguenza le banche possono svolgere un'attività che al resto di noi non è concesso di fare. Non solo, ma la fonte di finanziamento è quasi a costo zero. Considerate il tasso di interesse che la banca paga sul vostro conto di deposito rispetto a quello che guadagna sul suo credito ipotecario – la discrepanza è parte del profitto di cui la banca gode utilizzando il vostro deposito per finanziare le sue attività di prestito.

In secondo luogo, gli effetti redistributivi della politica monetaria genera vincitori e vinti. Quando la Banca del Canada aumenta l'offerta di moneta, il risultato è un aumento dei prezzi. Questi prezzi non aumentano in modo uniforme o tutti nello stesso monento, ma lo fanno come un'onda. Coloro che ricevono per primi il denaro e lo spendono, fanno aumentare i prezzi. Questa spesa aumenta anche il reddito di coloro che ricevono subito dopo il denaro, anche se ne beneficiano meno degli utenti iniziali poiché i prezzi sono aumentati un po'. Mentre questo processo continua, possiamo vedere che l'ultima persona che ottiene il nuovo denaro ci perderà perché i suoi aumenti nominali di reddito sono stati compensati dai prezzi già aumentati. I debitori vincono, mentre i creditori e quelli a reddito fisso perdono.




Nel 2012 la Banca del Canada ha aumentato l'offerta di moneta di circa $80 miliardi. Sono circa $2,500 per uomo, donna e bambino in questo paese. Se appartenete ad una famiglia di quattro persone, spero che abbiate ricevuto il vostro assegno da $10,000.

Naturalmente non l'avete ricevuto, né siete venuti a contatto (con molta probabilità) con questi dollari di nuova creazione. Ma sapete cosa? Ognuno di questi dollari è passato per forza di cose da una banca (alcuni sono stati probabilmente spesi per le partite di hockey dei figli dei banchieri, spingendo verso l'alto le tariffe di noleggio delle piste). Dopo tutto, l'establishment bancario è il punto di ingresso del nuovo denaro nell'economia canadese. Potreste quasi pensare ai banchieri come gli scagnozzi della Banca del Canada che fanno il lavoro sporco. (Probabilmente la maggior parte dei banchieri non se ne rende conto.)

L'esito è che questo nuovo denaro è stato speso da qualcuno prima di chiunque altro. Se esiste una fonte di disuguaglianza di reddito, è qui che dobbiamo guardare. L'uso del denaro è una grande forza di bilanciamento nella nostra società. Esso ci permette di segnare i punti in modo rapido e senza sforzo, e di vedere chi serve meglio i clienti. Ma quando la Banca del Canada altera l'offerta di moneta, cambia artificialmente le regole del gioco. Le aziende non guadagnano più profitti servendo al meglio i clienti, ma mettendosi in prima linea per utilizzare questo nuovo denaro prima di chiunque altro, e quindi approfittarne prima che i prezzi inizino a salire.

Se esiste un gruppo davanti a chiunque altro in questo momento, è la classe bancaria. Porre fine al regno della Banca del Canada sull'offerta di moneta aiuterebbe molto a ridurre le forze che ampliano il divario di reddito tra i banchieri e il resto di noi.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


giovedì 19 dicembre 2013

Comode illusioni: Le 12 banche regionali Federal Reserve

Credo che gli Stati Uniti siano diventati il mix di due paesi: Giappone e Gran Bretagna. L'economia statunitense sta subendo un lento ma inesorabile svuotamento strutturale nella produttività reale (come è accaduto anche in Gran Bretagna), dove i settori "euforici" dell'economia sopprimono quelli che andrebbero a beneficio della società. Perché? Perché il settore finanziario, ad esempio, è cresciuto a tal punto da essere diventato TBTF e perché calciare il barattolo è l'unico modo con cui una nazione debitrice può ritardare il giorno della resa dei conti, senza dover re-invetare la struttura della sua economia e senza affrontare i suoi problemi di debito (in continuo accumulo). Invece di affrontare subito la sua principale malattia economica, cosa che richiederebbe l'assunzione di una medicina amara che causerebbe inevitabilmente dolore economico a molte persone per un certo periodo di tempo, è politicamente più facile salvaguardare i settori in sofferenza vendendo l'illusione di una presunta ripresa e facendo cuocere le rane a fuoco lento. L'attento lettore capirà benissimo chi sono le rane, arrivati a questo punto... E non si tratta solo degli USA. L'impoverimento crescente del bacino della ricchezza reale a vantaggio delle attività improduttive riduce lo standard di vita di Main Street in maniera persistente, mentre i pianificatori centrali sperano che la redistribuzione della ricchezza sostenuta dal debito ammorbidisca il colpo inferto alla classe media in modo da prevenire rivolte sociali. Il loro piano sta funzionando "alla grande."
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di Gary North


Alla fine del dicembre 1913, il governo degli Stati Uniti approvò il Federal Reserve Act.

I promotori avevano un problema politico: ampia resistenza all'idea di una banca centrale. Quindi i progettisti del Federal Reserve System -- soprattutto Kuhn, Loeb e l'economista Paul Warburg, un immigrato tedesco -- crearono un'illusione: un sistema decentralizzato di banche regionali Federal Reserve. Queste erano private. Erano apparentemente indipendenti. Erano impotenti -- fatta eccezione per la Federal Reserve Bank di New York, dove è sempre risieduta l'influenza reale di tutto il Federal Reserve System.

Se si vuole capire questo sistema, iniziate con il libro di Murray Rothbard, The Mystery of Banking. L'ho recensito qui: http://mises.org/daily/5499. Poi a seguire con il libro di Griffin, The Creature from Jekyll Island. Ne fa un riassunto l'autore stesso in una conferenza video qui: http://www.garynorth.com/public/11738.cfm. Entrambi presentano la FED come il braccio "armato" del cartello dei banchieri. Nessun libro di testo sull'economia l'ha mai fatto. Il capitolo sui cartelli non viene mai seguito da quello sulla FED. Il collegamento sarebbe troppo evidente.



RICHARD FISHER SULLA RICERCA DI RENDITA

Richard Fisher è il presidente della Federal Reserve Bank di Dallas. E' stato sempre critico nei confronti di Ron Paul.

In un recente discorso in Australia, ha marcato la distinzione tra il consiglio dei governatori della Federal Reserve, che è un'agenzia del governo degli Stati Uniti, e le 12 banche regionali Federal Reserve, che non sono agenzie del governo federale, ma che tecnicamente sono istituzioni senza scopo di lucro.

Se andate sul sito della Federal Reserve, vedrete che il suo URL termina con .gov. Se andate sui siti web delle banche regionali Federal Reserve, vedrete che i loro URL terminano in .org. Non terminano in .com.

Le banche regionali Federal Reserve non sono quotate in borsa. Sono di proprietà privata. Sono di proprietà di quelle banche commerciali nei loro distretti. Non ci viene mai detto quali banche possiedono quante quote. Tali questioni non interessano alla popolazione. Non ha voce in capitolo. Sono organizzazioni strettamente private. Pertanto il governo federale non ha voce in capitolo su quelle banche che detengono le suddette quote, né ce l'ha per l'elezione dei dirigenti, tra cui il presidente di ciascuna delle banche regionali.

In altre parole, il sistema è una rete di amici degli amici. Questa rete controlla, o almeno influenza, le questioni bancarie regionali. Non ci viene mai detto quanta autorità possiedono le banche regionali. La letteratura ufficiale rilasciata dalle banche regionali e dal Federal Reserve System tace su questo tema. Vale a dire, quanta autonomia hanno? Molto più importante, quanta autonomia ha la Federal Reserve Bank di New York? Questi argomenti non vengonoe mai discussi in pubblico da un qualsiasi membro del Federal Reserve System o da una banca regionale Federal Reserve. E' un argomento vietato. Non viene discusso nei libri di testo sulla moneta e sul settore bancario. Non viene discusso nei libri di testo di storia americana o nei libri di testo di economia. Un silenzio incredibile copre l'intero tema.

Sul sito del Federal Reserve System, leggiamo quanto segue.

Il Federal Reserve System adempie alla sua missione pubblica come entità indipendente all'interno del governo. Non è "proprietà" di nessuno e non è un ente privato a scopo di lucro.

Come banca centrale della nazione, la Federal Reserve deriva la sua autorità dal Congresso degli Stati Uniti. E' considerata una banca centrale indipendente perché le sue decisioni di politica monetaria non devono essere approvate dal Presidente o da chiunque altro nel ramo esecutivo o legislativo del governo, non riceve finanziamenti stanziati dal Congresso e le condizioni dei membri del Consiglio dei Governatori si estendono su più mandati presidenziali e del Congresso.

Tuttavia la Federal Reserve è soggetta al controllo del Congresso, che spesso esamina le sue attività e potrebbe alterare le sue responsabilità per statuto. Pertanto la Federal Reserve può essere più accuratamente descritta come "indipendente all'interno del governo" piuttosto che "indipendente dal governo."

Le 12 banche regionali Federal Reserve, che sono state istituite dal Congresso come le braccia esecutive del sistema bancario centrale della nazione, sono organizzate in modo simile a società private -- cosa che può generare una certa confusione sulla loro "proprietà." Ad esempio, le Reserve Bank emettono quote di azioni alle banche aderenti. Tuttavia possedere le azioni delle Reserve Bank è molto diverso dal possedere azioni di una società privata. Le Reserve Bank non sono gestite a scopo di lucro, e la proprietà di una certa quantità di azioni è, per legge, una condizione di appartenenza al Sistema. L'azione non può essere venduta, scambiata, o impegnata a garanzia di un prestito; i dividendi sono, per legge, il 6% l'anno.


I dividendi sono del 6% l'anno. Ciò è stabilito per legge. Questo significa che non c'è concorrenza. Questo significa che non c'è libero mercato. Questo significa che le banche regionali Federal Reserve sono agenzie in cerca di rendite. Non si possono avere due paradisi. Fisher vuole presentarlo così, ma non lo è.

In Australia Fisher stava spacciando la stessa illusione che è stata spacciata per un secolo dai promotori del Federal Reserve System. Ci si aspetta che le persone ci credano, e alla fine ci credono davvero. I libri di storia lo ripetono. Ma sono tutte sciocchezze. Oltre ad essere autorizzate ad immettere cinque membri nel Federal Open Market Committee, le banche regionali Federal Reserve hanno poca influenza... con una sola eccezione: la Federal Reserve Bank di New York. Quest'ultima, che è sempre stata la banca regionale primaria e che conduce la politica del FOMC, detiene una posizione stabile nel FOMC. I promotori dell'illusione non sottolineano il fatto che la Federal Reserve Bank di New York è unica nel sistema delle banche regionali. Il resto di loro rappresenta solo oggetti di vetrina. Tutte le banche regionali Federal Reserve sono uguali, ma alcune sono più uguali delle altre.

Ad un certo punto, Fisher ha fatto distinzione tra la politica di Washington e le operazioni silenziose delle banche regionali Federal Reserve. Ha definito Washington come il braccio politico, e ha usato il termine in senso peggiorativo. Ha detto che a Washington c'è una grande competizione tra cercatori di rendite. "Cercatori di rendite" è la frase usata dagli economisti per descrivere le persone e le organizzazioni che cercano garanzie da parte del governo. Un cercatore di rendita non vuole vivere con spirito imprenditoriale; vuole vivere mediante un accordo col governo per una protezione di qualche tipo. Gli economisti sono generalmente ostili ai cercatori di rendite, con una eccezione: il Federal Reserve System.

In questo passaggio, Fisher ha gettato catrame e piume sul Federal Reserve System, perché fa parte del processo politico. Ha ammesso che non è indipendente dal governo federale. Il presupposto generale è che sia indipendente, e dovrebbe esserlo. Ma stava dicendo che le 12 banche regionali sono davvero indipendenti. Non sono dunque cercatrici di rendite politiche. Ecco cosa ha detto.

Il presidente degli Stati Uniti nomina, e il Senato degli Stati Uniti conferma, il presidente e gli altri sei governatori della FED che risiedono a Washington. I presidenti che gestiscono il business della nostra banca centrale attraverso la dozzina di banche Federal Reserve sparse in tutto il paese, non sono dipendenti federali. Essi operano sotto la supervisione del Federal Reserve Board, ma rispondono al volere dei loro consigli dei governatori composti da nove cittadini privati ​​provenienti dai loro singoli distretti Reserve Bank. I 12 presidenti delle Federal Reserve Bank rappresentano il cuore del paese, "Main Street" come si dice negli Stati Uniti. A differenza dei governatori della Federal Reserve, noi non dobbiamo sobbarcarci il dover vivere nel clima politico di Washington D.C.; ci occupiamo delle banche dei banchieri piuttosto che di fare pressioni sui lobbisti e sui cercatori di rendite che infestano il centro politico della nostra nazione.


Sta dicendo che le banche regionali Federal Reserve sono le banche dei banchieri. Davvero? La banca è regolata dalla legislazione del governo statale e dal controllo burocratico. Le 12 banche regionali Federal Reserve non sono disciplinate da norme statali. Fino a che punto le 12 banche regionali sono separate dal sistema nazionale della banca centrale? Possono emettere moneta di propria autorità? No. Possono creare riserve di propria autorità, indipendentemente dal FOMC? No. E allora in che senso sono banche?

Giudizialmente non hanno concorrenti. Ogni banca ha il monopolio nel suo distretto. Tale monopolio è stato istituito con legge federale nel 1913. Ogni banca isola, quindi, i suoi profitti dalla libera concorrenza. Pertanto ogni banca rappresenta un'organizzazione in cerca di rendita, come definita da Fisher. Le banche locali detengono azioni nelle banche regionali Federal Reserve. Quali sono i pagamenti effettuati dalla Federal Reserve originale alle banche azioniste? Rricevono un rendimento del 6%. Come fa una banca regionale Federal Reserve a generare reddito sufficiente per pagare i dividendi alle banche azioniste? Non ci viene detto. In che modo, dunque, le banche regionali Federal Reserve non stabiliscono operazioni di ricerca di rendita per i possessori delle azioni? Da qualsiasi definizione normale di cercatore di rendita, le banche regionali Federal Reserve sono agenti dei cercatori di rendite: le banche commerciali. Eppure, come dice Fisher, sono completamente fuori da qualsiasi controllo da parte della politica locale. Vennero create nel 1913 dal Federal Reserve Act e continuano tutt'oggi ad operare, non fornendo alcun servizio che il libero mercato non potesse fornire, o che il Federal Reserve System centralizzato non potesse fornire.



UN CARTELLO

Allora qual è la funzione delle banche regionali Federal Reserve? E' principalmente politica. Si tratta di un'illusione creata dai promotori originali del Federal Reserve System. Sono state istituite appositamente per fornire l'illusione di controllo regionale, quando in realtà il Federal Reserve System è una vera banca centrale, con i poteri connessi con tutte le banche centrali nazionali. La banca centrale crea la base monetaria con cui le banche fanno prestiti. Le banche regionali Federal Reserve non possono farlo. Le banche regionali Federal Reserve sono ora, e sono sempre state, una comoda illusione per ingannare i contribuenti e gli elettori affinché credessero che la Federal Reserve non fosse una banca centrale, con tutta l'autorità, il potere, il controllo ed il cartello delle altre banche centrali.

Le banche regionali Federal Reserve forniscono cinque membri votanti al FOMC. I sette governatori possono scavalcarli. Ma di solito votano in blocco, con un solo contrario, al massimo. La funzione del FOMC è quella di un cercatore di rendite. La Federal Reserve gestisce un cartello. Si tratta di un cartello per le più grandi banche commerciali -- circa una dozzina su 7,000.

Questa è la realtà economica. Inizia qui. Ma tenete a mente l'attribuzione di Fisher alla ricerca di rendita. Non vi è alcuna agenzia più impegnata nella ricerca di rendita rispetto al Federal Reserve System. Questo è il motivo per cui le banche multinazionali di New York non vanno mai in bancarotta. E non ci sono mai andate.

Nota: Lehman Brothers è fallita il 15 settembre 2008. In qualità di banca di investimento, non era un membro del sistema bancario nazionale della Federal Reserve. Il 22 settembre le ultime due grandi banche di investimento, Morgan Stanley e Goldman Sachs, vennero ri-strutturate e divennero banche commerciali. Non sono fallite.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/