venerdì 29 novembre 2013

Capitalismo clientelare e welfare state: culo e camicia





di Gary North


Remnant Review

Il primo di ottobre è stato il giorno del nuovo anno fiscale per il governo degli Stati Uniti. Poco conosciuto al grande pubblico, è il giorno di festa più bello per l'establishment. Vi spiego perché. Ha a che fare con la spesa pubblica: Chi vince? Chi paga?

Lo stato sociale americano è generalmente supportato dai ricchissimi. Sbancano attraverso il welfare state. Perché? Perché il welfare è visto dai liberal come un modo per giustificare l'espansione del governo federale, in modo che quest'ultimo possa proteggere gli interessi dei super ricchi. Questa storia è andata avanti per così tanto tempo che è sorprendente che la classe chiacchierona -- per lo più uomini di sinistra -- non lo capisca.

I Democratici di sinistra fanno costantemente pressione per maggiori programmi di welfare. Pensano che saranno i ricchi pagarli. Per capire la stupidità di questa tesi, guardate questo grafico a torta sulla spesa federale. Chiedetevi: Chi vince? Chi paga?




Guardate la spesa per la difesa. Chi vince? Una manciata di aziende di grandi dimensioni. E' grasso che cola per i ricchi. Lo è sempre stato.

Guardate i pagamenti netti degli interessi. Pensate che il denaro vada ai ricchi? Quanto paga il governo degli Stati Uniti? Sotto il 3% all'anno. I super ricchi non comprano tali investimenti a bassa retribuzione. E chi allora? I fondi pensione, le compagnie di assicurazione, i fondi del mercato monetario e le banche. Questo tasso di rendimento è per la classe media. Il tasso di interesse al netto delle imposte non tiene il passo con l'inflazione dei prezzi. Chi paga? I ricchi ne pagano una buona parte come contribuenti. A loro non importa. Perché no? Perché questo livello di debito garantisce un governo federale enorme. Con i profitti che fanno grazie alle barriere all'ingresso, rappresenta solo un costo del fare business.

Ora diamo un'occhiata alle porzioni consistenti: Previdenza Sociale e Medicare/Medicaid. Costituiscono il 45% della spesa federale. Chi paga? I lavoratori. L'imponibile previdenziale sullo stipendio è di circa $110,000 l'anno. Quindi il lavoratore ed il suo datore di lavoro pagano circa $16,000 all'anno. Per i super ricchi questa tassa è irrilevante -- invisibile.

Capite quello che hanno fatto gli elettori? Hanno creato due giganteschi programmi di welfare politicamente intoccabili e finanziati dalla classe operaia. Questi programmi sono così enormi che non sarà imposto nessun nuovo programma di spesa maggiore. Hanno messo un tetto alla crescita del welfare state. Il welfare non può toccarli. Ora sono immuni.

E l'ObamaCare? Lo pagheranno i lavoratori. Lo pagheranno i poroprietari di piccole imprese.

Che dire dei buoni alimentari, chiamati SNAP? Costano $75 miliardi l'anno. Chi ottiene questo denaro? L'agroalimentare. In breve, i buoni alimentari sono un sussidio per i super ricchi mascherato da aiuto per i poveri.

L'imposta sul reddito è stata un problema, la quale è passata dal 25% nel 1920 al 63% nel 1932, al 79% nel 1936, al 94% nel 1944. Truman la portò di nuovo al 91% nel 1948, dove è rimasta fino a quando Kennedy fece in modo che il Congresso la lasciasse scendere al 70%. Reagan la abbassò a tappe, fino ad arrivare al 28% nel 1988. Nessun presidente sin da allora l'ha sollevata al di sopra del 40%.

Sappiamo che gli americani non accetteranno tasse federali di sopra del 20% del PIL. Nel 1944, durante la seconda guerra mondiale, arrivarono al 20.8%. Oltre questa cifra non si può andare. Così gli elettori hanno posto un tetto sulla tassazione complessiva. Il governo federale è arrivato a questo tetto. I nuovi programmi devono essere finanziati con prestiti. Quando questa strategia non sarà più disponibile a tassi bassi, cosa che accadrà ad un certo punto, lo stato sociale andrà a gambe all'aria, tranne che per i pagamenti ai vecchietti.

La sinistra ha sparato le sue cartucce politiche. Non ci sono più soldi federali da toccare. I vecchietti rivendicano i programmi più importanti del welfare, e questi programmi sono pagati dalla classe operaia non dai ricchi.



I RICCHI DIVENTANO PIU' RICCHI

Nel corso dell'ultima generazione, le persone nell'1% di reddito più alto hanno visto aumentare le loro entrate anno dopo anno (tranne nel 2008-9). L'uomo della strada non ha visto alcun aumento significativo. In termini di reddito familiare, una famiglia di oggi se la cava come se la cavava una famiglia del 1988, al netto dell'inflazione dei prezzi.

Abbiamo eletto Clinton? Sì. Che programma di welfare ha approvato? Nessuno. Abbiamo eletto Obama? Sì. Ci ha dato l'ObamaCare. Non è pagato dai ricchi. Forse Bush II ha imposto il più grande programma di welfare dal 1965? Sì. Il disegno di legge sulle prescrizioni dei farmaci. Non è pagato dai ricchi.

Il welfare americano non è pagato dai ricchi. Ma la pretesa è sempre la stessa nei circoli di sinistra: "Ingrandire il governo federale. Fate in modo che il governo ridistribuisca la ricchezza." Queste persone apprendono lentamente.

Gli esponenti della sinistra sono incredibilmente ingenui dal punto di vista politico. Non capiscono che questo sistema è stato progettato per i super ricchi, ed è stato giustificato mascherandolo come aiuto ai poveri. L'obiettivo dei super ricchi è quello di espandere il potere del governo federale, che controllano la maggior parte del tempo. Hanno avuto il controllo sin dall'elezione di McKinley nel 1896. Penso che abbiano avuto il controllo sin dall'elezione di Abraham Lincoln. Traggono beneficio dall'espansione del governo federale. Se riescono solo a mantenere le aliquote marginali basse, sbancano. L'hanno fatto sin dai tempi di Kennedy. I Democratici non sono stati in grado di ottenere le aliquote pre-Reagan.

Al crescere del governo federale, i ricchi diventano più ricchi. Anche il povero diventa un po' più ricco: effetto del capitalismo. In generale, la classe media diventa un po' più ricca. Ma il ricco diventa più ricco di tutti, e si arricchisce di più in modo costante. La base della creazione di ricchezza è l'imprenditorialità. La base per conservare la ricchezza dopo essere diventati molto ricchi è la creazione di restrizioni nei confronti di nuovi imprenditori in arrivo e in competizione contro di voi. Ciò è stato compreso alla fine del XIX secolo, e dopo il 1887 i super ricchi negli Stati Uniti hanno perseguito sistematicamente l'espansione del governo federale (perché un governo federale più grande regolamenterebbe di più l'economia). Nel 1887 il Congresso creò l'Interstate Commerce Commission. Questo fu l'inizio del sistema di regolamentazione che ha protetto i super ricchi sin da allora. Il movimento progressista lo ha espanso dopo il 1896: l'elezione di McKinley. Ha accelerato la sua epsansione sotto tre progressisti: Teddy Roosevelt, Taft e Wilson. E' rallentata sotto i non-progressisti Harding e Coolidge. Ha accelerato di nuovo sotto il progressista Hoover. Poi è arrivato Franklin Roosevelt, l'ex-venditore di bond di Wall Street. (Antony Sutton, Wall Street e FDR.)

Questa connessione politica ed economica tra la regolamentazione e la tutela dei super ricchi è nota da mezzo secolo. Nel 1963 lo storico della New Left Gabriel Kolko c'ha scritto un libro: The Triumph of Conservatism. Ha mostrato come l'apparato normativo del governo federale sia stato promosso dai ricchi, che in teoria avrebbero dovuto essere gli obiettivi della regolamentazione. Ma per 50 anni la sinistra non ha capito che queste sono le regole del gioco. Né l'ha capito la destra, ad eccezione di una manciata di economisti liberisti e libertari seguaci di Rothbard.

Non c'è alcuna indicazione che David Rockefeller e altri membri dei super ricchi siano in qualche modo contrari all'espansione dello stato sociale. Anzi lo promuovono. Il World Economic Forum, l'assemblea annuale dei super ricchi che controllano la ricchezza del mondo, vede sempre invitato l'organizzatore politico/religioso Jim Wallis. Perché? Perché i suoi discorsi placano il senso di colpa dei ricchi, ed i suoi programmi, anche se promulgati, rafforzerebbero solo la mano del governo federale. Dando sostegno morale ai poveri con un paio di centinaia di miliardi di dollari l'anno, da un bilancio da $3.5 bilioni, i super ricchi guadagnano legittimità per un governo federale espanso. Un governo federale espanso è quello che li mantiene ricchi.

Quello che terrorizza i super ricchi è il laissez-faire. Se il governo si riducesse di nuovo a dove era prima del 1900, i super ricchi dovrebbero competere. Scoprirebbero che la vita sarebbe più difficile senza il governo federale. Tutto il parlare nel secolo scorso della redistribuzione della ricchezza ha portato ad un sistema in cui i super ricchi gestiscono lo spettacolo. Potreste pensare che i liberal avrebbero imparato qualcosa, ed invece no. La retorica è ciò che conta, i fatti non contano.

Questo vale anche per i conservatori, che sono convinti che la nascita dello stato sociale sia una minaccia per i ricchi. Non riescono a capire come il sistema ha funzionato per un centinaio di anni. Non riescono a capire che i super ricchi sono a favore dell'estensione dei programmi del governo federale promossi dall'ala sinistra del Partito Democratico. I super ricchi, essendo super ricchi, sono disposti a pagare le tasse quando vogliono, o mettere i soldi in fondazioni quando non vogliono. In entrambi i casi, conservano le loro enormi ricchezze. Aumentano la loro quota di questa ricchezza. Eppure tutto è stato fatto mediante l'espansione del welfare state.

Quando la gente scoprirà la vera natura di questo gioco? Lo scopo di questo gioco è quello di espandere il governo federale, mascherandolo come aiuto dei poveri, lanciando ai poveri un paio di centinaia di miliardi di dollari l'anno e creando barriere all'entrata che proteggano i super ricchi. Una volta che si raggiunge questo obiettivo, lo si tiene stretto, se siete super ricchi. Il libero mercato non vi permetterebbe di tenerlo a meno che non innoviate, ma il libero mercato non viene lasciato operare. Ciò compiace l'ala sinistra del Partito Democratico, e compiace anche i super ricchi.

Il capitalismo clientelare favorisce i super ricchi. I super ricchi sono disposti a pagare le imposte sul reddito per finanziare una piccola porzione dello stato sociale, perché il grosso del welfare è finanziato dalle tasse sulla classe media. I super ricchi non pagano molto per Previdenza Sociale e Medicare/Medicaid. La classe operaia paga: tassazione "regressiva." Questi sono i più grandi programmi di welfare esistenti ed i super ricchi evitano di doverci mettre molti soldi; per loro risulta un ottimo affare. L'apparato normativo del governo federale continua a crescere, ed il bilancio dei super ricchi continua a crescere.

Pensate un attimo a come funziona questo sistema. Consideratelo dal punto di vista della politica nazionale. L'Establishment si occupa del movimento conservatore continuando ad espandere il bilancio della difesa. Fino a quando i politici sono disposti a votare per espandere il bilancio del Dipartimento della Difesa, troveranno supporto dal movimento conservatore. I conservatori vogliono pistole, non burro.

I conservatori non vogliono sfidare Previdenza Sociale e Medicare/Medicaid. C'hanno scommesso su, sono determinati ad ottenere il denaro. Il movimento del Tea Party li farebbe esplodere all'istante se esistesse uno sforzo sistematico per chiedere un default di Previdenza Sociale e Medicare. Politicamente, questo è esattamente ciò che vuole l'Establishment. Questo garantisce che Previdenza Sociale e Medicare continueranno ad ottenere quote di tutta la spesa sociale del governo federale. Ciò significa che i ricchi non dovranno pagare per entrambi i programmi. Tale pagamento sarà a scapito della classe operaia.

L'Establishment sa che questi programmi andranno a gambe all'aria. Il catalizzatore dell'Establishment, dal 1985 al 2007, è stato Peter G. Peterson. Peterson è stato presidente del Council on Foreign Relations. E' anche un multi-miliardario. Sa che i due programmi manderanno in bancarotta il governo federale. Ha continuato a ripeterlo per tre decenni. Vede che la gente della classe operaia risulterà tra i grandi perdenti perché ad un certo punto il governo federale non sarà in grado di effettuare i pagamenti. Ma sa anche che, politicamente parlando, non vi è alcuna possibilità che questi programmi possano essere tagliati prima della loro morte. Ha sperimentato tale opposizione per oltre 20 anni. Ma non ha chiesto l'abolizione di questi programmi, solo una riduzione dei benefici. Non è andato da nessuna parte. Nessun politico osa consigliare eventuali tagli.

L'Establishment paga i programmi dei vecchietti: gettoni di partecipazione -- spiccioli. Esso dipende da questi programmi. Non sarà incolpato per la loro scomparsa. Per l'Establishment si tratta di un accordo di reciproco vantaggio. Si tratta di un sistema di welfare che non è finanziato da gente ricca, tuttavia fornisce legittimità per lo stato normativo che tutela Wall Street, e non Main Street.

L'Establishment è preoccupato per il fallimento dello stato: ha bisogno che il governo federale lo protegga dalla concorrenza di imprenditori innovativi che indeboliscono la loro redditività. Quindi non vogliono che il governo federale vada a gambe all'aria. Perderebbe troppa legittimità. Ma il genio attuariale è tanto che si trova fuori dalla lampada. Nel 1935 Franklin Roosevelt ha promulgato il sistema della Previdenza Sociale attraverso un Congresso compiacente. Nel 1965 è stato il turno di Lyndon Johnson con il Medicare. Questi due programmi garantiscono o il fallimento del governo degli Stati Uniti oppure enormi tagli di altri programmi. In entrambi i casi il risultato indebolisce la legittimità del governo. Ma i tagli nei due programmi non danneggeranno direttamente i super ricchi. Queste persone non sono dipendenti da questi due programmi. Per quanto rigaurda la questione del chi pagherà, non lo sanno e non li importa. Non saranno loro. Non sanno quale fazione politica vincerà: vecchietti o lavoratori. Non sanno se i vecchietti riusciranno a far andare avanti il sistema a spese dei lavoratori più giovani. E' irrilevante per loro. Ciò che è rilevante è questo: in entrambi i casi non soffriranno.



IL PRINCIPALE PRODOTTO CIVETTA POLITICO DELL'ESTABLISHMENT

Questa è la più grande ironia riguardo al welfare state secondo il pensiero dell'Establishment liberal: non è mai stato finanziato dai ricchi. E' stato finanziato dalla classe operaia su una base fiscale piatta. I super ricchi hanno guardato divertiti come la sinistra invocava un'equa redistribuzione da parte dello stato. Il sistema non ha toccato i ricchi. Ha spogliato la sinistra di tutto il capitale politico che aveva. La sinistra non potrà mai più colpire i ricchi degli Stati Uniti. "C'eri quasi, ma non abbastanza."

Non ricordo nessun altro nel movimento conservatore che abbia commentato questa realtà del moderno stato sociale in tali termini. Ho sentito alcuni critici dire che Ronald Reagan non era disposto a fermare l'espansione di questi programmi di welfare e, in tal modo, rese impossibile l'approvazione di nuovi grandi programmi di welfare. Ma questo limite era operativo molto prima che venisse eletto Ronald Reagan. Sin da quando è nata la Previdenza Sociale, si è sempre concentrata sui pagamenti dei lavoratori. Franklin Roosevelt insistette su questo aspetto. Si rese conto che se avesse potuto far passare l'abitudine dei pagamenti mensili, gli elettori non avrebbero mai più abbandonato tale sistema. Avrebbero capito l'importanza di come l'avevano finanziato, ed avrebbero chiesto di essere pagati. "E' il nostro denaro!" Ciò garantiva la sopravvivenza politica del sistema. Garantiva inoltre che la classe di Roosevelt, i super ricchi, non sarebbe stata toccata dal sistema.

Roosevelt fu il figlio viziato di una madre ricca. Andò a Harvard. Dopo non essere riuscito a diventare Vice Presidente nel 1920, lavorò per otto anni come venditore di bond ai super ricchi. Questa è una storia che non troverete nei libri di testo. La sua retorica, a cominciare dal suo primo discorso inaugurale, mise alla gogna la classe stessa che lo aveva prodotto, lo aveva finanziato ed avrebbe continuato a consigliarlo. Fu sotto Roosevelt che il Council on Foreign Relations divenne influente nel fornire consiglieri presidenziali.

Considerate l'ObamaCare. Non è una minaccia per i super ricchi. Questo è il motivo per cui non vi si oppongono. E non sarà pagato da loro. Se devono pagare un po' di soldi in più ai loro dipendenti, si trincereranno nelle loro posizioni. L'ObamaCare andrà a scapito delle piccole imprese e delle imprese di medie dimensioni che avranno meno possibilità di diventare grandi imprese. L'ObamaCare contribuirà a congelare l'attuale distribuzione della ricchezza aziendale. Le grandi aziende affermate traggono sempre vantaggio dalla regolamentazione crescente. Questo soffoca la concorrenza. Sono disposte a pagare più soldi al governo federale per interventi normativi affinché possano creare una sorta di monopolio nei mercati. Lo hanno sempre saputo sin dal 1887, ma i conservatori non lo capiscono, e nemmeno i liberal.

Il capitalismo clientelare rimuove la minaccia più importante per l'Establishment, cioè la minaccia della concorrenza del libero mercato. Assicura alle imprese di grandi dimensioni un vantaggio non indifferente. Esse possono permettersi il costoso e potente potere legale di fare in modo che il sistema lavori per loro. Questo spiazza i concorrenti il cui unico vantaggio è che possono servire i clienti in modo più efficiente. Ciò non conta, perché la regolamentazione federale lo rende illegale.

Dal punto di vista dell'Estabilshment, il costo dello stato sociale sono spiccioli. I due grandi kahunas del welfare state, Previdenza Sociale e Medicare/Medicaid, sono finanziati dalla classe operaia. Quindi non rappresentano sudore per le fronti dei super ricchi. Questi due programmi non consentono di espandere tutti gli altri programmi di welfare importanti. Anche se pensiamo all'ObamaCare come un programma simile, serve ancora gli interessi dei super ricchi perché renderà più difficile la competizione per le piccole imprese. Una volta che è stata stabilita una posizione dominante sul mercato, ci si può permettere un sacco di regolamentazione. Quest'ultima diventa una gigantesca barriera all'entrata che viene posta davanti ai vostri potenziali concorrenti.

La sinistra vede che i ricchi diventano sempre più ricchi, e la sua risposta è sempre la stessa: più welfare. Non capisce che è stato il governo federale a creare l'attuale redistribuzione del reddito, la quale favorisce i super ricchi. Non capisce che la politica del welfare state peggiora le cose per i poveri. Ha abbaiato contro l'albero sbagliato fin dal 1896, quando William Jennings Bryan ottenne la sua prima nomina dal Partito Democratico per la presidenza. La sua candidatura uccise la vecchia Democrazia, meglio rappresentata da Grover Cleveland (una visione politica incentrata su uno stato limitato e fermamente impegnato in tariffe basse e nel gold standard). Non sopravvisse all'eredità di Bryan.

La sinistra vuole più programmi di welfare, ma non li otterrà. La sinistra vuole tasse alte sui ricchi, ma se non le hanno ottenute durante il primo mandato di Obama, quando i democratici controllavano entrambe le camere del Congresso, è improbabile che le possano ottenere ora. Stiamo vedendo l'ultimo barlume di supporto per la Sinistra Democratica. Anche se dovesse occupare entrambe le camere del Congresso e vincere la presidenza nel 2016, la misura è ormai colma. In ogni caso, non è così che funziona il potere negli Stati Uniti. Lavora di nascosto, dietro le quinte; e questo è accaduto sin dal 1896. E non cambierà. Ha solamente accelerato negli anni. La Grande Depressione e la Seconda Guerra Mondiale hanno solidificato il sistema .

Previdenza Spciale e Medicare/Medicaid sono garanzie che lo stato sociale, come proposto dalla Sinistra Democratica, non verrà mai alla luce. Se ci sarà qualche soldo da spendere nel welfare, se lo papperanno i vecchi, e la classe operaia ci metterà i fondi. Questo è il prodotto civetta più truffaldino della storia americana. Affermando di voler spennare i ricchi, la classe media ed i poveri hanno creato uno stato sociale finanziato da loro stessi. I ricchi si sono allontanati dalla trappola ordita dai loro nemici politici.

Dal giorno in cui il povero ricco Franklin Roosevelt approvò la Previdenza Sociale, l'Establishment americano ha guardato giù dal suo attico le masse nelle strade sottostanti, e ha detto tre parole: "Siete dei fessi."

Esattamente 30 anni dopo, il povero ricco si trasformò in un ricco a tutti gli effetti: Lyndon Johnson. Approvò il Medicare. Pensò che sarebbe stato trattato alla pari di tutti quegli snob di Harvard. E loro hanno risposto, a porte chiuse -- porte da cui non sarebbe mai passato: "Abbiamo preso al lazzo anche te, arrogante contadino del Texas." Ed è proprio quello che è successo.



CONCLUSIONE

Lo stato sociale è l'alleato dei super ricchi. A loro costa poco. Giustifica il governo federale. Il governo federale è la fonte della protezione di cui godono i super ricchi. L'alleato del capitalismo clientelare è il welfare state.

La sinistra non lo capisce. La destra non lo capisce. L'Establishment lo capisce. L'Establishment ripete il suo mantra a porte chiuse alle 12:01 ogni 1 ottobre: ​​l'inizio dell'anno fiscale di Washington. "Siete dei fessi."


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


giovedì 28 novembre 2013

Bitcoin è reale o no?





di Jeffrey Tucker


Una storia spaventosa sul New Yorker ci racconta di una coppia del Texas che si è diretta al confine Texas-Louisiana per acquistare un'auto usata. Portavano tutti i loro risparmi in contanti. Sono stati fermati dalla polizia che ha trovato i contanti e li ha arrestati entrambi.

Poi è stato presentato loro loro un accordo: potevano andare in galera e vedere i loro bambini dati in affidamento o cedere tutto il denaro che avevano con loro. Sì, è legale e sempre più comune la confisca patrimoniale. In realtà, questa legge è diventata un'enorme fonte di reddito per il governo (il Dipartimento di Giustizia ha raccolto $4.2 miliardi nel 2012 attraverso tali confische).

Consideriamo ora uno scenario diverso. La coppia viene fermata e non ha denaro. Invece possiede un diverso tipo di moneta... all'interno di uno smartphone. Quando arriva a destinazione, ritira il denaro necessario e compra l'auto usata.

Ciò solleva la domanda: Bitcoin è una possibile difesa contro la confisca dei beni?

Si consideri il caso dell'Argentina, che in questo momento ha minuziosi controlli di capitale, controlli dei prezzi ed inflazione rampante. Capita anche che sia il paese con il più alto tasso di uso di Bitcoin in tutto il pianeta. Tutto quello che riguarda affitti e prezzi dei terreni è stato quotato in Bitcoin. I bitcoin vengono acquistati per essere accumulati, ed utilizzati solo in seguito per altri acquisti.

In altre parole, Bitcoin viene utilizzato come denaro. Questo è un territorio del tutto nuovo per i regolatori. La maggior parte di tutte le transazioni in dollari oggi è digitale — solo movimenti contabili, non fisici. Ma la gente pensa al dollaro come un qualcosa di fisico per la sua storia e le sue radici in asset reali.

Bitcoin, dall'altra parte, ha cominciato come un protocollo scritto in codice informatico. In un certo senso, è più o meno un pezzo di matematica come lo è il dollaro. Ma è molto più difficile per il vostro cervello accettarlo come denaro.

Ciò pone un problema reale per la regolamentazione statale. Il Bitcoin cresce e si espande di giorno in giorno, prendendo sempre di più la forma di un'infrastruttura commerciale. Il governo può ignorarlo e far finta che non sia denaro, ma non fa altro che negare l'evidenza. Infatti si afferma, senza prove, che solo il governo può produrre denaro, e tutti gli altri tentativi non sono validi. Questa strategia è piuttosto pericolosa, perché la crescita della "cripto-moneta" appare quasi inarrestabile.

L'altra strada è quella di ammettere che è denaro e che viene usato come moneta. Almeno in questo modo le autorità di regolamentazione ed il governo potranno conservare il loro ruolo di sorvegliante sovrano. Ma questa strada è troppo pericolosa, perché ammettendo le proprietà monetarie di Bitcoin si offre una certa legittimità giuridica che può finire solo per contribuire a promuovere ulteriormente il suo uso.

Questo è stato il problema che ha affrontato un giudice federale nel caso della truffa nota come "Bitcoin Savings and Loan." Dal 2011-12 Trendon Shavers ha acquisito centinaia di migliaia di Bitcoin promettendo un rendimento del 7%, ma ha solo finito per spenderli. (E' difficile credere che qualcuno possa essere stato davvero convinto da questo tipo, il cui pseudonimo era "pirateat40.")

In ogni caso, in sua difesa Shavers ha sostenuto che Bitcoin non era davvero denaro. Stava ricevendo codice e niente di più, quindi non poteva davvero essere regolato dalla Securities and Exchange Commission o essere sottoposto ad imposte e ad altri requisiti. Il giudice federale non era d'accordo, e così facendo ha conferito al Bitcoin la dichiarazione più decisiva a favore del suo status monetario.

Il giudice ha scritto:

Bitcoin è stato progettato per ridurre i costi di transazione e permettere agli utenti di lavorare insieme per convalidare le transazioni mediante la creazione di un registro pubblico della catena di custodia di ogni Bitcoin. Il Bitcoin può essere utilizzato per l'acquisto on-line di oggetti, ed alcuni punti vendita al dettaglio hanno iniziato ad accettare Bitcoin in cambio di carte regalo o altri acquisti. Il valore dei Bitcoin è volatile e va da meno di $2 a Bitcoin a più di $260 a Bitcoin....

E' chiaro che Bitcoin può essere utilizzato come moneta. Può essere utilizzato per l'acquisto di beni o servizi, e come ha detto Shavers, per pagare le singole spese di ogni giorno. L'unica limitazione di Bitcoin è che è limitato a quei luoghi che lo accettano come moneta. Tuttavia può anche essere scambiato per le valute convenzionali, come il dollaro, l'euro, lo yen e lo yuan. Pertanto Bitcoin è una moneta o una forma di denaro, e gli investitori che intendono investire in BTCST hanno previsto un investimento di denaro.

Eccolo qui, un giudice federale ha chiaramente affermato quella che è una realtà piuttosto ovvia, ma che pochi riuscivano a vederla negli anni passati. Poiché ha proprietà ideali che noi associamo al denaro, ha ricoperto tale funzione attraverso il suo uso graduale dal 2009 ad oggi.

In una parte ironica della sua dichiarazione, il giudice scrive: "Bitcoin è una valuta in forma elettronica non coperta da alcun bene reale o metallo, come le monete metalliche o i metalli preziosi."

Mi chiedo se sappia che questa affermazione può essere applicata parola per parola al dollaro stesso.

Ogni volta che parlo delle cripto-monete, la gente dice che il governo riuscirà a distruggerle attraverso regolamentazioni stringenti, tassazione e cose simili. Ma cerchiamo di fare alcune distinzioni. Certo, il governo può regolare il cambio tra le valute statali ed il Bitcoin. Già lo fa, e tale regolamentazione non può che intensificarsi. Può anche regolamentare il reddito in Bitcoin allo stesso modo in cui lo fa con le altre valute. Questo non è un nirvana esentasse. Il governo può anche sorvegliare le normative contrattuali in Bitcoin e le attività con i titoli azionari.

Tuttavia, Bitcoin è di per sé un sistema peer-to-peer di scambio crittografico. Non è un'azione. Non è una compagnia. Non è un prodotto. E' un libro mastro che nessuno gestisce o possiede. In questo senso, il governo non può distruggere Bitcoin come non può distruggere l'algebra.

E' per questo motivo che molte persone nell'universo di Bitcoin accolgono con un certo entusiamo la regolamentazione statale. Queste persone sono molto fiduciose che le affermazioni come quella del giudice federale, così come l'intensificazione delle normative sugli scambi, rappresentino segnali rialzisti che aiutano a legittimare questa moneta. Alla sua radice, l'unità monetaria è invulnerabile. Così il coinvolgimento del governo non viene visto con scetticismo perché c'è fiducia nel codice sottostante.

Nel frattempo gli economisti accademici possono continuare a discutere su questa cosa chiamata Bitcoin. Il mercato ha già deciso, ed i giudici vestiti di nero non possono far altro che constatare la nuova realtà: la cripto-valuta ricoprirà un ruolo chiave nella vita economica dell'era digitale.

Cordiali saluti,


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


mercoledì 27 novembre 2013

Washington ignora la pericolosità dei detriti fiscali

Il 17 ottobre scorso si è deciso per calciare ulteriormente il barattolo. Arrivederci al prossimo anno. Ma la cosa sorprendete di tutto il trambusto intorno al dibattito sull'innalzamento del tetto del debito pubblico è stata una: non si è affatto parlato di come il Tesoro USA abbia truccato i conti per 150 giorni. La popolazione pensa che la contabilità del governo abbia scarsa rilevanza, per essa i deficit non contano. Il Congrsso concorda e continua a spendere oltre le proprie capacità, almeno finché gli investitori non si renderanno conto che i deficit contano, eccome se contano! A quel punto i ltrucco del calcio al barattolo sarà inutile e la resa dei conti sarà imminente: tassi di interesse in acesa sul debito dello zio Sam. Adesso, però, gli investitori di tutto il mondo e le principali scuole d'economia accademiche concordano su una cosa: i deficit non contano. E così i deficit crescono ed i trucchi contabili continuano a nascondere questa crescita, finché un "bel" giorno i debiti accumulati non potranno più essere sostenibili a tassi di interesse bassi. Così come gli elettori non si sono chiesti come sia stato possibile che per 150 giorni il Tesoro USA abbia potuto truccare i numeri del debito, gli investitori non si domandano come sia possibile che una nazione con una simile contabilità possa essere in grado di offrire T-bill allo 0.01%. I deficit contano. Ci sarà un Grande Default, tenetevi pronti.
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di Gary North


Sono andato a vedere "Gravity." Si tratta di una delle più grandi esperienze cinematografiche di sempre. Per questa generazione rappresenta ciò che "Destination Moon" era per quella nel 1950 — e con una delle stesse scene: l'uso del gas compresso per spingere una persona nello spazio. (Guardate il video a 54 minuti.)

Il cardine del film è una catastrofe: una rottura di un satellite causata da detriti volanti. Questa minaccia è nota da oltre 30 anni. Si chiama effetto Kessler. E' un fatto statistico, accadrà ad un certo punto... a meno che non verrà implementata una qualche soluzione tecnologica. Accadrà perché i governi negano questa legge economica: non esiste una cosa come un pasto gratuito. Lo spazio non è una discarica libera. Ad un certo punto si riempirà abbastanza da creare una reazione a catena fatta di spazzatura. E distruggerà i satelliti delle comunicazioni. Come George Clooney dice nel film, gli americani perderanno l'accesso a Facebook — la catastrofe finale, credo.

Questa settimana i politici hanno cercato ancora una volta di negare l'economia. Sono alla ricerca di un altro giro di pasti gratis innalzando il tetto del debito del governo federale. In questo modo la Federal Reserve sarà in grado di acquistare $1 bilione l'anno di IOU emessi dal governo federale. Questa è la versione di Washington del pasto gratis. Il quantitative easing non fa impennare i prezzi al consumo, ci viene assicurato. Inoltre mantiene bassi i tassi di interesse a lungo termine. . . o lo faceva fino a maggio di quest'anno.

Poi, senza preavviso, a metà maggio i tassi a lungo termine hanno iniziato a salire: buoni del Tesoro e mutui.




Inoltre, sempre a metà maggio, il Dipartimento del Tesoro ha iniziato a taroccare i libri contabili per nascondere il fatto che il governo federale aveva raggiunto il tetto ufficiale del debito — un po' come l'Unione Sovietica che fa saltare in aria un satellite in "Gravity," cosa che innesca la reazione a catena dei detriti spaziali. Pensate ad entrambe le cose come a "misure straordinarie."

In "Gravity" la NASA dice agli astronauti nello spazio che la nube di detriti li colpirà in una manciata di minuti. Devono tornare a terra. Ma non hanno abbastanza tempo. Vengono colpiti. Poi, come un orologio, saranno colpiti ogni 90 minuti fino a quando i detriti entreranno finalmente nella gravità terrestre e bruceranno.

Questo mi ricorda il Congresso. Si sta cercando freneticamente di non essere colpiti dai detriti fiscali, previsti per il 17 ottobre. A differenza della NASA, il tipo al "controllo della missione " presso il Ministero del Tesoro, il Segretario Lew, dice che non è sicuro che l'impatto avverrà il 17 ottobre. Potrebbe essere più lungo. Tutto dipende dai suoi sforzi di falsificazione dei libri contabili per nascondere il fatto che il governo federale ha raggiunto il tetto del debito il 17 maggio.

Nel film la voce al controllo della missione è di Ed Harris, resuscitando il suo ruolo in "Apollo 13." Questa volta, però, non è sicuro di una risoluzione del "problema." Mi ricorda il segretario Lew.

Ci viene detto che il Senato ne uscirà presto. Ci viene detto che la Camera ne uscirà presto. La maggior parte delle volte i film hanno un lieto fine.

Andrà tutto bene, fintanto che si crede in questo: esistono davvero i pasti gratis — nello spazio ed a Washington, D.C. "L'effetto Kessler? E' un mito. Aumento perpetuo del tetto del debito? Nessun problema. Quantitative easing senza aumenti dei prezzi? Perché no?" Per la politica di Washington, questa è la serietà.

Ma i detriti fiscali e monetari keynesiani alla fine innescheranno una reazione a catena. Qui è quando vorreste essere in un'orbita più alta — o più bassa.

Parafrasando Jim Lovell: "Washington, abbiamo un problema." Washington è il problema.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


martedì 26 novembre 2013

Per salvare l'Europa ci serve il libero mercato

«Napoleone sosteneva che esiste un’unica figura retorica seria: la ripetizione. Le convinzioni si affermano grazie alla ripetizione e finiscono per penetrare nelle menti come verità dimostrate. "L’Europa dei popoli" è stata imposta in questo modo. Con la ripetizione si è ora accreditata l’idea che la Germania rubi posti lavoro all’eurozona. Al coro si sono uniti: il tesoro americano nel suo rapporto semestrale, la commissione europea e infine due famosi economisti, Paul Krugman e Martin Woolf.
L’argomentazione è questa: il surplus commerciale della Germania impedisce lo sviluppo dei paesi membri. Per riportare l’equilibrio la Germania dovrebbe reflazionare cioè aumentare prezzi, consumare di più e aumentare i salari (sic!). Insomma la Germania è colpevole di essere troppo produttiva e competitiva. Basta abbassarne la produttività e… voilà, l’eurozona decolla. Le crisi alimentano sempre un clima favorevole a ogni tipo di suggestione ma chi si attiene ai fatti e alla logica economica non può che respingere queste assurdità da propaganda politica che per giustificare il fallimento dell’euro, intrinseco alla sua costruzione, cerca dei capri espiatori ovunque. [...]
Conclusione. Finché esisterà l’euro le economie continueranno a divergere l’una dall’altra. Ma non si esce dalla crisi con le ricette redistributive dei regolatori che hanno l’effetto di aumentare le distorsioni e la conflittualità nell’eurozona facendola assomigliare sempre più a quella del vecchio rublo. Il nord Italia ha sempre avuto un surplus di bilancia commerciale rispetto al sud. Ha forse mai risolto qualcosa la sua redistribuzione? Credono dunque i regolatori che togliendo posti di lavoro ai tedeschi, i partner ne guadagnino di più? Poveri illusi e poveri noi se ci crediamo. La Germania non cambierà la sua politica. I PIIGS non faranno alcuna riforma, e non ci sarà nessun ritorno all’equilibrio. I partiti antieuro guadagneranno terreno. In bocca al lupo a tutti.»


~ Non si rafforza l'Euro indebolendo la Germania, Gerardo Coco, Leoni blog, 22 novembre 2013.
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di Frank Hollenbeck


L'attuale strategia economica europea consiste nel calciare il barattolo lungo la strada. I livelli di debito in quasi tutti i paesi europei continuano ad aumentare e la crescita sembra essere un ricordo dimenticato. Il giorno della resa dei conti è dietro l'angolo, come Rudi Dornbush una volta ha avvertito, "[la] crisi richiede un tempo molto più lungo di quanto si pensi, e poi accade molto più velocemente di quanto si possa pensare."

Per ottenere risultati concreti e veloci, i leader europei devono abbandonare l'austerità e concentrarsi di più sulle politiche che consentano al settore privato di fornire l'offerta giusta al prezzo giusto.

Un buon primo passo, che può anche essere attuabile dal punto di vista politico, potrebbe essere quello di cambiare le leggi catastali, permettendo ai proprietari di terreni agricoli di disporre dei loro beni come meglio credono. In Francia la legislazione in materia catastale è un perfetto esempio della peggior pianificazione di stampo sovietico. Tutto è cominciato con una legge del 1967 che richiedeva alle grandi città di elaborare piani di zonizzazione. In un primo momento tali piani si limitavano alle grandi città, ma ben presto vennero estesi a gran parte delle altre città. Il quadro normativo sui terreni, aiutato da leggi e regolamenti comunitari, è esploso durante gli anni '80 e '90 con la creazione di leggi costiere, leggi sulle zone umide, leggi sulla biodiversità e sulla conservazione delle zone naturali. I gruppi di ambientalisti sono risultati cruciali per l'emanazione di molte di queste nuove leggi.

Tutti questi regolamenti hanno soffocato la costruzione edile. Dal 1997 al 2007 la Francia ha sperimentato una bolla immobiliare, ma, a differenza della Spagna, c'è stata molta poca costruzione dal momento che le norme urbanistiche hanno lasciato molto poco terreno su cui costruire. I prezzi delle case sono aumentati del 140% in quel periodo, del 90% più veloce rispetto ai redditi delle famiglie. Eppure il costo della costruzione edile è aumentato solo del 30%. Si trattava chiaramente di una bolla sui terreni, ed il colpevole principale era la normativa catastale.

Oggi la maggior parte dei piani di zonizzazione sono a 15 anni, e in generale diventano inadeguati quasi subito. Nei primi anni '80, per rivedere un piano ci volevano dai due ai tre anni. Ora come minimo ce ne vogliono tre. Tuttavia se si mettono di mezzo i gruppi di ambientalisti, le modifiche possono superare il decennio. Molte piccole città hanno affrontato sette anni di battaglie giudiziarie per aggiungere in un piano 50 ettari di nuova terra edificabile. Ad esempio, ci sono voluti sei anni affinché venisse elaborato l'ultimo piano nell'area metropolitana di Nantes (la #10 in Francia). Attualmente ci sono 40,000 ettari di terreni agricoli al di fuori Nantes, ma per i prossimi 15 anni solo 750 di essi saranno adibiti per i nuovi edifici. Questa è una miseria per quasi 1 milione di abitanti in questa regione in crescita.

La gente ama la libertà, ma teme la libertà altrui. I pianificatori temono che il libero mercato possa portare all'anarchia ed a disastri ambientali. I politici temono i mali dell'urbanizzazione. Durante gli anni '50 e '60 il governo francese ha creato 700 "ghetti urbani," luoghi disumanizzanti senza molti servizi di base come biblioteche, scuole e così via. In un libero mercato, gli sviluppatori edili portano sul mercato quello che la gente desidera. Se la gente non vuole vivere in bunker, allora non saranno costruiti. E' possibile che uno sviluppatore possa fare un errore, ma probabilmente lo farà solo una volta, non 700 volte.

I pianificatori la temono, ma anarchia è un termine che descrive l'impossibilità di determinare come le preferenze individuali cambiano nel tempo. E il libero mercato garantirà l'anarchia dal momento che i prezzi e gli utili rappresentano il modo migliore affinché le risorse scarse vengano indirizzate per produrre quei beni e servizi di cui la società ha bisogno con più urgenza. Nessun pianificatore centrale può competere con l'efficienza di un sistema di mercato.

Le leggi sulla zonizzazione sono il riflesso delle paure nella vita politica, ed il capitalismo clientelare prospera in un ambiente del genere. Suddette leggi permettono alle entità ben collegate di progettare regolarmente i propri guadagni, e quindi utilizzano le barriere normative per limitarvi l'ingresso. Inoltre, dagli anni '80 la legge europea ha reso più difficile fornire servizi che potrebbero essere forniti da appaltatori privati. La Francia ha almeno 30,000 dipendenti pubblici a tempo pieno, il cui unico compito è quello di supervisionare le imprese private che vengono pagate per i piani elaborati. Il capitalismo clientelare ed il socialismo sono ottimi compagni di letto.

Oggi in Francia la terra edificabile è circa 200 volte più costosa dei terreni agricoli, e più costosa dalle 500 alle 1,000 volte vicino alle grandi città. La domanda è lì! La regolamentazione l'ha semplicemente mantenuta imbottigliata, ed ora deve essere liberata.

Le riforme catastali in Francia taglierebbero i costi di sviluppo del 50% e creerebbero un mini boom edilizio in quasi tutte le principali città francesi. Nelle periferie francesi di Geneva, le unità abitative spunterebbero come funghi.

Questo non significa necessariamente che dovremmo fare a meno delle leggi ambientali, ma non dovremmo lasciare che la preoccupazione per l'ambiente sia un pretesto per non fare nulla. C'è una enorme domanda di alloggi a prezzi accessibili in molte parti d'Europa, ma gli ambientalisti preferirebbero vedere eliminate tonnellate di prodotti chimici dai terreni agricoli piuttosto che facilitare alle famiglie un migliore accesso alla casa.

Ci sono letteralmente migliaia di politiche dal lato dell'offerta che stimolerebbero facilmente la crescita in Europa. Ma prima dovremmo smettere di parlare di "stimolare la domanda," o "rendere più flessibili le leggi sul lavoro," o "promuovere l'imprenditorialità." Questi sono slogan vuoti. E' il momento che i leader europei intraprendano azioni coraggiose, perché l'alternativa è il disastro.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


lunedì 25 novembre 2013

Il regalo dell'oro alla vigilia dell'Ora Zero





di Addison Wiggin


Mentre il prezzo dell'oro rimane nel range tra i $1,290-1,420 sin dalla fine di luglio, restiamo a guardare la prova di quella che abbiamo etichettato come "Ora Zero." Quello sarà il momento in cui un importante scambiatore di merci esaurirà l'oro con cui saldare un contratto e lo salderà invece in contanti — un default. In quel momento, il prezzo dell'oro fisico si emanciperà "dall'oro cartaceo."

Mentre andiamo in stampa, sono già evidenti nel sistema segnali di stress — in particolare nel GLD, il gigante degli ETF che rappresenta un proxy per il prezzo dell'oro. Non abbiamo mai amato il GLD. Presenta troppi "rischi di controparte" — il classico rischio che chiunque stia facendo affari con voi non vuole, o non può, essere all'altezza delle sue promesse.

Tra le tante promesse c'è questa: gli investitori stra-ricchi possono scambiare le loro azioni GLD per metallo vero — l'opzione non è disponibile per voi, piccoli investitori. Ma ora anche i grandi investitori non possono commerciare le loro azioni per il bene reale. "Le persone hanno cercato di portare fuori il loro oro da quell'ETF," dice John Hathaway, responsabile del Tocqueville Gold Fund, "e non sono riuscite a farlo."

Il racconto di Hathaway è confermato da Grant Williams, consulente in un hedge fund con sede a Singapore. Il problema? L'enorme squilibrio tra contratti futures al Comex di New York e l'inventario di metallo reale che il Comex ha a disposizione per la consegna. Williams calcola che ci sono 55 once di "oro cartaceo" per ogni oncia di bene reale.

"Abbiamo visto che l'oro è stato drenato fuori dal Comex quasi ininterrottamente quest'anno," ha detto di recente Williams al conduttore radiofonico Eric King, "di certo sin dalla richiesta di rimpatrio della Bundesbank. E non ha ancora avuto alcun effetto evidente, ma in realtà è una molla che viene compressa continuamente, e ad un certo punto scatterà. E quando lo farà, con tutte queste pretese disparate su ogni oncia d'oro, ne vedremo delle belle."

Dall'inizio del 2013 fino a metà settembre, gli inventari del Comex sono diminuiti del 36 % — da 11.059 milioni di once a 7.034 milioni. Questo è il flusso d'oro da Occidente ad Oriente che abbiamo documentato per tutto l'anno in 5 Min. Forecast. L'oro viene drenato dai caveau di New York e finisce in Cina, dove la banca centrale e la gente comune lo stanno accumulando a prezzi visti l'ultima volta nel 2010.




Il calo nell'inventario del Comex "oggi vale la bellezza di $9.66 miliardi," scrive Mark O'Byrne di GoldCore, "nel senso che una manciata di miliardari o solo una potente nazione creditrice con grandi riserve di valuta estera, come ad esempio la Russia, potrebbero mettere all'angolo il mercato dell'oro del Comex e causare un default."

L'Ora Zero s'avvicina.

Ecco un altro vaso di vermi scoperto sempre da Grant Williams. Di seguito viene presentato un grafico del prezzo dell'oro fino a tre anni fa —  e vengono evidenziate due date precise.

La prima: quando Hugo Chavez ha chiesto il rimpatrio di 160 tonnellate di oro detenute all'estero, prevalentemente presso la Banca d'Inghilterra. La seconda: quando la banca centrale tedesca ha chiesto la restituzione di 674 tonnellate di oro detenute presso la FED di New York e la Banque de France — per le quali è stato detto ai tedeschi di aspettare sette anni.




In entrambi i casi, "una movimento iniziale verso l'alto si è rapidamente trasformato in un movimento verso il basso" per quanto riguarda il prezzo dell'oro, scrive Williams. E dato che la Germania ha chiesto indietro più di quattro volte i lingotti richiesti dal Venezuela, il movimento verso il basso è risultato molto più consistente.

Williams è daccordo con Eric Sprott, il fund manager canadese che lo scorso febbraio ci ha aiutato a sviluppare lo scenario dell'Ora Zero. Le banche centrali occidentali hanno dato in affitto il loro oro alle grandi banche commerciali a tassi di interesse inferiori all'1%, e le banche commerciali hanno venduto quell'oro (soprattutto in Cina) seminando poi i proventi in attività fruttifere superiori all'1%.

"Penso che le banche centrali abbiano dato in affitto il loro oro per decenni alle bullion bank," scrive Williams nelle sua newsletter gratuita Things That Make You Go Hmmm... "ed ora si trovano in una posizione piuttosto precaria nel dover reclamare quello che si suppone sia di loro proprietà, prima che venga fatta notare tale mancanza."

L'abbattimento del prezzo dell'oro cartaceo "è stato specificamente progettato per scuotere coloro che lo possedevano con una certa titubanza," prosegue Williams, "e per un certo verso ha funzionato, ma solo tra i titolari più deboli, i quali tendono ad 'affittare' l'oro piuttosto che possederlo."

"Penso che le mani più forti abbiano continuato a reclamare la consegna del loro oro il più velocemente possibile; e le banche centrali di paesi come Cina, Russia e tutto il resto dell'Asia e del Sud America hanno cercato di acquistare e, soprattutto, di prendere in consegna l'oro fisico per quanto li fosse possibile."

L'Ora Zero s'avvicina.

Lo stesso Sprott sarebbe d'accordo. "L'offerta d'oro non è salita," ha detto di recente in un'intervista a Mineweb. "In effetti è diminuita l'anno scorso, e sono sicuro che diminuirà quest'anno, e sono sicuro che diminuirà anche il prossimo anno. Quindi come è possibile avere questi nuovi operatori che entrano nel mercato ed acquistano tanto oro nonostante il prezzo continui a scendere?"

"E' sempre stata mia opinione che la domanda di oro è ben al di sopra dell'offerta mineraria, che sono le banche centrali occidentali a fornire l'oro."

"Penso che il declino dell'oro sia stato progettato per provare a tirare fuori un po' di oro fisico dal mercato, cosa a cui GLD e altri ETF hanno risposto in proporzione enorme. C'è stata una svendita di circa 700 tonnellate di oro fisico in circa sei mesi. Beh, si tratta di quasi 1,400 tonnellate l'anno. E vorrei sottolineare che si tratta di circa due terzi della produzione mineraria di Cina e Russia."

Consideratelo un regalo mentre l'Ora Zero si avvicina. Nel 2013 è possibile acquistare il metallo giallo ai prezzi del 2010.

Saluti,


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


venerdì 22 novembre 2013

Luce verde?





di Francesco Simoncelli


[Questo articolo è apparso anche sul magazine online The Fielder.]


«Quegli autori e politici che hanno fatto diventare la scarsità di denaro la presunta fonte di tutti i mali ed hanno invocato l'inflazione come panacea, non dovrebbero essere più considerati economisti bensì "sciroccati." E' una lotta tra i sostenitori di una moneta sonante e gli inflazionisti, ed è una lotta che è andata avanti per decadi. Ma non dovrebbe essere considerata una controversia tra varie scuole d'economia, ma un conflitto tra economisti ed anti-economisti, tra uomini ragionevoli e zeloti ignoranti.» ~ Ludwig von Mises


Francesco Guccini non ha mai "perdonato" a Roberto Vecchioni di aver scritto e cantato "Luci a San Siro." Ovviamente, in senso buono perché spesso e volentieri ci sono casi nella vita in cui vedendo una certa opera o componimento ci scatta nella testa questa esclamazione: "Accidenti! Avrei voluto pensarci prima io!" Non parliamo di scoperte che acambierebbero la vita sulla terra e ci potrebbero rendere ricchi sfondati, ma di piccole soddisfazioni che ci farebbero guadagnare un briciolo di autostima in più e rispetto dagli altri. E' capitato anche a me e forse è capitato anche a voi. Io, ad esempio, avrei voluto scrivere di mio pugno un pezzo presentato invece da Steve Horwitz. Peccato, stavolta dal lato della penna c'era lui e dal lato del traduttore c'ero io. Forse un giorno accadrà il contrario, chissà; ma per il momento riporto uno stralcio di quell'articolo per farvi capire come sia semplice comprendere il comportamento sconsiderato e truffatore delle banche centrali: immaginate di svegliarvi un giorno, prendere la macchina, avvicinarvi ad un incrocio e non sapere che tutti i semafori in città sono rotti e segnalano tutti contemporaneamente luce verde.

[...] Quando interviene la banca centrale, tuttavia, imposta tutte le luci sul verde. La politica monetaria espansiva fornisce fondi mutuabili alle banche, che permettono loro di abbassare i tassi come se esistesse un maggiore risparmio. Tuttavia, quel risparmio è un’illusione; i consumatori non sono diventati più pazienti. Con tassi bassi, i mutuatari considerano più proficui i progetti a lungo termine e quindi sottraggono risorse agli altri deviandole a loro beneficio. Il problema, ovviamente, è che i consumatori non vogliono, in realtà, aspettare più a lungo di quanto non facessero prima. Così i produttori-mutuatari investono in progetti a lungo termine, mentre i consumatori-risparmiatori continuano a volere quelli a breve termine. Ciò, come con i modelli dei semafori rotti, non è sostenibile e si conclude con l’equivalente economico degli incidenti stradali: l’inizio di una recessione non appena viene scoperta questa mancanza di coordinazione.

Naturalmente le economie forti possono mascherare la mancanza di coordinazione sottostante per un tempo abbastanza lungo prima che sia scoperta. Una città sofferente per una piaga di semafori che danno tutti luce verde, sperimenterà un risultato più immediato e visibile.

Come i nostri automobilisti, i mutuatari non erano irrazionali durante il boom. Hanno semplicemente risposto razionalmente a un segnale irrazionale. La sorgente di tale segnale irrazionale era la Federal Reserve. La prossima volta che un amico incolperà gli investitori irrazionali per un boom e bust, potreste ricordare il nostro protagonista e dire: «L’irrazionalità, caro amico, non è nei nostri mercati, ma nel nostro governo, cioè, la banca centrale.»

Al giorno d'oggi la maggior parte dei semafori del mondo stanno segnalando luce verde. I pianificatori centrali esortano gli automobilisti a passare gli incroci a cuor leggere, non accadrà nulla. Gli automobilisti lo fanno, accendono le loro auto e vanno sicuri verso la loro meta. Non si aspettano un incidente lungo il percorso. La città è piena di carcasse di automobili ed automobilisti furenti gli uni con gli altri. Invece di prendersela con i semafori rotti e coloro che rassicurano che non ci sono problemi con la strumentazione stradale, inveiscono contro il cielo e il povero svenurato di turno che insieme a lui si è fidato delle promesse lanciate dal tubo catodico. Perché si fida di cose gli viene detto piuttosto che di quello che vede egli stesso? Siamo davvero così insicuri da dover trovare rassicurazioni in ogni dove solo per riuscire a poter tirare avanti un altro giorno della nostra vita?

Ogni ramo della vita dell'uomo oggi è strutturato da enti o istituti dediti alla sua presunta salvaguardia. Ci sono pezzi di carta ovunque che rendono una persone supeirore all'altra e in grado di dire con relativa certezza quello che dovrebbe fare e come farlo. Il sistema sociale in cui siamo immersi è un grande letto di spine su cui è adagiato un leggero strato di ovatta.

Gli individui provano a divincolarsi ma la propaganda sulla gestione delle attività umane è così asfissiante e pressante che viene intontito e intorbito dalle suadenti parole che escono dalle labbra di chi viene supposto sappia "qualcosa in più" degli altri. Non c'è da sorprendersi, quindi, se una delle peggiori nefandezze in ambito economico sia nata dalle rassicurazioni e dalla parole suadenti: la banca centrale. Lo stato catatonico in cui languono gli individui di fronte alla propaganda oligarchica di una direzione pianificata "a puntino" degli affari economici, li rende dei nevrotici in cerca di prede da azzannare senza considerare, o spendere troppi pensieri, su chi azzannano. Se la prendono con gli altri automobilisti, non su chi permette che i semafori segnalino tutti contemporaneamente luce verde.



AZZARDO MOR(T)ALE

Di recente è apparso sul New York Times questo articolo: In Fed and Out, Many Now Think Inflation Helps. Apparentemente, vivere in un panorama con prezzi in perenne ascesa è diventato l'obiettivo dei pianificatori centrali. Ci vogliono convincere che le carcasse di automobili che "decorano" la città non sono altro che l'ennesimo "capolavoro" d'arte moderna. Qualcuna in più non farà alcun danno. Luce verde, quindi. Davvero? Eppure credo che quelle persone di buon senso, le quali si ritroveranno a dover pagare gli elementi che compravano ieri ad un prezzo superiore, non saranno contente. Ma ci sono sempre coloro che annuiranno narcoletticamente.

Quindi, il nuovo proposito del prossimo presidente della FED sarà quello di aumentare un po' il carico inflattivo presente negli USA. Basterebbe mettere le persone in condizione di spendere denaro, e la ripresa tanto agognata diventerebbe realtà. Davvero? Volendo ammettere per assurdo che una cosa del genere potesse anche funzionare, sarebbe la persona di Main Strett la beneficiaria reale di tale spinta inflattiva? A guardare l'ultima relazione H.8 della FED direi proprio di no. Il denaro immesso nel circuito finanziario non inonda subito tutti i settori dell'economia, c'è una sorta di ritardo con cui questo nuovo denaro li raggiunge e questo ritardo consente a coloro che ricevono per primi la nuova moneta di beneficiarne a scapito di coloro che la riceveranno in seguito o non la riceveranno affatto.

La piccola "magia" di breve termine in grado di stimolare l'attività economica più ampia avviene perché i salari ed i prezzi dei fattori di produzione tendono ad aumentare più lentamente rispetto ai prezzi dei beni di consumo finiti. Le vendite a prezzi maggiori, innescate da questo meccanismo, "stimolano" di conseguenza gli imprenditori ad assumere più lavoratori e ad espandere la produzione.

In altre parole, l'espansione artificiale dell'offerta di denaro innesca una serie di aggiustamenti a rialzo all'interno del panorama economico man mano che il nuovo denaro invade i vari settori dell'economia: i vantaggi iniziali delle vendite dei beni di consumo vengono controbilanciati dall'aumento delle richieste salariali e dall'aumento del costo dei fattori di produzione. Non solo, ma l'espansione dell'offerta di moneta ha un altro effetto redistributivo "nascosto": riduce il potere d'acquisto della moneta. Nel tempo, quindi, il ritardo con cui aumentavano i vari prezzi tende ad assottigliarsi e quella esile redditività che aveva illuso le imprese sparisce del tutto, andando a deprimere in maniera determinante il mondo del lavoro. Cosa significa? Disoccupazione rampante.

Nel 2008 questa situazione ha reso incalzante il giorno della resa dei conti. Nel 2010 in Europa. L'esplosione delle bolle che avevano caratterizzato il periodo euforico precedente, ha smascherato i difetti di lungo periodo delle strategie dei pianificatori centrali. Cosa è accaduto dopo? Niente, si è voluto testardamente e presuntuosamente proseguire sulla medesima strada: più della stessa cosa. Cosa è accaduto dopo? Niente, la situazione non ha fatto altro che peggiorare. Cosa accadrà adesso? Più della stessa cosa. Nel frattempo i prezzi hanno continuato a salire inesorabilmente, nonostante le rassicurazioni mainstream su un'inflazione dei prezzi abbattuta ed ormai morta: McDonald's smetterà di vendere hamburger ad $1, Amazon ha aumentato la spesa minima per spedizioni gratuite da $25 a $35, è previsto che questo inverno i costi per l'utilizzo del gas aumenteranno del 13%, il prezzo della cioccolata è salito del 45%, la classe media continua ad affrontare tempi molto duri e per quanto riguarda l'Italia ecco l'ultima chicca in fatto di aumento di prezzi.




Coloro che invocano con veemenza unlteriore interventismo nell'economia attraverso l'aumento dell'inflazione dei prezzi, sono quelli che si trovano all'inizio della filiera del nuovo denaro. Coloro che ne beneficiano per primi. Vengono giustificati dai media mainstream che corrono dietro alle loro idee: Keynesismo sotto steroidi. Vengono giustificati dal mondo accademico che presta loro la presunta autorevolezza di cui si forgiano. Da chi è conferita questa autorevolezza? Viene conferita da scuole accreditate dallo stato. E' un circolo vizioso imbastito per permettere a dei soggetti specifici di evitare le conseguenze sane e punitive di chi si spinge nel perseguire una via altamente rischiosa. L'azzardo morale fornito dalle politiche della banca centrale ai pianificatori centrali permette loro di evitare nel breve termine queste conseguenze.

Permette loro di vendere illusioni di una ripresa "magica": spesa pubblica finanziata attraverso il deficit e la carta della banca centrale sono l'arcobaleno alla cui fine c'è una pentola d'oro. Promesse. La falsa abbondanza di cui si sono fatte promotrici le banche centrali sta portando la società mondiale verso l'inevitabile conclusione a cui si appropinquano tutti quei sistemi che si fondano sul socialismo e sul capitalismo clientelare: Grande Default.

Le banche centrali del mondo hanno creato un meccanismo mortale di azzardo morale che ormai non può essere staccato dalla loro alimentazione artificiale. La FED, ad esempio, attraverso il credito facile ed il sostegno al settore ipotecario, in pochi anni dal suo scoppio ha reflazionato l'enorme bolla immobiliare:




Non solo, nel panorama economico statunitense ci sono altre realtà in bolla. Ma una volta che la popolazione si stancherà di essere la garanzia collaterale dell'azzardo morale dei pianificatori centrali, staccherà la spina. E quello sarà un avvenimento che non potrà essere aggiustato attraverso ulteriore stampa di denaro o altri calci al barattolo.



LA CALMA PRIMA DELLA TEMPESTA

Ma la generosità della FED, come visto nel precedente documento H.8, non si limita al territorio nazionale e si estende al territorio estero, attraverso le filiali presenti sul suolo americano. L'interconnessioen del sistema bancario commerciale e di quello statale venuta a galla nelle crisi del 2008 e 2010 è talmente ampia che ora gli interventi stanno raggiungendo altezze grottesche. Ed uno dei continenti aiutati è molto probabilmente quello europeo, permettendo in questo modo alla BCE di sgonfiare il suo bilancio trasferendo il proprio pattume a terzi. Nonostante Draghi abbia promesso di intervenire sui mercati a supporto di qualsiasi entità ne abbia bisogno, sta forzando un deleveraging nel settore privato in modo da contringerlo a disfarsi dei propri debiti accumulati negl ianni del boom.

Sta funzionando? No, perché questo stato di cose è controbilanciato dai governi europei che non possono fare a meno di continuare a fare azzardo morale, dato il loro stato dei conti e la necessità di ampliare la loro sfera d'azione a causa delle sconsideratezze degli anni precedenti. Per mantenersi vivi devono continuare a spendere ed invadere con la loro influenza, distorcendone i legami, settori più ampi delel loro economie. Ed escludere con artifizi contabili passività e debiti dai loro bilanci ufficiali, non li farà sembrare più sani. Questi patetici sotterfugi nonc ancelleranno i loro obblighi, questi trucchi e queste menzogne serviranno solo a comprare (per l'ennesima volta) tempo, non risolveranno i problemi alla radice della crisi europea.

Nascondere le sofferenze bancarie con qualche "allegra" proiezione di presunta crescita negli anni a venire è un palliativo. Il sistema finanziario greco langue ancora in pessime condizioni, con gli NPL (es. non performing loans) che hanno raggiunto quota 24%, rispetto al 16% del 2011. Secondo Kathimerini i bad loans hanno raggiunto la somma di €65 miliardi, andando a superare l'ammontare di denaro (circa €50 miliardi) per la ricapitalizzazione del sistema creditizio locale. Questo significa che dopo quasi quattro anni di denaro gratuito lanciato nella dolina chiamata Grecia, essa è ancora in bancarotta e continuerà ad esserlo finché non arriverà il default... non importa quanto denaro venga ancora indirizzato nelle sue casse.

La stessa situazione si ripresenta in Spagna.




Ma il vero ago della bilancia rimane sempre la Francia. Sui titoli di giornale sono sempre finiti a turno i PIIGS, ma qualora ci finisse la Francia a cusa dell'insolvenza a catena di questi, allora le cose si farebbero davvero critiche per la zona euro. Le banche francesi sono esposte al debito italiano, il rapporto debito/PIL è al 90.2% (anche se stime alternative lo danno già al 200%), negli ultimi due anni è tornata prepotentemente a crescere la spesa del governo (in barba alle presunte leggi sull'austerità), un welfare strabordante, il tax rate è arrivato al 75% facendo fuggire all'estero enormi quantità di capitali e lavoratori, ecc. La Francia è chiaramente sulla rotta dell'insolvenza.

L'insostenibilità di lungo termine della situazione francese non può essere fermata dalla rinuncia di entrate fiscali (finanziariamente suicida) e dal taglio della spesa pubblica (politicamente suicida). Le distorsioni inserite nei sistemi fiannziari europei dalle politiche della banca centrale e dalle politiche dei vari governi europei dovranno essere ripulite prima o poi, perché chiaramente non sostenibili. La ricetta dei pianificatori centrali è la cosiddetta ricetta per il disastro, dove settori più ampi dell'economia saranno messi sotto il terrificante occhio statale e gli individui presenti in quei settori saranno messi "a stipendio" della spesa pubblica.

La mancata pulizia del mercato continuerà a far fallire imprese e lascerà a spasso ulteriori lavoratori.




I pianificatori centrali non vogliono sentire affatto parlare di queste cose. Per loro è come se non esistessero, per loro la loro strategia è quella "giusta." Per loro, ovviamente. Il loro compito è facilitato dalla droga moentaria fiat fornita dalle banche centrali, le quali sono disposte a calciare insieme a loro il barttolo lungo la strada. Infatti, oltre alla FED, abbiamo che anche il Giappone si sta "occupando" del mercato europeo andando ad acquistare pattume obbligazionario di governi falliti.

Luce verde, quindi.



CAMBIO DI PARADIGMA

Mentre in occidente accade tutto questo, l'oriente è diventato il più grande bacino di raccolta di oro del mondo. Oro fisico, ovviamente.




La domanda di oro da parte della Cina è irrefrenabile, gli importi sin dal settembre 2011 sono arrivati a 2,232 tonnellate. La Cina si sta rendendo lentamente conto di quanto la sua economia sia drogata dal denaro fiat, e diffidando dalle promesse cartacee di grandi ETF preferisce rintanarsi nel bene che per 2,500 è stato il denaro per eccellenza. Soprattutto perché scelto dal mercato e non da una classe dirigente che presuntuosamente si erge a combriccola onniscente in grado di direzionare in modo sano le scelte individuali degli attori economici. Gli Stati Uniti e l'Europa hanno da sempre soppresso il prezzo dell'oro qualore fosse iniziato a crescere in maniera allarmante, poiché intendono soffocare il suo ruolo come moenta di riserva. Non possono permettersi di vedre altre nazioni commerciare con valute diverse dal dollaro o dall'euro. In generale, spingono gli individui ad operare i loro scambi in denaro fiat.

Ciò va a beneficio soprattutto del dollaro che rimane valuta di riserva mondiale con tutti i benefici che ne scaturiscono. Ma i pianificatori centrali, come in altri campi, falliscono nel vedere la loro miopia di lungo termine. Ad esempio, ecco una storiella davvero interessante sul mercato del metallo giallo che sicuramente farà gola ai gold bug. Oltre ad aggioranre la situazione sul giochetto del leasing dell'oro per abbasarne artificialmente il prezzo, la situazione da panico nel Comex per quanto riguarda il delivery e l'enorme domanda di oro rispetto ad un'offerta pressoché statica, veniamo a sapere che nella Banca d'Inghilterra sono "sparite" circa 100,000 barre d'oro. Facendo un tour virtuale con la nuova applicazione del sito webe della BoE, si scopre che dal report annuale del 28 Febbraio (in cui l'oro in custodia era composto da circa 500,000 barre) al mese di Giugno in cui è stata lanciata questa applicazione mancano all'appello 100,000 barre d'oro. Dove è finito? Oltre alla rapida ascesa della domanda di oro da parte di Cina e India, in questo lasso di tempo c'è anche stata la crisi cripriota che ha intensificato la domanda di oro fisico in Europa. Le bullion bank ne avrebbero sofferto, perché l'offerta era statica e da qui possiamo immaginare la caduta artificiale del prezzo ad Aprile. L'innesco è stato lanciato sul mercato dei futures USA andando a far scattare gli stop-loss di parecchi contratti ETF, ma questa mossa non ha impedito la nascita di una domanda ancora più grande di oro fisico. La risposta più probabile quindi è che sia stata la BoE a fornire quantità maggiori di oro (dato che le liquidazioni degli ETF si sono rivelate insufficienti) sul mercato di Londra per tenere testa alla domanda di oro fisico crescente grazie a quesi prezzi stracciati. I pianificatori centrali hanno ironicamente sottovalutato la potenza della domanda portandoli ad una situazione in cui il leasing dell'oro gli si sta ritorcendo contro.

Le banche centrali occidentali li chiamano "investimenti," questo non fa aumentare il prezzo ufficiale dell'oro e soddisfa la voracità di oro da parte dei paesi orientali. Anni e anni di crescita artificiale hanno permesso di far credere all'illusione che il denaro fiat avesse finalmente distrutto la solidità storica dell'oro, questo ha permesso alle banche centrali di "investire" il loro oro nelle bullion bank le quali lo hanno venduto per fare carry trade sui profitti. Ora sono in trappola. Lo scopo della Cina, dopo aver fondato insieme agli altri BRICS la propria banca che molto probabilmente servirà per saldare i conti commerciali internazionali in oro, è quello di spodestare il dollaro come valuta di riserva mondiale, promuovendo l'internazionalizzazione dello yuan attraverso le sue enormi riserve d'oro.

Ora immaginate una cosa: cosa succederebbe se i fondi pensione "scoprissero" che deficitano di quell'asset che la Cina sta accumulando così voracemente ed invece hanno puntato tutto su monete fiat in costante deprezzamento ed obbligazioni statali garantite da promesse vuote?





CONCLUSIONE

L'8 novembre lo zio Mario ha riferito di aver abbassato uteriormente i tassi di riferimento della BCE, a suo modo di vedere questa strategia contribuirà a rilanciare l'economia. Il primo ministro italiano è dello stesso avviso. La Yellen è destinata a sostenere lo stesso. Luce verde. 5 anni di tassi di interessi ultra bassi (negativi quelli reali) e nessun risultato. Distorsioni? Ci potete scommettere! E non possiamo che assistere alla prossima esplosione della madre di tutte le bolle. Quella del settore obbligazionario statunitense.

Tutto il pompaggio monetario attuato dalle banche centrali per tenere a galla investimenti improduttivi, ma necessari all'establishment esistente, ha causato la completa cecità dei banchieri centrali sui fondamentali di mercato. Sono i ndeterioramente continuo? Nessun problema, più della stessa cosa. Sin dalla bolla delle dot-com si è detto che l'esuberanza di mercato era un'illusione e che l'euforia fosse ragionevole. Scoppio dopo scoppio, la stessa nenia. Ed oggi la sentiamo ripetere sia per la bolla obbligazionaria sia per quella azionaria, oltre ad altre di minore interesse mediatico.

Fare in modo che i tassi di interesse, i quali rappresentano un riferimento per tutto il panorama finanziario, restino ridicolmente bassi per un periodo di tempo prolungato, significa valori degli asset spinti artificialmente in alto. E' una situazione del tutto irrazionale, ed è destinata a scoppiare.




Tenetevi forte al prossimo incrocio, i semafori sono ancora tutti verdi.


giovedì 21 novembre 2013

Un programma sanitario che potrebbe far risparmiare miliardi

«WASHINGTON — La promessa rassicurante del presidente Barack Obama, secondo cui gli americani felici della propria assicurazione sanitaria avrebbero potuto tenersela, era condannata fin dall'inizio e tutti quelli che conoscono il mercato l'hanno capito tranne il presidente. Lo dissero anche i suoi aiutanti quattro anni fa, all'inizio della grande spinta per la sua legge sulla sanità, che non doveva essere preso alla lettera su questo punto.
Ma ha continuato a tirare in ballo questa promessa, letteralmente e con forza, attraverso il lungo dibattito sulla revisione, dopo che è diventata legge e direttamente agli elettori nella campagna per le elezioni del 2012. Le parole a volte variavano, ma il messaggio no: non solo stavano arrivando giorni migliori per le persone senza assicurazione o con una cattiva assicurazione — ma tutti si sarebbero potuti rilassare.
Ora la sua promessa si sta dimostrando vuota per quelle persone nel mercato assicurativo individuale o con piccole imprese che si stanno vedendo arrivare avvisi di cancellazione e per i lavoratori che stanno cominciando a vedere bruschi cambiamenti nei loro piani forniti dal datore di lavoro. Anche se sono una minoranza degli assicurati, sono già milioni di persone.

[...] Non è mai stato convincente, però, pretendere che una revisione di tale portata sarebbe potuta cadere come un sasso in uno stagno senza causare onde di ritorno — buona fortuna con queste.
Gli esperti di politica sanitaria, tra cui alcuni che hanno favorito la legge, hanno detto che Obama non avrebbe dovuto fare una simile promessa. "Se fosse stato un re, avrebbe potuto farlo, ma non lo," ha dichiarato all'Associated Press nel 2009 Dallas Salisbury, capo della Employee Benefit Research Institute.»

~ PROMISES, PROMISES: A big Obama health insurance promise that never stood a chance, The Washington Post, 31 ottobre 2013.
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di Bill Bonner


"Papà, devo fare qualcosa," inizia col panico la lettura di una lettera di uno dei miei figli.

"Quando ho cambiato il mio status lavorativo, ho perso la mia assicurazione sanitaria. La polizza migliore che posso trovare è da $550 dollari al mese. Che dovrei fare?"

"Non sottoscrivere quell'assicurazione," abbiamo suggerito. "E' uno spreco di denaro."

"Basta che non ti ammali," abbiamo aggiunto.

Ci sono due modi in cui uno stato può vessare i propri cittadini — forza e/o frode. L'assistenza sanitaria li utilizza entrambi.

Ai tempi di Gengis, Attila, Cesare e Napoleone le cose erano più semplici. Le persone venivano conquistate. Si sottomettevano. Gli "insorti" venivano messi a tacere. Le case venivano saccheggiate. Le fanciulle venivano sverginate. Quelli erano i bei vecchi tempi — prima che arrivasse l'assicurazione sanitaria!

Ma anche a quei tempi, un uomo da solo non riusciva a tenere un'intera popolazione sotto il suo tallone. Aveva bisogno di aiuto. Nacquero così le classi dirigenti, le quali dividevano il potere per controllare le forze armate. Ci sono governatori di tutti i tipi. Ma se non controllano l'esercito e la polizia, presto saranno governati da loro.

Il bello della democrazia è che froda la persona media facendole credere che è entrata a far parte dell'élite al potere. Pensa che può decidere che cosa deve fare il governo. Naturalmente, si merita una quota del bottino.

Tutto ciò che concerne lo stato è un esercizio basato sul furto. Tutti gli stati prendono cose da alcune persone — potere, denaro, dignità, libertà — ed elargiscono favori alla classe dirigente e ad i suoi clienti. Le masse si adeguano volentieri e con entusiasmo finché pensano di poter ottenere qualcosa — cioè, la proprietà di qualcun altro.

L'ultima volta che abbiamo controllato, il Congresso dibateva sul funzionamento dell'assicurazione sanitaria.

Vengono spesi approssimativamente $2.2 bilioni all'anno in America — una spesa pro-capite maggiore rispetto a qualsiasi altra nazione — per la sanità. La lotta è su chi prende i soldi e chi riceve le cure.

Si tratta di una guerra di zombie... Per quanto ne sappiamo, nessuno ha suggerito la soluzione più ovvia: lasciare che le persone decidano per se stesse.

Per vincere le elezioni, i governi devono dare e prendere. Quindi oltre alla sicurezza pubblica ed alla sicurezza nazionale, offrono assistenza sanitaria gratuita, istruzione gratuita, autostrade gratuite e libere elezioni per determinare chi ottiene cosa.

La maggior parte del denaro è spesa per l'assistenza sanitaria. Basta confrontare le aspettative di vita.

La Francia ha un sistema nazionalizzato. Il costo a persona è inferiore rispetto al sistema statunitense. Gran Bretagna, Francia, Germania — tutti i paesi sviluppati hanno programmi di assistenza sanitaria parzialmente o totalmente gestiti dai federali. Tutti spendono molto meno rispetto agli Stati Uniti e hanno tutti o quasi le stesse aspettative di vita.

Volendo fare un esempio più estremo, Cuba spende solo una frazione rispetto agli Stati Uniti ... ma le sue aspettative di vita non sono molto diverse.

Ora potreste essere tentati di dire che i federali non sono riusciti a creare un sistema di assistenza sanitaria efficiente negli Stati Uniti, ed avreste certamente ragione. Ma potreste perdere di vista il punto più grande: la Federal Reserve è riuscita meglio di qualsiasi dei suoi rivali nel trasferire ricchezza dal pubblico ai suoi privilegiati nel settore assicurativo e nella sanità.

E aspettare... Che cos'è questo? Secondo un recente studio di BMJ:

I ricercatori della London School of Economics, della Harvard Pilgrim Health Care Institute alla Harvard Medical School e della Stanford University School of Medicine hanno confrontato l'efficacia dell'esercizio fisico rispetto ai farmaci in quattro condizioni patologiche (prevenzione secondaria della malattia coronarica, riabilitazione da ictus, trattamento di insufficienza cardiaca e prevenzione del diabete).

La prevenzione secondaria si riferisce al trattamento di pazienti con malattia esistente prima della malattia significativa.

Hanno analizzato i risultati di 305 studi clinici che coinvolgevano 339,274 persone e non hanno trovato differenze statisticamente rilevabili tra l'esercizio fisico e gli interventi farmacologici per la prevenzione secondaria della malattia e la prevenzione del diabete.

Bene, questa è una grande notizia, non è vero caro lettore? Dimenticate le pillole. Basta uscire e fare una passeggiata. Questo dovrebbe far risparmiare alla nazione centinaia di miliardi, giusto?

Oh, caro lettore, hai mancato di nuovo il punto. L'idea è quella di trasferire denaro, non di aiutare le persone ad essere più sane.

Se i federali volessero veramente una popolazione sana ed un sistema di assistenza sanitaria efficiente, avrebbero cessato di offrire servizi di assistenza sanitaria a chi era in sovrappeso, per esempio, o a tutti coloro che non potevano fare almeno 10 flessioni.

Capito? Dovevano incoraggiare le persone a fare a meno dell' assistenza sanitaria.

Secondo come funziona il sistema oggi, poche persone privilegeranno l'esercizio fisico rispetto ai farmaci. Quando si fa esercizio fisico, pagate i "costi" da soli. Dovete spendere tempo. Dovete fare il lavoro. Ma quando si ottengono farmaci gratis dal Medicaid, paga qualcun altro.

Ci si abitua: più farmaci... più droni ... e più FED.

Saluti,


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


mercoledì 20 novembre 2013

Campagna tesseramento 2014 Mises Italia


Nelle settimane in cui veniva allestito il sito per la nostra prima campagna tesseramento abbiamo testimoniato l’ennesima conferma di come governi e banche centrali intendano affrontare le presenti difficoltà economiche: ancor più debito, ancor più tasse, più controlli ed interventismo. Davvero, questi personaggi non cambiano mai: sempre intenti a coprire bare con la terra di quella accanto. Nelle fosse, belle in mostra, stanno in fila le nostre libertà. Pensateci: quante ve ne sono rimaste?

In questo scenario, la condizione che più caratterizza la maggior parte degli individui è l’incoscienza: delle conseguenze economiche delle proprie azioni, della natura e scopo del sistema a cui delegano sempre più della propria vita, ma soprattutto l’incoscienza di quale ruolo chiave sia dato loro di giocare nel progresso verso una società più prospera e pacifica.
Solo partendo da tanta incoscienza si è potuta imporre così tanta violenza sul prossimo: costante, ubiqua, sistematica. In due parole: ‘per legge’.

Eppure, ci siamo addentrati in un periodo tra i più interessanti e promettenti della nostra Storia: non può che essere motivo di sprone quell’amaro movimento che, ogni giorno di più, ci avvicina alla disillusione… a maggior ragione quand’esso è il pungolo di una condizione essenziale e ineludibile: i soldi degli altri stanno per finire. Finalmente!
E’ nella disillusione infatti che si ritrova la realtà delle cose, che si riscopre in sè stessi il principio della propria ascesa, che si riaccende la voglia di agire in prima persona per migliorare la propria condizione. Guarda caso, tre caratteristiche dell’imprenditorialità umana.

Se tra le decisioni che rendano una vita degna d’essere vissuta sta senz’altro quella di vincere la paura d’essere liberi, risalendo un passo alla volta lungo questo proposito tra i primi scalini troviamo la necessità d’una solida educazione sul mondo circostante e sulle dinamiche dell’interazione umana. L’economia è proprio la scienza dell’azione umana: il suo proposito è studiare quelle scelte volontarie, in un ambiente gravato da scarsità, utili ad allontanarci da uno stato di bisogno o disagio. Questo il motivo per cui l’economia è a buon diritto regina delle scienze sociali ed il suo studio un pilastro nell’educazione di ciascuno.
A chi la comprenda ben presto offre in dono la visione di quali potenzialità gli si aprano davanti; la logica per cui non si possa sopravvivere che prostrandosi a un idolo, da omaggiare col sacrificio del prossimo, tutt’a un tratto appare per quella che è: mediocre, fallace ed umiliante. Al suo posto, la certezza che una società prospera e pacifica sia possibile soltanto dove regni quell’attività di scambio volontario alimentata dal rispetto della libertà individuale.

E’ in questo clima di fiducia che il Mises Italia inaugura la prima campagna tesseramento per l’anno 2014: nostro obiettivo è il fornirti uno strumento d’ausilio all’apprendimento. In particolare, il percorso che ti è suggerito conta tre livelli da adattare alle tue esigenze. Il primo affronta le basi della teoria economica di Scuola Austriaca: oltre ad essere la più antica ed attualmente in maggiore crescita, è la teoria che più d’ogni altra ha saputo identificare le cause dei cicli economici attuali ed offrire un impianto teorico coerente e verosimile per risolverli in modo efficace. Scorri la pagina Guida alla Lettura per orientarti sugli argomenti di tuo interesse. Storia, filosofia e soprattutto economia: hai a tua disposizione una vasta libreria, ma non spaventarti! Per acquisire una solida cultura di base sarà sufficiente una selezione di testi chiave.
Il secondo si propone di saldare la tua conoscenza economica in lingua inglese. Quest’ultima è di fatto cruciale per spaziare su realtà esterne alla nazionale: è la porta verso una comunicazione più ampia e proficua; inoltre, rimedia al limite fisiologico di testi tradotti in italiano. I benefici offerti in questo livello sono studiati come approfondimento rispetto ai precedenti: tematiche più specifiche, a seconda del tuo interesse particolare.
Il terzo livello rappresenta un traguardo di azione pratica, inteso a facilitare l’accesso a stumenti di intervento diretto per salvaguardare niente di meno che il potere d’acquisto del tuo stipendio. In un panorama di titoli di Stato traballanti, borse gonfiate e banche inaffidabili, è pratica del buon padre di famiglia apprendere quei fondamentali del mercato utili ad indirizzarne gli investimenti. L’epoca dei risparmi affidati per fede a un impiegato di banca è terminata da tempo: torna padrone delle tue scelte d’investimento o pagherai l’inerzia a caro prezzo. Lo ritieni un obiettivo inarrivabile? Sappi che ciò dipende non dalla sua lontananza, ma dalla tua abitudine a delegare ad altri anche quest’aspetto della tua vita.

In conclusione, se da un lato è vero che la sola ripresa sia individuale e la sua dimensione sia privata e familiare, vale altrettanto che non vi sia scampo per i pigri. Ecco allora le domande da porsi con urgenza: quanto sono disposto ad investire su di me? Voglio essere protagonista di ciò che mi accade? Mentre le valuti, vorrei sottoporti la risposta data a suo tempo dall’economista che dà nome alla nostra associazione (grassetto aggiunto):

Tutte le istanze politiche attuali concernono problemi comunemente detti economici. Tutti gli argomenti sostenuti nella discussione contemporanea degli affari pubblici e sociali trattano delle fondamentali materie dell’economia e della prasseologia. La mente di tutti si occupa di dottrine economiche. Filosofi e teologi sembrano essere più interessati ai problemi economici che ai problemi che le passate generazioni consideravano oggetto della filosofia e della teologia. Romanzi e commedie trattano oggi le cose umane — comprese le relazioni sessuali — dal punto di vista delle dottrine economiche. Ognuno pensa economicamente, sia conscio o no. Aderendo ad un partito politico e votando per esso, i cittadini prendono implicitamente posizione rispetto a teorie economiche essenziali. […]
Non v’è mezzo col quale sfuggire alla propria personale responsabilità. Chiunque trascuri di esaminare nel miglior modo tutti i problemi relativi, cede volontariamente la sua primogenitura a una élite che si arroga la posizione di superuomini. In queste materie vitali la cieca fiducia negli “esperti” e l’accettazione acritica delle parole d’ordine e dei pregiudizi popolari equivalgono a rinunciare all’autodeterminazione e cedere al dominio degli altri. Nelle condizioni odierne, nulla può essere più importante dell’economia per ogni uomo intelligente. È in gioco il suo stesso destino e quello della sua progenie.
Pochissimi sono in grado di contribuire qualche idea conseguente al corpo del pensiero economico. Ma tutte le persone ragionevoli sono tenute a familiarizzarsi coi principii dell’economia. Oggi questo è un dovere civico primario.
Volenti o no, è un fatto che l’economia non possa rimanere una branca esoterica del sapere accessibile solo ad un ristretto gruppo di studiosi e di specialisti. Essa tratta dei problemi fondamentali della società; interessa tutti e appartiene a tutti. È il principale e più idoneo studio per ogni cittadino.
(L’Azione Umana)

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