lunedì 30 settembre 2013

Perché le banche italiane farebbero meglio a pregare che le parole di Mario Draghi siano vere





da Zerohedge


La situazione in Italia sembra andare di male in peggio. Con un voto di fiducia atteso per Martedì ed un governo pronto a dissolversi per l'ennesima volta, ed a seguito delle dimissioni del CEO di una delle più grandi società non finanziarie italiane (Telecom Italia), la più grande banca (per attivi) in Italia -- Intesa SanPaolo -- ha annunciato le dimissioni con effetto immediato del suo CEO, il quale verrà sostituito da Carlo Messina. Secondo le fonti, l'ormai ex-amministratore delegato aveva perso la fiducia degli azionisti (il che è strano dato che le azioni della banca sono quasi ai massimi da due anni). Non possiamo fare a meno di chiederci cosa accadrà dopo (alla luce dei dati fatiscenti sulla produzione), oltre al deragliamento (in stile Randiano) della classe dirigente italiana.

Come abbiamo osservato in precedenza, le cose non vanno così bene per l'Italia (il 3° paese più indebitato al mondo)...

Il Programma di Stabilità in Italia si prefigge un avanzo primario del 5-6%, ed uan crescita del PIL nominale del 3%. Entrambi gli obiettivi stupiscono Michael Cembalest di JPMorgan poiché irrealistici nel contesto post-crisi italiano. L'Italia ha registrato un avanzo del 6% per un breve periodo negli anni '90, ma non è durato poiché è stato il risultato di una svalutazione precedente, di alcune vendite di asset e di alcuni aumenti fiscali. Al momento solo la vendita di asset sembra un obiettivo fattibile in Italia.

Se le preoccupazioni di Cembalest sono corrette, l'Italia rimane un paese con quasi il doppio del rapporto debito/PIL come gli Stati Uniti; un'interdipendenza indissolubile tra governo, banche e BCE; ed un basso PIL ed una bassa crescita dell'occupazione. Se la storia è una guida, Cembalest ha proprio ragione poiché gli ultimi anni hanno visto il più grande crollo del PIL italiano sin dall'unificazione nel 1861...




Fonte: JPMorgan

La domanda rimane -- perché nessuna lacerazione del tessuto sociale? O questo smembramento della classe dirigente porterà un briciolo di realtà alle masse?

Quando a luglio del 2012 Mario Draghi, sull'orlo di un altro collasso dell'Eurozona, ha promesso al mondo che avrebbe fatto letteralmente "tutto il possibile" per difendere l'euro, le banche europee insolventi hanno preso sul serio la sua promessa e hanno gozzovigliato nello schema di Ponzi più grande mai concepito in Europa. In questo schema le banche avrebbero acquistato obbligazioni sovrane emesse dai paesi europei (in particolare Spagna e Italia) e successivamente le avrebbero rivendute come garanzia alla BCE in cambio di liquidità (al netto di un minuscolo haircut).

Il problema per queste banche è che, mentre si fidavano ciecamente della BCE e razzolavano fino all'ultimo pezzo di carta insolvente che potevano trovare (anche se i governi europei non implementavano assolutamente nessuna riforma strutturale ed ammassavano nuove quantità di debito -- mentre non perdevano tempo a dare la colpa alla (falsa) austerità per ogni fallimento politico dovuto in realtà alla loro corruzione ed incompetenza), la BCE non aveva alcun asso nella manica. Quello che aveva era un costrutto immaginario definito "forward guidance" -- un "gioco d'azzardo" monetario sostenuto da quel poco di fiducia che restava nella BCE -- soprannominato programma OMT (o transazioni monetarie definitive), il cui unico scopo era quello di aumentare la fiducia e porre fine all'ondata di vendite (sostituendole con acquisti scriteriati).

Per un po' ha avuto successo.

Lo svantaggio più grande dell'OMT, tuttavia, è che non era stato creato per essere messo in pratica, e un anno e mezzo dopo il suo inizio non esiste ancora un termine legale o un quadro di condizionalità attraverso i quali sarebbe attuato. Il motivo è semplice: l'OMT non sarebbe mai dovuto funzionare come meccanismo di monetizzazione senza sterilizzazione, e certamente non prima della rielezione della Merkel. Se fosse entrato in azione prima delle elezioni tedesche avrebbe distrutto ogni possibilità della Cancelliera di essere rieletta, poiché sarebbe diventato chiaro che l'unico possibile piano B dell'Europa è quello messo in atto dalla FED e dalla BoJ: sfrenata monetizzazione (non sterilizzata) del debito, riportando alla mente quei dolorosi flashback della Repubblica di Weimar. I tedeschi ne sanno qualcosa.

In altre parole, a partire dal luglio 2012 la sola strategia europea è la speranza. La speranza che non sarebbe accaduto nulal di male. La speranza che la politica monetaria avrebbe potuto mascherare il fallimento della politica fiscale in tutto il continente (e nel mondo). La speranza che nessuno avrebbe mai fatto "call" al bluff della BCE e delle altre banche centrali del mondo.

Nel fine settimana Silvio Berlusconi ha fatto call al bluff esortando i suoi ministri a presentare le loro dimissioni.

Cosa accadrà dopo è poco chiaro. Ciò che è chiaro è che, come mostra il grafico sottostante, le banche italiane ora posseggono €400 miliardi (una quantità record) di carta sovrana italiana, quattro volte di più rispetto a prima della crisi. Mentre questa strategia ha fatto miracoli, e mentre tutti erano dietro a Draghi, ora che l'Italia ha imboccato un vicolo cieco, e la speranza come strategia ha fallito, la questione è semplice: chi venderà per primo risulterà vincitore? La risposta dipenderà da come e se le banche italiane potranno storpiare le norme contabili, e da come la BCE farà finta di non avere problemi col mark-to-market sui prezzi dei bond.

Se abbastanza obbligazioni acquistate possono essere "detenute fino alla scadenza," allora forse potrà essere evitata una valanga di vendite. Se non sarà così, allora l'OMT di Mario Draghi non solo sarà testato, ma al suo fallimento il presidente della BCE dovrà fare promesse ancora più grandi e più roboanti secondo cui tutto andrà bene. Ahimè, dal momento che già è andato "all in" si può immaginare perché le cose andranno un po' diversamente questa volta.




Infine, con la speranza che non è più una strategia, forse solo il primo ministro italiano ha mostrato quale sia l'unica "opzione" che rimane all'Italia. Come riporta Bloomberg, ieri Letta, di fronte ad un governo al collasso, ha parlato ad una conferenza organizzata da un gruppo di cristiani. Durante il suo discorso, ha preso gli applausi del pubblico dopo aver chiesto di pregare per l'Italia. Ha detto: "Noi ce la metteremo tutta perché siamo determinatissimi, ma permettetemi di aggiungere che se vi trovate a dire qualche preghiera per l'Italia in questi tre giorni, ci sarà certamente utile."

E il gioco è fatto: quando la speranza muore, c'è ancora un sussulto finale. La preghiera.

Fonte: Banca d'Italia


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/



venerdì 27 settembre 2013

La (ri)presa in giro





di Francesco Simoncelli


[Questo articolo è stato pubblicato anche sul magazine online The Fielder.]


«L'egoismo non consiste nel vivere come ci pare, ma nell'esigere che gli altri vivano come pare a noi.» ~ Oscar Wilde

Il detto "la religione è l'oppio delle persone" appartiene a Karl Marx, io invece modificherei quel detto cambiandolo in "lo stato è l'oppio delle persone." Infatti attraverso la sua influenza riessce a cooptare tra le sue file non solo quelle persone disposte a vendersi in cambio di un briciolo di potere, ma indirettamente anche coloro che no penserebbero mai di essere dei meri strumenti in mano alla più feroce macchian di propaganda. Il muro di gomma che erge tra sé e l'individuo riesce a far rimbalzare le accuse che gli vengono scagliate contro dalla critica. Coalizza le persone in sacche di resistenza che involontariamente si trovano a difendere un apparato inefficiente e truffaldino. I mezzi che utilizza sono molteplici, ma per lo più sono linguistici (es. appellativi plurali). In questa bolgia fiorisce il colletivismo a scapito dell'individualismo, poiché come la dipendenza dalle droghe il colletivismo instilla negli uomini quel senso di grandezza e di appartenenzaa qualcosa di superiore che li isola dagli altri individui.

Sentono che devono fare tutto il possibile per mandare avanti questo status quo, finendo inevitabilmente nell'ossessione. Quetsa ossessione è in grado di portare un uomo ad uccidere per conto dello stato. L'indentità del singolo si dissolve in una melma informe chiamata colletivita, rendendo le persone nevrotiche e irrequiete. Perché? Perché vengono strappate del loro stato naturale di individui pensanti; le loro scelte non contano più. Sono sepolte da strati e strati di burocrazia. Sin dalla scuola, l'uomo viene bombardato costantemente da una propaganda formativa che pretende di falro diventare un automa, che si sforza di trasformarlo in un computer pronto da essere programmato.

Non deve più ripondere delle proprie azioni, ma deve risponderne davanti alla collettività. E quest'ultima deve essere direzionata perché rappresenta una massa di input che se lasciati da soli causerebbero un caos tremendo senza possibilità di organizzazione autonoma. Possibile che l'uomo possa essere considerato come un computer dove qualcuno è in grado di scrivere linee di comando perché altrimenti resterebbe incapace di scriverne da sé? No. Leggiamo un breve passaggio da La Psicologia dell'Inconscio di Jung: "La morale non è stata portata giù dal Sinai sotto forma di tavole e imposta agli uomini, bensì la morale è una funzione dell'anima umana, che è vecchia quanto l'umanità. La morale non viene imposta dall'esterno, ma esiste a priori dentro di noi: non la legge, ma l'essenza morale."

La facoltà di scelta dell'uomo è innata, è determinante, è cruciale. Senza scelte non esisteremmo. Non siamo affatto dei fogli bianchi dove se qualcuno non ci desse una "traccia" non sapremmo cosa scrivere. Ma i bluff di ogni giorno ci raccontano il contrario.



LE FORZE DI MERCATO

L'economia è il campo dove le scelte degli individui rappresentano la sua colonna portante, ed è per questo che è diventata una delle materie più soggette a manipolazioni dai cosiddetti pianificatori centrali. I modelli predittivi con cui forgiano il loro sapere fanno parte di quell'arsenale propagandistico che spaccia le loro conoscenze come onniscienti e superiori, isolando e marginalizzando il più possibile le scelte degli individui. Il Keynesismo gli ha aiutati a spacciare questo fumo negli occhi, ma la loro lungimiranza si schianta con la loro natura umana che ne dispone solo a livello personale. Non esiste un qualcosa di simile a livello collettivo. Se qualcuno vi dice il contrario o è connivente con questo bluff o ignora causa/effetto in economia.

Nonostante siano convinti del contrario, le scelte delle persone contano davvero e attraverso di esse tendono a direzionare il mercato. Perché? Perché è un fenomeno innato nella nostra natura, senza di esse non avremmo potuto sopravvivere in tutti questi anni di storia ed evolverci fino ad arrivare dove siamo ora. L'innata propensione dell'uomo per la cooperazione ha creato le cosiddette forze di mercato, con le quali veicolava informazioni e cercava di migliorare la propria condizione.

Più era corretta l'informazione veicolata, più probbilità c'erano di non incappare in errori e viceversa. Data la presenza di pianificatori centrali e data la loro natura umana, cercano in tutti i modi di influenzare queste forze di mercato ed attraverso di esse le persone. Agiscono così perché non comprendono il fenomeno di causa/effetto oppure lo comprendono ma non possono agire altrimenti. Perché? Perché nel 1989 hanno avuto dimostrazione di dove porta la pianificazione totalitaria: la bancarotta dell'URSS.

Le persone che quindi si affidano ancora ai segnali di mercato per condurre i loro affari, avranno più possibilità di incappare in errori data la manipolazione degli stessi. Mises l'aveva sempre detto sin dal 1920, ma pochi ricordano quella lezione. Le forze di mercato non possono essere soppresse perché significherebbe sopprimere gli individui, quindi si tenta di influenzarle ma anche questo porta al fallimento perché la distorsione dell'informazione che veicolano finirà per far implodere l'itnera struttura su cui è fondata questa "strategia." I pianificatori centrali sono finiti nel Comma 22, è semrpe stato questo il loro destino.

Manipolazione dopo manipolazione non fanno altro che erodere il potere di cui si sono fatti tanto onniscenti durante i periodi di crescita economica. Una crescita gonfiata artificialmente, come i loro bluff che ancora disperatamente elargiscono per trovare una soluzione magica allla loro situazione. Si sà, nel panico è difficile ragionare.



ILLUSIONISMI AMERICANI

L'ultima delle illusioni spacciate come vittoria dell'establishment, riguarda il rapporto mensile sui lavori statunitensi. Nel mese di Agosto il BLS ha riportato un lieve miglioramento nelle condizioni del lavoro negli USA e la notizia è rimbalzata in tutti i media con relative feste da parte dell'informazione maisnteam. Cosa non si vede? I cosiddetti lavori creati sono maggiormente part-time, mentre quelli full-time rimangono stagnanti se non in calo. La debolezza del mondo del lavoro si riflette anche nell'aumento dei lavori a paga bassa, rispetto a quelli a paga alta.

Gli interventi nel mercato non hanno fatto altro che far crescere i profitti dei clientes dell'apparato statale a scapito delle condizioni della classe media.




Peter Schiff nel seguente video affronta anche i dettagli di questa magia per imbrogliare la popolazione.





Ma l'illusionismo più riuscito ai pianificatori centrali è stato quello di aver fatto credere alla popolazione osservante che l'economia USA si sia stabilizzata, se non addirittura ripresa. Per questo i media mainstream pullulano di analisi che predicono un inasprimento delle politiche monetarie con conseguente rallentamento del quantitative easing perorato dallo zio Ben. Ma le dichiarazioni del FOMC sono state abbastanza chiare e sono mesi ormai che cambiano solo leggermente l'una dall'altra: il programma di acquisto di bond e titoli ipotecari continuerà fintanto che la disoccupazione non scenderà sotto il 6.5% o l'inflazione nei prezzi non supererà il 2.5%.

Questi parametri sono stati soddisfatti? No. Allora perché la FED dovrebbe smettere di inflazionare? Sel o facesso innescherebbe una recessione. Se rallentasse il Tesoro USA e Fannie/Freddie dovrebbero trovare altri polli che finanziano i loro errori passat. A che oprezzo? Nessuno lo sa, proprio perché la FED ha contraffatto denaro per mascherare l'insolvenza di entrambi.

E la cosa divertente di questa storia è che gl ianalisti mainstream considerano "normale" questa politica. Prima del crollo della Lehman avrebbero considerato folle chiunque avesse solo suggerito la possibilità di triplicare in pochi mesi la base monetaria per cercare di riparare i danni emersi dall'economia. Ora invece considerano la riduzione del programma di stimolo dello zio Ben un qualcosa per cui festeggiare; passare da $85 miliardi mensili a 75$ miliardi mensili lo considerano un segno di buon auspicio.

Ma oltre ai timori per il mercato azionario, bisognerebbe preoccuparsi per quello obbligazionario: quanto a lungo la FED può creare circa $1 bilione l'anno per sostenere le sconsideratezze economiche dello zio Sam? Sin dal 2008 le banche commerciali hanno diminuito drasticamente la loro attività di prestito a Main Street, mentre invece hanno deciso di investire denaro nelle promesse dello zio Sam.




Il denaro gratuito proveniente dalla FED ha fatto il resto: ha permesso al settore bancario commerciale di comprare pattume non performante a valore nominale e tenerlo nei bilanci facendo finta che sia performante. Nessuno oserà vendere i bond USA. Attraverso una serie di truchci contabili è stato possibile nascondere perdite di capitale che altrimenti avrebbero fatto stramazzare a terra il settore bancario commerciale. Douglas French ci spiega più chiaramente cosa sta succedendo:

[...] I banchieri credono che le perdite siano ormai alle spalle. Le riserve per i rischi sui crediti sono scese di $64 miliardi nel secondo trimestre, raggiungendo i $149 miliardi. Non è una novità — a seguito della crisi finanziaria le banche hanno intaccato le loro riserve per migliorare i guadagni. Alla fine del primo trimestre 2010, il settore bancario possedeva riserve per i rischi di credito pari a $263 miliardi. La matematica ci dice che sin dal 2010 sono stati aggiunti $114 miliardi nei bilanci delle banche.

Inoltre le grandi banche stanno aumentando la loro esposizione ai derivati, i quali sono stati i catalizzatori della crisi finaniaria. Una volta l'investitore Warren Buffet ha definito i derivati come "un'arma finanziaria di distruzione di massa." Al 30 Giugno, l'esposizione del settore bancario ai derivati era di $236.5 bilioni. Dieci anni fa questa cifra era di $66.5 bilioni. La maggior parte di quest'enorme esposizione ai derivati non figura nei bilanci ufficiali delle banche. E mentre i derivati possono diversificare il rischio, possono anche ingigantirlo come lo fa la leva finanziaria.

Le banche commerciali hanno continuato a sovvenzionare il governo USA ed il mercato immobiliare nel tentativo di nascondere sotto i ltappeto gli errori del passato. Nei loro bilanci detengono obbligazioni che rendono una miseria e hanno un alto valore nominale, ma che non potranno vendere pena il crollo del mercato obbligazionario. Fuori bilancio hanno milioni di case con allegati mutui non performanti. Sfruttando l'azzardo morale consentito dalla FED, hanno giocato d'azzardo in borsa per ottenere rendimenti decenti: ciò ha alimentato il recente rally azionario, ma le ha anche esposte a nuovi rischi.

Continua French.

[...] Quando gli è stato chiesto quale fosse il più grande problema di oggi, così Douglas Mandtich (presidente dell'Empire National Bank) ha risposto all'American Banker: "Sono preoccupato per i tassi d'interesse che potrebbero salire a livelli inimmaginabili. Se le cose sfuggono di mano per quanto riguarda inflazione e tassi d'interesse, molte banche passeranno un brutto quarto d'ora perché non esiste modo di evitarlo."

Ed è per questo motivo che il FOMC continuerà ad inflazionare. Il FOMC continua a spacciare l'illusione della crescita, attraverso pacchi di miliardi che continuano a circolare nel circuito finanziario e che sono serviti solo a amtenere a galla il settore bancario, quello statale e quello immobiliare. A spese di chi? Della classe media, dei lavoratori e degli imprenditori. Qualsiasi riduzione nel QE3 farà schiantare il settore azionario. Se invece verrà continuato sarà il settore obbligazionario a schiantarsi (es. tassi in ascesa nel lungo termine).



CAPRIOLE EUROPEE

Oltre a sorprendersi dei magheggi portati avanti negli Stati Uniti, la notizia che ha tenuto banco da qualche mese in Europa è come fosse possibile che la BCE stesse riuscendo a diminuire il suo bilancio e mantenere allo stesso tempo un atteggiamento accomodante. Le banche dell'Europa sono finalmente tornate ad essere sane e in forma per far guadagnare trazione alla presenta ripresa? Ripagare i prestiti LTRO è davvero l'inizio di quella fantomatica crescita paventata dagli eurocrati?

Può darsi, ma c'è un'altra storia che merita la vostra attenzione. E' una storia che è stata proposta più e più volte su queste pagine. Esiste una certa correlazione tra le iniezioni di denaro della FED e le riserve in eccesso detenute presso la FED stessa da parte di banche interne ed estere (che però operano negli USA) come riferite dall'H.8 statement. Veniamo a scoprire, quindi, che la generosità mensile dello zio Ben è così ripartita: 51% banche estere, 36% grandi banche interne, 13% piccole banche interne.





Con molta probabilità queste banche estere sono europee ed ugualmente alle loro controparti statunitensi non si fidano né di Main Street né delle altre banche commerciali, quindi non prestano denaro. La strategia degli eurocrati è quella di costringere un deleveraging del settore privato, mentre si gonfia quello pubblico. Le spese di paesi come Francia, Italia, Spagna sono aumentate vertiginosamente per far fronte alla crescente mole di distorsioni che tali stati si sono dovuti sobbarcare nei loro bilanci (pagate, ovviamente, dai contribuenti). Non esiste austerità, nessuno sta ripagando i propri debiti.




Questa strategia d'azione sta distruggendo i settori industriali di Italia, Francia e Spagna. Questa situazione è compensata dalla Germania che ancora regge il colpo, ma ancora ci sono da saldare i debiti TARGET2 e le banche tedesche posseggono ancora bond di questi paesi (nonostante la BCE ne abbia razzolati in abbondanza). Però chi sarà lasciato col cerino in mano ancora non si sa e il gioco va ancora avanti.

I mercati europei sono tutt'altro che sistemati e quello che vediamo adesso è solo un labile equilibrio in cui la cartaccia di stati insolventi ancora viene considerata degna di finanziamento. Ad esempio, tenere il deficit al 3% è un sogno. La sovrastima della crescita del proprio paese per la fien dell'anno ed il costante aumento tributario sono dei trucchi contabili che abbassano artificialmente i confini entro i quali si muove il settore pubblico. Oppure chiamare investimento quello che è in realtà un debito, come è accaduto ad esempio con Dexia. La cecità dei pianificatori centrali fa loro credere di riparare le distorsioni passate con distorsioni future; in questo modo la produttività cresce meno di quanto previsto e l'accanimento fiscale non produce le entrate previste. Poi l'anno successivo il governo fa ammenda e dice che le cose sono peggiorate, però per la fine dell'anno successivo miglioreranno grazie "all'impegno" profuso dai pianificatori centrali.

Capriole. Trucchi. Illusioni. Il debito crsce e così anche gli oneri degli stati, andando ad aumentare anche i tassi di itneresse dei bond che al momento vivono una vita "felice" grazie all'OMT dello zio Mario. Ma nonostate le iniezioni di denaro, nonostante tutti i veritici che finora si sono tenuti, non è stato risolto nulla. Anzi, l'intervento statale ha solamente peggiorato la situazione. In Europa non è stato risolto nulla, si è solo comprato tempo.



FINO A QUANDO SI PUO' ANCORA COMPRARE TEMPO?

I pianificatori centrali dei paesi in crisi sono stati in grado di comprare tempo attraverso i pacchetti di salvataggio e la politica espansionistica della BCE, in questo modo erano sicuri di poter implementare tutte le riforme necessarie per riportare in carreggiate le economie dell'eurozona. Sono tre anni che è stata spacciata questa storiella ed ancora l'indebitamentoresta centrale tra i problemi all'ordine del giorno, per non parlare degli interessi che si accumulano e le spese che continuano a non essere tagliate.

In questo panorama si cerca di dare fiducia alla gente di Main Street parlando di "ripresa fragile," ma in realtà i beneficiari delle politiche interventiste sono due: i politici ed i possessori di bond statali. Ad esempio, l'Italia alla fine degli anni '90 era sull'orlo della bancarotta ed i politici ebbero l'occasione di rimettere a posto le cose sfruttando il rating di credito della Germania. Non lo fecero. Perché? Politicamente inaccettabile. Anche allora la resa dei conti venne rimandata, ora si è ripresentata con maggiore intensità ed i politici attuali sono di fronte alla stessa decisione: default o riforme impopolari.

Lo zio Mario ha cercato con le sue azioni di comprare tempo da questo punto di vista, offrendo la possibilità di implementare riforme nel mondo del lavoro e di ristrutturare il sistema bancario. Ciò ha inoltre messo in evidenza la natura nociva di questa politica che ha distorto ulteriormente l'ambiente economico scommettendo sulla buona volontà dei politici. Il loro ruolo è passggero e se esiste una scappatoia per le loro sconsideratezze, perché non approfittarne? Per questo richiedono più potere per la BCE affinché possa sostenere più nettamente le loro folli strategie. L'OMT è la conseguenza di questi atteggiamenti. La nascita della crisi europea è la conseguenza di questi atteggiamenti.

L'altro gruppo che ha beneficiato da questa situazione interventista sono stati i possessori di bond statali. Ma per tutti questi "vincitori," chi ha perso? I risparmiatori di tutta Europa.




Inoltre, senza la politica espansionistica della BCE, i prezzi dei beni di consumo sarebbero molto più bassi e con essi anche i prezzi delle merci importate. A fronte di una svalutazione operata dalla FED e dalla BoJ, avremmo potuto comprare merci a prezzi inferiori ocn una valuta che si sarebbe apprezzata nei confronti delle altre. E con un meccanismo di garanzie (ESM) che pone il contribuente tedesco come l'ultimo baluardo a difesa delle soncideratezze altrui, è una conseguenza prevedibile che quelle nazioni necessitanti di riforme strutturali non le implementeranno mai.

I tagli delle spese vengono rimandati o ritardati, e le decisoni importanti vengono posticipate. Il tutto a scapito della produttività e della competitività dell'Europa. Questo non farà altro che aumentare i numeri di individui dipendenti dallo stato e dalla sua elemosina, gonfiando di conseguenza il settore del welfare ed il campo della disoccupazione. Comprare tempo, quindi, è un sordido eufemismo per un'inesorabile ed ingiusta redistribuzione. Prendete l'esempio della Grecia. Dopo una serie di aiuti che ammontano a circa €230 miliardi, inglobamento nel bilancio della BCE di bond greci, garanzie dall'ESM ed un haircut sul 70% del capitali di chi è stato così fesso da comprare pattume obbligazionario greco, il governo ellenico ha ancora bisogno di aiuti.

Il barattolo continua ad essere calciato con risultati devastanti all'orizzonte. I politici ed i banchieri vogliono comprare tempo, ma il costo sarà sopportato interamente dai risparmiatori e da coloro che usano la moneta.



CONCLUSIONE

La maggior parte dei problemi finanziari ed economici che oggi ci troviamo ad affrontare sono stati causati dalla presuntuosa ingerenza della pianificazione centrale. Si forgiano del titolo di fautori del bene comune o di un bene più grande, in modo da annientare le ultime vestigia di individualismo che potrebbero scombinare i loro piani ben congeniati e togliere loro sacche di potere. Promettono prosperità, ma consegnano schiavitù. Promettono sicurezza, ma consegnano terrore. Promettono pace, ma fomentano la guerra.

Nonostante tale propaganda invadente, si stanno scontrando con la realtà delle forze di mercato: non possono essere controllate ed i tentativi di influenzarle si ritorceranno contro coloro che ci provano. Giappone e USA ormai non possono fare a meno del rubinetto monetario, la Cina senza la leva finanziaria è allo sbando e l'Europa non può fare a meno di contrarre ulteriori prestiti per ripagare i debiti passati.

Riscoprite l'individualismo, è la vostra unica arma contro una mare di menzogne, raggiri e truffe.


giovedì 26 settembre 2013

Grazie TSA, NSA, FBI e CIA!





di Bill Bonner


Oggi ci prendiamo una pausa dalla nostra regolare programmazione per ringraziare le persone che ci governano. Per gli agenti della TSA negli aeroporti... per gli agenti IRS che passano al vaglio le nostre dichiarazioni dei redditi... per gli agenti della NSA che stanno leggendo la nostra posta... e per tutti gli zombie là fuori...

A tutti voi vorremmo dire un sentito "Vaff ***ulo..."

No... no... no...

Volevamo dire "GRAZIE!"

Sì caro lettore, dobbiamo portare il nostro pensiero in linea con la tendenza prevalente. E oggi gli Stati Uniti stanno sviluppando un vero affetto e rispetto per l'autorità! Agli americani sembra piacere gente che rovista nei loro bagagli e tocca le loro nonne negli aeroporti, per esempio. Li fa sentire più sicuri.

Vogliono anche qualcuno "a capo" dell'economia degli Stati Uniti. Ecco perché il nuovo capo della Federal Reserve è così importante. Quali sono i requisiti per tale lavoro? Deve essere qualcuno che possa mantenere un segreto e raccontare una barzelletta con la faccia seria.

Il segreto è che la Federal Reserve non può affatto controllare l'economia. La può influenzare. E suddetta influenza è del tutto negativa; questa è la battuta. Fissando i tassi di interesse a livelli diversi da quelli scelti dai mutuatari e dagli istituti di credito, la FED distorce il prezzo del credito. E la distorsione dei prezzi porta sempre a problemi... o carenze o eccedenze.

Inoltre con l'imposizione di tassi a livelli estremamente bassi, la Federal Reserve sta in realtà rubando da un gruppo e dando ad un altro. La classe media, i risparmiatori e le persone che lavorano perdono ricchezza. Gli hedge fund, i banchieri, gli zombie... e, naturalmente, quegli adorabili federali... guadagnano.

Ecco perché i ricchi diventano sempre più ricchi, mentre tutti gli altri perdono terreno. Lo chiamano programma di "stimolo." E hanno ragione, è molto stimolante — per coloro che ottengono i soldi. Per il resto degli altri — beh, sorridete, siete voi la barzelletta!

I cari lettori dovrebbero utilizzare questo periodo per comprare oro in modo da affrontare la prossima fase della crisi. I prezzi sono bassi. Nonostante possano andare più in basso, non è qualcosa su cui contare. Meglio prendere adesso quello che vi serve. Comprate oro ora.

Qual è la fase successiva? Naturalmente nessuno lo sa. Ma ecco a cosa dovreste essere pronti:

Indebolimento di azioni e dei prezzi delle obbligazioni all'inizio dell'autunno, seguito da una caduta in Ottobre o Novembre. L'oro salirà in previsione di un'azione più netta della FED.

Potreste non saperlo, ma il miglior candidato a prendere in consegna il posto che lascerà vacante Ben Bernanke è il sottoscritto. Ma finora il nostro telefono non ha squillato. E la persona che dovrebbe chiamare è Barack Obama. (Speriamo che questa nota molto sincera, ricca di apprezzamenti, di rispetto e di ringraziamenti  nei confronti dei federali, aiuterà la nostra candidatura.)

All'avvicinarsi della fine del mandato di Bernanke, se le cose sembreranno andare bene per l'economia, Obama andrà verso una scelta sicura — Janet Yellen. Se andranno male, come nello scenario sopracitato di cui bisognerebbe preoccuparsi, sceglierà il candidato più audace, Summers.

Ahimè, il vostro direttore è improbabile che venga scelto. Il presidente è troppo occupato a "salvare la classe media" ed a cercare di capire cosa c'è che non va. Dal momento che non l'ha capito... non chiamerà l'unico candidato che potrebbe cambiare le cose (anche se cambiare lo farebbe in modo molto sgradevole).

Se verrà scelto Summers, ci si può aspettare un po' di vera emozione. E' meno sicuro dei vantaggi del quantitative easing rispetto alla Yellen. Ma è più sicuro di sé. Sarà più diretto...

Così, quando il suono degli elicotteri raggiungerà i mezzi di informazione, quello sarà il momento in cui vi augurerete di aver seguito i nostri consigli e fatto incetta d'oro. Non sappiamo cosa accadrà... o quando. Ma nessun sistema monetario basato sul credito è mai sopravvissuto ad un intero ciclo economico. Questo non farà eccezione.

Ma basta con tutte queste cose. Parliamo di qualcos'altro. Inoltre, questa settimana non sta bene lamentarsi insistentemente delle nostre autorità. I federali hanno montato un'offensiva a tutto spiano. Da quanto si legge, il progresso del genere umano dipende da loro.

Non scherzo.

Edward Luce sul Financial Times: "Washington non è così male."

Clyde Prestowitz: "Grazie a Washington per Shale Oil."

Martin Wolf: "Lo Stato è il vero motore dell'innovazione."

Quello che hanno in comune tutti questi titoli è qualcosa che lascia senza parole... un apprezzamento dello stato così ingenuo che viene da domandarsi se la specie umana abbia passato il grado evolutivo dei gamberi: come possono essere così ottuse le persone più brillanti del genere umano?

Da Martin Wolf non ci potremmo aspettare di meglio. Definita una delle 100 persone più influenti del pianeta, ciò solleva qualche domanda sulle altre 99. La sua influenza deriva dal suo incarico presso il Financial Times, dove lo dirige verso idee prive di buon senso. Nel suo articolo della settimana scorsa, senza alcuna esitazione e neppur qualifica, si erge come faro di una direzione sbagliata: "La crescita della produzione pro-capite determina gli standard di vita."

Avrebbe dovuto pensarci due volte. Immaginate un'economia dove ad ognuno viene data una piccola pala e gli viene detto di scavare. Poi, in uno sforzo per migliorare la produzione pro-capite, a ciascuno viene data una pala più grande. Il tenore di vita migliorerà? Neanche un po'. Stanno sprecando il loro tempo, non importa quanta terra smuovano.

Avendo scelto la direzione sbagliata, Wolf arriva presto ad una destinazione sbagliata. Qui scopre un mondo adatto solo agli intellettuali ingenui — dove la ricerca molecolare, il motore di ricerca di Google, lo stesso Internet ed anche la fratturazione idraulica sono il prodotto di ciò che definisce "innovazione spronata dallo stato."

Le persone che presumibilmente beneficiano da queste innovazioni sono i contribuenti. Le vogliono? Valgono quello che pagano? È questo il modo migliore per ottenere questi benefici? Ottengono effettivamente dei benefici... e come lo sanno? Le domande non sembrano sfiorare Wolf.

Invece accetta le storie dei federali senza controbattere o fare ironia, e considera il mancato apprezzamento dei federali come "la più grande minaccia alla prosperità." Cosa? Più grande della mancanza di risparmio reale? Più grande del peso schiacciante del debito? O delle pensioni non fiannziate? O delle speculazioni sovrafinanziate e sovragonfiate? O degli economisti idioti?

Non importa.

Nel frattempo ecco che arriva Clyde Prestowitz, un uomo gradevole ed intelligente che abbiamo incontrato a Georgetown lo scorso anno. "La verità", dice, "è che praticamente nessuno dei grandi inventori ed imprenditori americani ce l'ha fatta da solo. Nella stragrande maggioranza dei casi, hanno ricevuto un aiuto federale finanziato dalla fiscalità generale."

Quando abbiamo iniziato la nostra attività, ci siamo guardati intorno per trovare una sede. Allora la città di Baltimora era una discarica così fatiscente che gli edifici costavano $1. Ne comprammo due. Anche la nostra attività era "sostenuta dal governo"? Potete scommetterci.

E' quasi impossibile fare qualcosa senza ricevere una qualche forma di sostegno dai contribuenti. I federali distribuiscono i soldi come se fossero in cerca di una rielezione. Sostenere le università? Sostenere la ricerca? Sostenere tutto e tutti! Fino a quando non si tratta del proprio denaro, perché no?

Ma questo significa che i finanziamenti statali sono un modo efficiente o efficace per ripartire le risorse? Come si può sapere in anticipo se un investimento sarà redditizio? Con centinaia di miliardi di dollari dei contribuenti che girano dovunque, è ovvio che parte di essi è destinata a finire verso qualcosa che effettivamente risulterà utile.

Ma perché i funzionari pubblici (che non mettono a rischio i loro soldi) dovrebbero svolgere un lavoro migliore rispetto alle persone che hanno guadagnato quei soldi in primo luogo? E' facile portar via i soldi. E' difficile farli fruttare.

Ciononostante Edward Luce guarda a Washington con favore. "E' la patria di alcune delle persone più brillanti negli Stati Uniti," dice. Hmmm... Abbiamo vissuto a Washington per molti anni. Da quello che ricordiamo, i benzinai ed i lustrascarpe erano tanto intelligenti quanto quelli di qualsiasi altra città. Ma più ci si avvicina alle stanze del potere, più si rischia di incappare negli stupidi.

Anni fa, stando in auto con un membro del Congresso della California, in un primo momento abbiamo pensato che fosse semplicemente stupido. Ma dopo un po' abbiamo iniziato a riflettere: la sua conversazione era così insensata che sembrava una musica d'ascensore ripetuta in loop. Dismessa. Senza senso.

Quando ha girato la testa abbiamo colto l'occasione per scrutare nel suo orecchio, pensando che avremmo intravisto la struttura elettronica che lo faceva muovere e parlare. Invece era solo un normale orecchio... cosa che dimostra i grandi progressi che hanno fatto i federali nella bionica!

Ma almeno Washington ha "la decenza di chiedere scusa," dice Luce. Eh? Non crediamo di ricordare una cosa simile. Durante il corso della nostra vita, stimiamo che i federali abbiano sperperato fino a $30 bilioni. Inoltre in Vietnam, Iraq, Afghanistan e Pakistan... hanno mandato a morire circa 2 milioni di persone... senza nessun guadagno apparente.

Nel corso degli anni abbiamo assistito ad innumerevoli imbecillità ed umiliazioni, dalle inutili file nei distributori di benzina e dalla "Whip Inflation Now" negli anni '70, alla TSA, alla NSA ed alla stupida "guerra al terrore." La guerra in Iraq da sola è costata circa $5 bilioni (la maggior parte ancora da pagare) e circa 100,000 vite. Scuse? Impiccagioni pubbliche sarebbe più appropriato.

Ma il rispetto per l'autorità è ciclico. E attualmente le autorità stanno godendo di una ripresa. La gente le guarda per ottenere le cose che non può ottenere da sola. L'assistenza sanitaria pagata da qualcun altro... una pensione che non possono permettersi... ed uno stupido orgoglio che non meritano.

Le truppe americane pattugliano strade di città di cui non abbiamo mai sentito parlare... i droni americani spazzano via famiglie che non abbiamo mai incontrato... la NSA ascolta le conversazioni del mondo... Sì, grazie NSA, TSA, CIA, IRS, FBI e Pentagono, nessun passero può volare senza far scattare gli allarmi nei centri di comando degli Stati Uniti.

Furto, prepotenze, intercettazioni, omicidi... tutti ci aiutano a stare un po' più in alto ed a tenere la testa un po' più in alto.

Grazie, burocrati... davvero.

Saluti,


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


mercoledì 25 settembre 2013

Che Fine Ha Fatto l'Iperinflazione?





di Douglas French


La Federal Reserve ha aumentato la base monetaria da $827 miliardi a $3.1 bilioni in cinque anni. Allo stesso tempo, le banche hanno bloccato $2 bilioni in riserve in eccesso presso la FED. Questo denaro resta inattivo, generando appena 25 punti base. Una diffusione al suo pieno potenziale significherebbe $20 bilioni di nuovi capitali, i quali svuoterebbero i timori deflazionistici di Ben Bernanke.

Queste riserve non fanno altro che mantenere svegli la notte i seguaci della Scuola Austriaca e coloro timorosi dell'inflazione. Se ci sarà una ripetizione dello Zimbabwe di Gideon Gono? Si tratta più che altro di quando accadrà. Dopo tutto, la FED è onnipotente. Oppure no?

Ben Bernanke può dare liquidità ai banchieri, ma non può costringerli a prestarla. I banchieri non hanno deciso di fare questo passo perché altri regolatori sono impegnati in ciò che Robert Prechter, rinomato autore finanziario ed analista di mercato, definisce "La Guerra Segreta al Credito."

Nell'ultima puntata di Elliott Wave Theorist, la pubblicazione finanziaria di Prechter, egli sottolinea che la FED sta chiedendo a JPMorgan e Goldman Sachs di aumentare i loro livelli di capitale. I regolatori di tutto il mondo stanno dicendo alle banche la stessa cosa: ridurre la leva finanziaria. Questo è tutt'altro che inflazionistico.

Freddie Mac e Fannie Mae sono subito dietro alle grandi banche per quanto riguarda le irregolarità nella documentazione dei mutui. In azioni separate Bank of America è stata citata in giudizio per racket, manipolazione del LIBOR, violazione del Telephone Consumer Protection Act, violazione delle leggi antitrust federali, incapacità di modificare i prestiti e chissà cos'altro.

Come ci si potrebbe aspettare, tutti questi litigi non spronano il prestito.

Prechter cita, inoltre, quelle leggi in Nevada che rendono difficile espletare legittimamente le pratiche di pignoramento. Solo a Las Vegas ci sono 100,000 case vacanti e/o occupate da persone che non pagano da tre o quattro anni. Tali asset non performanti sono bloccati nei bilanci bancari e nei bilanci bancari ombra impedendo alle banche di concedere nuove linee di credito.

Il guru di Elliott Wave vive nella zona di Atlanta, la ground zero dei fallimenti bancari. Quando le banche falliscono, i banchieri sono citati in giudizio dal FDIC. “Diversi banchieri sono stati accusati di frode, multati per enormi quantità di denaro e mandati in prigione perché hanno concesso prestiti "non sicuri ed improduttivi",” scrive Prechter. "I banchieri sono spaventati a morte quando devono concedere nuovi prestiti, perché hanno gli agenti del governo alle calcagna."

Infatti, l'American Banker riporta che il contenzioso civile contro i funzionari bancari ed i direttori di banche fallite è solo all'inizio. "Un documento di Aprile da Cornerstone stima che nel 2013 il FDIC archivierà circa 40 cause legali, il massimo sin dall'inizio della crisi."

Al culmine del boom i banchieri erano amati, ora la intellighenzia li vuole imprigionati. "Questo non è un modo per espandere il credito; è l'ennesimo modo per contrarlo," scrive Prechter.

Volare sotto il radar è la nuova proposta di leva bancaria rilasciata dal FDIC a Luglio. In un post intitolato “The $600 Billion Bank Deleveraging No One Is Talking About,” Zero Hedge spiega che la nuova proposta ridurrà radicalmente la leva finanziaria utilizzata nel mercato repo. "Come osserva Barclays, le modifiche sulla ponderazione del rischio nei mercati repo stanno a significare che le banche statunitensi dovranno diminuire la leva finanziaria raccogliendo $30 miliardi in nuovo capitale o riducendo i loro asset (per lo più a basso rischio) per un ammontare di $598 miliardi."

L'analista bancario ed investitore Richard Lashley ha parlato all'Agora Financial Investment Symposium a Vancouver, discutendo delle azioni bancarie. Lashley ha sottolineato che il settore bancario fornisce meno del 30% del credito totale emesso negli Stati Uniti, meno della metà della percentuale negli anni '70.

Tale settore ha visto una riduzione a circa 7,000 istituti rispetto ai 18,000 nel 1985. I numeri non cresceranno perché il FDIC non rilascerà nuovi atti costitutivi bancari. I requisiti patrimoniali e normativi stanno costringendo le banche piccole e medie a vendere. Le banche più grandi non possono crescere organicamente, quindi sono pronte ad acquistare. Lashley crede che il settore si ridurrà ulteriormente a 3,000 banche.

Mentre Lashley insiste sul fatto che il settore bancario è molto più in forma di quanto si possa pensare, ben cinque anni dopo la crisi finanziaria ci sono ancora 612 banche sulla lista "banche nei guai" del FDIC.

Niente di tutto questo è incoraggiante per i prestiti. Lashley fa notare che la politica di quantitative easing della FED è stata buona per le banche poiché ha aiutato i valori immobiliari e quindi ridotto le perdite del credito. Ha creato enormi quantità di depositi a basso costo e ha reso ripida la curva dei rendimenti. Tuttavia il denaro è finito nei contanti e nei titoli, e non nei prestiti.

Quindi la creazione di moneta da parte della FED non ha stimolato i prestiti, i quali avrebbero fatto aumentare l'offerta di moneta. Prechter spiega il perché citando quattro miti della banca centrale.

Il primo mito è: "La FED getterà soldi dagli elicotteri." La banca centrale non ha acquistato ogni asset in vista con il denaro creato dal nulla. "Quello che la FED ha sempre fatto, e che sta facendo, è acquistare bond del Tesoro degli Stati Uniti, che sono tra gli asset più sicuri in tutto il mondo," scrive Prechter. I mutui acquistati da Bernanke sono coperti dal governo e quindi sono migliori di quelli apparsi all'apice del boom.

In secondo luogo, Prechter afferma: "Le banche centrali dovranno semplicemente stampare denaro." Se pensiamo a Cipro, durante una crisi i depositanti delle banche otterranno un haircut piuttosto che un salvataggio da parte della banca centrale.

In terzo luogo: "Le banche centrali sono pronte per ricoprire il ruolo di prestatori di ultima istanza." Non necessariamente. Prechter cita un articolo del Telegraph: "Saranno intaccati i conti di risparmio in Spagna, Italia e altri paesi europei, se necessario, per preservare la moneta unica europea e per sostenere le banche fallite, ha annunciato un funzionario di alto livello nell'Eurozona."

E, infine, il quarto mito: "L'inflazione è determinata dall'espansione della base monetaria." Prechter sostiene che l'inflazione è un'espansione della moneta e del credito. Nel frattempo, Svezia, Norvegia e Francia chiedono alle persone di utilizzare carte di credito al posto del denaro contante. Le autorità vogliono disperatamente che il denaro rimanga nelle banche affinché sostenga il debito (es. l'attivo) dei loro bilanci. "Questo non accade in tempi iperinflazione; accade quando i banchieri sono preoccupati per la deflazione," scrive Prechter. Quando i consumatori ritirano denaro dalle banche è deflazionistico. Quando i depositi volano via, i prestiti devono essere liquidati.

Nel suo libro del 1934, Theories of the Trade Cycle, Alec Macfie sottolineò che le banche centrali possono creare denaro, ma non la velocità del denaro. Sin da quando c'è stato il crollo finanziario, la velocità è precipitata.




Credere che l'inflazione sia proprio dietro l'angolo rappresenta l'opinione popolare, ma non necessariamente quella corretta. Prechter ha fatto una ricerca su Google il 13 Marzo 2013 "L'inflazione aumenterà nel 2013." Ci sono stati 50,200 risultati. "L'inflazione scenderà nel 2013" ha generato 7 risultati.

Ho fatto la stessa prova il 6 Agosto. "Aumenta" ha generato 33,400 risultati, "scende" ha generato 8 risultati.

Il guru dell'investimento Rick Rule ama dire: un investitore deve essere un contrario o una vittima. Un'inflazione in discesa è chiaramente l'opinione contraria.

Cordiali saluti,


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


martedì 24 settembre 2013

Ci siamo: Monte dei Paschi impone il "bail in" sugli obbligazionisti bloccando il pagamento di cedole da $650 milioni

Ecco l'ennesima prova di incopetenza economica da parte di un "esperto del settore." Secondo il professore d'economia Alberto Bagnai la soluzione ai nostri problemi è l'uscita dall'euro e la successiva svalutazione della nuova moneta. Il nostro eroe si pone un sacco di domande, ma come tutti i riformatori monetari non si pone la domanda cruciale: cosa impedirebbe, legalmente ed economicamente, allo stato di emettere credito in eccesso? Queste domanda o sono evitate o rimangono senza risposta. Quello che abbiamo tra le mani, invece, è un pugno di mosche "supportato" dal nulla da dati statistici; previsioni basate sul presente e sulla presunta soluzione in tasca al socialista riformatore monetario di turno. Inoltre, anche le sue presunte risposte colme di "saggezza" in realtà fanno acqua da tutte le parti. Soprattutto quando spinge il lettore a credere che lo stimolo delle esportazioni attraverso la svalutazione della moenta porti benefici di lungo periodo. Non è così. Quello che non si vede è che questa rappresenta una sovvenzione implicita ai paesi esteri, un trasferimento di ricchezza dal paese esportatore a quello improtatore. Non solo ne risentono le tasche dei cittadini che subiscono gli effetti tremendi dell'effetto Cantillòn, ma ne risentirà anche la ricchezza del paese, il quale smette di essere comeptitivo e si espone ad altri giri di stampa monetaria. Queste sono le stesse politiche che hanno condotto l'Italia ad un passo dal baratro alla fine degli anni '90; sin da allora niente è stato risolto, ma tutto è stato nascosto sotto il tappeto. Ora la misura è colma. La fonte di un reale vantaggio competitivo è una riforma liberale delle politiche economiche che vada a ricompensare l’operosità di una popolazione, che protegga la sua proprietà dalla tassazione, e che incentivi il risparmio. E' così che si ricostituirà la base di capitale con cui prosperare; le svalutazioni monetarie, al contrario, erodono tale base (oltre ad innescare cicli deleterei di boom-bust). Vi faccio io una domanda ora: preferireste guadagnare di più con una valuta che pero' perde potere d'acquisto nel tempo (come propone Bagnai), oppure guadagnare lo stesso ammontare di denaro ma con esso comprare più beni e servizi nel tempo (es. avere spese meno gravose)?
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da Zerohedge


Due settimane fa abbiamo avvertito che "Monti dei Paschi era diretta verso il bail-in poiché le necessità di capitale puntavano alla nazionalizzazione," anche se abbiamo lasciato aperta la questione "su chi ricadrà l'haircut compresi gli obbligazionisti senior ed i depositanti... data la piccola dimensione del debito subordinato nella struttura del capitale." Oggi, come molti si aspettavano il giorno dopo le elezioni tedesche, il domino sta finalmente iniziando a traballare e come avevamo previsto, Monte Paschi (la banca più antica d'Italia e, secondo molti, la banca più insolvente) ha tranquillamente avviato un "bail in" sugli obbligazionisti sospendendo i pagamenti di interessi su tre cambiali ibride, seguendo tra l'altro le richieste delle autorità europee: gli obbligazionisti devono contribuire alla ristrutturazione della banca italiana. Ricordate ciò che Diesel-BOOM ha detto di Cipro -- che si tratta di un modello? Non stava scherzando .

Come riporta Bloomberg, Monte dei Paschi "in un comunicato ha detto che non intende pagare gli interessi su circa €481 milioni ($650 milioni) di cambiali ibride esistenti emesse attraverso MPS Capital Trust II e Antonveneta Capital Trust I e II." Perché queste cambiali? Perché gli obbligazionisti ibridi hanno zero protezioni e zero possibilità di fare ricorso. "In base ai termini delle cambiali non datate, la banca di Siena è autorizzata a sospendere i pagamenti degli interessi senza andare in default e senza compensare le cedole perse alla ripresa dei pagamenti." Inoltre gli ibridi, tanto per citare l'olandese, sono solo il modello per l'equilibrio di bilancio della banca.

Cosa succederà ora? Semplice: la rielezione Merkel è cosa fatta e l'EURUSD è troppo alto (ricordate le lamentele dell'Adidas della scorsa settimana). Inoltre se la BCE procede con un altro LTRO come molti credono che accadrà, forzerà l'EURUSD ancora più in alto, aumentando una liquidità ancora indesiderato. Allora che cosa fare? Inscenare una piccola e contenuta crisi ovviamente. Come il bail in da parte di una grande banca italiana. La buona notizia per ora è che i depositanti non saranno intaccati. Purtroppo, dato che i contanti dei depositanti si trovano dalla parte sbagliata delle passività (non)garantite, è solo una questione di tempo prima che quelli con i depositi non assicurati condivideranno alcuni dei dolori ciprioti. Dopo tutto, per la Nuova Normalità di un mondo insolvente, "è giusto ."

Vale a dire:

"Nel nuovo mondo in cui ci troviamo, gli obbligazionisti pagano il conto quando sono costretti a farlo," ha dichiarato John Raymond, analista di CreditSights Inc. a Londra. "Le regole sugli aiuti di Stato impongono perdite se possibile."

Il 7 Settembre Joaquin Almunia ha detto ai giornalisti che entro due mesi la banca dovrebbe ricevere l'approvazione definitiva per il suo piano di ristrutturazione. L'istituto di credito, che ha ricevuto un salvataggio da €4.1 miliardi, ha presentato un nuovo piano dove la quantità di nuovo capitale che intende raccogliere è più che raddoppiata: €2.5 miliardi per rimborsare l'aiuto.

Almunia ha raccomandato che " dovranno essere evitati il più possibile flussi di cassa in uscita dal beneficiario ai detentori di capitali ibridi ed ai titolari di debito subordinato," in una lettera inviata al ministro delle Finanze italiano Fabrizio Saccomanni il 16 Luglio e vista da Bloomberg News .

Ancora più importante, questo è solo l'inizio :

I €108 milioni di azioni privilegiate del Monte dei Paschi emesse attraverso Antonveneta Capital Trust II sono scese di 5 centesimi sull'euro raggiungendo i 41 centesimi, secondo i prezzi delle obbligazioni di Bloomberg. Questo è uno dei prezzi più bassi sin dal 23 Aprile, come mostrano i dati compilati da Bloomberg.

Mentre la banca sta bloccando i pagamenti sui titoli che compongono il suo capitale Tier 1, uno degli strati più bassi negli strumenti di capitale di debito, ha anche l'equivalente di circa €2.6 miliardi di debito Upper Tier 2 in euro e sterline.

Mentre Monte dei Paschi continua a pagare le cedole su queste cambiali, non è chiaro se sarà in grado di farlo in futuro, ha detto Raymond.

Aspettatevi per Mercoledì un aggiornamento da parte della banca, quando terrà una conferenza.

Gli investitori potrebbero scommettere che la banca riacquisterà il debito "al pari o leggermente al di sotto dei livelli attuali di trading," secondo Eva Olsson, analista di Mitsubishi UFJ Securities a Londra. I singoli investitori in Italia detengono molte delle obbligazioni e hanno rappresentato una fonte importante di finanziamento per le banche in questi ultimi anni.

"Monte dei Paschi probabilmente dovrà raccogliere capitale l'anno prossimo, ma consideriamo questo tentativo una sfida ostica," ha scritto Olsson.

Infatti, e buona fortuna. Soprattutto per come verranno visualizzate le cifre del capitale sottoposte al "bail in" rispetto al patrimonio della banca.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


lunedì 23 settembre 2013

Il Tremendo Barbecue di Famiglia

Dai recenti dati apprendiamo come il mercato obbligazionario statunitense sia pesantemente direzionato dalle politiche della FED. Eppure si continua a parlare ancora di una "exit strategy." Come? Non viene detto. Come può essere raggiunta questa strategia senza causare uan recessione? Non viene detto. In realtà, non esiste una strategia d'uscita. Una probabile "uscita" potrebbe coinvolgere, al massimo, un abbassamento della tranche di denaro che la FED crea ogni mese. Annualmente, la FED sta acquistando circa $500 miliardi di bond del Tesoro USA; allo stesso modo sta acquistando circa $500 miliardi di bond di Fannie/Freddie per sostenere la reflazione immobiliare. Cosa succederà ai tassi di interesse se tale azioni dovesse rallentare o addirittura fermarsi? Cosa succederà al settore finanziario? E a quello immobiliare? Secondo i media mainstream certe domande, a quanto pare, è meglio non farsele.
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di Richard Daughty (alias THe Mogambo Guru)


Stavo rannicchiato nel Bunker Segreto del Mogambo (BSM), rabbrividito e ribollente di rabbia, dopo essere tornato da un "barbecue di famiglia" del quattro di Luglio.

Sapevo che dovevo fare qualcosa. Qualunque cosa. Ma non sapevo cosa.

Il problema era che il mio Piano Favoloso del Mogambo (PFM) per essere ricco, molto ricco, ricco sfondato, oscenamente ricco, acquistando semplicemente oro, argento e petrolio (per prosperare durante la calamità economica causata dalla malvagia Federal Reserve che ha creato così tanto denaro) non stava, ahimè, andando come previsto.

E anche se nessuno alla festa ha detto niente, so cosa stavano pensando. "Guardatelo, mangia come un maiale!" rimuginavano con aria di sufficienza. "Ed è stata una fortuna che non abbiamo ascoltato quell'idiota schifoso di un Mogambo e non abbiamo speso un centesimo del nostro denaro per comprare oro, argento e petrolio, come lui ci ha sempre detto di fare fino alla nausea. Voglio dire, guardate l'argento! È giù del 50%! L'oro è giù di un terzo! Avremmo perso le nostre chiappe grasse se avessimo comprato ai massimi!"

Stizzito per essere stato chiamato "porco schifoso" e per essere stato preso in giro per la mia sfortunata disabilità di "innata idiozia," ho asciugato altezzosamente la salsa barbecue dalla mia bocca con la manica, ho bevuto un lungo sorso di birra e ho ruttatto sonoramente per avere l'attenzione di tutti.

Poi ho pensato tra me e me: "Come potrei instillare un po' di furbizia in quelle gracili teste? Magari dicendo qualcosa su Chris Powell, Segretario/Tesoriere del Gold Anti-Trust Action Committee, il quale riferisce che John Hathaway del Tocqueville Gold Fund scrive ancora newsletter? Questo sorprende voi tanto quanto sorprende me, perché se fossi stato un pezzo grosso come Hathaway (con intelligenza sufficiente da acquistare oro in modo che il mio futuro finanziario e il futuro del mio fondo sarebbero stati PIU' che al sicuro), starei giocando a golf in un qualche posto soleggiato e piacevole con bassa umidità; magari con qualche bella giovane caddie che mi porta le mazze e mi fa gli occhi dolci mentre mi racconta di come io sia il migliore golfista mai visto in tutti i suoi 21 anni di vita e mentre manda un sms ad uno dei miei tirapiedi affinché scriva una nuova newsletter a nome mio, scritta con il mio solito stile ma senza la mia solita stupidità (un talento per il quale lo avrei assunto in primo luogo)."

Poi ho notato — whoa! — che stavo davvero partendo per la tangente! Da dove è saltata fuori tutta QUESTA roba? Il mio compito originario era quello di confutare abilmente il loro pensiero erroneo secondo cui Il Meraviglioso Mogambo (IMM), proprio come avevano sospettato da tempo, non era altro che un pazzo, paranoico, gold-bug, antagonista della FED, amante della Costituzione, marito e padre snaturato, i cui consigli di comprare oro, argento e petrolio contro l'inflazione nei prezzi e l'inevitabile rovina totale (causata dalla Federal Reserve che ha creato così tanto denaro) erano completamente inutili, come tutto il resto di quello che dice (tra cui le sue cattive maniere a tavola ed il brutto taglio di capelli).

Per tornare al discorso precedente, ho ripensato subito all'articolo di Hathaway in cui egli descrive come "il recente calo del prezzo dell'oro è il risultato di un raid ribassista da parte di banche di investimento e di hedge fund che hanno operato vendite allo scoperto."

Si tratta, nel caso in cui lo voleste sapere, di una truffa usata dai mercati delle materie prime in cui le grandi entità aziendali vendono "oro cartaceo" (un contratto di carta che sancisce la consegna di oro in futuro in cambio di denaro oggi). Con questa metodologia viscida possono, per esempio, scaricare sul mercato un sacco di nuovo oro cartaceo creandolo semplicemente dal nulla, abbassarne il prezzo mediante un'enorme offerta di contratti che inondano il mercato e poi (quando il prezzo è basso) comprarli per coprire le posizioni short, e poi andare long (comprare gold contract) con i loro profitti, restringendo così l'apparente offerta di oro in modo che il prezzo aumenti e loro possano di nuovo raccogliere profitti.

Potreste pensare che questa truffa desterebbe un certo interesse nelle autorità di regolamentazione del mercato, o nel governo, e invece no nel caso ve lo stiate chiedendo.

In ogni caso, è tutto accademico per il mercato dell'oro fisico, come Hathaway osserva: "Raramente l'oro è stato consegnato ad un acquirente. Le negoziazioni venivano regolate coi contanti."

La parte che mi ha sorpreso di più, però, è stata quando ha detto che "l'ammontare nozionale delle operazioni giornaliere ha superato la produzione miniera annuale." Oddio!

La produzione globale di un intero ANNO di qualcosa – qualsiasi cosa! – potrebbe essere scambiata in Un Solo Dannato Giorno (USDG)? USDG????

Sapevo che i miei parenti non avrebbero apprezzato il potente uso di quattro punti interrogativi, un furbo espediente letterario che ho usato per indicare che Si Tratta Di Una Domanda Importante (STDUDI).

Poi ho avuto un'ispirazione!

Ho detto: “Ecco un divertente cartone animato di Dilbert che è sia divertente sia istruttivo! Il boss chiede a Dilbert: "Mi puoi elencare le stime di fallimento?" sul progetto.”

“Dilbert risponde: "Certo, se vuoi numeri che si basano su ipotesi allucinate".”

“Allora il boss dice, impassibile come al solito, "E' proprio quello che volevo".” Hahahaha!

“L'avete capita?” Ho chiesto quasi incredulo per la loro mancanza di risposta, poiché mi aspettavo che se ne uscissero con qualcosa come: “Hahaha! Eccellente! Diccene un'altra!”

Così gliel'ho spiegata: “Dilbert è la Federal Reserve, capito? E ci sta mentendo con "ipotesi allucinate" utilizzate per "migliorare" gli input della folle mostruosità econometrica Keynesiana che serve come scusa per creare sempre più moneta; strategia idiota che ha rovinato il dollaro, l'economia e, per estensione, tutto il mondo poiché ha consentito la crescita di debiti mostruosi, rovinosi, impagabili e stupidi e ha foraggiato un'economia melmosa e cancerosa... cosa che equivale ad un imminente collasso economico! Ed è garantito che accadrà! Siamo Dannatamente Fregati (SDF)!”

Bene, dopo questa spiegazione intelligente e lucida avevo sperato che sarebbero esplosi in una gioiosa celebrazione grazie alla mia rivelazione, o come minimo avessero detto qualcosa come: “Ben detto, Meraviglioso Maestro Mogambo (MMM)! E' un regalo davvero gradito il ricordo delle Leggi Universali Dell'Economia (LUDE) a cui alludi spesso, dimostrandoci che i Terrestri sono gli esseri più stupidi in tutto questo settore della galassia per volersi suicidare economicamente ampliando l'offerta di moneta, per voler sostenere un'economia grottesca e governo-centrica e soprattutto per non voler acquistare oro, argento e petrolio!”

Invece tra i parenti c'è stato silenzio e qualche patetica risatina, con mia moglie che scuoteva lentamente la testa e nascondeva il viso tra le mani in quella classica posa da “Oh, no! Non di nuovo! Possibile che non possiamo andare da nessuna parte senza che lui se ne esca a parlare di come la Federal Reserve, e tutte le altre banche centrali del mondo, abbiano creato tanto denaro (come già riferito nel passaggio precedente) permettendo l'accumulo di debito ed alimentando un'economia grottesca e governo-centrica?”

Agitato, ho balbettato l'epilogo del fumetto sperando che avrebbe aiutato. “Allora Dilbert dice impassibile: "Penso che ci siamo capiti". Hahahaha!”

Non ha aiutato.

In preda alla disperazione, e per salvare la situazione, ho detto: “E che ne dite di questa? Dilbert dice ironicamente: "Abbiamo raddoppiato il nostro guadagno previsto modificando le nostre ipotesi," e dopo Larry spiega: "Molto di questo lavoro è un fatto mentale." Hahahaha! Cambiare i risultati modificando le ipotesi! Hahahaha!”

“Capito? Hahahaha! "E' un fatto mentale" dice! Hahahaha! Ecco come la Federal Reserve si immagina un'economia in ripresa, quando è ovvio che è una Bugia Grande e Grossa (BGG)!”

Silenzio totale.

A quanto pare non erano in vena di saggezza economica, o in vena di scherzi, quindi il mio tentativo di coniugare economia classica ed umorismo è andato male.

Invece sono sempre in vena di aumentare i loro debiti onerosi per soddisfare la loro golosa abitudine di sovra-consumo di beni e servizi, senza che possano avere un centesimo restante con cui comprare oro, argento e petrolio.

Peccato. Forse vivere un crollo inflazionistico che rovinerà tutto, come accade sempre dopo la creazione di un tale eccesso di denaro, insegnerà loro qualcosa (laddove ho fallito io, nonostante i miei sforzi di buon cuore per ricordare loro quanto siano idioti per non comprare oro, argento e petrolio).

In caso contrario, avrebbero già esclamato: “Whee! Questa roba l'investimento è facile!”


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


venerdì 20 settembre 2013

Una risposta Austriaca ad un sostenitore delle tesi di Gesell





di Francesco Simoncelli


«Guardati dunque dal dire in cuor tuo: "La mia forza e la potenza della mia mano m’hanno acquistato queste ricchezze"; ma ricordati dell’Eterno, dell’Iddio tuo; poiché egli ti dà la forza per acquistar ricchezze, affin di confermare, come fa oggi, il patto che giurò ai tuoi padri.» ~ Deuteronomio 8:17-18.

Si dice spesso che gli articoli meglio riusciti siano quelli che fanno parlare di sé, nel bene e nel male, per molto tempo. Gli strascichi dei concetti proposti rimangono nella mente del lettore e qui germogliano in una nuova opposizione oppure in un'aggiunta che va a completare la tesi iniziale. In entrambi i casi lo scalpore suscitato dovrebbe far gioire l'autore: si parla di lui e del suo lavoro. La mia presentazione non ha nulla a che fare con un attacco di orgoglio personale, bensì con una sorta di chiarimento a seguito di un saggio che ha creato non poche polemiche. Si tratta del pezzo scritto da Gary North, e tradotto dal sottoscritto, "J. M. Keynes: Un Economista Folle ed Antisemita." I sopraccigli che si sono alzati a seguito di questa pubblicazione non sono stati pochi, e credo che ora vi serva un bel po' di botulino per "cancellare" quelle rughe che vi sono venute dopo questa esplosione di stupore.

Mi dispiace, niente indennizzo da parte di Freedonia. Gli articoli li leggete a vostro rischio e pericolo.

A parte qualche battuta di spirito, tra tutte le contestazione ce n'è stata una che ha particolarmente catturato la mia attenzione data la sua meticolosità e scrupolosità nell'argomentare una risposta opposta alle tesi portate dal suddetto articolo. Potete trovare l'originale a questo indirizzo. Di seguito andrò ad analizzare i punti salienti di tale critica.

Le prime quattro pagine della risposta si concentrano fondamentalmente nel far notare come North avrebbe potuto risparmiarsi determinate "informazioni" sulla figura di Keynes: mi sto riferendo al fatto che non avesse una laurea in economia, che fosse omosessuale e che fosse antisemita. Mi rendo conto della pingue presenza di epiteti "coloriti," ma non bisogna prenderlo per le parole che usa nei confronti delle varie figure presentate. L'obiettivo di North era quello di sottolineare come certe idee folli siano perdurate nel tempo, idee che hanno avuto il solo scopo di denigrare un gruppo di persone in base alla loro religione: gli ebrei.

Trovo disgustoso attaccare queste persone in base alla loro religione solo perché agiscono in nome di quel principio che rende l'economia una scienza "logica": causa ed effetto. Invece ci sono persone là fuori che vorrebbero pasti gratis infiniti, quindi pretendono di demonizzare determinate "categorie" in modo da sponsorizzare agli occhi degli altri le loro idee folli. In questo modo tentano di arrivare al loro obiettivo finale: il controllo della stampante moentaria. Tutto qui? Tutto qui.

Potrei essere d'accordo nella parte in cui North viene criticato per aver sbandierato l'accusa di nepotismo. E' vero, in Inghilterra le raccomandazioni sono all'ordine del giorno... purché siano genuine e veritiere. Che Keynes fosse competente in matematica nessuno lo mette in dubbio e nemmeno che fosse un uomo con un certo genio, lo era molto meno in economia però. In realtà quella di North, per quanto riguarda laurea, omosessualità ed antisemitismo, sono semplicemente notizie "biografiche." Se il lettore si sente indispettito da queste reminiscenze non è colpa di North. Keynes era questo.

Vorrei far notare che per quanto riguarda il "problema" ebraico sono ferocemente e visceralmente opposto a qualsiasi antisemitismo e, contemporaneamente, all'ideologia parimenti raccapricciante del sionismo che, a mio avviso, non è di matrice ebraica ma piuttosto cristiana-protestante-avventista. Che poi i sionisti ed i loro leccapiedi abbiano da un po' di tempo l'impunità totale dietro alla cortina fumogena dell'antisemitismo non è necessario dimostrarlo, tant'è evidente.

Arriviamo ora ad un argomento a lungo dibattuto su queste pagine: il tasso di interesse.

[...] che l'inconscio collettivo, generale e non solo di cristiani, mussulmani ed ebrei (almeno quest'ultimi due infatti si ritengono autorizzati a percepire interesse quantomeno contro gli infedeli) é, ugualmente ed UNANIMAMENTE, ostile al saggio d'interesse: questo quindi non ha mai goduto di buona stampa

Allora enunciamo meglio il concetto di tasso di interesse: il "premio" che si chiede perché si rinuncia alla certezza dei propri soldi per prestarli a qualcun'altro non sapendo con certezza se li restituirà indietro in un determinato lasso di tempo. Ma qui viene tirato in ballo qualcosa come "l'inconscio collettivo." Cosa dovrebbe significare? Non viene detto. Se qualcosa è giusto per me deve esserlo anche per il mio vicino? Se per caso è un serial killer nella sua ottica l'assassinio non è un male, quindi se ne avrà la possibilità ucciderà nonostante la maggior parte delle persone pensi il contrario.

Esiste un modo per fermare l'assassino? Impedire che uccida. Esiste un modo per impedire l'interesse? Uccidere il possessore del denaro e rubargli i soldi. Ma questo significherebbe andare contro il cosiddetto "inconscio collettivo," quindi il tasso di interesse in realtà non incappa nelle ostilità degli individui. Incappa nell'invidia e nella gelosia degli individui. Se ci pensate diventerebbe un ottimo cavallo di Troia per veicolare determinate idee ed aizzare qualcuno contro qualcun'altro, ed è questo che North attacca: la promessa eterna, che tutti sanno impossibile, ma ci credono lo stesso, secondo cui esistono i pasti gratis.

Esiste un'altra preposizione sbagliata in questo contesto:

[...] Tornando al tema, M., nel suo fondamentale lavoro, aveva fatto tesoro delle sue lunghissime osservazioni, sull'agricoltura del New England (in USA), constatanti che il benessere alimentare comporta un incremento, esponenziale e non lineare, della popolazione;

[...] l'incrementata necessità alimentare aveva, invece e pian piano, costretto a mettere a coltura appezzamenti sempre più difficili, aridi e problematici, da cui solo con sudore si riusciva ad ottenere lo stesso raccolto, medio e ormai necessario: così B.B. [...] generalizzò il saggio d'interesse come l'incremento di peso che, a distanza d'un anno avrebbe dovuto essere aggiunto - ad un peso unitario prestato l'anno precedente onde attualizzarne il potere d'acquisto, così rendendo equa la transazione.

Comunque non ha fatto gran danno, perché nel corso di oltre 2000 anni, i capitalisti non avevano mai avuto bisogno di avvalersi di questa pseudoautorizzazione di B.B: essi semplicemente hanno RAPINATO e RAPINANO il saggio d'interesse

Malthus è l'autore della previsione più cretina e sballata della storia umana: non ci sarà abbastanza cibo per sfamare una popolazione che aumenta geometricamente dato che il cibo aumenta aritmeticamente. Questa previsione non si è avverata nel XIX secolo, non si è avverata nel XX secolo e quasi sicuramente non si avvererà nel XXI secolo. Perché? Perché scientificamente aveva ragione... per un uomo del suo tempo che guardava al passato. Mi spiego: in tutta la storia dell'uomo fino al XIX secolo la popolazione si era espansa fino al limite delle sue possibilità di cibo, poi sarebbe arrivata una carestia, una guerra o qualcos'altro che avrebbe invertito la crescita.

Fino al 1798 aveva ragione, pero' poi sarebbe successo qualcosa che avrebbe cambiato per sempre la storia dell'uomo. E' una domanda che ancora suscita dibattito, ma una cosa è certa: il mondo in cui aveva vissuto finora sarebbe cambiato in un modo irriconoscibile. Una crescita tra il 2 ed il 3% che nessuno ha visto arrivare. Un cambiamento radicale della società Occidentale, se ci pensate, che ha avuto luogo in una generazione. Quasi incredibile. Cosa cambiò in sostanza? Come ci spiega anche Gary North, fondamentalmente due cose: l'informazione e la retorica.





Ai tempi degli antichi Romani l'informazione viaggiava a circa 1 miglio l'ora. All'inizio del 1800 l'informazioen viaggiava a 1.4 miglia l'ora. Dall'invenzione del telegrafo la velocità dell'informazione è aumentata di circa cento volte al secondo. La retorica invece ha radici che si posson otracciare fino al XVII secolo, precisamente in Olanda dove iniziò a prendere piede un senso di legittimità nei confronti della ricchezza personale derivata dall'imprenditorialità e dalla creatività personale che avrebbe portato a delle innovazioni tecnologiche. Non solo, a questi cambiamenti nel corso del tempo se ne aggiunsero altri due man mano che si diffondevano in Europa (soprattutto nelle isole britanniche): cambiamento dell'etica, un cambiamento di mentalità alimentato inizialmente dai Calvinisti (la ricchezza personale è legittima); fiducia nel futuro, orientamento verso il futuro.

L'idea rivoluzionaria, però, arrivò con The Wealth of Nation di Adam Smith in cui si affermava che la ricerca della ricchezza personale generava ricchezza anche per l'itnera nazione.

Questi cambiamenti portarono il mondo a sperimentare una delle crescite economiche e sociali più significative della storia umana. Quindi non è stato Bohm Bawerk o i capitalisti a determinare il tasso di interesse, bensì le forze di mercato che hanno creato incentivi e disincentivi nella popolazione facendola agire di conseguenza.

“Se ti piace il tuo progetto, se ci tieni a realizzarlo, dai atto che non ci riuscirai senza il mio denaro; allora caccia questo saggio d'interesse perché - se non ci guadagno nulla io - tanto vale che io tenga chiuso il mio denaro in cassaforte, tanto attualmente il farlo non mi costa nulla........!”

Uhm... quindi tutti coloro che hanno un deposito presso una banca e ci prendono un interesse sopra in realtà stanno schiavizzando le banche, secondo questo ragionamento. In realtà capitalista ed imprenditore agiscono sempre seguendo le leggi immutabili dell'economia: domanda ed offerta. Il prestito presuppone un risparmio precedente, quindi dei sacrifici, e colui che dovrebbe prestare denaro lo metterebbe in conto qualora dovesse separarsene per un certo periodo di tempo. (Se qualche amico presta denaro a tasso zero, evidentemente lo fa come un favore. A molti fare favori fa sentire meglio, quindi al posto dell’interesse si accontenta di quel “sentimento” dovuto all’aver aiutato qualcuno.)

Come spiegava anche Bohm Bawerk in Critique of Interest Theories, la preferenza temporale è il punto cardine dell'interesse: si preferisce avere beni presenti rispetto a beni futuri e quindi, quando viene chiesto di rinunciare a beni presenti in cambio di beni futuri, si chiederà un numero maggiore di beni futuri in cambio.

Tutte storie opinabili e semmai vere limitatamente a quel volume monetario talmente indispensabuile ad assicurare i nostri immediati bisogni che nessuno penserebbe mai a privarsene:

infatti come altrimenti si potrebbe spiegare l'odierna constatazione che, miliardi di persone ed in tutto il mondo non fanno altro che preoccuparsi di commissionare i loro risparmi a mani giuste ed oneste, affinché glieli custodiscano e facciano arrivare ad immutato potere d'acquisto e senza CIPRATE, fino al momento del loro effettivo bisogno.

Non è opinabile. Prova a chiedere a chiunque di prestarti denaro da qui a 30 anni a tasso zero. Io non ho trovato nessuno che finora abbia accettato. Perché? Perché il tempo è la risorsa più scarsa che esista, e per ogni risorsa scarsa esiste un prezzo. Non esistono pasti gratis. Infatti ogni materia prima ha un prezzo; la manodopera ha un prezzo (stipendi); ed anche il capitale ce l'ha ma non è l'interesse. In realtà il prezo di quest'ultimo è determinato dalla combinazione dei primi due, il tasso di interesse invece determina solo il pagamento del tempo impiegato. Una discussione più chiara ed approfondita di questa posizione la si può ritrovare nel Capitolo 7 di Man, Economy and State di Murray Rothbard.

Inoltre, secondo il mio punto di vista, quello che è accaduto a Cipro è lecito. Infatti in questo modo si ricorda ai depositanti cosa vuol dire depositare soldi in una banca le cui attività non vengono monitorate da coloro che ci mettono dentro i soldi. I depositanti sono convinti che infine verrà sempre qualcuno che salverà loro le chiappe (come è successo negli anni '30 con l'istituzione del FDIC). Questo significa che lo stato è in grado di creare pasti gratis. Illusioni, e Cipro ne è l'evidenza. Questo dovrebbe invece spronare coloro che mettono i propri soldi in una banca a controllarne lo stato di salute ed assicurarsi che non si diletti in giri di azzardo morale.

In sintesi, dovrebbero favorire in questo modo l'abolizione della riserva frazionaria.

– Come dimostra Gesell nella sua deliziosa Robinsonada (vedi http://www.gesell.it/L5_1.htm) - la capacità predatoria del denaro gli é assicurata non da una forza propria ma esclusivamente dall'enorme debolezza, indotta in tutti gli altri contenitori di potere d'acquisto, dalla loro deperebilità e/o costi di ricovero e custodia,

talché basta indebolire anche solo di poco in denaro – ad esempio introducendogli un costo di conservazione anche solo del 5% annuo (moneta di ghiaccio, vedi http://www.gesell.it/L4_1.htm) e l'equilibrio é raggiunto con definitiva scomparsa di tale annoso inconveniente.

[...] allora e similmente – se l'attuale conformazione del denaro gli conferisce così tanta salute da apportarci danno, consentendo ai banksters di predare un'autentica montagna d'interessi e profitti di capitale – forse, conclude Gesell, per il meglio generale sarebbe opportuno ipotizzare d'ammalarlo, d'indebolirlo un poco:

mai più si riuscirà ad ottenere risultato similmente straordinario ed importante con novazione similmente facile e non significativa!!

Quindi secondo il ragionamento finora enunciato, il tasso di interesse rappresenta il male da combattere nella nostra attuale situazione, poi pero' si vuole imporre un tassa del 5% sul possesso del denaro (anche quello non speso). Quindi non appena le perssone entreranno in possesso di denaro, correranno per comprare beni reali... indovina che succede poi?

[...] Evidenzio il concetto: se anche il sistema bancario sia già intervenuto l'anno prima a completamente assicurare (il modo non c'interessa) la succitata mancanza di mezzo di scambio, essa si ripeterà immancabilmente col nuovo ciclo economico, IN ETERNO e peggio ancora maggiormente se il PIL sia aumentato.

Dato allora che la merce é costantemente introdotta in un mercato, impropriamente detto libero in quanto IMMANCABILMENTE carente di denaro, le conseguenze logiche saranno:

a) il produttore non riuscirà mai a percepire il giusto prezzo della sua merce, perché si vedrà probabilmente costretto ad accollarsi una quota parte, del finanziamento necessario all'acquisto, onde maggiormente invogliare l'acquirente alla transazione;
b) l'acquirente ne viene altrettanto danneggiato, dovendosi quantomeno accollare il resto del costo del finanziamento, necessario all'acquisto;
c) si afferma falsamente che l'attuale mercato, cosiddetto libero, sia progettato a favore della produzione e del consumo, perché in realtà esso lo é a vantaggio esclusivo dei banksters.

Falso. Un'economia non è mai carente di denaro e di certo tale presunta carenza non innesca cicli economici e crisi. Questa è la stessa accusa mossa dai Keynesiani ad un'offerta di moneta pressoché stabile come lo sarebbe quella sotto un gold standard. Abbiamo visto prima che durante il XIX secolo, periodo in cui vigeva il gold coin standard, il mondo ha sperimentato una delle crescite economiche e tecnologiche più straordinarie mai viste dall'uomo. Il denaro è semplicemente un mezzo di scambio, e come tale è utilizzato per adempiere a questo fine. Sono gli investimenti improduttivi, alimentati da credito facile, quelli che avviano i cicli economici.

E' falso anche affermare che dato un prestito della banca è impossibile ripagarlo senza stampare altro denaro per coprire gli interessi. Sarebbe vero se capitale ed interessi dovessero essere restituiti nello stesso momento, ma se rateizzati (come succede normalmente) il capitale e gli interessi possono essere tranquillamente restituiti col denaro esistente mediante una sua circolazione ripetuta nel sistema stesso.

Infine, è falso anche affermare che l'attuale mercato sia libero. Non è così quando ci ritroviamo tra i piedi un'ente centralista come la banca centrale che può manipolare arbitrariamente tassi di interesse e mercati. E' bene ricordare anche che questa ogni fine anno gira allo stato la maggior parte dei suoi introiti; il cartello bancario centrale si regge in piedi solo grazie allo stato. Infatti portare avanti la giustificazione che serve più denaro nel sistema affinché si ripaghino i debiti non è altro che una scusa per consentire all'ente più indebitato di tutti di trarre maggior profitto da questa invocazione: ancora una volta, lo stato.

Prima di passare all'argomento successivo qualche parola su C. H. Douglas. Invocò la creazione di un programma, una sorta di inventario, che collezionasse al suo interno un elenco di beni. Ovviamente era prima dell'avvento dei computer e non faceva distinzione tra proprietà pubblica e privata. Oltre ai beni capitali, si doveva includere anche un'altra forma di capitale: l'uomo. Ecco un passaggio tratto da Social Credit:

Dalla mole di materiale raccolto, potrebbe essere ottenuto un numero che rappresenta il valore del capitale Scozzese. Da qui, può essere creato credito finanziario equivalente da qualsiasi agenzia, come il Tesoro Scozzese, autorizzata dal popolo. (p. 205)

Questo significa che Douglas stava invocando la monetizzazione del capitale stimato della nazione, ovvero, lo stato avrebbe dovuto stampare denaro in base alla ricchezza totale del paese. Inoltre una percentuale di questo capitale sarebbe servita più in là per emettere nuovo denaro. In realtà, quella di Douglas non si trattava di una novità; accadde prima nella storia e sorpattutto in Francia. Durante la Rivoluzione Francese vennero confiscate terre e possedimenti alla classe clericale, ed in seguito anche a coloro che avevano lasciato il paese. Poi il governo emise cartamoneta usando come garanzia le proprietà confiscate; ma la domanda che sorge spontanea è questa: davvero quella cartamoneta era rimborsabile in terre? No.

Il governo sosteneva che quella terra sarebbe dovuta servire come garanzia per ulteriori emissioni di cartamoenta. Il risultato? Gigantesche e sequenziali emissioni di denaro con relativa distruzione della moneta. La domanda che ogni riformatore monetario dovrebbe porsi è questa: cosa impedirebbe, legalmente ed economicamente, allo stato di emettere credito in eccesso? L'onestà dei politici? La "preveggenza" dei burocrati? Queste domande rimasero senza risposta da parte di Douglas.

Io ovviamente non azzarderei una risposta perché per me non sussiste affatto la questione: abolizione dello stato. E' una presunzione la mia? Può darsi, ma pare sia l'unico modo per permettere a coloro che vorrebbero organizzarsi in maniera differente di far valere la propria scelta. Così come Rothbard, vorrei arrivare a vivere in un mondo senza stato; ma non mi arrogherei il diritto di definire quale forma possa avere questo mondo. Non ne sarei in grado. Quindi questo significa che chi volesse organizzarsi una una comunità socialista potrebeb farlo, ma data l'inefficienza dello stato (di cui siamo testimoni ogni giorni e di cui sono coscienti anche i socialisti) dubito che tale organizzazione possa durare a lungo.

A tal proposito, vorrei concludere questa critica con uno dei passaggi che più adoro di Murray Rothbard:

[...] In breve, l'avvento dell'industrialismo e la rivoluzione industriale ha irreversibilmente cambiato la prognosi per la libertà e lo statalismo. Nell'era pre-industriale, lo statalismo e il dispotismo poterono imperversare indefinitamente, contenti di mantenere i contadini al livello di sussistenza e di vivere della loro eccedenza. Ma l'industrialismo ha rotto i vecchi schemi; perché è diventato evidente che il socialismo non può far funzionare un sistema industriale e sta diventando gradualmente evidente che neanche il neo-mercantilismo e l'interventismo, a lungo termine, non possono far funzionare un sistema industriale. Il capitalismo del libero mercato, la vittoria del potere sociale e dei mezzi economici, non è solo l'unico sistema morale e di gran lunga il più produttivo; si è trasformato in nell'unico sistema possibile per l'umanità nell'era industriale. Il suo trionfo finale è quindi virtualmente inevitabile.