lunedì 19 agosto 2013

Bernanke sulla Federal Reserve: "Stiamo Taroccando Tutto il Taroccabile."

Ciò che rende più semplice il lavoro dei pianificatori centrali è il fatto che la maggior parte delle persone tende a non imparare dai propri errori. E' grazie a questa sorta di "ricorrenza" che il giorno della resa dei conti viene rimandato nel tempo, le pecore si prestano volentieri ad essere tosate. Non rendono la vita difficile al pastore. La presunta ripresa immobiliare (alimentata dal bilione di dollari annuale stampato dallo zio Ben) sta inacanalando parte della popolazione americana nella roulette dei mutui. I bei tempi per un mutuo sono finiti nel Dicembre scorso, ma invece di accontentarsi scegliendo un tasso fisso questi pazzi vogliono ancora provare a battere il banco. In caso di depressione o inflazione galoppante saranno perdenti, invece. Quando si sceglie di accendere un mutuo il tasso fisso è la scelta migliore. Infatti, durante i periodi di inflazione il prezzo della casa salirà e la svalutazione dell'unità monetaria vi consentirà di possedere un modo "agevole" per ripagare il vostro debito. I tassi variabili, invece, in periodi di inflazione aumentano. Coloro che acquistano case ora pensano che i tassi possano tornare ai livelli del Dicembre scorso; se ci sarà una depressione è probabile... ma solo se la banca centrale riesce a stabilizzare l'offerta di moneta, e quante probabilità ci sono che lo zio Ben (o il suo successore) possa esserne in grado date le politiche accomodanti perseguite finora? Non tutti sanno cogliere certe opportunità.
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di Gary North


Il 10 Luglio Bernanke ha tenuto un classico discorso alla Bernanke: 44 note a piè pagina.

Titolo: "The First 100 Years of the Federal Reserve: The Policy Record, Lessons Learned, and Prospects for the Future." Ambito: una conferenza sponsorizzata dal National Bureau of Economic Research. Il NBER è l'organizzazione accademica numero 1 dedicata a studiare i cicli economici americani. Designa quando le recessioni iniziano e finiscono.

Qui è dove ha riassunto il lavoro della sua vita. Qui è dove ha giustificato le sue azioni di fronte ai suoi coetanei. Dovremmo prestare attenzione.

Ha definito la FED come "Il Grande Esperimento."

Nelle parole di uno degli autori del Federal Reserve Act, Robert Latham Owen, la Federal Reserve è stata istituita per "fornire un mezzo con il quale possano essere fermate le crisi periodiche che scuotono la Repubblica Americana e fanno enormi danni." In breve, l'obiettivo originale del Grande Esperimento alla base della FED è stata la salvaguardia della stabilità finanziaria.

Chiaramente, questo obiettivo non è riuscito. Bernanke e gli apologeti non possono sottrarsi a questo dato di fatto: la Grande Depressione ha dimostrato che questo obiettivo era un sogno irrealizzabile. Così è stato per tutte le recessioni.

La nuova istituzione era destinata ad alleviare tali ceppi, fornendo una moneta "elastica" -- cioè, fornendo liquidità alle singole banche aderenti quando necessario attraverso la finestra di sconto; le banche commerciali, a loro volta, sarebbero state in grado di soddisfare i loro clienti.



IL GOLD STANDARD MODIFICATO DALLA FED

La FED ha operato sotto un gold standard e l'ha combattuto.

Come ho già detto, la Federal Reserve ha sostenuto questo approccio di politica durante il gold standard. Le banconote della Federal Reserve erano rimborsabili in oro, e la FED era tenuta a mantenere una riserva di oro pari al 40% delle banconote in circolazione. Tuttavia, contrariamente ai principi di un gold standard idealizzato, la Federal Reserve spesso intraprese azioni per evitare che afflussi e deflussi di oro si traducessero in variazioni nell'offerta di moneta interna. Queste operazioni, insieme alla dimensione dell'economia degli Stati Uniti, diedero alla Federal Reserve una notevole autonomia nella politica monetaria e, in particolare, le permise di condurre una linea di politica senza troppi ostacoli.

Il quadro della politica dei primi anni della FED fu molto criticato in retrospettiva. Sebbene il gold standard non sembrava aver limitato la politica monetaria degli Stati Uniti negli anni dopo la fondazione della FED, ricerche successive misero in evidenza la misura in cui il gold standard internazionale servì a destabilizzare l'economia mondiale alla fine degli anni '20 e nei primi anni '30.

Gli economisti accademici odiano il gold standard, debole come fu dopo il 1913.



RESPONSABILITÀ: DSNN

Che cosa dire delle responsabilità di fronte agli elettori? Non c'è mai stata, come ammette nella sua breve discussione. Il sistema è stato creato per indebolire qualsiasi responsabilità.

Che cosa dire delle sue responsabilità nei confronti della popolazione? Come questo pubblico ben sa, quando venne istituita la Federal Reserve, infuriò la questione se dovesse essere un ente privato o pubblico. La soluzione di compromesso creò un ibrido. Il Sistema era diretto da un Consiglio Governativo, che inizialmente comprendeva il Segretario del Tesoro e il Comptroller of the Currency. Ma le 12 Reserve Banks Regionali vennero poste sotto un misto di controllo pubblico e privato, tra cui membri del consiglio scelti dal settore privato, e venne data loro data la grande opportunità di prendere decisioni politiche che si applicavano ai propri Distretti. Ad esempio, alle Reserve Banks fu permesso di fissare i propri tassi di sconto, soggetti ad un minimo fissato dal Consiglio.

Ha detto che le "Reserve Banks Regionali vennero poste sotto un misto di controllo pubblico e privato, tra cui membri del consiglio scelti dal settore privato." Ciò che non ha detto è che "il settore privato" era rappresentato dal cartello bancario commerciale. I consiglieri regionali sono eletti dalle grandi banche, che detengono quote regionali nella FED.

Questo è il classico Bernanke: nascondere i fatti rilevanti mediante parole generiche -- "il settore privato" -- e le note.

La FED post-Depressione fu governata dagli scritti degli economisti.

Il quadro politico a sostegno di questo nuovo approccio venne riflesso nello sviluppo di teorie macroeconomiche -- tra cui l'opera di Knut Wicksell, Irving Fisher, Ralph Hawtrey, Dennis Robertson e John Maynard Keynes -- che gettarono le basi per comprendere come la politica monetaria avrebbe potuto influenzare l'attività reale e l'occupazione e contribuire a ridurre le fluttuazioni cicliche.

Da ora in poi, tenete a mente questo elenco. Fisher era l'economista preferito di Milton Friedman.

La FED è indipendente. "Non lo è stata fino all'Accordo del 1951 con il Ministero del Tesoro in cui la Federal Reserve iniziò a recuperare un'effettiva indipendenza nella definizione della politica monetaria."

Poi arrivò l'inflazione nei prezzi alle fine degli anni '60. "Tuttavia, a partire dalla metà degli anni 1960, l'inflazione iniziò una lunga salita verso l'alto, in parte perché i politici dimostrarono di essere troppo ottimisti circa la capacità dell'economia di sostenere una rapida crescita senza inflazione."

Egli commenta:

Due meccanismi avrebbero potuto mitigare i danni causati da quell'ottimismo. In primo luogo, sarebbe sicuramente stata d'aiuto una risposta politica più forte contro l'inflazione -- più simile a quella osservata negli anni '50. In secondo luogo, i banchieri della FED avrebbero potuto reagire alle continue letture elevate sull'inflazione adottando una valutazione più realistica del potenziale produttivo dell'economia. Invece scelsero di indirizzarsi contro i cosiddetti fattori strutturali ed osservarono che i salari ed il settaggio dei prezzi divennero insensibili per contrastare il ristagno economico. Questa prospettiva, che era nettamente in contrasto con la famosa affermazione di Milton Friedman secondo cui "l'inflazione è sempre e ovunque un fenomeno monetario," portò la FED a sostenere misure quali il controllo dei prezzi e dei salari piuttosto che soluzioni monetarie per affrontare l'inflazione. Un ulteriore ostacolo fu il punto di vista di molti economisti secondo cui i guadagni in una bassa inflazione non giustificavano i costi del suo raggiungimento.

In sintesi: i tecnocrati e gli economisti che impostano la politica non sapevano quello che stavano facendo. In realtà non lo sanno mai, questo è il punto. Elaborano politiche per contrastare il libero mercato. Non ci riescono. Queste politiche li si ritorcono contro, come gli economisti Austriaci hanno sostenuto sin da Theory of Money and Credit (1912) di Mises. Dedicò una sezione del libro ad una critica di Fisher.

La conseguenza del quadro monetario degli anni '70 condusse ad un periodo di inflazione a due cifre. Inoltre, alla fine del decennio, la mancanza di controllo dell'inflazione provoco' chiaramente aspettative di inflazione "non ancorate," con alte stime di inflazione tendenti ad incorporare i tassi di interesse a lungo termine.

Come sapete, sotto la guida di Paul Volcker, la Federal Reserve cambio' radicalmente il suo approccio alla risoluzione dei problemi legati stabilità dei prezzi. Questo cambiamento comporto' un importante ripensamento da parte dei responsabili della politica. Alla fine degli anni '70 i funzionari della Federal Reserve avevano accettato l'idea che l'inflazione è sempre un fenomeno monetario, almeno nel medio e lungo termine; divennero più attenti ai rischi di un ottimismo eccessivo sulla produzione potenziale dell'economia; e posero un'enfasi rinnovata sulla distinzione tra tassi di interesse reali -- cioè al netto dell'inflazione -- e tassi di interesse nominali.

Quindi, l'inflazione è un fenomeno monetario. Allora che dire della triplicazione della base monetaria sin dal 2008?

La battaglia vinta da Volcker contro l'inflazione pose le basi per la cosiddetta Grande Moderazione (1984-2007), durante la quale la FED godette di un notevole successo nel raggiungere entrambi gli obiettivi del suo doppio mandato.

Bernanke assunse la presidenza nel Febbraio del 2006. Venne lasciato solo con due anni di "moderazione."

Poi loda la democrazia.

Oltre a migliorare l'efficacia della politica monetaria, questi sviluppi nelle comunicazioni hanno anche migliorato la responsabilità pubblica della Federal Reserve. La responsabilità è, ovviamente, essenziale per l'indipendenza politica in una democrazia. Durante questo periodo gli economisti hanno scoperto prove considerevoli che le banche centrali a cui viene garantita l'indipendenza politica nel perseguimento dei loro obiettivi di mandato, riescono a produrre migliori risultati economici.

Ma si è rifiutato di comparire davanti alla commissione di Ron Paul, e ha combattuto il tentativo di Paul di fare un audit della FED.

Democrazia? DSNN: democrazia solo nel nome.

La giusta conclusione è che anche in tempi (o forse, soprattutto) stabili e prosperi, i responsabili della politica monetaria e della regolamentazione finanziaria dovrebbero considerare la salvaguardia della stabilità finanziaria di pari importanza -- anzi, un prerequisito necessario -- al mantenimento di una stabilità macroeconomica.



INCENTIVI ECONOMICI PERSONALI

Non dire "si dovrebbe" senza parlare di incentivi economici istituzionali. Questa è una legge dell'economia: gli incentivi. Bernanke ha ignorato questo problema per tutta la sua carriera, che ha dedicato allo studio della FED e poi è finito a dirigerla.

Triplicare la base monetaria era buona politica.

La mia opinione è che i miglioramenti nel quadro della politica monetaria e nella comunicazione della politica monetaria (tra cui, ovviamente, la gestione dell'inflazione e l'ancoraggio delle aspettative sull'inflazione) sono stati motivi importanti per una performance significativa. Tuttavia, abbiamo imparato in questi anni che mentre la politica monetaria ben gestita può essere necessaria per la stabilità economica, non è sufficiente.



INVENTARSI LE COSE PER PROSEGUIRE

La FED sta ancora brancolando nel buio.

Sono passati circa sei anni da quando sono emersi i primi segni della crisi finanziaria negli Stati Uniti, e stiamo ancora lavorando per arrivare ad una piena ripresa economica.

Si chiede: "Quale lezione dovremmo apprendere da questa esperienza, in particolare nel contesto di un secolo di storia della Federal Reserve?" Ho un suggerimento: dovremmo fidarci del libero mercato, non degli economisti stipendiati presso la FED che impostano la politica monetaria.

Oggi la Federal Reserve considera le proprie responsabilità per il mantenimento della stabilità finanziaria equivalenti alle sue responsabilità per la gestione della politica monetaria, e abbiamo fatto notevoli cambiamenti istituzionali per portare a compimento questo cambiamento di obiettivi. In un certo senso abbiamo chiuso il cerchio, se pensiamo che l'obiettivo originale della Federal Reserve era quello di prevenire il panico finanziario.

Non ci dice che cosa "vede la FED." Ci parla degli incentivi istituzionali che governano ciò che fanno i membri del personale ed i burocrati di alto livello. Ci parla dei premi e delle punizioni.

Ovviamente loda la contraffazione della banca centrale.

Una banca centrale come dovrebbe rafforzare la stabilità finanziaria? Un modo sarebbe quello di assumere la funzione di prestatore di ultima istanza che Bagehot capì e descrisse 140 anni fa, in base alla quale la banca centrale usa il suo potere per fornire liquidità ed alleviare le condizioni di mercato durante i periodi di panico o di panico incipiente. Molti programmi di liquidità della FED hanno giocato un ruolo fondamentale nel contenere la crisi del 2008-2009.



PIÙ POTERE, PER FAVORE!

Ma non è bastato. C'è bisogno di maggiore monitoraggio. Questo significa maggiore autorità alla FED per intervenire. Questo significa più controlli e più membri del personale per fare operare questi interventi. In breve, questo significa espansione del potere della FED.

Un burocrate vuole sempre più potere. Cesserà mai di chiederlo?

Tuttavia, non è sufficiente spegnere il fuoco; è anche importante promuovere un sistema finanziario che sia sufficientemente resistente per sopportare grandi shock finanziari. A questo scopo, la Federal Reserve, insieme ad altre agenzie di regolamentazione ed al Financial Stability Oversight Council, è attivamente impegnata a monitorare gli sviluppi finanziari ed a lavorare per rafforzare le istituzioni ed i mercati finanziari. Basarsi su regole più forti è una strategia di successo come dimostrano le riforme normative del New Deal, ma gli sforzi di riforma possono andare ancora oltre, al fine di identificare e disinnescare i rischi non solo per le singole imprese ma anche per il sistema finanziario nel suo complesso (un approccio noto come regolamentazione macroprudenziale).

Sotto la sua guida, l'economia è andata in crash. Quindi ha chiesto più potere. L'ha ottenuto. Il Congresso gliel'ha concesso, come fa sempre quando il presidente della FED lo richiede.

La burocrazia ottiene più potere dopo che le sue politiche hanno creato un disastro. Siamo sorpresi?

Questa è la DSNN in azione.

Come ammette anche lui, non sanno quello che stanno facendo.

La stabilità finanziaria è legata anche alla politica monetaria, anche se questi collegamenti non sono ancora pienamente compresi. La strategia in evoluzione della FED è quella di monitorare, supervisionare e regolamentare la prima linea di difesa contro i rischi sistemici; nella misura in cui permangano alcuni rischi, il FOMC si sforza di integrarli nell'analisi costi-benefici applicata a tutte le azioni di politica monetaria.

La politica monetaria è, come si dice, "un lavoro in corso." Questo significa: "Vediamo di cavarcela ogni passo che facciamo."



FALSA TRASPARENZA

Dice che la FED è più trasparente. "Abbiamo anche continuato ad aumentare la trasparenza della politica monetaria." Ma ha combattuto una revisione della FED da parte del Government Accountability Office.

Altre innovazioni nella comunicazione includono una pubblicazione tempestiva dei verbali delle riunioni del FOMC e delle conferenze stampa trmimestrali del Presidente.

Perché non pubblicare i verbali il giorno dopo? Questo è il calendario delle Congressional Record.

In particolare, il FOMC ha rilasciato dichiarazioni più dettagliate a seguito delle riunioni riguardanti le prospettive per la politica e gli sviluppi economici futuri, e ha introdotto sintesi periodiche sulle singole proiezioni economiche dei partecipanti del FOMC (anche per il target del tasso dei fondi federali ).

Questi comunicati stampa sono solo una copia prestampata che viene salvata in un programma di elaborazione testi. Il FOMC le ri-rilascia ogni sei settimane. Per le prove, vedete qui.

Non sanno quello che stanno facendo. Ecco la sua conclusione.

In breve, la recente crisi ha sottolineato la necessità sia di rafforzare la nostra politica monetaria e la stabilità finanziaria sia di integrare meglio le due cose. Abbiamo fatto progressi su entrambi i fronti, ma c'è ancora molto da fare. In particolare, è sempre più evidente le complementarità tra le politiche di regolamentazione e di vigilanza (compresa la politica macroprudenziale), la politica di prestatore di ultima istanza e la politica monetaria standard. Sono necessarie ricerca ed esperienza per aiutare la FED e le altre banche centrali ad elaborare i quadri completi che incorporano tutti questi elementi. La conclusione è quella che potrebbe essere descritta come la lezione prioritaria della storia della Federal Reserve: la dottrina del settore bancario centrale ed il suo operato non sono mai statici. Noi e le altre banche centrali di tutto il mondo dovremo continuare a lavorare sodo per adattarci agli eventi, a nuove idee ed ai cambiamenti nel contesto economico e finanziario.

Capito? "La dottrina del settore bancario centrale ed il suo operato non sono mai statici. Noi e le altre banche centrali di tutto il mondo dovremo continuare a lavorare sodo per adattarci agli eventi, a nuove idee ed ai cambiamenti nel contesto economico e finanziario."

Cercano di cavarsela ad ogni passo che fanno.

Ecco l'eredità di Bernanke. Non è finita. E' appena iniziata.




[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


8 commenti:

  1. Non ci riescono. Queste politiche li si ritorcono contro, come gli economisti Austriaci hanno sostenuto sin da Theory of Money and Credit (1912) di Mises. Dedicò una sezione del libro ad una critica di Fisher.
    "La conseguenza del quadro monetario degli anni '70 condusse ad un periodo di inflazione a due cifre. Inoltre, alla fine del decennio, la mancanza di controllo dell'inflazione provoco' chiaramente aspettative di inflazione "non ancorate," con alte stime di inflazione tendenti ad incorporare i tassi di interesse a lungo termine."
    questo nel libro del 1912?

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  2. Ciao Francesco,
    Credo che la maggior parte delle persone impari qualcosa dagli errori compiuti se è in grado di capire gli errori e le proprie responsabilità. Ovviamente, se per qualsiasi motivo, queste responsabilità non vengono riconosciute come proprie, allora sarà il destino cinico e baro a causare le sconfitte.
    Per quel che riguarda i pianificatori centrali è invece ovvio che gli errori vengano negati, che le responsabilità vengano diluite, che si cerchi soltanto di conservare la propria posizione di potere. Vale sempre questa strada maestra.

    Ed ora veniamo al discorso dello zio Ben.
    Cazzo che simpatico pragmatico! E come giustifica bene le sue follie!
    Riprendendo una bella interpretazione di gdb, le banche come le cattedrali moderne, questo discorso è quello del gran sacerdote che ribadisce la dottrina della Fed(e) ai propri cardinali. Da' per scontato che debba esistere un organo centrale di decisione in tema economico-finanziario in opposizione alle libere scelte del mercato.
    Vengono anche nominati i Padri della chies... Ops! della dottrina monetaria, e si spiega l'evoluzione della dottrina stessa nel corso dei decenni. Il dogma è che in ogni caso la banca centrale debba esistere perché è cosa buona e giusta e sempre pronta ad intervenire per il bene comune. Il dogma non si discute.
    Allora Krugman che scrive in un recente editoriale che il keynesismo ha avuto lo scopo di spostare dal business ai rappresentanti del popolo le decisioni economiche, cioè dal decentrato mercato all'accentrato stato, è solo un editorialista partigiano che non fa altro che continuare ad incensare il sistema che c'è ed a chiedere sempre di più.
    Insomma, al punto in cui siamo, tutto il mainstream assomiglia più ad una religione che ad un ragionamento sostenuto da dimostrazioni credibili.
    La politica continua e continuerà a pensare e proporsi sempre e soltanto all'interno del recinto dei dogmi attuali, le banche centrali, senza neppure il passaggio elettorale, continueranno ad operare per il mantenimento del dogma principale: alcuni uomini sono quasi dei e pertanto sanno più di tutti gli altri e possono agire al posto di tutti gli altri.

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  3. Ciao gdb.

    No, no quello è ancora Bernanke. La sezione di quel libro dedicata a Fisher la trovi qui.

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    Ciao And.

    Hai ragione, è una religione ben radicata. Ma fortunatamente non mancano gli scettici, ovvero, le forze di mercato che fanno pressione sui piani ben congeniati dei pianificatori centrali. Infatti lo zio Ben, nonostante il bluff del cosiddetto taper, si è visto fare call dal mercato: decennale USA al 2.8%. E senza un'inversione reale delle politiche monetarie accomodanti (anche perché le dichiarazioni del FOMC sono mesi che non cambiano più ormai).

    Eppure era tutto così facile nelle aule di Princeton... :'D

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  4. grazie francesco.
    non solo i pianificatori, il sistema genera mostri. CLASS ACTION DA VACANZA ROVINATA VERSO LO STATO CHE NON LI AVEVA AVVISATI IN TEMPO DI NON PRENOTARE IN EGITTO. HAHAHA
    un sociologo francese disse che la nostra societa è una societa a responsabilita limitata. una srl mondiale

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  5. Surreale. Un po' come la costante incazzatura delle persone che noto quando deve pagare il caffé (il cui prezzo è facoltativo); non si fa una piega quando invece si devono pagare le tasse (più alte d'Europa ed obbligatorie tra l'altro).

    E' un mondo davvero strano...

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  6. http://m.linkiesta.it/bisignani-uomo-che-sussurra-ai-potenti

    capitalismo clientelare, di relazione. Quelli vicini alla stampante. Gli amici degli amici. Così va il mondo fiat money. L'intrigo e la pacca sulle spalle.

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  7. http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-08-19/Bundesbank-142117.shtml

    un po' di buon senso?

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  8. Il buon senso dell'articolo viene completamente perso nell'ultima frase. :-)

    Due notizie degne di nota: la prima riguarda l'India con il crollo della Rupia (e c'era chi definiva fessi tutti quegli indiani che finora avevano accumulato oro..) e la seconda riguarda Fannie & Freddie che nonostante i pacchi di soldi che lo zio Ben regala a questi due zombie (e probabilmente anche a Sallie Mae), loro continuano ad imbarcare acqua. Perché? Perché è questa l'essenza dell'azzardo morale, giocare allegramente coi soldi altrui tanto poi se va male il rischio viene "compensato" o dalla FED o dai contribuenti (es. TARP).

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