lunedì 15 luglio 2013

L'Oro e "l'Ora Zero"





di Addison Wiggin


E' Domenica notte, Ottobre 2013. I genitori si assicurano che i figli abbiano fatto i compiti. Gli appassionati di football si stanno preparando per la partita di NFL. La squadra di Baltimora sta per perdere e si sta per scatenare l'inferno nei mercati dei metalli preziosi.

Qualche momento prima dell'apertura del trading elettronico, il Commodity Exchange Inc. — il Comex — annuncia di voler risolvere un grande contratto in contanti e non in oro. Tanto per essere franchi, significherebbe che il il Comex è inadempiente per quel contratto. Improvvisamente, tutti quelli con un gold contract — o un silver contract — inizierebbero a chiedersi se sono loro i prossimi sulla lista a venire truffati.

L'oro, che ha concluso quella settimana d'autunno a $1,715 l'oncia, inizia a rombare selvaggiamente... ma per lo più in su. Il Lunedi mattina, passa a $1,800. Ma buona fortuna nel cercare di ottenere quel prezzo — o qualcosa che ci si avvicini — da un rivenditore di monete o da un rivenditore online. In circostanze normali, un prezzo spot dell'oro a $1,800 significherebbe Gold Eagles intorno ai $1890 — con un premio del 5%.

Ma in quel giorno gli acquirenti — disperati nel voler mettere le mani sul metallo fisico perché la fiducia nel sistema sta collassando — spingerebbero il prezzo al di sopra dei $2,000.

Questa è "l'ora zero" — il giorno da segnare sul calendario in cui il prezzo del metallo si staccherà per sempre dal prezzo quotato sulla teleborsa di CNBC. E' il giorno in cui sarete grati di possedere metallo fisico e non un proxy come il GLD exchange-traded fund (ETF) (NYSE:GLD).

Sembra inverosimile? Oggi vi mostreremo perché è inevitabile...



I Vestiti Nuovi dell'Imperatore: Perché Ora E' il Momento Peggiore per Rinunciare all'Oro

"L'ora zero" è quel momento in cui l'imperatore noterà di essere nudo. Il racconto del XIX secolo di Hans Christian Andersen, I Vestiti Nuovi dell'Imperatore, è diventato un punto di riferimento nel XX e XXI secolo per le ovvie verità trascurate dalle masse. E' quasi un cliché, ma è singolarmente appropriato per l'articolo di oggi.

"L'imperatore" qui è rappresentato dalle banche centrali, dalle banche commerciali, dalle banche di investimento e dagli scambiatori di materie prime. Il giorno in cui tutti li vedranno nudi come vermi — o in questo caso, spogliati dell'oro che sostengono di avere — sarà il giorno in cui sarete felici di aver acquistato oro, sebbene fosse affondato dai $1,900 del Settembre 2011 a meno di $1,500 mentre andiamo in stampa.

Avete tenuto duro, non è vero?

Beh, almeno potete "comprarlo mentre tocca il fondo."

Attenzione: ciò che stiamo proiettando qui è quasi l'ultimo di una serie di eventi fattail. E' il prodotto di una ricerca approfondita di uno dei più informati luminari nel mercato dell'oro... oltre alla nostra ipotesi.

Ma state tranquilli: l'ora zero — sotto forma di un default del Comex per i metalli preziosi, o forse del London Bullion Market Association (LBMA) — arriverà prima o poi.

"Le probabilità che accada sono circa del 100%," afferma Eric Sprott.

Sprott sovrintende $10 miliardi all'interno dell'asset management canadese che porta il suo nome. Tra tali asset c'è lo Sprott Physical Gold Trust (NYSE:PHYS) — il nostro veicolo consigliato se si sceglie di mantenere una parte dei propri averi in oro in un conto di intermediazione. Per capire perché è una certezza dobbiamo scendere in profondità nella tana del bianconiglio... nei sotterranei delle banche centrali del mondo. Tenete duro...



12 Anni e Ancora: La Domanda Supera l'Offerta

Noi non vogliamo rendere le cose più complicate di quanto non lo siano. L'ora zero arriverà quando tutti sapranno che l'offerta d'oro non potrà più soddisfare la domanda.

"Quando guardo i dati fisici che posso vedere riguardo l'oro," ci ha detto Sprott in una recente intervista, "il mercato dell'oro in 12 anni non ha visto cambiamenti nei suoi fondamentali dell'offerta. E' rimasta piatta." Aggiungeteci la fornitura da nuove miniere e da scarti d'oro riciclati — per lo più vecchi gioielli — ed il calcolo del World Gold Council secondo cui l'offerta è ferma a circa 3,700 tonnellate l'anno.

E per quanto riguarda la domanda? Poiché l'oro ha iniziato la sua corsa al rialzo nel 2000, è venuto alla ribalta un numero enorme di nuove fonti di domanda.

  • Le banche centrali, che sono state venditori netti di oro negli anni '80 e '90, sono diventate acquirenti netti
  • Le vendite annuali di monete d'oro da parte delle zecche degli Stati Uniti e del Canada sono cresciute di quattro volte
  • Il consumo cinese di oro è quasi quadruplicato
  • Il consumo indiano (misurato dalle importazioni) è cresciuto del 30% a partire da un livello già alto.

"La semplice combinazione di sole cinque fonti separate di domanda," scrive Sprott in un report recente, "si è tradotta in una variazione netta da 2,268 tonnellate nella domanda di oro fisico nel corso degli ultimi 12 anni — il che significa che oggi vi è una domanda annua di circa 2,268 tonnellate che non esisteva 12 anni fa," quando l'offerta e la domanda erano più o meno in equilibrio.




E questi sono solo i dati ufficiali. "Ci sono un sacco di altri compratori d'oro di cui non ho i dati," ha affermato nella nostra intervista.

"Per esempio, quando qualcuno compra fisicamente un lingotto d'oro, che si tratti di David Einhorn [gestore di hedge fund] o dell'Università del Texas o di qualcuno di simile, non c'è posto in cui io possa andare per vedere quante barre sono state acquistate. Non c'è documentazione pubblica se i miliardari russi stanno comprando oro." Per ogni storia che fa notizia, come nel caso di Einhorn o della UT, ce ne potrebbero essere 10 che avvengono senza che nessuno lo sappia.

Riassumendo, ogni anno entrano quasi 2,300 tonnellate (ufficialmente) di nuova domanda in un mercato in cui l'offerta è ancora bloccata a circa 3,700 tonnellate. "Allora, da dove salta fuori l'oro?" si chiede Sprott retoricamente. "Chi sta fornendo questo oro?"

Dopo un progetto di ricerca che è andato avanti fino a quando è andato avanti il mercato al rialzo dell'oro, ha una sola spiegazione plausibile — quella che rende inevitabile il default delle principali borse merci.

"Le banche centrali occidentali," ci dice, "stanno surrettiziamente fornendo oro affittando quello che hanno."



Il Gioco delle Tre Carte delle Banche Centrali: "E 'qui... No, non è qui"

"Aspettate un attimo," starete chiedendo. "Avete appena detto che le banche centrali sono diventate compratori netti di oro negli ultimi dieci anni."

Vero... ma tutti gli acquisti sono partiti da paesi in via di sviluppo come la Russia, la Cina, l'India ed il Kazakistan.

Nel frattempo, i numeri dei grandi paesi industrializzati — Stati Uniti inclusi — sono rimasti statici.

Tenete a mente il motivo principale per cui le banche centrali sono in attività — per avvantaggiare le loro grandi e potenti banche.

E ciò che è vantaggioso per le banche statunitensi ed europee è il leasing dell'oro. Le banche di investimento e commercilai danno in affitto l'oro di una banca centrale a prezzi stracciati — di solito a meno dell'1% l'anno. Poi vendono l'oro nel mercato privato e raccolgono i ricavi... beh, qualsiasi cosa produca più dell'1%. E' un buon affare se siete un banchiere.

"Ma poi l'oro è andato, giusto?" Sì. Se la banca centrale rivuole il suo oro dalle banche commerciali e di investimento, queste ultime dovrebbero comprare oro sul mercato aperto — facendo salire il prezzo. Questo non è un buon affare se siete un banchiere.

Quindi di solito c'è una tacita intesa: le banche centrali non chiedono indietro il loro oro, e le banche commerciali e di investimento rinnovano i propri contratti di locazione dell'oro. Fintanto che guadagnano più dell'1%, il servizio del debito è facilissimo.

Ma se una banca centrale chiede indietro il suo oro, è game over.

"Possono farla franca [con il leasing]," spiega Sprott, "perché sui loro bilanci, quella dicitura che hanno per l'oro dice 'crediti in oro e oro.' Un credito non è oro vero, oro fisico... e non esiste una ripartizione tra i crediti ed il fisico."

Date un'occhiata qui sotto e vedrete con quale astuzia i banchieri centrali tendono a concedere i loro "possedimenti" di oro, i quali non si limitano a delle barre in un caveau.




"Non fornirebbe molta credibilità ad una banca centrale," scrive Sprott, "se ammettesse di aver dato in affitto le sue riserve d'oro a delle 'bullion bank' le quali avrebbero a loro volta venduto questo oro alla Cina, per esempio."

"Ma i numeri suggeriscono fortemente che questo è esattamente ciò che è successo. L'oro delle banche centrali è probabilmente andato, e le bullion bank che lo hanno venduto non hanno alcuna possibilità di riaverlo."

Sommate il tutto e scoprirete che siamo molto più vicini all'ora zero.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


8 commenti:

  1. i m back, dopo 10 gg di vacanza con 2 figlie e 2 amiche per ciascuna.... scusate, ma avevo da fare. i vestiti dell imperatore la leggevo loro da piccole, oggi non mi stanno piu a sentire, ma ancora va bene per portarle a palmarola col gommone. ora devo leggere l arretrato, saluti

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  2. Ciao Francesco,

    potrebbe andare come dice l'autore, ma lorsignori potrebbero anche mettere fuori legge l'oro. L'hanno già fatto. Potrebbero rifarlo con qualche aggiornamento.
    D'altronde lo odiano. E' il loro nemico numero uno. Pertanto, non si arrenderano facilmente, senza colpo ferire, ma le proveranno tutte pur di sopravvivere. E non si faranno scrupoli dei metodi, tanto una gran parte delle pecore ignare non capisce assolutamente nulla. Assolutamente nulla. E basteranno poche abili mosse propagandistiche/autoritarie ed il gioco sarà fatto: "conta solo la nostra cartaccia, tutto il resto è un bieco crimine contro l'umanità".

    Poi ci sono i variopinti BRICS, storie, mentalità, usanze, visioni non proprio... occidentali. Anzi, piuttosto felici di poter sconfiggere e veder declinare più o meno rapidamente il nostro logoro e presuntuoso modello di sviluppo e civiltà da grande satana.
    L'oro diverrebbe una delle loro opportunità di rivincita. Una delle loro armi più affilate... contro di noi. Difficile far bandire dall'ONU l'oro come arma di distruzione di massa delle economie occidentali (e di tutto l'occidente vecchio, avido e sfruttatore).

    Non so se, tirate le somme, chi ha convertito un po' di cartaccia in soundmoney potrà godere della propria lungimiranza. Perchè se si crea davvero una situazione del genere e le conseguenze sono quelle più prevedibili, allora ci aspetta un conflitto prolungato che da "freddo" e "lontano" potrebbe riscaldarsi parecchio.

    Ciao gdb. Benritrovato.

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  3. "arrenderanno" e non "arrenderano"

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  4. Per quanto riguarda la situazione dell'eurozona, resto sempre convinto che si debba attendere l'esito delle elezioni tedesche di metà Settembre per pronosticare qualsivoglia scenario.
    E non so se o come le potenti ed inesorabili leggi del mercato potranno "orientarne" il risultato.

    Di certo c'è solo che il ceto medio europeo è messo proprio male e che i ceti sociali più svantaggiati sono sempre più disperati ed accecati dall'odio. Pertanto, facilmente, molto facilmente manipolabili dai soliti maiali.

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  5. Diranno che il re è nudo per colpa degli evasori, degli speculatori e del liberismo selvaggio.
    Non se ne esce. Finirà male per tutti quelli nel recinto. E neppure noi ce la faremo... Sostituiranno il dollaro di carta con altri mezzi di coercizione di massa.

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  6. dna sottoscrivo in pieno i tuoi commenti. ma ad un certo punto, da sempre, accade qualcosa, qualcosa di inaspettato. che spariglia tutte le carte, e determina un esito inatteso. nel male, nel bene. la teoria della ruota della fortuna applicata alla storia.
    hm, si che ce la faremo. perche siamo liberi, e potranno fare o dire quel che vogliono. ma nessuno potra mai portare via la liberta ad un uomo libero. è questo che li manda ai pazzi.

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  7. Prima di tutto bentornato gdbarc, e poi ciao a tutti.

    Vorrei solo aggiungere una piccola nota a margine sul fatto che l'oro possa essere bandito o confiscato. Il nostro è un mondo in cui l'oro, diversamente dal 1933, non è considerato moneta o asset di riserva dai singoli individui (questo spiega anche perché esso rappresenta l'1% degli investimenti nei portfoli). Per come la vedo io, quindi, ci sarà poco da confiscare e non ne varrà lo sforzo perchè i costi burocratici supererebbero i benefici...

    Ma anche se avvenisse un fatto del genere e si proclamasse fuorilegge l'oro, vorrei porre la vostra attenzione al fallimento continuo dello stato nella sua lotta alla droga. Nonostante le leggi vigenti, gli spaciatori non cedono la loro droga alla polizia quando ne entrano in possesso e la regolamentazioen che ruota attorno al consumo di droga non ne ha affatto intaccato il commercio.

    In realtà i pianificatori centrali sono spaventati a morte dall'oro, ma decidere dibandirlo o confiscarlo sarebbe come ammettere palesemnte: "Sì, beh, nel 1971 vi abbiamo mentito quando abbiamo detto che l'oro non valeva nulla, ora datecelo altrimenti..."

    Dati i vari deficit in cui sono infognati i vari paesi mondiali, come potrebbero giustificare una tale voce di spesa? Come tale mossa potrebbe creare nuovi lavori? La FED, ad esempio, tiene l'oro nel suo bilancio a $42.22, coma giustificherebbe un suo acquisto dal governo a (diciamo) $1,200 l'oncia?

    Problemi, problemi, problemi, e tante conseguenze impreviste.... :)

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  8. http://www.jsmineset.com/wp-content/uploads/2013/07/clip_image00225.jpg

    Al COMEX ben 45 proprietari per oncia...
    Hahahahahahahaha......

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