venerdì 8 marzo 2013

Le Elite Perderanno il Potere





di Gary North


Remnant Review

Per avere una chiara rappresentazione di quando la fortuna vi gira le spalle leggete il Magnificat di Maria, riportato nel Vangelo di Luca, capitolo 1, versetti 46-55. "Ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili" (v. 52).

Questo era un tema fondamentale nel Vecchio Testamento. Ci viene detto che coloro che detengono la loro posizione grazie al potere politico e alla corruzione finiranno per perderla. Verranno sempre rovesciati, anche se sembrano imbattibili verranno sempre sconfitti. I profeti di Israele andarono davanti ai re e ai popolani con questo messaggio. Isaia 1 è un buon esempio, addirittura identificò una tecnica con cui l'élite conserva il potere: l'inflazione. "Il tuo argento s'è cangiato in scorie, il tuo vino è stato diluito con acqua" (Isa 1:22).

Più le cose cambiano, più rimangono le stesse.



L'ELITE AL POTERE

Che cosa intendo con élite al potere? Il nome venne coniato dal sociologo di sinistra C. Wright Mills nel 1956. Il suo libro è un classico, potete trovare qui il capitolo principale. Il giornalista liberal Richard Rovere nel 1956 la definì l'Establishment Americano. I conservatori la chiamano la Cospirazione. David Rothkopf, scrivendo dal suo interno, la chiama la superclasse. A volte è definita anche come Poteri Forti. Penso che il giornalista conservatore e storico Otto Scott abbia detto la cosa migliore: i compari dietro le quinte che sono furbi a metà.

Chi sono? Sono uomini ricchi ed influenti che tengono una mano ferma su questa ricchezza attraverso il potere politico. Usano sconsideratamente la leva economica – il debito – perchè sono coperti dalle perdite grazie all'influenza sulla politica: i salvataggi governativi. Alcuni di loro perdono, ma non come classe.

La chiave della loro posizione economica è la loro manipolazione politica invisibile. Sono i padroni della politica da dietro le quinte, ma la loro strategia è diversa da quella dei vecchi capi politici delle grandi città, i quali erano i loro nemici di classe e che furono sostituiti alla fine degli anni '50. Il romanzo The Last Hurrah (1956) descrive questo trasferimento di potere, anche se ignora il sistema che ha sostituito la base cattolica. L'archetipo è rappresentato dalla battaglia (1870) dei Bramini di Boston – mercanti e avvocati – i quali hanno sostituito i Puritani di Boston sin dal 1700, contro i Cattolici irlandesi di Boston. La battaglia durò per circa 90 anni. Il trionfo di Jack Kennedy, che sembrava il trionfo dei Cattolici irlandesi di Boston, era in realtà la vittoria dei Bramini, attraverso Harvard. Jack andò a Harvard grazie a suo padre, che poi gli comprò la Presidenza. Il nipote di "Honey Fitz" Fitzgerald ha rappresentato il simbolo di questo trasferimento di potere.

Il campo di battaglia è sempre stato il controllo della facoltà di Harvard, dal 1636 fino ad oggi. Ciò include la Harvard Business School e la Harvard Law School. Harvard è la chiave di volta suprema. Le altre scuole della Ivy League rappresentano il secondo livello di questo anello del potere: la Stanford University e l'Università di Chicago, che furono create da due capitalisti molto ricchi nel tardo XIX secolo, i quali volevano entrare nel cerchio di influenza sociale creando queste università. Leland Stanford non ce la fece mentre il figlio di John D. Rockefeller sì (attraverso la Brown University e la Fondazione Rockefeller, di cui assunse la direzione nel 1917).

New York e Washington, D.C. – Wall Street e la Beltway – sono i luoghi dove i "consacrati" esercitano il loro dominio. Rispecchiano i circoli del potere inglesi: Oxford, Cambridge e la City di Londra (una giurisdizione separata giuridicamente dalla città di Londra).

Meno di una dozzina di grandi banche finanziano l'élite americana, per lo più banche nella città di New York. Hanno una compagnia di assicurazione: il Federal Reserve System. Un sistema simile di banche va a finanziare l'élite britannica – denominata Old Boy Network. La loro compagnia di assicurazione è la Banca d'Inghilterra, il modello su cui nacque la FED.

Nota: il trasferimento di potere ebbe inizio nel 1660, con il ritorno di Carlo II sul trono britannico. Cromwell, il Lord Protettore, morì nel 1658. La Restaurazione scacciò i Puritani di Cromwell. Ma Cromwell non riuscì mai a consolidare il suo dominio dove importava: Oxford. Tecnicamente governò Oxford per quasi un decennio, ma non riuscì mai a fare alcuna riforma. Poi venne la Gloriosa Rivoluzione del 1688 e la creazione della Banca d'Inghilterra nel 1694. Questo consolidamento di potere sociale ed economico durato 34 anni – lo cacciata dei Puritani – avvenne negli stessi anni delle vicende di Boston.

I membri dell'élite al potere non siedono in stanze piene di fumo di sigaro, la maggior parte di loro non fuma affatto. Infatti, il loro status di non-fumatori è un segno della loro superiorità. Ma, proprio come i vecchi capi politici, devono la loro posizione alla politica. Questo è il loro tallone d'Achille. Diventando dipendenti dalla politica per proteggersi dalla concorrenza del libero mercato, finiranno per sopravvalutare la loro mano. Scommetteranno la loro casa – e la nostra – su una mano perdente. L'implosione del debito li spazzerà via dalle scene.

Perché ci credo?

Per rispondervi, comincio con le tre leggi della burocrazia di North.

  1. Alcuni burocrati faranno inevitabilmente rispettare una regola fino al punto di imbecillità.
  2. Per risolvere il pasticcio che ne deriva, la burocrazia scriverà come minimo due nuove regole.
  3. La legge #1 si applica ad ogni nuova regola.

Questo è un modo più rapido per esprimere il principio enunciato da Ludwig von Mises nel suo saggio, "Middle-of-the-Road Policy Leads to Socialism." Ogni tentativo di risolvere i problemi causati da un intervento precedente crea nuovi problemi.

Mises sosteneva inoltre che il socialismo è intrinsecamente irrazionale perché distrugge il mercato dei beni capitali ed i prezzi di mercato. Lo scrisse nel 1920.

Conclusione: tutti i sistemi socialisti devono crollare.

I sistemi semi-socialisti si muovono a favore della burocrazia. Anch'essi ricadono nelle tre leggi di North.

Conclusione: l'élite al potere esploderà. Date loro tempo.

La loro grande tentazione è il debito privato. La loro salvezza è il governo federale. Ma il governo dipende da tre fattori: debito a basso tasso di interesse, banche centrali e burocrazia. Nessuna di queste tre cose è degna di fiducia. Il libero mercato li destituirà tutti quanti, cosa che io chiamo Grande Default.



LA CRISI ECONOMICA DEL 2008/9

Credete che gli insider abbiano progettato la crisi economica del 2008 e 2009? Se ci credete, allora ignorate i fatti fondamentali riguardo quello che è successo – fatti ben noti.

Inoltre, se ci credete, come potete sperare in una sostituzione dell'élite al potere? Se sono così intelligenti, i loro avversari – voi ed io – siamo spacciati.

Io sostengo il contrario. L'economia Keynesiana non è convincente, il denaro fiat non è convincente, l'enorme debito federale non è convincente, e ci sarà una resa dei conti. In quel giorno, gli establishment esistenti si metteranno sulla difensiva. Anzi: sono già sulla difensiva. E' una novità infatti, proprio perché la crisi del 2008/9 è stato il punto di svolta.

Lo dico da studente di cospirazioni nella storia. Ho scritto il mio primo saggio su questo argomento nel 1958. Nel 1985, ho scritto il Prologo e l'Epilogo del libro di Larry Abraham Call It Conspiracy, che era una revisione del libro che lui e Gary Allen scrissero nel 1971, None Dare Call It Conspiracy. Ero un amico di Gary Allen, abbiamo lavorato insieme su alcuni progetti.

Ho preso il mio Prologo ed Epilogo e ho prodotto un libro completo. Lo si può leggere gratuitamente qui.

In breve, non sono nato ieri. Se siete saggi e vi considerate dei credenti nelle cospirazioni, quello che sto per dirvi fareste meglio a prenderlo seriamente.



IL KEYNESISMO PRODUCE DISASTRI

I teorici della cospirazione, che considerano i cospiratori gli ingegneri delle crisi economiche, ignorano la teoria economica. Ignorano anche l'ovvio, lasciate che vi faccia un esempio. Lehman Brothers era un giocatore importante nell'economia degli Stati Uniti. Tale banca di investimento era in affari da più di 150 anni. Era gigantesca, ma nella crisi del Settembre 2008 andò in bancarotta. Perché? Perché Hank Paulson, Segretario del Tesoro, decise di non salvarla con i soldi e le garanzie del governo.

Che cosa sarebbe successo se il Segretario del Tesoro nell'autunno del 2008 fosse stato l'ex-CEO di Lehman Brothers piuttosto che l'ex-CEO di Goldman Sachs? Pensate che Lehman Brothers avrebbe cessato l'attività? O pensate che Goldman Sachs avrebbe cessato l'attività?

L'idea che Loro, con una L maiuscola, abbiano progettato la crisi del 2008 fa sorgere una domanda: chi erano questi Loro? Se facevano parte di Lehman Brothers, allora non so chi fossero. Il fatto presunto che controllassero le cose e le architettassero, non ha fatto bene a Lehman Brothers. E' stato il più grande fallimento della storia della finanza. Se hanno progettato la crisi, perché Dick Fuld non è stato invitato alle sessioni di pianificazione?

Spero che state cogliendo il punto. L'idea che i cospiratori del mondo bancario americano abbiano progettato la crisi del 2008, che ha abbattuto una dei loro più grandi istituti, è ridicola. Si presuppone che i Keynesiani al comando comprendano l'economia della Scuola Austriaca. Nessuno aveva previsto una crisi nel 2007, tranne gli Austriaci. Gli Austriaci la stavano predicendo perché hanno un sistema di analisi che ha permesso loro di fare tale previsione. Io ero uno di loro.

Gli Austriaci sono una frangia. Nessuno nel 2008 ascoltava le loro tesi, siamo dei paria nella comunità accademica e siamo altrettanto paria nella comunità bancaria. Allora perché qualcuno dovrebbe credere che le persone che dirigono il sistema, fedeli all'economia di Keynes, Paul Samuelson e Paul Krugman, sarebbero state capaci di capire come manipolare con precisione l'economia mondiale, portarla sull'orlo del fallimento, per poi fuggire uscendone più ricche? E' ridicolo. Tuttavia, è un'opinione diffusa tra i teorici della cospirazione.

La persona che sostiene la tesi secondo cui l'élite al potere abbia creato la crisi deve necessariamente affermare che i Keynesiani hanno utilizzato la teoria della Scuola Austriaca per manipolare l'economia, facendola finire in crisi, e poi hanno accuratamente utilizzato il raddoppio della base monetaria (in soli quattro mesi) per salvare il sistema (tranne Lehman Brothers). Eppure, prima che ciò accadesse, nessuna teoria economica avrebbe mai fornito una difesa analitica ad un raddoppio della base monetaria in soli quattro mesi. La decisione è stata presa al momento, non c'era nessuna teoria a giustificarla.

Allora come potremmo spiegare quello che è successo? Per prima cosa abbandonando quella teoria cospirazionista secondo cui i buoni perdono. Sostengo il punto di vista anti-Durocher sulla causalità sociale a lungo termine: alla fine, i buoni vincono.



UNA COSPIRAZIONE PREDESTINATA

Da oltre 40 anni mi viene detto, da persone che hanno un'infarinatura generale sulle cospirazioni, che l'élite al potere ha progettato ogni crisi nella storia americana. Credono che l'élite al potere sia l'equivalente funzionale di Dio. Credono che l'elite al potere abbia predestinato gli affari degli uomini.

Non sto dicendo che ogni teorico della cospirazione ci creda, ma molti di loro sì, e credo anche la stragrande maggioranza dei loro seguaci. Mio suocero, R.J. Rushdoony, li definiva becchini. Secondo la sua ottica questi tizi credevano che la cospirazione fosse l'equivalente di Dio, e che fosse intrinsecamente malvagia. Pertanto, la cospirazione ha la capacità di rendere cieca la maggior parte delle persone. La cospirazione – una sola – dirige lo spettacolo.

Se questo è vero, allora come può essere sostituita? Come può essere vinto il male? La loro risposta tipica è questa: istruzione. Chiedo: Di chi? Da chi? A quale prezzo? Con quali mezzi?

Nei primi giorni del movimento conservatore, questa risposta era ovviamente senza speranza. Nel 1954, vi erano solo tre piccole case editrici conservatrici: Regnery, Devin-Adair, e Caxton. Quasi nessuno sapeva che esistessero. Non esisteva alcun servizio postale diretto, cosa che arrivò solo con gli sforzi di Ricard Viguerie dopo le elezioni del 1964: elenco dei donatori Goldwater. Non esisteva nessun National Review. Non c'era nemmeno il Freeman.

A quei tempi, non c'era modo con cui un teorico della cospirazione negli Stati Uniti potesse avere un piano plausibile per stravolgere la cospirazione. Non aveva mai sentito parlare del Council on Foreign Relations. Questa rivelazione arrivò con il libro di Dan Smoot, The Invisible Government (1960). Quello che un teorico della cospirazione sapeva era questo: non aveva alcuna influenza. Nessuno ne aveva mai sentito parlare. Il senatore Bob Taft morì nel Luglio del 1953. Inoltre, nessuno nel movimento conservatore sapeva che Taft era stato un membro della Skull and Bones, proprio come suo padre e suo nonno. Quest'ultimo l'aveva co-fondata nel 1833. Nessuno tra la popolazione del 1954 sapeva dell'esistenza della Skull and Bones. Questa rivelazione doveva attendere l'articolo di Ron Rosenbaum sull'Esquire del Settembre 1977. Fu allora che ne venni a conoscenza. I libri di Antony Sutton vennero pubblicati metà decennio più tardi.

Nota a margine: non c'è mai stata una denuncia simile di una società segreta di Harvard che avesse preceduto la Skull and Bones di una generazione: Porcellian. Teddy Roosevelt ne era membro. Franklin Roosevelt non riuscì ad entrarvi, e la ritenne la sua più grande delusione nella vita.

Un'istruzione diffusa non è mai gratuita, ed è controllata in ogni paese dal governo. Se le cospirazioni controllano tutti i governi, allora come può l'istruzione diffusa rovesciare i cospiratori?

Quindi, ci sono due punti di vista, a volte sostenuti delle stesse persone:
  1. l'élite al potere è Dio che cammina sulla terra;
  2. l'istruzione di massa può spodestare l'élite al potere, e poi non lascerà che altri insider prendano il loro posto.

Dobbiamo credere nella cospirazione sempiterna o nella forza irresistibile della democrazia.

Io non me la bevo. Non l'ho mai fatto.



LE COSPIRAZIONI HANNO BISOGNO DI LEVA PER SMUOVERE LE MASSE

L'idea principale dietro la maggior parte delle cospirazioni è questa: i cattivi dietro le quinte stanno ingannando le masse, avvelenandone il loro buon cuore.

Questa è una visione intensamente anti-biblica di causa/effetto sociale. Il punto di vista biblico, invece, dice che le persone ottengono ciò che meritano (politicamente). Mosè mise in guardia che i cuori malvagi nelle masse avrebbero portato alla ribalta governanti corrotti (Levitico 26; Deuteronomio 28). Questo era il messaggio dei profeti. In breve, l'etica ha delle conseguenze.

Ma come è possibile che siamo noi a creare il potere dei cospiratori? Semplice: i cospiratori condividono molte delle credenze delle masse. Se non fosse vero, una cospirazione non potrebbe mai avere successo.

Una cospirazione che sostiene che gli alieni controllano il Consiglio dei Governatori della Federal Reserve non sarebbe altro che un culto di sciroccati. Nessuno la prenderebbe sul serio e non avrebbe alcuna influenza. (Nota: se gli alieni sono abbastanza intelligenti da viaggiare nello spazio e quindi controllare le menti umane, come è possibile che il meglio che possono fare è scrivere i discorsi di Ben Bernanke?)

I cospiratori ricorrono al linguaggio e alle convinzioni delle masse. Raccontano alle masse quello che vogliono sentire: per esempio, dicono che il governo proteggerà le persone da un collasso economico. Ci viene detto che il governo ha il potere di eliminare le crisi economiche, se i politici potranno approvare nuove leggi. Il governo continuerà a mantenere le sue promesse in materia di Previdenza Sociale e Medicare.

I cospiratori ci credono? Sì. Delle 6,600 persone più ricche o più influenti della terra, i cosiddetti insider di cui David Rothkopf scrive in Superclass, circa il 30% ha frequentato una delle 20 università (p. 290). L'ideologia della salvezza attraverso la legislazione è fondamentale nei dipartimenti di scienze sociali di tutte quelle università. Le facoltà seguono in stragrande maggioranza la prospettiva Keynesiana.

Non è una novità, Bill Buckley ha costruito la sua fama nel 1951 con God and Man at Yale, il primo best-seller della Regnery. Scrisse sul Keynesismo a Yale, un tema costante nel movimento conservatore sin da allora. Lo stesso vale per il movimento libertario, non ho mai sentito un teorico della cospirazione suggerire il contrario.

Se credete che i broker potenti siano Keynesiani, avete ragione. Ma non fermatevi qui, seguite la logica della vostra posizione: i governanti delle varie nazioni credono fortemente che il governo centrale possa produrre prosperità.

Anche gli elettori ci credono.

Il consenso è fondamentale per la democrazia, il consenso nell'elezione di persone che governeranno le masse. I governanti dicono poi alle masse quello che vogliono sentirsi dire. Nonostante un'élite passi al vaglio i candidati dei due partiti, non viene alterata la natura del consenso delle masse.

Le masse sono ingannate dal processo politico, ma non significa che siano in disaccordo con l'esito di questo processo.

Le masse sono ingannate su questo processo? Considerate quanto segue: l'elezione del Presidente nel 2004 era tra una coppia di membri della Skull and Bones. Quali sono le probabilità a sfavore di questo processo in un sistema aperto di screening politico? Le masse non hanno mai sentito parlare della Skull and Bones.

Ma anche se lo sapessero, gliene importerebbe? No. Vogliono solo le loro sovvenzioni finanziate dal governo.

Si tratta di una tradizione americana. Com'era che nel 1860 la Presidenza era combattuta da Abraham Lincoln, un avvocato della Illinois Central Railroad, e da Stephen A. Douglas, un avvocato della Illinois Central Railroad? Nessuno se lo chiese e nemmeno i libri di testo se lo chiedono. Com'era che l'elezione del 1864 avrebbe visto la vittoria di Lincoln-avvocato o del suo ex-capo presso la Illinois Central Railroad, George McClellan? Gli elettori non se lo chiesero, né i libri di testo. Era solo una di quelle cose... solo una di quelle cose folli.

La maggior parte degli storici non lo sa o non se ne preoccupa. Perché dovrebbero farlo le masse?



IL COSTO DELL'ISTRUIRE LE MASSE

Il costo dell'istruire le masse, affinché credano nei rudimenti di una teoria della cospirazione, va ben oltre le capacità che possono sopportare una persona o un gruppo di persone. La stragrande maggioranza dell'establishment accademico americano nel campo delle scienze sociali e umanistiche si oppone ufficialmente alle teorie della cospirazione, motivo per cui sono diventati le pedine dei cospiratori. E' un bel meccanismo.

Allora che cosa potrà mai cambiare il sistema? Semplice: un cambiamento all'interno delle masse. Ci deve essere un ripensamento dei presupposti fondamentali dell'ordine sociale, in particolare i presupposti morali. In altre parole, ci deve essere un qualche tipo di trasformazione religiosa. In tali condizioni, la gente ripensarà a ciò che considera come moralmente legittimo. In tale periodo di transizione sarà possibile indebolire i sistemi istituzionali esistenti, perché costruiti sul sistema prevalente di religione, etica, e presupposti. La dottrina economica di questa religione è il Keynesismo.

Fino a quando le cose andranno alla bene e meglio, non cambierà nulla di fondamentale. Perché no? L'economista vi dirà: "perché costa troppo cambiare le opinioni della gente circa l'ordine sociale fintanto che questo sembra ancora mantenere le sue promesse. E' solo in un momento di crisi diffusa, quando l'ordine sociale non riuscirà più a mantener fede alle proprie promesse, che vi sarà la possibilità di cambiare le opinioni della gente."

Ci volle la Guerra Civile per far cambiare idea agli elettori sull'abolizione del nord e del sud. Negli anni '60 ci volle uno sconvolgimento sociale per far cambiare idea agli elettori bianchi nel Sud per quanto riguardava la segregazione. E' normale, le persone raramente cambiano idea dopo i 30 anni. Né milioni di persone cambiano idea su un'istituzione fondamentale.

Le persone non cambieranno idea in merito alla cospirazione, a loro non importa. Ma in caso di crisi possono cambiare idea sulla legittimità della salvezza attraverso il governo. Possono abbandonare la fiducia nelle promesse dei politici.

Ciò indebolirà le cospirazioni predominanti di oggi.

Conclusione: non spendete molto tempo ad esporre le cospirazioni. Spendete tempo mostrando perché è sbagliata la prospettiva prevalente di uno stato salvatore. La soluzione non è un'altra rivelazione su questa o quella cospirazione. La soluzione è quella di preparare un programma educativo per il crollo della visione del mondo tanto amata dall'establishment. Dobbiamo dimostrare perché questa visione del mondo ha prodotto un disastro.

Ogni cosa a suo tempo.

Il segreto del successo di ogni cospirazione è la sua capacità di sfruttare le credenze fondamentali dei dirigenti in una società. Amplificano l'influenza di una visione del mondo che è già attuale. La cospirazione ha potere solo perché è fondamentalmente d'accordo con l'ordine morale che esiste al giorno d'oggi. Al cambiamento dell'ordine morale, in risposta ad una crisi economica monumentale, andrà al potere un gruppo di dirigenti diverso, e ci saranno termini di successo del tutto nuovi per qualsiasi cospirazione avrà luogo all'interno di questo gruppo ristretto di dirigenti.



DANIELE ED ESTER

Il mio esempio preferito nella Bibbia, per quanto riguarda questo sistema, si trova nel libro di Daniele. Egli era stato chiamato come consigliere nell'ultima notte dell'Impero Babilonese. Non cercava il potere, disse al re che era stato pesato sulla bilancia e che era stato trovato mancante (Daniele 5).

Ciò che leggiamo dopo su Daniele descrive il successo del rovesciamento di Babilonia. Era la fonte di una continuità giuridica, e il nuovo ordine sociale divenne favorevole agli Ebrei. L'Impero Medo-Persiano lasciò che gli Ebrei tornassero a Gerusalemme. Ci fu continuità, ma non quella basata su di una cospirazione. C'era continuità di consigli, ma Daniele non era membro di una cospirazione. Era il membro di un gruppo vittima della cospirazione Babilonese. Era la vittima di un complotto: la famosa storia della fossa dei leoni (Daniele 6).

I cospiratori vennero mangiati. Questa è una delle mie storie preferite della Bibbia. I bambini la amano, ne traggono un quadro etico. I cattivi perdono. Desidererei che tutti i teorici della cospirazione ci credessero, ma non molti lo faranno.

Gli Ebrei ottennero un trattamento migliore sotto i Medo-Persiani che sotto i Babilonesi. Accadde grazie ad un cambiamento di opinione al vertice del governo: permettere agli Ebrei di tornare a Gerusalemme. Ma non aveva niente a che fare con la cospirazione nelle alte sfere. Aveva a che fare con un cambiamento di opinione nelle vittime del potere statale.

Nel libro di Ester, ci fu una cospirazione contro gli Ebrei, ma c'era una persona nel governo: Ester. Lei fu in grado di rovesciare la cospirazione contro gli Ebrei. E' sempre utile avere qualcuno con una certa influenza su un capo. Possiamo sussurargli "parole dolci." A chi non piacerebbero? Quando si è in procinto di essere distrutti, le vorreste di certo.

Aman finì in una posizione di comando. I cattivi perdono.



L'ECONOMIA KEYNESIANA ED I SUOI BENEFICIARI

I dirigenti in alto, così come i cospiratori che li consigliano, esercitano il loro controllo secondo un insieme esistente di credenze, istituzioni, e soprattutto, denaro. Tutto ciò che hanno, poggia sull'ordine sociale esistente.

Nel nostro caso, l'influenza esiste grazie ad una particolare visione del mondo: il Keynesismo. I Keynesiani ritengono che la banca centrale, controllata da esperti, e il deficit federale, controllato dal Congresso, possano combinarsi per impedire che abbiano luogo depressioni.

Il potere centralizzato del governo federale sull'economia offre agli insider enormi opportunità per diventare ricchi. Possono espandere il loro potere privato attraverso i privilegi del governo. Possono sfruttare l'attuale sistema politico e normativo, che è un sistema economico centralizzato, per conservare le loro posizioni.

Ma cosa succede se il Keynesismo è teoricamente impreciso? Allora l'élite al potere ha creato un sistema economico che è come una specie di bomba con una miccia accesa. Se il sistema Keynesiano fosse analiticamente preciso, il trucco della redistribuzione della ricchezza a favore delle grandi banche potrebbe andare avanti all'infinito. Ma il sistema Keynesiano è impreciso. Arriverà infine la resa dei conti, e in quel giorno l'intero sistema basato sullo sfruttamento, che i cospiratori hanno utilizzato a loro beneficio, sarà scosso nel profondo. Con sfruttamento intendo sfruttamento di ogni tipo: finanziario, intellettuale, politico e istituzionale. Sarà come la cena di stato dei governanti Babilonesi a cui venne invitato Daniele. Saranno pesati sulla bilancia e saranno mancanti.

Dovrebbe essere evidente a chiunque comprenda la teoria economica. Ma i teorici della cospirazione hanno scarsa comprensione della teoria economica. Inoltre non comprendono nemmeno la teoria sociale: la teoria del cambiamento sociale. Non offrono teorie sviluppate sul comportamento istituzionale: la trasmissione del potere. Non hanno quasi alcuna comprensione di chi sono i membri della cospirazione o quello che fanno. Non sanno come affrontare le questioni di causa/effetto economico, sociale e istituzionale.

Ecco la scelta: o i Keynesiani al comando o nulla. O i Keynesiani credono nell'economia Keynesiana o no.

Se credono nell'economia Keynesiana, e se credono che questo sistema permetterà loro di prosperare, continueranno a sostenerlo. Non osano credere che l'economia Keynesiana sia sbagliata. Questo eliminerebbe la leva che hanno usato per costruire i loro imperi sin dagli anni '30. Infatti, se si guarda alla vicenda dal punto di vista economico, questa battaglia è andata avanti sin dal 1694, fin dalla creazione della Banca d'Inghilterra. Ci sono due punti di vista rivali sul denaro: uno è essenzialmente una posizione pro-gold standard; l'altro è essenzialmente un sistema a valuta fiat. Questa battaglia intellettuale è davvero andata avanti per più di due secoli, e ci sono tracce anche prima. Ma le linee della battaglia intellettuale sono state tracciate di sicuro all'inizio del 1800.

A volte i cattivi perdono. Hanno perso nel 1832, quando non sono riusciti a convincere il governo a riconfermare la licenza alla Second Bank of the United States. I libri di testo screditano Andrew Jackson per la sua vittoria sulla Banca. Questo perché i libri di testo sono scritti da Keynesiani.

Oggi le persone al potere difendono l'illusione di come la moneta fiat possa portare prosperità. Quelli di noi dalla parte del gold standard, in particolare del gold coin standard, sostengono che il denaro fiat causa solo boom e bust. I sostenitori del denaro fiat affermano che esso può essere usato per rimandare il giorno della resa dei conti. Credono di poter creare qualcosa di simile ad un boom economico perenne attraverso l'espansione monetaria. La scuola Austriaca si oppone a questo punto di vista.

Una minoranza di persone, che sono teorici della cospirazione, conoscono poco dell'economia Austriaca. Sanno che i boom ed i bust hanno luogo a causa delle politiche del denaro fiat. Ma sono ingenui perché credono che i Keynesiani, i quali negano la verità dell'economia Austriaca, possano utilizzare la loro comprensione dell'economia Keynesiana per creare espansioni artificiali ed essere sempre sul carro dei vincenti. Andatelo a dire a Dick Fuld.

Non me la bevo. Non me la sono mai bevuta.



FIDUCIA NELLO STATO

I cospiratori non sono Dio. Non sono i predestinati del mondo. Sono possessori temporanei di influenza, potere e denaro perché hanno adottato una visione particolare di intervento economico in cui crede anche la popolazione. Credono che lo stato sia il Salvatore nella storia. Lo stato è il guaritore. Credono che lo stato sia la cosa più vicina a Dio che cammina sulla terra.

Anche la maggior parte degli elettori ci crede. Infatti sono convinti che lo stato possa intervenire per proteggerli. Stanno cominciando a perdere questa fidcuia, per una buona ragione, ma ancora ci credono. Questo è quello che è stato insegnato nelle scuole pubbliche per oltre 100 anni. Perché dovremmo credere qualcosa di diverso?

I cospiratori e le masse adottano la stessa visione del governo civile. Questo punto di vista è sbagliato, esploderà in faccia ai cospiratori e alle masse. Si tratta di una falsa religione, e alla fine produrrà enormi perdite per coloro che ci credono.

È per questo che respingo l'idea secondo cui la cospirazione possa trovarsi dietro a tutte le crisi economiche. La cospirazione perde soldi nelle depressioni, e in alcuni casi anche tutti. Non sto parlando di cospiratori piccoli; sto parlando dei pezzi grossi. Dick Fuld era uno di loro, ma non tanto grosso quanto Hank Paulson.

Credo che se John Kerry avesse vinto le elezioni del 2004, ci sarebbe stato un segretario del tesoro diverso nel 2008. Probabilmente Lehman Brothers avrebbe resistito alla tempesta. C'è una differenza profonda su quale membro della Skull and Bones viene eletto. C'è una differenza profonda su quale mega-banca sopravvive.



BEN L'INGEGNERE

I cospiratori non sono Dio. Non sono predestinati. Non capiscono l'economia Austriaca, infatti sono dalla parte del Keynesismo. Sono a cavallo di una tigre e noi con loro.

Per utilizzare un'altra metafora, il treno economico sta correndo verso un ponte in fiamme. I cospiratori non hanno appiccato l'incendio deliberatamente, ma è stato il risultato inevitabile delle politiche Keynesiane che hanno adottato. E pensare che abbiano progettato le ultime crisi economiche equivale a pensare che abbiano progettato anche questa.

Hanno posto le basi di questa crisi. Ma l'hanno fatto nella fede Keynesiana che non prevedeva nessuna crisi. Il fatto che abbiano causato le crisi del passato non significa che le abbiano pianificate.

L'ingegnere barbuto nella cabina di comando non sta lanciando il treno a tutta velocità sul ponte in fiamme. In realtà, non crede che il ponte sia in fiamme. Quando gli economisti Austriaci dicono che è in fiamme, ed esortano l'ingegnere a guardare il fumo, egli insiste sul fatto che il fumo provenga da un barbecue in città. Stanno facendo una festa, e tutti sul treno sono invitati a partecipare.

"Avanti tutta."

Spero che voi capiate quello che sto dicendo. Molti sostenitori del Tea Party purtroppo non lo capiscono.



CONCLUSIONE

Allora che cosa si deve fare? Le persone devono lavorare per sviluppare e padroneggiare una critica globale della visione del mondo prevalente: la salvezza attraverso la legislazione.

L'obiettivo corretto è quello di ridurre la sfera d'azione dello stato in modo da rendere trascurabile chiunque lo controlli.

Bisogna ridurre il potere dell'élite riducendo la fonte da cui trae il suo potere: lo stato. Qualsiasi altro programma è uno spreco di energie. Qualsiasi programma per esporre una cospirazione senza un programma che ne intacchi i finanziamenti, non farà che aumentare il prestigio della cospirazione stessa. La farà sembrare più intelligente di quanto non sia.

Non dimenticate mai: una cospirazione non è più intelligente dei burocrati che amministrano la legislazione del governo. Insomma, non tanto intelligenti.

Nota finale: se siete ancora scettici, andate a leggere Numeri 14:1-25. Ci sono sempre giganti. Sono sempre vulnerabili.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


52 commenti:

  1. ecco il nwo: templari, illuminati, massoneria, rosacroce, davos, cernobbio, rotary, lions, ior, coop rosse, compagnia delle opere, comunione e liberazione, i fratelli mussulmani, le lanterne rosse, la mafia, la camorra, la ndrangheta, i partiti politici, il sionismo ed il sionismo cristiano, il cfc, il bilderberg, l onu, la nato, il patto di varsavia, le grandi famiglie, i rotschild, i rockefeller etc. etc.
    è la lotta per il potere, il fondo c è da sempre, e si divrebbe chiamare l old world order. questa gente vorrebbe dominare il mondo, come la spectre, che avevo dimenticato: l idea di new è vecchia, i piani sono risalenti. è più che altro legata al controllo del denaro fiat, questo abbastanza giovane. meno male che sono tanti e con differenti visioni anche nello stesso club, e che si scannano ed annullano a vicenda: l old world disorder. ma complotta che ti complotta (non sono i padroni del mondo e non riescono in tutto ma mica si vedono per prendere il the ed in qualcosa riescono: i vincenti tra loro hanno grandi influenze anche su banche e governi, ed indovinate a chi penso subito...) qualcosa esce. e se fosse vietato l associazionismo quale attentato ai diritti individuali (ovviamente è provocatorio)?

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  2. comunque ottimo articolo, grazie francesco

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  3. Davvero un bell 'articolo.
    Adesso è più facile capire che le obiezioni potevano arrivare solo da un laureato in medicina come Ron Paul.

    Allora sono io l'eletto!!!

    :D

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  4. il cfc era un refuso, ovviamente il cfr, e poi avevo scordato, sicuramente anche tante altre organizzazioni, la trilaterale, che valeva la pena menzionare

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  5. North dovrebbe leggere Blondet.
    Bob

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  6. Fu un periodo straordinario quello a cavallo tra il XIX ed il XX secolo: nonostante il positivismo colonialista dominante ed il diffondersi del marxismo, ci sono le scoperte di Freud ed allievi (Jung), Pirandello scrive i suoi capolavori su quella falsariga, Nietzsche smonta pezzo per pezzo il passato, un certo Einstein concepisce il futuro e Max Weber illumina il potere.
    E Mises va messo tra le menti più grandi perchè pone l'economia tra le scienze sociali non comprensibili col semplice calcolo positivista.

    Ma sono anche gli anni in cui si concretizza il più grande complotto economico per il dominio del pianeta con la nascita della Fed.

    Alla fine, è sempre la stessa lotta tra due tipologie umane diverse.
    Ci sono quei pochi insoddisfatti e con un ego smisurato e prevaricatore che devono, per propria natura patologica, dominare gli altri, schiavi come sono del proprio demone interiore.
    E ci sono quegli altri, maggioritari, che invece sono più equilibrati nel dosaggio delle proprie pulsioni e non si sentono nè superiori nè inferiori a nessun altro. Si bastano da sé. La loro natura tranquilla li pone spesso alla mercè dei primi.

    Ma la perfezione non è di questo mondo, perciò nessuno vince per sempre. Ed anche i sedicenti dei sono mortali e fallaci. E soprattutto non smettono mai di combattere tra di loro.
    Non sappiamo bene che cosa cerchino alla fine: probabilmente compensano, con l'avere senza limite, loro abissali carenze esistenziali. Sarebbero quasi da compatire questi squilibrati se non facessero così tanti danni agli altri.

    https://www.youtube.com/watch?v=FJyj1YPt5rg

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  7. Mi chiedo se esista un complottismo al femminile. Probabilmente sì, certamente sì, ma l'oggetto del complottare è, credo, diverso. E molto diverso l'obiettivo.
    Non un complottismo maschile che coinvolge anche donne. Ma un complottismo proprio femminile.
    Loro comunicano, in senso lato, molto di più tra di loro e su canali assai diversi da quelli maschili.
    Che ne pensate?

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  8. Ciao gdbarc.

    Io ci metterei dentro anche l'Unione Europea dentro quell'elenco, Monnet e compari erano i frontmen del NWO.

    ***

    Ciao Andrea.


    >Mi chiedo se esista un complottismo al femminile. Probabilmente sì, certamente sì, ma l'oggetto del complottare è, credo, diverso.

    Forse sì.

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  9. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  10. Il NWO mira ad indebolire l'uomo innanzitutto perché è lui che rappresenta la minaccia di resistenza fisica. Se le donne possono essere persuase ad attaccare i propri uomini, tanto meglio. Gli eunuchi non fanno paura a nessuno.

    Buono il saggio di Rothbard. Peccato che non si sia concentrato abbastanza sulle protagoniste, ma è perdonabile!
    http://www.youtube.com/watch?v=44EK1bkQSqs
    Bob.

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  11. Boston
    Lo sbarco del Mayflower a Plymouth nel dicembre del 1620 viene ricordato in tutti i libri di scuola Americani come l'inizio della storia Americana (piu' ancora di quello di John Smith in Virginia di qualche anno prima). Il Massachusetts e' pertanto innanzitutto un pezzo di storia nazionale. I Puritani che continuarono ad arrivare dalla madrepatria e che nel giro di pochi anni fondarono Salem, Charlestown e Boston crearono una societa' estremamente conservatrice ed autoritaria, i cui leader erano di fatto i teocrati del Puritanesimo, le cui leggi erano di fatto un'esasperazione delle leggi religiose. Fin dall'inizio le altre religioni vennero crudelmente discriminate e durante la Caccia alle Streghe del 1692 Salem e altre cittadine dello stato si distinsero per lo zelo nell'impiccare coloro anche soltanto sospettati di violare l'ortodossia (Anna Higgins era stata la prima "strega", giustiziata nel 1656).
    Al tempo stesso lo stato non ebbe dubbi nel combattere guerre feroci contro gli Indiani (alleati dei francesi), gettando le basi per i massacri che sarebbero seguiti negli stati occidentali. Tutto sommato e' coerente che fosse questo lo stato a dar vita alla Rivoluzione, opponendosi all'autorita' britannica nell'episodio del Boston Tea Party e nella formazione dei Minutemen. Il fanatismo e l'intolleranza avevano semplicemente cambiato bersaglio. Analogamente non stupisce che all'inizio dell'Ottocento Boston fosse la patria tanto dei movimenti isolazionisti, di destra, che pretendevano la scissione dagli USA, quanto dei movimenti abolizionisti, praticamente inventati da William Lloyd Garrison e da Frederick Douglass.

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  12. Il Massachusetts e' sempre stato all'avanguardia del'economia Americana: le fabbriche di Beverly (sale) e Saugus e Quincy (ferro) diedero il via nel 1640-50 alla rivoluzione industriale Americana; Paul Revere organizzo' a Boston la prima catena di montaggio (fabbricava fucili); il controllo delle acque diede la spinta decisiva all'industria tessile (nel 1794 entro' in funzione il primo telaio, piu' di cento mulini fiorivano alla fine dell'Ottocento nella sola Fall River); una razionalizzazione estesa delle attivita' marittime (caccia delle balene, commercio, costruzione di navi) trasformo' villaggi di pescatori come Martha's Vineyard e Nantucket in esperimenti avanzati di capitalismo distribuito; New Bedford (uno dei principali centri balenieri), Pittsfield (da dove ebbe inizio la fortuna della General Electric, grazie allo sfruttamento dell'invenzione del trasformatore), Newburyport (dove nacque la guardia costiera), Springfield (uno dei primi centri automobilistici), Great Barrington (la prima citta' al mondo ad illuminare le proprie strade con l'elettricita') si possono considerare come altrettante tappe del Progresso.
    Naturalmente il Massachusetts conserva anche le cicatrici per i problemi legati all'industrializzazione di massa: Lowell fu teatro di lotte sindacali da parte delle maestranze (sfruttatissime) del tessile; Lawrence, che fu resa ricca dalla leggendaria diga chiamata "Great Stone Dam", e' oggi una delle citta' piu' povere degli USA. Al tempo stesso molte industrie preferirono spostarsi dov'erano le risorse naturali, e il Massachusetts non dispone di nulla.
    La storia non e' finita li', perche' negli anni Settanta lo stato fu l'unico al mondo a poter competere con lo strapotere informatico della Silicon Valley californiana, grazie alla "Technology Highway" che corre a Nordovest di Boston e lungo la quale sono spuntate imprese come Digital (DEC) e tante altre.
    Indubbiamente la forza del Massachusetts sta anche nei numerosi istituti di ricerca, che comprendono la piu' alta densita' al mondo di universita' (una ventina soltanto a Boston). Quelle universita' costituiscono anche l'ossatura del mondo culturale, oltre a farne uno stato relativamente "giovanile". Sono passati a Boston i tempi dei "Bramini" di Beacon Hill, la casta di intellettuali che dominava i dibattiti cittadini e di fatto dettava le direttive di sviluppo. Oggi sono i campus delle universita' a decidere il futuro dello stato. Amherst e soprattutto Cambridge (sede dell'MIT, una delle Mecche mondiali dell'alta tecnologia, e di Harvard, l'universita' piu' antica degli USA, fondata nel 1636) sono le principali cittadine universitarie dello stato.
    Boston e' seconda soltanto a New York in fatto di arte (musei, gallerie, studi) e spettacoli (balletti, opere, concerti, teatro). Ma l'arte e' distribuita davvero in tutto lo stato, da Cape Cod (la penisola turistica che prolifera di musicisti e pittori) a Concord (patria di Ralph Waldo Emerson e di Henry David Thoreau, ovvero del rinascimento letterario Americano e di quella componente spirituale/trascendente che sara' sempre presente nelle arti), da Gloucester (sede della prima colonia d'arte, la "Rocky Neck Art Colony") a Worcester (che un secolo fa diede il via a una importante rivoluzione nell'insegnamento).

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  13. recuperato dalla rete (non scritto da me). ora, come si vede a leggere il pezzo, le causalita del mondo sono complesse e contraddittorie. il costruttivismo ed il keynesianesimo non funzionano proprio per la complessita. e le conseguenze inintenzionalli. cosi il nwo, od old che sia. le suffragette chiedevano a ragione il diritto di voto in n sud retrogrado. north, intelligente, tagliente, acuto, è mi sa anche un po troppo bacchettone nella sua ortodossia religiosa. evviva i puritani ed il creazionismo! cosi una questione di una finanza internazionale e delle famiglie che la comandano esiste eccome, ma da qui a dire che il femminismo è stato un mezzo dell ebraismo per il nwo per me ce ne passa. e divena, sempre per me, poco credibile. cosi blondet, anch egli intelligente di sicuro, provocatore e le cui analisi colgono talora nel segno, mi pare poco equilibrato ed eccessivo. dire ad es, come ha fatto, che la merkel è il nuovo hitler fa ridere, anzi è penoso. si sfora presto bel ridicolo, nel razzismo, nel sessimo. e cosi facendo si fa anche il gioco di chi sfrutta queste cadute per stendere tabu sugli argomenti pur nei dovuti modi. quindi anche blondet è un organo del nwo? una cosa è ragionare, altro il settarismo. diventano due nwo che si contrappongono

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  14. Ciao gdbarc e grazie per il testo.
    Non solo North, ma anche Paul, sui cosiddetti temi etici (e' un ginecologo antiabortista), sono considerati ultraconservatori in Europa e dai liberal americani.
    Sono prolife invece che prochoice. Culture diverse.
    Ma sui temi economici sono davvero formidabili. North porta la sua formazione storica e religiosa nella critica acutissima del keynesismo e del denaro disonesto, Paul e' stato a lungo l'unico paladino della economia Austriaca in un sistema parlamentare dominato dal mainstream. Un vero anticonformista in un mondo liberal e/o neocon.
    La soluzione migliore mi pare quella laica, non ideologica: prendiamo cio' che consideriamo il meglio e lasciamo in secondo piano le pur rispettabili e in parte condivisibili idee su altri argomenti. Dal loro punto di vista la fiatmoney e' coerentemente un prodotto della modernita' e del relativismo culturale estremo. Un denaro non serio, non onesto, corrotto e senza valore come per tanti versi e' il mondo contemporaneo. E non posso dargli torto. Il fiatmoney e' il denaro del nostro tempo. Uno strumento falsificabile, inf lazionabile, svalutabile, uno strumento incerto, relativista, privo di concretezza, di sostanza. E' la forma, l'apparenza al posto della sostanza. Non e' un valore assoluto e percio' e' adatto a questa epoca incerta, nichilista, avaloriale . Ha contribuito a costruire questa epoca ed al contempo ne deriva. E' il dna del nostro tempo. Ed e' un dna malato.

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  15. verissimo, andrea (hai scritto come avrebbe fatto francesco), e vado oltre perche, pur non essendo antiabortista, non sono neanche abortista. vedere la questione dell aborto, una questione drammatica e talora senza via d uscita dal dramma, in termini di choice è stupido, riduttivo e ricorda la piu gratta ideologia femminista anni 70. perche ci sta un "terzo incomodo": un po come dire che il pugno è mio e lo gestisco io, perciò se stai sulla mia traiettoria, il problema è tuo. come ogni questione senza via d uscita si deve utilizzare il buon senso. diverso invece il fine vita, solo scelta e liberta, dove nessuno ha il diritto di mettere il naso. e qui non so come si pongono i due che hai citato, ne m interessa, se non per curiosita, perche preferisco condividere con loro i lucidissimi approccio economici. e se dal punto di vista dell economia, nulla quesito, essere ideologici non va. e quando "amici" dicono qualcosa che non mi trova d accordo, siccome non compro tutto in blocco, sai com è, allora faccio dei distinguo. che dobbiamo diventare puritani? che le critiche al denaro fiat impongono l adesione fideistica al creazionismo? che la denuncia del malaffare dell banche centrali è appannaggio di una casta religiosa di nuovi bramini? mises, tra le altre cose di famiglia ebraica, che ammiro forse piu di tutti, anche perche penso che quella vienna sia stata una delle massime espressioni culturali dell umanita, da freud a popper (sto citando tutto ebraismo) e tanti altri <8circolo di vienna). http://mises.org/daily/5797
    rand era diversa, rothbard diverso. poi ognuno ha i suoi preferiti, dentro una corrente vasta che anela alla libertà. dogmi non ce ne sono

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  16. Concordo. Ma un'altra domanda da porre mi pare questa: il pesce puzza dalla testa o dalla coda?
    Una cricca di banchieri farabutti ha creato il sistema finanziario fiatmoney oppure un mondo in cui e' morto anche Dio non poteva che chiedere uno strumento relativista come il denarofiat?
    In fondo proprio North spiega che le elite pensano negli stessi termini delle masse che dominano. La fine del mondo antico, agricolo e poco produttivo, inefficiente economicamente, lento e faticoso, ha portato alla fine inevitabile anche del suo strumento classico di scambio: l'oro? Ed allora l'oro e' diventato una relifquia barbarica?

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  17. i cambiamenti nella storiai sono sempre causa - effetto (gadamer), e la morte di dio anche. anche perche dio non puo morire ed essere espunto dalla testa dell uomo, che va sempre a finire da qualche parte non ti aspetti (Valery: monsieur teste). il discorso culturale e filosofico è doveroso e tabù non ce ne sono, a parte l ideologia e l idiozia. ma a parte il discorso non è che per ripristinare un denaro onesto si deve ripristinare lo stato della chiesa o la teoria del sole e della luna. d altra parte anche dove dio non è morto, mondo arabo, (ma magari rimasto ferito in qualche attentato) non è che l oro sia in primo piano e manchi il denaro fiat. ne il gold stancad ha impedito servitu o colonialismo. di certo è inutile fare processi alla storia o ragionare con la testa di oggi sul passato, è invece utile studiare i nessi culturali dell osviluppo per capire e comprendere. ma poi si intervenga solo su quel che è opportuno. se si è buttato il bambuno con l acqua sporca, si recuperi il bambino ma non l acqua sporca

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  18. Ciao a tutti.

    Credo che gdbarc abbia fatto bene ad introdurre nel discorso lo stato del Massachusetts. Vi dirò di più, in questa discussione calza a pennello. Perché? Perché questo stato nel 1850 diede origine al sistema scolsastico obbligatorio così come lo conosciamo oggi. fu una transizione lenta ma perseguita a colp di armi perché la popolazione era restia a consegnare i propri figli.

    Nel 1880 tutto lo stato del Massachusetts vedeva i propri figli marciare nelle scuole sotto lo sguardo vigile della milizia. Lo scopo della scuola pubblica non è mai stato l'istruzione delle masse, il vero scopo è la formazione di fedeli seguaci di una setta di massa: il culto del Leviatano.

    Si formano quindi le future generazioni le quali verranno allevate a credere che non esiste posto migliore di quello attuale e che un miglioramento non è possibile. Siamo arrivati. Perché altrimenti scomodarsi ad insegnare nelle scuole la cosiddetta "educazione civica"? Si è lavorato affinché la maggior parte degli individui considerasse normale avere ai posti di comandi persone presumibilmente "lungimiranti" e "sagge" in grado di poter dirigere i vari paesi.

    Credere di essere liberi ed essere liberi presentano una differenza sostanziale, e quando un individuo crederà di essere libero produrrà maggiormanete ed accetterà di buon grado lo status quo (ricordate il video dell'altro giorno sulla "fattoria umana"?). Prima con la forza, poi con la propaganda e la persuasione si è sibilato nelle orecchie della popolazione: "Non hai nulla da temere, penseremo a tutto noi."

    Perché, quindi, le masse condividono le stesse tesi dell'élite? Perché sono state indotte a pensare così. E' un sistema che si auto-alimenta ormai, solo che infine arriva sempre il punto di rottura dato che tutti i sistemi socialisti devono cadere. E questo scolastico non fa differenza. Il mercato offre sempre alternative.

    Anche se sono convinto che se i bambini leggessero Calvin & Hobbes non abrevvero bisogno della scuola: 1 e 2.

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  19. Ho capito che vuoi dire. Ed è sensato.
    Ma scambiandoci le idee e talvolta saltando di palo in frasca, apparentemente, riusciamo a cogliere sempre più pezzi di questo complesso, ma poi non troppo, puzzle.
    E dal brain storming qualcosa di buono esce.

    Adesso invece propongo questo:
    http://www.zerohedge.com/news/2013-03-10/why-central-planners-are-so-scared-italys-beppe-grillo

    Qualcosa di buono c'è, ma pure qualcosa di sbagliato.
    E' l'idea della banca nazionale. Comunque sia il denaro controllato dall'alto. Comunque sia non lasciato al mercato libero, cioè dal basso. Di cui, forse Grillo non ha la minima idea.

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  20. Hai ragione Andrea, Grillo non ha la minima idea di causa/effetto economico. E sostanzialmente le idee di quel video sono le stesse che adotta ancora ora. Questa cosa che lo "stato siamo noi e deve stampare moneta" è fantastica. Tutti quelli che mettono da parte qualche spicciolo per il futuro vedrebbero resi vani i loro sforzi dalla stampante monetaria. Tanto vale spararsi prima un colpo in testa.

    I soldi dovrebbero essere di proprietà, ad esempio, di chi ce li ha nel portafoglio e dovrebbe decidere l'utilizzatore finale che cosa è moneta e cosa no. Poi vediamo se circola carta straccia oppure argento ed oro.

    Questa citazione poi è davvero delirante: "Ce ne sono pochi? Ne stampo un pò e li metto in circolazione...Ce ne sono tanti? Ne prendo un pò e li brucio."

    Li metti in circolazione come? Li prendi e li bruci come?

    Ambulanza!

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  21. Non conosce il significato di sound money. Non ha idea del significato di riserva di valore.

    L'improvvisazione gli porterà male-

    Ma mi meraviglia ancora una volta il tono di molti commenti su zerohedge. Lo stesso segnalatore del vecchio video sembra più un cospirazionista che un analista di Scuola Austriaca.
    Quanta confusione!

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  22. Freedom and sound money are inseparable. Money must be returned to the people to manage and be taken away from the government and its planning apparatus at the central bank. Socialism works in no area of life. Freedom works in every area.

    Ron Paul

    Grillo ignora tutto questo. Anche per questo fallirà.

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  23. i commenti entusiasatici su zerohedge fano impressione. siamo messi male ed ho paura che prima di finire bene, finira malissimo col denaro allo stato.
    se si riva a votare, questa volta vado e va bene chiunque ma non grillo

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  24. @ gdbarc: Ho letto il libro di Schulak, interessante ma molto politically correct.

    Solo un bigotto criticherebbe gli ebrei per godere del successo meritato; l'accusa è che sfrutterebbero il sistema per favorire se stessi a discapito della maggioranza non ebrea, bianca. Non dimentichiamo che la carriera di Mises fu ostacolata principalmente da professori ebrei, socialisti.

    La rappresentazione degli ebrei nelle università Ivy League è sproporzionatamente alta in base al merito o all'intelligenza.

    http://www.theamericanconservative.com/meritocracy-almost-as-wrong-as-larry-summers/

    Non accetto che Ron Unz sia un c.d. ebreo che odia se stesso. Dice le cose come stanno.

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  25. Il razzismo istituzionalizzato contro la maggioranza bianca è quello che rode il fegato.

    http://is.gd/0JfQWv

    Bob

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  26. Questa è l'élite volutamente ignorata da North:
    http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=hIs-Sn7V1zg
    Bob

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  27. non ho mai negato ci sia una questione ma bisogna andare coi piedi di piombo,perche sappiamo, dall europa al sud degli usa, che cosa hanno fatto i politically correct in praise della razza bianca. è come, per semplicita, le donne prima della riforma del diritto di famiglia (1975) da noi, messe alla porta dopo una vita dedicata al lavoro del marito ed ai figli (perche cio avveniva) in favore della giovane sgallettata favorita dall industrialotto brianzolo, e dopo con vita di rendita oggi, basta divorziare ed essere donna, dove tutta la parita si è ridotta ad andare in tribunale epr farsi mantenere. insomma, equilibrio. bello l articolo su donne ed ebrei, ma ci sono dei trucchi ovunque. ragiono all inverso,e se si ammette che nella math c'è del merito, come si sostine, e non vanno introdotte adfirmative actions, si deve ammettere che ci sta anche nell universita e nell appartenenza etnica. allora la critica che l autore rivolge puo essere specularmente ribaltata. cio, ovviamente, in linea di principio e di ragionamento, per semplice logica. si, lo so, li le proporzioni effettivamente non reggono, ma l indizio da solo non puo bastare per negare la meritocrazia. poi nella realta puo non essere cosi, e non sempre la verita sta nella logica, ma allora le analisi devono essere sostenute con efficacia, ragionevolezza e completezza di dati.
    dicevo quindi, un problema c'è, ma attenti alla questione razziale e non mi meraviglio che sul punto ci si esprima in modo politicamente corretto. mi pare un must un supplemento di attenzione dato il passato. cio non eslude l esistenza di un intellighenzia ebraica. mica tutti gli ebrei, ovviamente: ci stanno persone semplici, ci stanno socialisti che vorrebbero un israele come quello dei kibbutz, ci stanno antisionisti. poi ci sta un elite che sia agisce come una lobby per favorire gli interessi dello stato di israele sia che ha sviluppato una forte rete di legami, relazioni ed integrazioni tale da far si che si sentano tutti di una stessa corporation, con un forte senso di appartenenza tipico di club esclusivi od associazioni fortemente identitarie. tali associazioni, come è noto, hanno particolare riguardo per i propri membri, e quando di queste diventa "forte" allora, si puo dire che tali membri sono naturalmente considerati piu degli outsiders. non per altro che per affinita. questa particolare associazione è stata molto brava ad occupare il proscenio, a scapito di altre. ottimo lobysmo e marketing. penso che dire cio sia inegabile e da qui si possa avanzare una riflessione generale su associazionismo e meritocrazia. perche al caso ci sta un limite.

    bob, non capisco il senso del tuo ultimo video, a osa ti riferisci?
    a me viene da pensare che se sono amici ci sta l elite, e se sono nemici ci sta pure l elite....
    e conforto la mia posizione che nel gioco del potere ci stanno gruppi che si scannano, ovunque. beh, abbiamo un presidente usa che non ama il leader d israele, dovremmo festeggiare, o lo accusiamo di essere filo arabo? cosi non se ne esce...

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  28. Una piccola annotazione: Mises e Rothbard erano ebrei. Così come i Rockefeller ed i Rothschield.

    Semmai è lotta tra menti eccelse. E tra gli ebrei è noto che ce ne siano moltissime. Tutto qua.

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  29. vero hm, vero. aggiungerei che l intelligenza dovrebbe essere accompagnata dall onesta intellettuale. la lezione di gramsci non mi è mai piaciuta, anzi mi disgusta un po

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  30. http://www.timmylove.altervista.org/tl/nom/tribunale.html


    secondo questo, sono tutti cazzari... e se avesse ragione lui? (hahahha)

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  31. mi risulta che i rockefeller si dicano cristiani

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  32. Ciao a tutti.

    Giusto un paio di considerazioni per chiarire alcune posizioni. Vorrei far notare che per quanto riguarda il "problema" ebraico sono ferocemente e visceralmente opposto a qualsiasi antisemitismo e, contemporaneamente, all'ideologia parimenti raccapricciante del sionismo che, a mio avviso, non è di matrice ebraica ma piuttosto cristiana protestante avventista.

    Che poi i sionisti ed i loro leccapiedi abbiano da un po' di tempo l'impunità totale dietro alla cortina fumogena dell'antisemitismo non è necessario dimostrarlo, tant'è evidente.

    Questo quindi non vuol dire che perche' uno ha un nome ebraico o sia addirittura ebreo ne debba far automaticamente parte.

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  33. L'ebraismo non è un monolito. Ciò nonostante, voci come Rothbard che non concordano con la posizione della maggioranza vengono ignorate o disprezzate.

    Un senso di appartenenza razziale è alla base dell'ebraismo, e ci sono centinaia di organizzazioni dedicate a conservare la "purezza" della razza.
    http://www.chabad.org/library/article_cdo/aid/108396/jewish/Intermarriage.htm

    Per quanto riguarda i sionisti cristiani, molti sono stati influenzati dalla Scofield Reference Bible, la quale dava un'interpretazione alquanto favorevole al progetto sionista, ma questa è un'altra storia.
    Bob

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  34. ovviamente l antisemitismo è follia e stupidita e non si dovrebbe neanche discuterne. il sionismo non esaurisce il problema, seppure in parte ci si sovrappone. perche nella comunita ebraica, che è gia di per se una comunita relativamente chiusa, ci sta un elite che, oltre al sionismo (fenomeno che non è solo e necessariamente ebraico come non è, tra gli ebrei, solo e necessariamente appannaggio di quest elite) esercita un attivita di lobbing per l esercizio del potere, come fanno peraltro tante altre "associazioni". che il sionismo è un epifenomeno. solo che questa associazione lo fa molto bene, da risultare "vincente". cosi riuscendo ad esprimere il suo pensiero, od ideologia, o visione del mondo; riuscendo ad ottenere ruoli importanti; a convincere sulla bonta delle tesi; a vender molto bene i propri prodotti, anche culturali, oltre che finanziari; e nel frattempo si fa molto bene i fatti suoi, di elite di potere; e nel frattempo perora fortemente la causa d israele, piu o meno mischiata con le questioni geopolitiche e di petrolio e di potere nell area, impegnando la politica americana ed occidentale in proprio favore. d altra parte, a prescindere dalle affinita (molto meglio israele che hamas, non c è dubbio) che mi frega a me dello stato d israele? un bel nulla! andrei in guerra o sacrificherei un mio familiare per questo? no! si scannino pure, so chi tifare ma non è la mia guerra. perche cio è cosi rilevante nella politica americana da ipotecarla? quest elite dell ebraismo politically correct, laddove nell ebraismo ci sta tanta intelligenza e genialità, ha sviluppato una classe dominante, peraltro una delle espressioni meno intelligenti dell ebraismo, piu di mero potere ed establishment da far sfigurare la cultura e la genialita di quel popolo, che in modo gramsciano si è piazzata magnificamente nei posti che contano per fungere da mosca cocchiera della storia e gestire il consenso, se non delle masse, almeno della classe che conta. che poi sono arrivati ad essere in gran parte loro stessi. insomma cio che avrebbe voluto la sinistra, in specie quella italiana, ed in cui mai è riuscita. tutto con grande abilita. nulla di male, tutto lecitamente: se non fossero stati questi giocatori, sarebbero stati altri, cosi va il mondo. solo che 1.bisogna vedere se si è d accordo sui contenuti 2.ogni gruppo di potere vincente (il perdente non conta: tocca al vincente essere messo sotto i riflettori e criticato) è soggetto ad attacchi per il tentativo, naturale, di monopolizzare la cultura ed il pensiero 3.bisogna vedere se il comportamento per la conquista del consenso è fair, cioe il consenso è conquistato a causa della bonta del pensiero, espresso in modo leale e cristallino, o se vi è una torbida lotta per il potere (mi sembra di scrivere del pci, pds, ds, pd). detto questo, ogni gruppo di potere si comporta piu o meno allo stesso modo. alcuni peggio e piu violentemente di altri. ai liberali ed ai libertari l esercizio del potere, che non sia quello di capacita di convincimento libero per la bonta del pensiero profuso, e della manipolazione, non piacciono. da parte di qualunque lobby od appartenenza. ebraica, cattolica o mussulmana solo per dirne alcune riferite all ambito religioso. nel caso specifico, ridicolmente, quel che manca è il pensiero di classe. esiste una classe ma non esiste un pensiero che la identifica. ci sono solo lotta per il potere, coscienza di appartenenza ed utilizzo del tabu dell antisemitismo come collante. ancora una volta, un po come il pd che si fonda sulla antifascismo e sull antiberlusconismo. l unica cosa concreta (si fa per dire) che mi pare di cogliere è il denaro fiat delle banche centrali, che pero esiste anche in cina, australia, canada, nuova zelanda per dire altri posti che la fed. l elite del popolo ebraico sta proiettando la sua problematica di sopravvivenza sul mondo. si difende continuamente. ma siccome io non ho fatto del male a nessuno, vorrei essere liberato dai loro problemi.

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  35. @Gdbarc:
    La sovrarappresentazione ebraica non può essere attributa al merito, i risultati scolastici e i test QI escludano questa ipotesi.

    In quanto al video, mi riferivo a quanto detto da North, cioè che l'élite pensa come la plebea: non è affatto così negli Stati Uniti. Sono persone come Haim Saban che determinano la politica interna tramite la selezione di candidati.
    Bob

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  36. Anch'io vorrei essere lasciato fuori dai problemi loro, e se fosse così, non ci sarebbe nessuna questione ebraica:
    http://www.independent.org/pdf/tir/tir_14_03_08_kwiatkowski.pdf
    Bob

    RispondiElimina
  37. tosta la signora, colonnella libertaria... mica scopriamo nulla se diciamo che ci sta una lobby ebraica, ci stanno lobby di tutto! loro sono solo bravi a are lobbyng perhce se vengono criticati scatta l antisemitismo, mentre , ad es , la chiesa attolica viene sempre delegittimata ed attaccata per il suo passato e per l imu...
    ora la questione della lobby ebraica si lega a quella d israele, che sebra la 51ema stella. si sfruttano a vicenda, perche il militarismo usa utilizza israele come portarei nella zona. sono nella contraddizione di un elite democratica come linea di pensiero ma hanno bisogno dei neocon in politica estera.

    RispondiElimina
  38. Israele, un concentrato di Occidente, nel bene e nel male, ma decentrato al suo confine più ostile. Perché oltre il confine c'è l'antiOccidente, nel bene e nel male. E questo va capito e non va dimenticato, nel bene e nel male.

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  39. Attenzione ragazzi, qui si rasenta l'antisemitismo e il negazionismo...

    Vi ricordo che il testo scritto nei commenti compare in colore nero... e che anche Hitler vestiva spesso di nero... quindi fate i vostri conti... :'D

    A parte gli scherzi, come ho detto prima il sionismo non dove essere confuso con l'ebraismo. I rappresentanti del sionismo hanno lavorato a lungo per far coincidere nelle menti delle persone le parole "sionismo" ed "ebraismo"; in verità il sionismo è un'eresia per chi segue la Torah con devozione.

    La diaspora, infatti, è la punizione che Dio avrebbe inferto agli ebrei per il loro allontanamento dal Patto e potrà essere solo Dio a decidere il momento in cui il ritorno avrà luogo. Un movimento come il sionismo, che politicamente si sostituisce alla volontà di Dio, dal punto di vista dell’ortodossia ebraica è oltremodo blasfemo.

    Si veda anche www.jewsagainstzionism.com, il sito ufficiale della comunità ebraica anti-sionista (molto più numerosa di quello che si possa credere), una comunità che stranamente per i nostri mezzi di informazione semplicemente non esiste.

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  40. sappiamo che israele è nata sulle rovine dell impero ottomano. ha una matrice colonialista (francia e gb si contendevano i territori dell ex impero) prettamente occidentale. che poi però si sostituiva ad un impero, mica a popoli liberi e felici. con gli arabi che odiavano i turchi (mamma li turchi). ma se al potere ci fossero stati gli arabi, peggio mi sento. cane mangia cane. e per me si possono fottere tutti. se non si esce dalla loro ottica, di tutti, di folli irragionevoli, non si esce dalla diatriba. perche ognuno ha delle ragioni dalla sua prospettiva. allora recuperiamo una ragionevolezza che rimandi i matti al manicomio. d altra parte si puo seriamente stare a discutere con un gruppo di persone che pensa che la terra è loro perche gliel ha data dio perche loro sono eletti da dio? e quando ci sono state queste elezioni? e quando si rifanno, che mi voglio candidare? o si puo discutere con gente che se non dici ogni 2x3 allah è grande e maometto è il suo profeta, ti chiama infedele e ti sgozza, che vestono come babbioni, agitano dita e mitra pensando di essere saggi perche hanno la barba lunga? per non bere vino tutti quanti dev essere un club di pazzi analcolizzati. e si puo discutere infine con gente che viene da tutto il mondo a roma, vestiti in eleganti mantelli rossi modello giuditta (il piccolo diavolo) e fanno gran sfilate nella loro eleganza per un teatro dell assurdo? e badate che non parlo delle religioni, il cui aspetto storico o spirituale mi affascina, e va comunque rispettato, ma delle follie che alcuni pazzi vi costruiscono sopra. poi c è anche gente pacifica che ha voluto, a buon diritto, credo, poiche il mondo è di tutti, abitare quelle terre. e sono andati. addirittura, i soli credo al mondo, hanno comprato terre dai vincitori colonialisiti homesteaders, usando i principi del mercato e del contratto per installare le loro comunita. in pacifica coesistenza. qualche volta meno pacifica, ma il problema emerge ogni qual volta subentra alla grande l idea di "stato" (non parlo di stato israeliano ma di stato in generale). o di religione. insomma, è solo follia umana. null altro.antisemita? giammai, gran cultura ed intelligenza, molti ebrei hanno arricchito il mondo! antitutti? si

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  41. Rothbard oggi sarebbe bollato come antisemita patogolico.
    http://www.thornwalker.com/ditch/fields_pclib_lte.htm

    Il riferimento di Walter Block è all'omonima opera di Arthur Butz.

    Sono d'accordo che Israele si rivelerà il più grande errore strategico del popolo ebraico, ma la questione ebraica esisteva molto prima del sionismo, e ha che vedere con il senso di superiorità e diffidenza verso i non ebrei.
    Bob

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  42. @ gdbarc:
    Credo si possa puntare il dito alla "Israel lobby" per l'invasione di Iraq, e nel suo libro Sniegoski ne esamina gli altri possibili motivi, trovandoli insufficienti.
    http://is.gd/EeqbQd
    Bob

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  43. Ciao Bob

    ti sto leggendo da un po', ma non capisco proprio dove vuoi arrivare o cosa vuoi dire.
    Credi che la crisi economica attuale sia la riedizione del complotto demo-pluto-giudaico-massonico? Che i savi di sion siano gli sfruttatori dell'umanità? Ed in particolare dell'uomo bianco?
    Che in fondo in fondo Hitler non aveva sbagliato ad indicare gli ebrei come i grandi rapinatori del popolo tedesco? Che il fatto che storicamente gli ebrei siano stati abili affaristi, commercianti e banchieri dimostri una loro diretta responsabilità con i casini economico-finanziari attuali? Che esiste un razzismo giudeo alla rovescia?

    Sono io che non capisco, sicuramente, ma buttarla sull'etnia e sulla religione mi pare davvero fuori luogo e pure un po' limitante.
    Inutile poi ricordare, come ha ben fatto heavymetal, che Mises e Rothbard erano ebrei anche loro. Tanto per aprire gli occhi su una realtà molto più complessa di una lettura un tantino semplicistica seppure rassicurante: nella confusione angosciante vedo chi sono i cattivi e meglio so come indirizzare il mio risentimento. I cattivi sono gli altri e nella storia chi più altro di un ebreo?

    Tra l'altro l'abuso di Dio come instrumentum regni è cosa vecchissima e diffusa ovunque. Dai re per volontà divina ai pugnali con Got mit uns agli islamisti radicali.
    E se proprio vogliamo dirla tutta ricordiamoci che se Dio è morto in Occidente agli inizi del '900 il vuoto è stato in gran parte colmato dalla religione o ideologia dello stato salvatore totalitario prima e socialdemocratico adesso.

    E non tornerò sull'argomento.

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  44. Un articolo intrigante sull'argomento e su come le macchinazioni statali sono i veri veleni che insozzano il mondo.

    Soros si aggiunge al dibattito sulla lobby israeliana

    WASHINGTON (Reuters) – Il finanziere miliardario George Soros ha aggiunto la sua voce al dibattito caldo ma poco notato sul ruolo della potente lobby di Israele nel definire la politica di Washington a tal punto da intaccare gli interessi nazionali Usa e da soffocare il dibattito a riguardo.

    Nell'ultima edizione del New York Review of Books, Soros affronta la questione della “pervasiva influenza dell'American Israel Public Affairs Committee (Aipac)” a Washington e afferma che gli stretti legami dell'amministrazione Bush con Israele sono un ostacolo al raggiungimento della pace tra Israele e i Palestinesi.

    [...]

    “La lobby filo-israeliana è stata davvero efficace nel sopprimere le critiche – ha scritto Soros – I politici sfidano questa lobby a loro rischio e pericolo e chi dissente rischia la diffamazione personale.”

    L'Aipac ha costantemente rifiutato di commentare queste accuse, ma molti sostenitori sono stati molto franchi nel respingerle. Lo storico Michael Oren, parlando alla conferenza 2007 dell'Aipac del marzo scorso, ha detto che il gruppo non era semplicemente una lobby per Israele. “E' la rappresentazione di una convinzione vecchia come questa stessa nazione (l'America), cioè la convinzione che credere nello stato di Israele equivalga a credere negli Stati Uniti” ha affermato nel discorso principale.

    Il dibattito, a lungo sopito, è venuto alla luce un anno fa, quando due importanti accademici, Stephen Walt di Harvard e John Mearsheimer della University of Chicago, hanno pubblicato un saggio di 12.500 parole intitolato “La lobby israeliana” e distinguendosi come i più aspri critici dell'Aipac da quando venne fondata nel 1953.

    [...]

    Un supporto risoluto

    Secondo Walt e Mearsheimer la lobby ha persuaso le varie amministrazioni a posizionarsi troppo vicino ad Israele.

    “La combinazione di supporto risoluto ad Israele e i relativi sforzi di diffondere la 'democrazia' ha infiammato l'opinione pubblica araba e islamica e ha messo a rischio non solo la sicurezza degli Usa ma di gran parte del resto del mondo”, hanno scritto.

    Nessun altro gruppo di pressione è riuscito a deviare la politica Usa così lontano dagli interessi Usa, contemporaneamente convincendo gli americani che gli interessi Usa e quelli di Israele siano sostanzialmente identici, hanno scritto.

    Considerati un tempo un onesto mediatore in Medio Oriente, gli Stati Uniti sono ora visti dalla maggioranza del mondo arabo senza alcun dubbio come un sostenitore di Israele, secondo i sondaggi di opinione internazionali.

    [...]

    I due accademici affermano che la pressione da parte di Israele e della sua lobby a Washington ha giocato un ruolo fondamentale nella decisione del 2003 [...] di attaccare l'Iraq, acerrimo nemico di Israele.

    Mearsheimer e Walt non sono riusciti a trovare nessuna casa editrice che pubblicasse il loro saggio negli Stati Uniti. Quando alla fine è stato pubblicato nel London Review of Books, hanno fatto notare come sarebbe stato difficile immaginare che alcun media ufficiale degli Stati Uniti avrebbe pubblicato un pezzo del genere.

    [...]

    Intervendo nel dibattito, Soros ha detto: “Una autocritica, da tempo necessaria, della politica americana in Medio Oriente è iniziata in questo Paese; ma non può arrivare lontano, finché l'Aipac mantiene la sua potente influenza sia sul partito Democratico che su quello Repubblicano.”

    Questa influenza si evidenzia nel fatto che Israele è il maggiore destinatario degli aiuti internazionali Usa.

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  45. I media ufficiali

    Mearsheimer e Walt stanno lavorando per far divenire il loro articolo un libro – che verrà pubblicato in settembre da Farrar, Straus and Giroux. [...]

    Un altro editore importante, Simon and Schuster, ha già scoperto non solo che è possibile pubblicare critiche ad Israele ma che può anche rendere dei profitti.

    Il libro dell'ex presidente Carter, Palestine Peace Not Apartheid, ha scalato la classifica di vendita dopo la sua pubblicazione lo scorso novembre, vi è rimasto per tre mesi e vende ancora molto.

    [...]

    In risposta alle accuse di antisemitismo, Carter ha detto di voler suscitare una discussione sulle questioni dibattute normalmente e liberamente in Israele ma di rado negli Stati Uniti.

    “Questa riluttanza a criticare qualsiasi politica del governo israeliano è dovuta agli sforzi straodinari della lobby dell'Aipac e all'assenza di qualsiasi voce contaria” ha scritto nel Los Angeles Times durante la promozione del suo libro.

    “Sarebbe quasi un suicidio politico per i membri del Congresso avere una posizione equilibrata tra Israele e la Palestina”.

    [...]

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  46. http://www.ibs.it/libri/mearsheimer+john+j%2E/libri+di+mearsheimer+john+j%2E.html

    ci sta pure in italiano

    tuttavia quando parla soros, non depone bene, lui è per la famosa e potente lobby zigana...

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  47. @ Andrea:
    La maggioranza degli ebrei si professa non religiosa, sono ebrei di sangue, fatto riconosciuto anche da Israele.

    Lo statalismo è il meccanismo della nostra rovina economica, non gli ebrei. Detto questo, per via del loro singolare etnocentrismo, possono sfruttare lo stato meglio di qualsiasi altro gruppo per i loro interessi di gruppo (aiuti per Israele, propapagare la cultura ebraica, ecc.).

    Che ci siano ebrei libertari,non ostili alla tradizionale cultura americana (Rothbard, Mises, Gottfried,...) è indubbiamente corretto. Ma sono una minoranza che non conta niente tra gli ebrei. Auster (ebreo) illustra il punto:
    http://www.amnation.com/vfr/archives/024334.html

    Bob

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  48. Il lavoro di Mearsheimer e Walt era preceduto da They
    Dare to Speak Out
    di Findley, e stiamo parlare di quasi trenta anni fa, quando la lobby era meno potente rispetto a oggi.
    http://en.wikipedia.org/wiki/They_Dare_to_Speak_Out
    Bob

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  49. Non bisogna essere un neonazista per accorgersi che anche l'Europa è esposta alle stesse pressioni dalla stessa lobby:
    http://is.gd/1L29Wc


    La Nirenstein vorrebbe far tacere qualsiasi voce nazionalista anche in Italia, e non è detto che non ci riuscirà.
    Bob

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  50. Con la soluzione cipriota i grandi esperti della BCE e dell'FMI hanno fatto una cazzata clamorosa.
    Hanno ragionato in termini politici, far rieleggere la Merkel in Germania, invece che in termini economici.

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  51. Ciao heavymetal.

    Non possono fare altrimenti, la regolamentazione ha una matrice politica piuttosto che economica. Sono azioni miopi e di breve termine che vogliono solo acquistare tempo. Anche all'inizio dell'anno si festeggiava per la fine della crisi europea e invece siamo ancora qui a discutrere di come gli errori sottostanti siano vivi e vegeti. Hanno solo voluto prendere tempo, ma non ne usciranno perché non esiste soluzione magica ai problemi europei.

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  52. Ciao Francesco,

    1. il denaro depositato in una qualsiasi banca di qualsiasi paese non è di chi lo ha depositato, ma diventa della banca. Infatti, la banca può disporne e prestarlo, con la riserva frazionaria, tutte le volte che vuole senza che il depositante se ne renda davvero conto.
    2. le istituzioni nazionali o sovranazionali possono, a loro discrezione e contro lo Stato di diritto (promesse e garanzie false), confiscare tutto il denaro depositato di cui necessitano.
    3. un debito pubblico insostenibile può essere ristrutturato in parte o completamente (default dello stato) dimostrando l'insolvenza del creditore pubblico (che da quel momento in poi non avrà più nè credito nè credibilità), oppure può essere svalutato, più o meno velocemente, con l'inflazione (la stampa di nuovo denaro o l'emissione di obbligazioni dello stato). In ogni caso, la cartamoneta inconvertibile non ha alcun intrinseco valore di riserva.

    Morale della favola: un mondo fondato su valori effimeri, come la cartamoneta irredimibile, vive di illusioni colletive e menzogne colossali che non risparmiano neppure il valore del diritto.
    Un mondo siffatto non può che finire male.

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