mercoledì 2 gennaio 2013

Le Promesse Verranno Infrante

Nonostante i Keynesiani continuino a vivere nel loro mondo di pan di zucchero, ogni iniezione glicemica dello zio Ben li fa andare in estasi. Peccato che le loro previsioni, durante il solito delirio predittivo fomentato dall'illusione delle rotative inzuppate d'inchiostro, si stiano schiantando contro un muro: Slowing Demand Widened U.S. Trade Deficit in October. Oh ma questo dramma non si esaurisce con gli USA, anche la Cina sta scendendo nella melma: China economic recovery intact, but weak exports drag. Ma attenzione, si accoda al carrozzone anche l'Inghilterra: U.K. Manufacturing Drops in Sign of Fourth-Quarter Weakness. Non manca nemmeno la cosiddetta "locomotiva d'Europa": Germany's Bundesbank Revise Lower 2013 Outlook. Nemmeno l'asso nella manica dei fessi aderenti alla MMT riesce a stare a galla (non scordandoci delle vagonate di carta straccia che ha stampato): Japan Contraction Piles Pressure on Noda, Central Bank: Economy. E infine anche per il sogno Brasiliano, gonfiato da un'espansione monetaria della sua banca centrale che ha dato vita ad una bolla immobiliare e del debito al consumo, sta giungendo la fine: Brazil economy surprisingly weak, adds to global fears. Ecco perché l'intera economia mondiale sta giungendo ad uno stallo prima, ed a un crollo successivamente; la soluzione interventista non sta affatto sortendo gli effetti sperati. Gettare più cartamoneta al problema non lo risolverà. "Quando qualcosa non può più andare avanti, si fermerà." Il 2013 sarà un anno interessante, fate le vostre scommesse quindi.
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di Bill Bonner


Quando la ricchezza era facile da individuare e facile da controllare — cioè, quando era per lo più terra — pochi membri delle alte sfere potevano tenerla per se stessi. La gerarchia feudale diede a tutti un posto nel sistema, con i membri delle alte sfere in cima al comando.

Ma arrivò la rivoluzione industriale e improvvisamente la ricchezza venne accumulata al di fuori della struttura feudale. Anche le popolazioni stavano crescendo... ed era una crescita senza sosta. Il vecchio regime cercò di tassare questa nuova moneta, ma la nuova "borghesia" vi resistette.

"Niente tasse senza rappresentanza," era uno slogan popolare del tempo. Gli esterni volevano entrare nel circolo interno. E c'erano vantaggi nell'aprire le porte.

Piuttosto che su una piccola cerchia di individui all'interno, gli stati del mondo moderno contano sull'energia di tutta la popolazione. Questa fu la vera svolta della Rivoluzione Francese. Sfruttò l'energia di milioni di cittadini, che erano pronti per essere tassati e a morire, se necessario, per la madre patria. Questa era l'arma segreta di Napoleone — grandi battaglioni, formati da cittadini-soldati. Questi guerrieri entusiasti gli diedero un vantaggio in battaglia. Ma lo introdussero anche alla sua Waterloo.

Napoleone Bonaparte era un esterno. Lui non era Francese, ma della Corsica. Non parlava nemmeno il Francese quando arrivò a Tolone da ragazzo. Ma non c'è mai un gruppo fisso di persone che rappresentano l'anello interno. Invece, tale gruppo ha una membrana porosa che lo separa dal resto della popolazione. Alcune persone entrano. Alcune vengono espulse. Il gruppo si gonfia. E si restringe. I potenziali concorrenti sono portati dentro e comprati. I membri deboli sono spinti fuori. A volte, una sconfitta militare porta un nuovo gruppo al potere. Anche le elezioni possono modificare la composizione del gruppo.

Il genio del moderno governo rappresentativo è che permette alle masse di credere che anch'esse facciano parte dell'anello interno. Sono incoraggiate a votare... ed a credere che il loro voto conti davvero. Naturalmente, non conta affatto. In generale, gli elettori non hanno idea di che cosa o chi stanno votando. Spesso, ottengono il contrario di quello che pensavano di aver votato.

L'uomo comune ama l'idea che è lui che sta gestendo le cose. E la paga a caro prezzo. Dopo che i membri del circolo interno lo hanno spinto nella cabina elettorale, le tasse vanno alle stelle. In America, la tassazione con la rappresentanza si è dimostrata molto più costosa che senza di essa. Prima della Guerra d'Indipendenza, la spesa pubblica era meno del 3% del PIL. Ora, secondo i dati di sopra, la spesa pubblica degli Stati Uniti è del 38.9% del PIL. E se vivete in una giurisdizione con una fiscalità elevata, come Baltimora o New York, scoprirete che le vostre tasse statali, locali e federali ammontano a quasi il 45% del vostro reddito.

In breve, i membri del circolo interno hanno ingannato la gente. Hanno permesso ai bifolchi di credere che avessero una solenne responsabilità nella definizione dell'orientamento del governo. E mentre erano abbagliati dalla loro potenza... venivano derubati!

Non è finita qui. Sotto i re e gli imperatori, un soldato era un combattente a pagamento. Se era fortunato, e la sua parte avrebbe vinto, avrebbe potuto saccheggiare e stuprare per tre giorni la città conquistata. Poche persone erano soldati, perché le persone sensibili li disprezzavano e le società non erano abbastanza ricche per permettersi grandi eserciti permanenti.

La rivoluzione industriale cambiò anche questo. Nel XX secolo, i paesi sviluppati potevano permettersi il costo di supportare un certo livello di preparazione militare, anche se non c'era molto per cui essere preparati. Ma l'uomo comune vestiva una nuova pelle. Non solo era tenuto a pagare questo esercito, ancora sotto l'illusione che fosse al comando, ma gli venne fatto anche credere che esisteva un dovere patriottico nel difendere i membri del circolo interno in patria! Questa è la vera ragione per cui il moderno sistema democratico si è diffuso in tutto il mondo. Consente ai membri del circolo interno di mobilitare più risorse ed energie del paese a loro favore. Niente può competere con loro.

Ci si potrebbe chiedere, però, perché i veri membri del circolo interno dedicherebbero tanta parte della produzione nazionale a programmi che vanno a beneficio della gente. La risposta è ovvia: perché questo è il modo in cui mantengono il potere. Devono comprare. E poiché ogni voto è uguale ad ogni altro, fanno un'offerta per i voti sulla base del prezzo, non sulla qualità. Tutti sanno che in realtà il proprio voto non vale molto. Questo è il motivo per cui molti sono espressi sulla base di quelle che sembrano essere questioni culturali o simboliche con conseguenze di poco conto — come il matrimonio gay o l'aborto. Ma altri elettori usano i loro voti per ottenere i benefici materiali che vogliono. Naturalmente, le élite vogliono acquistarli a prezzi più bassi, così iniziano l'asta nei quartieri poveri. Il problema è che i poveri tendono a non votare affatto... così devono mirare un po' più in alto e pagare un po' di più, cosa che le porta nelle classi medie e medio-basse... dove i benefici per la salute e per la pensione sono questioni elettorali fondamentali. Al fine di vincere le elezioni, tutti i maggiori partiti politici giurano solennemente di fare quello che nessuno può fare onestamente... o in maniera affidabile — fare in modo che il flusso di denaro verso questi elettori rimanga inalterato. Il partito che vince è quello che fa promesse più convincenti... quello che sembra più in grado di mantenerle.

Ma ora i membri del circolo interno sono in difficoltà. Il cittadino tipico sta cominciando a rendersi conto che è stato raggirato. Fino a quando i membri del circolo interno potevano promettere benefici plausibili, egli era disposto ad andare avanti. Ma ora, la crescita è in stallo. Con sempre più persone che vanno in pensione, i costi sociali stanno crescendo più velocemente delle entrate. Le finanze pubbliche non possono tenere il passo. Le democrazie non possono tenere fede alle loro promesse. E dal momento che i destinatari della spesa sociale sono anche i decisori, i falsi membri del circolo interno che votano per candidati a loro scelta, il governo non può adattarsi. Non può evitare il suo suicidio. Continuerà a spendere, deviando l'energia dalle persone che producono verso le persone che consumano, fino a quando il sistema collasserà. La "complessità" del sistema ora lo sta strangolando.

Oggi, nessuno stato importante nel mondo sviluppato può tener fede alle sue promesse. Gli Stati Uniti, per esempio, si sono impegnati a pagare $86 bilioni di debito come anche benefici non finanziati per prestazioni mediche e pensionistiche. Nel 2012, i federali hanno aggiunto altri $7 bilioni a questa cifra. Il PIL, nel frattempo, è cresciuto di circa $320 miliardi. Gli obblighi finanziari crescono 21 volte più rapidamente dell'economia che dovrà ripagarli.

I tassi di crescita hanno mostrato una tendenza verso il basso nel corso degli ultimi cinquant'anni. Non sembra avere importanza chi ci fosse alla Casa Bianca, o quale fosse il prezzo del petrolio, o se i tassi di interesse fossero alti o bassi, o se il governo avesse disavanzi o eccedenze. La stessa cosa accadde in Francia come negli Stati Uniti. Da una crescita del PIL intorno al 5% negli anni '60 e '70, i tassi di crescita del mondo sviluppato sono diminuiti della metà.

Né bisogna biasimare l'attuale crisi finanziaria. I tassi di crescita hanno cominciato a diminuire come minimo 40 anni fa. I tassi di oggi non sono straordinariamente bassi. E nessuno sa veramente perché questo stia accadendo. Una costante diminuzione del tasso di crescita del PIL sembra sfidare le nostre ipotesi sul modo in cui funziona il mondo.

Il mondo ormai ha più scienziati, più conoscenza accumulata, più soldi spesi per la ricerca e lo sviluppo. Queste cose dovrebbero significare tassi di crescita accelerati. Dovrebbero permettere alle persone di diventare più ricche ad un ritmo sempre più veloce. Perché c'è una stagnazione della crescita?

Non lo sappiamo. Ma non c'è bisogno di saperlo. La domanda è: dov'è il lato negativo? Gli Stati Uniti hanno utilizzato molta più energia nel periodo 1920-1980. Il PIL è cresciuto troppo in fretta. Ora, l'uso dell'energia e la crescita del PIL sono entrambi appiattiti. E allora?

Questa discussione potrebbe essere semplicemente irrilevante; invece, il futuro degli Stati Uniti d'America, dell'Europa, del Giappone e dell'intera economia mondiale dipende da questo.

La crescita — più PIL... più posti di lavoro... più entrate... più persone — è anche quello di cui tutti i governi del mondo sviluppato hanno un disperato bisogno. Senza di essa, la loro spesa a deficit (tutti sono in rosso) porta ad un debito crescente e ad un disastro finale.

La crescita nel corso degli ultimi cento anni — nella popolazione, nel PIL, nei salari, nei prezzi — ha permesso di ampliare notevolmente la spesa pubblica, anticipando generazioni più grandi e più ricche che avrebbero potuto sostenere i genitori più piccoli e più poveri.

"Senza crescita," abbiamo osservato la scorsa settimana, "questo sistema di finanziamento pubblico è destinato al fallimento. Più spesa non sarà una cosa migliore; sarà tremenda."

I governi Occidentali hanno scommesso pesantemente su tassi di crescita elevati. Ma le scommesse stanno cominciando a sembrare delle cause perse. E non è stato solo lo stato che ha scommesso pesantemente su tassi di crescita elevati. I privati hanno comprato case più grandi di quello che avrebbero davvero potuto permettersi — contando su una crescita che avrebbe fatto aumentare i prezzi delle case. Sono anche sprofondati nel debito, aspettandosi una crescita dei salari (e forse dell'inflazione) affinché li avesse potuti salvare.

Gli investitori, inoltre, si sono posizionati "long sulla crescita." Cioè, hanno comprato azioni prevedendo che la crescita avrebbe reso più preziosi i loro possedimenti. Lo davano per scontato. Nel lungo periodo, hanno detto a sé stessi, le azioni saliranno sempre. Perché? Perché l'economia cresce sempre.

In un'economia stagnante, le azioni valgono qualunque sia il loro flusso di dividendi. Un'azienda potrebbe diventare più importante di altre grazie alla fortuna o ad una migliore gestione. Ma se la stessa economia non cresce, un'azienda non può che crescere sottraendo quote di mercato ad un'altra azienda. Nel complesso, gli investitori finiranno in pareggio. Ma questo è di poco conforto.

Quando si è diretti verso Il Basso, non si vuole accelerare.

Se Napoleone avesse perso ad Austerlitz, non avrebbe mai invaso la Russia. Se Hitler avesse esaurito il carburante a Dnieper non sarebbe mai arrivato al Volga. E se non fosse stato così facile fare il suo primo milione, Bernie Madoff non avrebbe mai perso $65 miliardi.

Saluti,


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


3 commenti:

  1. Ciao Francesco e rifacciamoci gli auguri
    in questo mondo di carta straccia che non è più buona neppure per farci le montagne del presepe.
    C'è anche altra cartaccia oltre alla fiat money. Quella di una materia di libri di testo economici. Quella di una marea di articoli di propaganda economica mainstream. Quella dei testi entusiastici degli speaker radiotelevisivi di oggi tutti eccitati dal sorprendente rally di Gennaio. Chissà perché c'è tanta liquidità in giro!!!! Chissà da dove proviene?
    Chissà che venerdì prossimo non sia già evaporata... Magari a NewYork che a Milano invece lo spread ha da rimanere basso basso che sennò il Prof inviato dalle banche fallite per salvare le banche fallite che devono salvare lo stato fallito e tutto il suo gruppo dirigente non avrà abbastanza voti per trattare con il Prof mandato dalle coop per rappresentare le amministrazioni pubbliche e le imprese clienti del pubblico e per liberalizzare dirigisticamente i settori tradizionalmente corporativi ma di opposta appartenenza clientelare.

    Sarà meglio rifarsi gli auguri ogni giorno mentre ci dissanguano con nuove tasse e ci scoraggiano dal lavorare e produrre...

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  2. Ma l'evento di stanotte... qualcuno l'ha segnalato su zerohedge?

    Non dico che sarà la Primavera di Praga o Piazza Tienanmen od Occupy... ma qualcosa certamente sì!

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  3. Ciao Andrea.

    La cosa divertente di oggi è stata questa pantomima delle congratulazioni tra i vari membri dell'establishment per aver trovato una sorta di "accordo" per il cosiddetto "fiscal cliff." E' stata tutta un'orgia di felicitazioni ed elucubrazioni sullo scampato pericolo. A dir poco ridicolo. Questi credono ancora nell'implementazione delle tecniche propagandistiche lanciate a suo tempo da Edward Bernays.

    Per chi non l'avesse capito, gli USA hanno di nuovo calciato il barattolo. Gli USA, nel frattempo, sono in caduta libera per il "welfare cliff."

    L'euforia è quella che ci ha portato sul baratro, l'euforia è quella che ci accompagnerà durante la caduta.


    PS: io sono stato contattato da Paolo Rebuffo per l'iniziativa Contante Libero, e suppongo che l'organizzatore ufficiale sia lui. Se ancora non l'ha fatto lui, gliala mando io una email a ZH.

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