martedì 20 marzo 2012

L'inganno della deflazione

Non c'è solo l'Europa nei guai. Secondo questo articolo di FT, a Febbraio 27 città in Cina hanno visto scendere su base annule i prezzi delle nuove case, rispetto alle 15 del mese di Gennaio. E' solo l'antipasto. L'economia Cinese è allo sbando, con la necessità di purgare la propria economia da anni di progetti improduttivi pianificati centralmente dal governo annoverati come "crescita economica". Gli USA, invece, stanno sperimentando una ripresa nominale e non reale. Ma è un "gioco" troppo grande, la conoscenza limitata dell'uomo si scontrerà infine con la "sapienza" del mercato, e dovrà cedere il passo all'inevitabile: tassi d'interesse più alti. Scrive Ed Yardeni: "Il rendimento nominale è salito al 2.31% Venerdì, nonostante l'impegno della Fed a continuare il suo Maturity Extension Program (MEP), alias "Operation Twist". Sin dall'introduzione del MEP il 21 Settembre 2011, il rendimento del bond era scambiato per la maggior al di sotto del 2.0%. Paradossalmente, i rendimenti potrebbero iniziare ad invertirsi perché le aspettative inflazionistiche sono in aumento."
Il timer continua a ticchettare...

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di Detlev Schlichter


Anni fà un mio amico di New York mi raccontò del suo vicino in sovrappeso che indossava una t-shirt nera con su scritto "Ho battuto l'anoressia".

Credo che questo sia come i nostri banchieri centrali guardano al meraviglioso lavoro che stanno facendo. Dal momento che l'ultima connessione con l'oro venne tagliata nell'Agosto del 1971, il dollaro ha perso l'82% del suo potere d'acquisto e l'economia globale è più inceppata che mai ed ora agonizza dopo quattro decenni di indebitamento rampante ma i nostri banchieri centrali ci dicono con orgoglio, hey, almeno abbiamo battuto la deflazione!

Ogni giorno ci viene detto che il mondo è in preda ad una spirale deflazionistica mortale. O che sarebbe in una spirale deflazionistica mortale se non fosse per gli sforzi coraggiosi dei nostri banchieri centrali. Ecco il Wall Street Journal che parla di questi sforzi:

La crescita dei bilanci (sin dal 2007) è stata sorprendente: gli asset complessivi delle quattro banche centrali raggiungeranno i $9 biliardi entro la fine di Marzo, rispetto ai $3.5 biliardi di cinque anni fà, come riferisce la Deutsche Bank. Il bilancio di €3 biliardi ($3.93 biliardi) della Banca Centrale Europea è il più grande, il 32% del valore nominale del PIL della zona euro, [...]

Ricordate che la BCE ha appena dato un altro biliardo fresco di stampa alle banche Europee praticamente a costo zero per tre anni.

Quindi, che ci facciamo sul fronte della deflazione?

Ecco le prospettive da parte della BCE in occasione della conferenza stampa di ieri:

L'inflazione della zona euro resterà superiore al 2% quest'anno "con prevalenza di rischi al rialzo" ha detto Mr. Draghi (presidente della Banca Centrale Europea).

Rischio al rialzo? Niente scherzi.

C'è qualcuno sorpreso che un'orgia di moneta stampata abbia portato a, qual è il termine usato da Draghi, "un'inflazione ostinatamente alta"?

Nel 2011, l'inflazione nella zona euro è aumentata dappertutto durante la crisi del debito Greco. Ora l'inflazione è al di sopra del target ed "ostinatamente alta", ma la BCE ha ampliato il proprio bilancio di un fresco 55% (in parole: cinquantacinque) negli ultimi 12 mesi – la maggior parte verso la fine del periodo, cioè i pieni effetti inflazionistici devono ancora essere percepiti in futuro. E' davvero un rischio al rialzo.



L'inflazione causata dall'inflazione?

Senza dubbio, la BCE si prenderà il merito per aver evitato la deflazione, ma non si accollerà alcuna colpa per l'inflazione. E' del tutto colpa di qualcun altro.

La BCE ha alzato le sue previsioni per l'inflazione in risposta ad un mix di rincari nei prezzi del petrolio e di aumenti delle tasse. Il personale della BCE si aspetta che l'inflazione media sia del 2.4% quest'anno, ben al di sopra dell'obiettivo del 2% della BCE, per poi scendere al 1.6% nel 2013.

Capito? La deflazione può essere evitata attraverso la stampa di denaro, ma tale denaro non provoca inflazione. L'inflazione è l'aumento dei prezzi, che può essere spiegato da, ehm, l'aumento dei prezzi, come i prezzi del petrolio. Genio!

Ma i sostenitori del denaro facile, e sono numerosi, ci dicono che stiamo spaccando il capello. Grazie a Dio non abbiamo avuto a che fare con la deflazione cattiva. Perché le economie crescono quando hanno l'inflazione e si contraggono quando hanno la deflazione. Ogni bambino lo sa.

Quindi, con l'inflazione ostinatamente alta otteniamo una certa crescita in Europa, giusto?

Beh, no, non proprio.

La BCE ha detto che i suoi economisti hanno tagliato le loro previsioni per il 2012 sul prodotto interno lordo della zona euro da una crescita dello 0.3% ad una lieve contrazione. Eppure, il signor Draghi ha detto che prevede che l'economia si riprenderà "gradualmente" nel corso dell'anno, [...]

Così un'esplosione di liquidità in euro ha aumentato i prezzi, ma l'economia continui a contrarsi, anche se solo leggermente. Nessuna sorpresa, direi. Proprio quello che ci si dovrebbe aspettare. La politica della BCE – e quella di qualsiasi altra banca centrale – non è progettata per risolvere la crisi, ma per arrestare il crollo, per coprire i problemi, per sostenere i bilanci ed i prezzi degli asset a livelli artificiali, e per rinviare il giorno della resa dei conti – preferibilmente dopo la data di pensionamento dell'élite politica attuale.

Non sul mio orologio.

Ma, naturalmente, estendendo il problema lo stanno rendendo più grande.



Niente sdebitamento per favore!

Quando ho presentato il mio libro a vari gruppi di investitori e manager di hedge fund alla fine dello scorso anno, mi è stato spesso detto che saremmo stati oggetto di notevoli forze deflazionistiche come risultato dello sdebitamento delle banche Europee. Questo sdebitamento, naturalmente, sarebbe stato un passo importante verso la liquidazione degli eccessi del boom creditizio, ma sarebbe stato deflazionistico.

Indovinate un pò. Lo sdebitamento è stato messo sotto ghiaccio. Con denaro illimitato e gratuito, le banche Europee non sono in vena di una correzione. Ecco un altro estratto dal Wall Street Journal:

La tanto attesa ristrutturazione del settore bancario Europeo si è messa in moto tentennando, ma il ritmo potrebbe rimanere lento a causa della recente ondata di prestiti a buon mercato per le banche del Continente da parte della Banca Centrale Europea. [...]

"Per ora non è importante," ha detto il presidente di una grande banca Europea. La sua banca ha temporaneamente accantonato i piani di vendita di determinati portafogli di asset immobiliari, immaginando che la banca possa permettersi di aspettare fino a quando i prezzi rimbalzeranno dai minimi attuali.

Il programma di prestiti della BCE "ha comprato tempo," ha detto Richard Barnes, analista di credito di Standard & Poor's.

La Pricewaterhouse Coopers stima che le banche Europee prevedono di disfarsi di €2.5 biliardi di asset non-core nei prossimi, sentite questa, dieci anni. Esatto. Chi và piano, và sano e và lontano.

Indovinate di quanto si disferanno quest'anno! – €50 miliardi.

Beh, la BCE ha appena pompato €1 biliardo nel settore bancario in tre mesi e le banche "consegneranno" €50 miliardi in 12 mesi? – Cari manager di hedge fund, vi prego perdonatemi se non prendo sul serio la tesi dello sdebitamento.



Dove stiamo andando

Non sto dicendo che l'inflazione al 2.5% sia di per sé un disastro. Ma non resterà al 2%, e certamente non scenderà al 1.6% come ci stanno dicendo le teste d'uovo presso la BCE con i loro stupidi modelli di output gap. Tutte le banche centrali ci dicono che l'inflazione scenderà l'anno prossimo. Sempre l'anno prossimo. Questo è ciò che i loro modelli dicono loro.

Non sto sostenendo la deflazione di per sé. La deflazione di per sé non ha alcun beneficio, ma lo sdebitamento sì. Dopo un boom del credito è quello che è necessario per riportare l'economia in forma. Le economie non crescono a causa della deflazione. Questa è una sciocchezza. Le economie non crescono a causa degli enormi squilibri che si sono accumulati a causa di anni e decenni di credito a buon mercato. Una correzione ripulitrice – nei bilanci, nei bilanci statali e nel livello di debito – è urgente. La politica attuale non lo permette. Così l'economia non cresce.

Dovremmo accettare il fatto che lo sdebitamento è in ultima analisi inevitabile. Se si tratta di un periodo di deflazione – così sia. Ma non avremo nessuno dei due. Il sistema sarà sostenuto in questa fase di collasso arrestato fintanto che i responsabili politici potranno farla franca. Il mio punto di vista è che i bilanci delle banche centrali diventeranno ancora più grandi (dimenticatevi le strategie di uscita! Non c'è uscita!), non avremo alcuna crescita sostenuta ma l'inflazione si insinuerà a livelli crescenti.

I rumorosi sostenitori dei soldi facili e dello stimolo del governo fanno sempre finta di prendersi cura dei giovani disoccupati in Europa. I giovani di oggi sarebbero quelli che guadagnarebbero di più da una correzione purificante, e sono quelli che hanno già fatto i loro soldi e che siedono sugli asset gonfiati e su estesi bilanci che hanno più da guadagnare dalla politica della banca centrale di espandere e fingere. Cioè, fino a quando il tutto non va comunque a ramengo. Non ci vorrà molto.

Nel frattempo, la svalutazione della cartamoneta continua.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


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