sabato 23 luglio 2011

La Crescita della Popolazione come Propaganda: I Verdi ed i Rossi #1

Questo è un articolo indirizzato a tutti quei dementi e deficienti che danno spago ad altre persone esponenzialmente più dementi e deficienti di loro che vedono l'uomo come un balocco, un pupazzo nelle loro mani; benissimo, affanculo entrambe le categorie. Avete cancellato lo spirito umano che albergava in quelle persone fiduciose nella bontà altrui. Avete fomentato un odio profondo verso la migliore delle qualità delle persone, come si può arrivare ad odiare se stessi? Rifuggire la propaganda è il primo passo per ricacciare questi depistatori che tentano di avvelenare l'umanità, nel buco di fogna da cui sono usciti. Parte 1 di 3.
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di Gary North


All'inizio della metà degli anni sessanta, una campagna di propaganda è stata inaugurata nell'occidente. Coloro a favore del controllo del governo sull'economia hanno usato la paura di un'esplosione nella popolazione per persuadere gli elettori a permettere ai governi del mondo di interferire con le loro vite. I Verdi hanno fatto previsioni sulla scarsità di cibo. Queste previsioni iniziarono nel 1798 in An Essay on Population, scritto da T. Robert Malthus, La prima edizione fu pubblicata anonimamente. La sua audace previsione di inevitabile povertà fu lasciata cadere nelle edizioni successive, ma le persone ricordano la prima edizione.

Abbiamo bisogno di sapere quanto a lungo questo non-sense è andato avanti. Abbiamo bisogno di riconoscerlo quando lo sentiamo o lo vediamo.



LA POPOLAZIONE BOMBA

La preoccupazione sulla crescita della popolazione si intensificò negli anni sessanta, specialmente dopo il movimento controculturale apparso intorno al 1965. Una rivista importante negli Stati Uniti, U.S. News and World Report, annunciò nel 1965: "Il Più Grande Problema del Mondo". Chiese: "Come farà il mondo a dar da mangiare a tutte le sue persone, al tasso con cui la popolazione sta crescendo?" Questo articolo fu preceduto da "La Scelta del Mondo: Limitare la Popolazione o Affrontare la Carestia". Anche National Review, allora la rivista intellettuale più influente negli Stati Uniti, salì in carrozza nel 1965.

Nel 1968 fu pubblicato The Population Bomb, il libro del dottor Paul Ehrlich. In esso, Ehrlich, un professore di biologia di Stanford, avvertiva: "La battaglia per alimentare tutta l'umanità è finita. Negli anni settanta il mondo subirà una carestia -- centinaia di milioni di persone moriranno di fame nonostante qualsiasi programma possa essere intrapreso sin da ora. In qusta ultima data niente potrà impedire un sostanziale incremento nel tasso di morte del mondo.... " Una migliore valutazione della minaccia mondiale della carestia fu fatta nel 1969 da un nutrizionista dell'Università di Harvard Jean Meyer, che predisse che "il cibo potrebbe ad un certo punto (20 0 30 anni da adesso) essere rimosso del tutto come fattore limitante la popolazione". Il punto di vista di Meyer ricevette poca pubblicità, sebbene fosse risultato corretto dopo un decennio.

Le carestie predette non avvennero né negli anni settanta né negli anni ottanta. Ciò che accadde fu un'eccedenza di cibo. La critica apocalittica del 1965 avrebbe dovuto prestare più attenzione alle statistiche della produzione di cibo. Dopo il 1950 la produzione di grano mondiale aumentò regolarmente. Dal 1950 fino al 1975, questo aumento era compreso tra il 25% ed il 40% pro capite. Nei paesi meno sviluppati (esclusa la Cina comunista), l'aumento fu del 13%. Tra il 1950 ed il 1980, la quantità mondiale di superficie arabile crebbe più del 20% e crebbe anche più veloce nei paesi meno sviluppati. Dal 1967 al 1977, la supericie mondiale in acri irrigati crebbe più del 25%. Il prezzo dei semi, dei fertilizzanti, dei pesticidi e dell'attrezzatura agricola diminuì in questo periodo, in certi casi anche della metà. Negli anni ottanta i coltivatori di grano in tutto il mondo soffrirono di perdite economiche a causa di una produzione eccessiva. Mentre queste tendenze non potrebbero essere permanenti, hanno creato un tremendo problema nelle pubbliche relazioni degli araldi della carestia dell'era della controcultura (1965-1970).

Ciò che accadde fu anche una drastica diminuzione dei tassi di natalità nelle nazioni sottosviluppate: una rivoluzione contraccettiva. Nel 1979 Ehrlich si riferì al suo libro e ad altri come il suo che profetizzarono tassi di natalità in crescita negli anni settanta: "Eravamo dannatamente in errore". Ancora sosteneva che una crisi fosse imminente: forse una carestia, o una pandemia, o una guerra nucleare. Nel 1980 fece una scommessa da 1,000$ con l'economista Julian Simon dell'Università del Maryland sul futuro dei prezzi di cinque metalli -- una scommessa sui limiti di crescita. Simon predisse che i prezzi sarebbero stati più bassi. Ebbe ragione; Ehrlich pagò la scommessa nel 1990. Poteva benissimo permettersi di pagarla; nello stesso anno gli vennero assegnati 345,000$ per il MacArthur Foundation Prize e metà dei 240,000$ per il Craford Prize, la verisone ecologista del premio Nobel. Simon non era conosciuto dal pubblico in generale. I media erano straordinariamente a favore degli apocalittici. I punti di vista opposti al problema della popolazione, nonostante l'incolmabile evidenza, ricevevano poca attenzione dai grandi opinionisti. Gli opinionisti erano fortemente opposti alla crescita della popolazione perché erano fortemente pro-aborto. Gli apocalittici sembravano fornire evidenze scientifiche per una imminente catastrofe. Ciò rinforzò la legalizzazione dell'aborto nel 1973 (Roe v. Wade).

Nel 1942 Warren Thompson mise in guardia per il declino nel tasso di natalità nell'Europa occidentale e nelle sue colonie, 1890-1940. "E' il cambiamento demografico più importante del nostro tempo". Questo declino nei tassi di natalità in occidente è generalmente andato avanti, sebbene negli anni novanta si sia invertito negli Stati Uniti. Alla fine degli anni ottanta non c'era alcuna nazione europea, tranne l'Irlanda, con un tasso di natalità vicino al 2,1 bambino per famiglia -- tasso di riproduttività. Senza i tassi di natalità islamici, le cifre del tasso di natalità sarebbero state molto più basse in diverse nazioni. Il tasso di natalità della Germania Ovest cadde così in basso alla fine degli anni settanta, che la popolazione tedesca sarebbe morta nell'anno 2500 se tale tasso sarebbe rimasto così (ci sarebbero stati abbastanza musulmani, specialmente turchi, per rimpiazzarli). Alla fine degli anni ottanta, fu lanciato un nuovo allarme: le aspettetive di vita degli europei si stavano allungando, i tassi di natalità stavano cadendo ed i programmi di pensionamento del governo stavano affrontando una crisi minacciosa: troppi beneficiari, troppo pochi contribuenti. Tuttavia gli apocalittici continuano a mettere in guardia di una esplosione incombente, una popolazione bomba.


GLOBAL 2000

Nel 1980 una Commissione Presidenziale presentò una relazione al presidente degli Stati Uniti sulle crisi incombenti. Diversamente dalla maggior parte delle relazioni delle commissioni presidenziali, questa relazione in tre volumi ricevette una pubblicità mondiale. Era intitolata Global 2000 Report to the President, ma divenne conosciuta semplicemente come Global 2000. Era un documento profondamente politico. Era anche un classico documento malthusiano, ovvero il Malthus del 1798, non il Malthus più maturo. Metteva in guardia da pagina 1:

«Se il trend presente continua, il mondo nel 2000 sarà più popolato, più inquinato, meno stabile ecologicamente e più vulnerabile agli sconvolgimenti rispetto al mondo in cui viviamo adesso. Si profilano chiaramente seri stress per la popolazione, le risorse e l'ambiente. Nonostante una maggiore produzione materiale, le persone nel mondo saranno più povere rispetto ad oggi.

Per centinaia di milioni di poveri disperati, le prospettive per cibo ed altre necessità della vita non saranno migliori. Per molti altri saranno peggiori. Esclusi gli avanzamenti rivoluzionari della tecnologia, la vita per la maggior parte delle persone sulla Terra sarà più precaria nel 2000 rispetto ad ora -- a meno che le nazioni del mondo agiscano decisamente per alterare i trend attuali.»

Niente di ciò è accaduto. Due commenti sono degni di nota qui. Primo, non c'è stato alcuno sviluppo tecnologico rivoluzionario, per esempio, sulla linea della nano-tecnologia, dove assemblatori meccanici per le molecole mettono insieme atomi e molecole in modo da produrre sostanze organiche ed inorganiche in quantità quasi infinite. Questo sviluppo, semmai accadrà, forzerà infine a rivedere drasticamente l'eredità di Malthus. Parrebbe essere tecnologicamente realizzabile verso l'anno 2070, tuttavia non è ancora avvenuto. Secondo, "le nazioni del mondo" -- leggi: governi nazionali -- hanno riversato decine di milioni di dollari di aiuti nei paesi del terzo mondo negli anni ottanta, ma nelle mani delle economie socialiste dell'Africa le cose sono nondimeno peggiorate. Al di fuori di queste piccole economie socialiste, che soffrivano anche per guerre civili, le crisi del cibo predette non hanno avuto luogo.

L'assenza di una crisi fu predetta da un gruppo di accademici in un libro pubblicato nel 1984: The Resourceful Earth. Questo libro ricevette molta poca attenzione dalla stampa. I suoi curatori offrirono un altro scenario: "Se il trend presente continuasse, il mondo nel 2000 sarà meno popolato (piuttosto che più popolato), meno inquinato, più stabile ecologicamente e meno vulnerabile agli sconvolgimenti dell'offerta di risorse rispetto al mondo in cui viviamo ora. Gli stress che coinvolgono la popolazione, le risorse e l'ambiente saranno di meno nel futuro rispetto ad ora... Le persone nel mondo saranno più ricche rispetto a quanto lo sono oggi... La prospettiva per il cibo e le altre necessità della vita saranno migliori... la vita per la maggior parte delle persone sulla terra sarà economicamente meno precaria rispetto ad ora". Questa previsione si è avverata per tutti tranne che per la Corea del Nord e per Cuba.

Gli apocalittici Malthusiani nel 1980 hanno scaricato come irrilevanti due secoli di progresso economico e tecnologico: 1780-1980. Hanno anche ignorato precedenti periodi di crescita della popolazione nella storia europea. Karl Helleiner, storico d'economia, scrive:

«L'opinione, ancora ampiamente appoggiata, secondo cui prima del diciottesimo secolo la popolazione dell'Europa, sebbene soggetta a fluttuazioni brevi e violente, rimase stazionaria per lunghi periodi, o stesse crescendo solo impercettibilmente, non è, secondo me, più difendibile. Ci sono prove sufficienti per indicare che quelle oscillazioni erano sovrapposte a "lunghe ondate" chiaramente riconoscibili. Almeno due periodi di incrementi secolari possono essere discretamente ben identificati nella storia demografica dell'Europa medievale o pre-moderna, il primo si estende da circa la metà dell'undicesimo secolo fino alla fine del tredicesimo, il secondo dalla metà del quindicesimo fino alla fine del sedicesimo. [...] In questo senso lo sviluppo demografico del diciottesimo secolo non fu unico. Ciò che fu senza precedenti fu il fatto che il movimento secolare al rialzo ebbe inizio da un livello più alto e che fu in grado di sostenere, e per un certo periodo anche aumentare, il suo andamento. La crescita della popolazione nel diciottesimo e nel diciannovesimo secolo, diversamente da quelle delle precedenti epoche, non ebbe termine e non fu invertita da una catastrofe.»


Qualcosa cambiò dopo il 1750. Il mondo sperimentò quello che Adam Smith insegnò in The Wealth of Nations (1776): la libertà economica produce una crescita rapida e di lungo termine.

La libertà economica è necessaria, ma non sufficiente per produrre una crescita della popolazione a lungo termine. Una visione del mondo religiosa favorevole a grandi famiglie deve accompagnare la libertà economica. Gli uomini devono credere a quello che Davide scrisse tanto tempo fa: "Quali le frecce in man d’un prode; tali sono i figliuoli della giovinezza. Beati coloro che ne hanno il turcasso pieno! Non saranno confusi quando parleranno coi loro nemici alla porta" (Salmo 127:4-5). La questione qui è il dominio del mondo di Dio. Questa fiducia è sbiadita rapidamente nell'occidente umanista. Con il tasso di natalità in diminuzione nelle popolazioni del mondo industrializzato, il tasso di crescita della popolazione è diretto verso il basso. Quando le nazioni del terzo mondo si industrializzeranno, quasi certamente -- una frase molto pericolosa in demografia -- sperimenteranno la stessa cosa (si deve comunque aggiungere: a meno che le persone non cambino i loro pensieri ed il loro comportamento). E' già accaduto in Iran, il cui tasso di natalità è vicino a quello della Germania: 1,4 figli per donna.

I malthusiani parlano sempre del fardello delle molte bocche da sfamare. Non parlano mai dei benefici economici di più mani per lavorare e più teste per pensare creativamente iniziando da due decenni dopo. Ignorano i ritorni di capitale a lungo termine per un investimento di capitale di 15 o 20 anni in moralità ed educazione. Cioé, sono orientati al presente e pertanto sono teorici sociali di bassa classe. Tristemente, gli intellettuali cristiani alla fine del ventesimo secolo si sono uniti ai malthusiani.

Molte persone stanno affrontando la fame oggi? Se si, quale sarebbe la soluzione appropriata? Se no, perché molti intellettuali occidentali sono convinti che le carestie siano imminenti? Come potrebbero un paio di presunti seri accademici aver scritto un libro nel 1967 intitolato, Famine-1975!? La carestia non è mai apparsa. Invece, i prezzi del cibo sono diminuiti. Il consumo di cibo pro capite è aumentato. Tuttavia, si continua a credere al mito di imminenti scarsità di cibo. Dal 1798 fino ad oggi, le previsioni di Malthus sono state confutate dai fatti, decennio dopo decennio. L'occidente ha sperimentato una popolazione in crescita con un incremento del consumo pro capite di cibo. Tuttavia il mito ancora trova terreno fertine nell'occidente. Che la fame sia possibile in una grande guerra è abbastanza possibile. La domanda è: se si evita tale grande guerra, le carestie sono inevitabili? La risposta degli apocalittici: si. Questa risposta è stata dimostrata incorretta per oltre due secoli, ma generazione dopo generazione di apocalittici non ha imparato nulla dall'evidenza. La loro è una visione religiosa del mondo, indifferente ai dati storici.


(I). Link alla Seconda Parte

(II). Link alla Terza Parte


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


1 commento:

  1. Guardate il grafico sull'acquacultura della Tilapia, pesce che sta contribuendo a sfamare gran parte dell'America centrale. Come al solito il problema non è la popolazione, ma gli ostacoli statali e la necessità di nuova mobilia alla FAO.

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