martedì 17 maggio 2011

Cinque nuovi farmaci su sei non funzionano, sostiene un medico

Una notizia un pò "datata", ma pur sempre di attuale importanza. Un promemoria che ricorda come le vite delle persone sono legate a doppio filo alle case farmaceutiche che "sicuramente" ci vogliono "bene" e non vedono l'ora di inondarci di nuove pillole per curare i sintomi e non le malattie. E' quello che, a quanto pare, si continua a fare dovunque si volti lo sguardo: pensate all'inflazione e come viene definita dal mainstream , ad esempio. Con questa "soluzione" si vuole tenere narcotizzata ed assuefatta quanta più gente possibile in modo che possa essere strappato dalle mani dei consumatori lo "scettro" della decisione ultima, e comodamente piazzarlo nelle mani dei produttori.

Un modo scorretto di agire che non fa altro che distorcere l'ambiente economico che ci circonda ed in particolare, come in questo caso, quello legato alla salute.

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di Stephen Adams


Le grandi ditte hanno a lungo pubblicizzato le medicine brevettate, hanno speso molto per farle prescrivere dai dottori e ne hanno sminuito i seri effetti collaterali, ha detto il professor Donald Light, un sociologo e professore di salute comparata alla University of Medicine and Dentistry nel New Jesrey, Stati Uniti.

Quando gli "effetti collaterali tossici" di farmaci prescritti sono stati presi in considerazione, ed anche il loro uso improprio, egli ha affermato che fossero "una significativa causa di morte".

Ha affermato che le statine che abbassano il colesterolo sono un classico esempio di un'industria farmaceutica che loda esageratamente un prodotto come pillola meravigliosa a prevenzione degli attacchi di cuore, nonostante ci siano prove che possano fare più male che bene.

In un documento che ha presentato all'American Sociological Association (ASA) martedì, ha detto che le compagnie farmaceutiche sono colpevoli di aver creato un "mercato di fregature" - uno in cui il venditore sa molto di più dell'acquirente sul prodotto e trae vantaggio da questo fatto.

Ha detto: "A volte le compagnie farmaceutiche nascondono o minimizzano le informazioni sugli effetti collaterali pericolosi dei nuovi farmaci e gonfiano i benefici dei farmaci".

"Poi spendono il doppio o il triplo del tempo nel merketing, piuttosto che nella ricerca, per persuadere i dottori a prescrivere questi nuovi farmaci".

"I dottori possono ricevere informazioni fuorvianti e quindi disinformare i pazienti sui rischi di un nuovo farmaco. E' davvero un mercato ingiusto".

Afferma che sia "il più pericoloso mercato di fregature della società moderna", costituito da farmaci con effetti collaterali tossici ed usati impropriamente diventano una causa significativa di morte negli Stati Uniti.

"Né le guerre e nemmeno gli incidenti stradali ci vanno vicino", ha detto.

Le sue dichiarazioni sono state respinte dall'Association of the British Pharmaceutical Industry (ABPI), secondo cui egli "accusa tanto, ma stristemente è a corto di prove schiaccianti".

Ma il professor Light, che ha anche scritto articoli per il British Medical Journal e per il Lancet, ha detto che dati di ricercatori indipendenti suggeriscono che cinque nuovi farmaci su sei (85%) forniscono pochi, se non nessuno, nuovi benefici.

Le sue affermazioni sono delineate nel documento ed anche libro, The Risk of Prescription Drugs, che dovrebbe essere pubblicato questo autunno.

Ha detto che con le statine le compagnie farmaceutiche hanno concentrato una complessa serie di relazioni tra le malattie del cuore, i grassi saturi ed il colesterolo nel messaggio ultra-semplicicstico "il colesterolo uccide".

Tuttavia due grandi test sulle statine hanno scoperto scarse evidenze secondo cui esse riducono il rischio di attacchi di cuore. Ha detto che una grande meta-analisi di un certo numero di studi ha scoperto che "le statine non erano associate alla riduzione nel rischio di qualsiasi causa di morte".

Il professor Light sostiene: "Gli attuali incentivi per la ricerca producono pochi [farmaci] che sostanzialmente migliorano le possibilità dei pazienti di riprendersi o evitare la morte, ma un grande numero di framaci a malapena innovativi ogni anno".

"Questi nuovi farmaci di poco beneficio consumano circa i quattro quinti dei costi di tutti i farmaci".

Ha accusato le compagnie di inondare i regolatori dei famaci con grandi numeri di "test clinici incompleti, parziali e sotto lo standard".

Ha detto: "Il risultato è che i farmaci vengono approvati senza nessuno in grado di sapere quanto efficaci siano in realtà o quanto danno possono causare".

Sostiene che quando i pazienti si lamentavano di reazioni avverse, degli studi hanno mostrato che i medici tendenzialmente li accantonavano.

Tuttavia l'ABPI si è schierata a forte difesa del settore. Un portavoce ha detto: "Milioni di persone sono vive oggi grazie alle medicine. Le medicine hanno trasformato la gestione delle condizioni che in precedenza causavano la morte, una ridotta qualità della vita o una ospitalizzazione obbligatoria".

"Ci sono ancora grandi bisogni medici insoddisfatti e l'industria farmaceutica sta conducendo attivamente ricerche per nuove cure che si indirizzano a queste malattie".

Lei ha fatto notare che ora c'è "una maggiore trasparenza nei risultati dei test clinici" con le compagnie che registrano i loro risultati sui siti web, come ad esempio su www.clinicaltrials.gov.

"L'industria farmaceutica inglese aderisce anche ad un rigido codice di pratica sulle vendite e di marketing sui suoi prodotti".

Un portavoce del Medicines and Healthcare products Regulatory Authority ha riconosciuto il bisogno di espandere la conoscenza dei possibili effetti collaterali dei nuovi farmaci tra la popolazione, dopo i test clinici.

"Per questa ragione la sicurezza di tutte le medicine è monitorata da vicino dal MHRA".


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


2 commenti:

  1. Johnny sei il mio blogger preferito!
    Sono figlia di un medico che è andato in pensione 25 anni fa... 15 anni dopo era ancora famoso tra gli "informatori scientifici" leggi rappresentanti di medicinali, perché era l'unico medico di Verona e provincia che non faceva comparaggio. Comparaggio=accettare soldi o regali dalle case farmaceutiche in cambio della prescrizione dei loro farmaci. Lo sapevano tutti che papà era così, ma una volta, uno che si credeva più furbo, gli ha proposto il comparaggio. Papà lo ha preso per il colletto del cappotto e lo ha scaraventato in strada.
    Non ci ha più provato nessuno.
    Combatteva, papà, la battaglia per prescrivere meno farmaci. Giornali, riviste, glii altri medici, tutto spingeva la gente a consumare farmaci. Lui era fermamente convinto che:
    A i farmaci sono veleni e quindi vanno somministrati SOLO QUANDO SERVONO VERAMENTE
    B sono pochi i farmaci veramente efficaci, lui diceva, aspirina e antibiotici....!!!! Come i medici tibetani!!!!

    Era un medico pazzesco, ti guardava e sapeva cosa avevi. Così, semplicemente. Aveva una cassa piena di lettere di primari che lo ringraziavano per avergli mandato pazienti con malattie rare perfettamente diagnosticate senza avergli fatto nessun esame...

    Poi, quando sono cresciuta ho conosciuto a Torino una dottoressa ebrea. Veniva ai corsi di Tai Ki Kung del mio maestro cinese. Soffriva di artrite deformante. Aveva 70 anni. Con il Tai Ki del mio maestro in 6 mesi saltava come un grillo... E' stata lei che mi ha spiegato come molte medicine allopatiche da un lato curano, dall'altro fanno ammalare. Così sono sicuri che dipenderai da loro per tutta la vita...!

    Oddio che commento lungo! Scusami!
    Niki

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  2. Ciao niki, apprezzo davvero il tuo sostegno; ma soprattutto non posso far altro che stimare la figura di tuo padre che non si è piegato alla potente lobby farmaceutica, bensì è stato fedele al suo giuramento. Magari ce ne fossero di più di persone così!

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