venerdì 13 agosto 2010

Denaro: importanza, origini ed operazioni #4





di Murray N. Rothbard





III. Denaro e Prezzi in generale

1. Domanda/Offerta per denaro e prezzi in generale

Quando gli studenti d'economia leggono i libri di testo, loro imparano, nelle sezioni "micro", di come i prezzi di beni specifici sono determinati dalla domanda e dall'offerta. Ma quando loro arrivano nei capitoli "macro", evviva! la domanda e l'offerta basate sulle singole persone e sulle loro scelte scompaiono, leggono invece di concetti misteriosi e malati come la velocità di circolazione, il totale delle transazioni ed il prodotto nazionale lordo. Dove sono i concetti di domanda/offerta quando si parla di prezzi in generale?

In verità i prezzi in generale sono determinati dalle stesse forze di domanda/offerta che determinano i prezzi dei singoli prodotti. Riconsideriamo il concetto di prezzo. Se il prezzo del pane è 70 centesimi a pagnotta, ciò significa anche che il potere d'acquisto per una pagnotta di pane è 70 centesimi. Una pagnotta di pane può richiedere 70 centesimi in cambio nel mercato. Il prezzo ed il potere d'acquisto dell'unità del prodotto sono una ed una sola cosa. Inoltre possiamo costruire un diagramma per la determinazione dei prezzi in generale, con il prezzo o il potere d'acquisto dell'unità di denaro sull'asse delle Y.

Mentre si riconosce l'estrema difficoltà di arrivare ad una valutazione, dovrebbe essere concettualmente chiaro che il prezzo o il potere d'acquisto del dollaro è l'inverso di qualsiasi cosa che noi possiamo costruire come livello del prezzo, o livello dei prezzi in generale. In termini matematici,

PPM = 1/P

dove PPM è il potere d'acquisto del dollaro e P è il livello del prezzi.

Prendiamo un esempio estremamente semplificato, supponiamo che ci sono quattro prodotti nella società e che i loro prezzi siano i seguenti:

uova 50ç a dozzina
burro 1$ a libbra
scarpe 20$ al paio
TV 200$ l'una


In questa società il PPM, o il potere d'acquisto del dollaro, è un assortimento inverso dei prezzi di sopra. in breve, il potere d'acquisto del dollaro è:

ciascuno 2 dozzine d'uova
oppure 1 libbra di burro
oppure 1/20 paia di scarpe
oppure 1/200 a TV


Supponiamo ora che il livello dei prezzi raddoppi, nel caso più semplice che tutti i prezzi raddoppino. I prezzi ora sono:

uova 1$ a dozzina
burro 2$ a libbra
scarpe 40$ al paio
TV 400$ l'una


In questo caso il PPM è stato tagliato a metà in generale. Il potere d'acquisto del dollaro è ora:

ciascuno 1 dozzina d'uova
oppure 1/2 libbra di burro
oppure 1/40 paio di scarpe
oppure 1/400 di TV


Il potere d'acquisto del dollaro è perciò l'inverso del livello dei prezzi.



Mettiamo ora PPM sull'asse delle Y e la quantità dei dollari sull'asse delle X. Possiamo affermare che, in una completa analogia con l'offerta, la domanda ed i prezzi sopra, l'intersezione della linea verticale indica l'offerta di denaro nel paese ad ogni dato momento; la caduta della curva della domanda per il denaro produrrà l'equilibrio di mercato per PPM e da qui l'ammontare dei prezzi in generale, ad ogni dato momento.

Esamianiamo ora la Figura 3.1. L'offerta di denaro, M, è concettualmente facile da inquadrare: la quantità di dollari in ogni dato momento (ciò che costituisce questi dollari sarà spiegato dopo).

Sosteniamo che c'è una curva di domanda calante per il denaro in relazione all'ipotetico PPM, proprio come ce n'è una in relazione agli ipotetici singoli prezzi. All'inizio l'idea di una curva di domanda per il denaro sembra bizzarra. La domanda per il denaro è illimitata? Non è vero che le persone prenderebbero tanto denaro quanto ne vogliono? Ma ciò porta confusione su cosa le persone accetterebbero come regalo (il che di fatto è illimitato) con la loro domanda, ovvero a quanto loro sarebbero disposti a rinunciare per il denaro. Oppure: quanto denaro vorrebbero mantenere nei loro bilanci monetari piuttosto che spenderlo. In questo senso la loro domanda di denaro è scarsamente illimitata. Se qualcuno acquisice denaro, può fare due cose con esso: spenderlo in qualche bene di consumo o investirlo, oppure mantenerselo ed aumentare la sua riserva di denaro individuale, il suo bilancio personale. Quanto denaro uno desidera mantenere è nella relatà la sua domanda di denaro.

Diamo un'occhiata alla domanda relativa ai bilanci delle persone. Quanto denaro le persone manterranno nei loro bilanci in funzione del livello dei prezzi. Supponiamo, per esempio, che i prezzi all'improvviso cadano di un terzo rispetto a quello che sono ora. Le persone avrebbero bisogno di meno denaro nei loro portafogli, nelle loro borse e nei loro conti in banca per pagare le transazioni giornaliere o per fronteggiare emergenze. Ognuno ha bisogno di portare in giro o avere immediatamente disponibile solo un terzo del denaro che aveva ora. Il resto lo possono investire o spendere. Perciò la somma totale di denaro che le persone vorrebbero mantenere nei loro bilanci monetari sarebbe molto meno se i prezzi fossero più bassi di adesso. Sicuramente se i prezzi fossero il triplo di quanto fossero oggi, le persone avrebbero bisogno del triplo dei soldi nei loro portafogli, borse o conti bancari per sostenere le loro transazioni giornaliere e per sostenere le emergenze. Le persone domanderebbero un maggioramento dei bilanci monetari rispetto ad ora, per svolgere le stesse "funzioni monetarie" se i prezzi aumentassero. La calante curva della domanda di denaro è mostrata nella Figura 3.2.

Qui vediamo che quando il PPM è molto alto (per esempio, i prezzi sono molto bassi in generale), la domanda per i bilanci monetari è bassa; ma quando il PPM è molto basso (i prezzi sono alti), la domanda per i bilanci monetari è molto alta.



Vedremo ora come l'intersezione della calante curva della domanda di denaro o i bilanci monetari e l'offerta di denaro determinano l'equilibrio quotidiano del PPM o del livello dei prezzi.

Supponiamo che il PPM è d'improvviso molto alto, cioè, i prezzi sono molto bassi. M, la riserva di denaro, è data a 100$ miliardi. Come vediamo nella Figura 3.3, ad alti PPM, l'offerta di tutti i bilanci monetari, M, è più grande rispetto alla domanda di denaro. La differenza è il surplus nei bilanci monetari -- il denaro, nella vecchia frase, pesa nelle tasche delle persone. Le persone intuiscono che stanno soffrendo di uno sbilanciamento monetario: i loro bilanci monetari sono più grandi di quanto avessero bisogno a quel livello di prezzi. E così le persone iniziano a svuotare i loro bilanci monetari, spendendo denaro in vari beni e servizi.

Ma mentre le persone possono sbarazzarsi del denaro individualmente, comprando cose con esso, non possono sbarazzarsi del denaro nell'insieme, perchè i 100$ miliardi ancora esistono e non possono liberarsene bruciandoli. Lo spendere di più, farà salire le curve di domanda per la maggior parte o per tutti i beni e servizi. Le curve di domanda si sistemano quindi in alto a destra, facendo salire i prezzi. L'aumento continuo dei prezzi in generale, farà cadere il PPM, come indica la freccia in giù. Nel momento in cui il PPM inizia a scendere, il surplus dei bilanci monetari inizia a scomparire finchè finalmente i prezzi saranno cresciuti così tanto che i 100$ miliardi non peseranno più nelle tasche di chiunque. Ad un livello di prezzi più alto, le persone vorranno ora mantenere l'esatta somma di 100$ miliardi che è disponibile nell'economia. Il mercato è infine pulito e le persone ora deisderano mantenere i 100$ miliardi disponibili, ne più ne meno. La domanda di denaro è stata portata al'equilibrio, come anche l'offerta di denaro, il PPM ed il livello dei prezzi. Le persone non sono state in grado di sbarazzarsi del denaro nell'insieme, ma sono state in grado di far risalire i prezzi come anche di far terminare il surplus dei bilanci monetari.



Viceversa supponiamo che i prezzi d'improvviso divenissero il triplo ed il PPM di conseguenza più basso. In questo caso le persone avrebbero bisogno di un bilancio monetario maggiorato per finanziare la vita quotidiana e ci sarebbe una scarsità nei bilanci monetari comparata all'offerta di denaro disponibile. La domanda per i bilanci monetari aumenterebbe rispetto all'offerta totale. Le persone allora tenterebbero di smorzare questo sbilanciamento, questa scarsità, aggiungendo denaro ai loro bilanci monetari. Possono solo fare ciò spendendo di meno le loro entrate e rimpinguando i loro bilanci monetari. Quando agiscono così, le curve della domanda per la maggior parte o per tutti i prodotti si sposterà in basso a sinistra ed i prezzi in generale crolleranno. Alla discesa dei prezzi il PPM automaticamente sale, come la freccia in alto mostra. Il processo continuerà finchè i prezzi saranno caduti abbastanza ed il PPM salirà, cosìcche i 100$ miliardi non saranno più di meno rispetto alla somma totale dei bilanci monetari desiderati.

Ancora una volta l'azione di mercato funziona come equilibratore per la domanda/offerta di denaro o i bilanci monetari e la domanda di denaro si aggiusterà in base all'offerta totale disponibile. Gli individui si sono affannati ad aggiungere denaro ai loro bilanci monetari spendendo meno; nell'insieme non avrebbero potuto aggiungere nulla alla massa monetaria, dal momento che è data a 100$ miliardi. Ma nella riduzione della spesa i prezzi in generale sono caduti, finchè i 100$ miliardi sono diventati di nuovo un'adeguato bilancio monetario totale.

Il livello dei prezzi, quindi, ed il potere d'acquisto del dollaro, sono determinati dallo stesso tipo di meccanismo di feedback della domanda/offerta che determina i singoli prezzi. Il livello dei prezzi tende a posizionarsi nell'intersezione della domanda/offerta di denaro e tende a ritornare in quel punto quando è spostato.

Come nei singoli mercati, quindi, il prezzo o il potere d'acquisto del dollaro varia direttamente con la domanda di denaro ed inversamente con l'offerta. Oppure, per non girarci intorno, il livello dei prezzi varia direttamente con l'offerta di denaro ed inversamente con la domanda.


2. Perchè i prezzi in generale cambiano

Perchè il livello dei prezzi cambia sempre, se l'offerta e la domanda di denaro determinano l'ammontare dei prezzi in generale? Cambia se, e solo se, uno o entrambi questi fattori base -- l'offerta o la domanda di denaro -- cambiano a loro volta. Vediamo cosa succede quando l'offerta di denaro cambia, cioè, nel mondo moderno, quando l'offerta delle unità nominali cambia piuttosto che il peso di oro o argento che dovrebbero essere solite rappresentare. Supponiamo che, quindi, l'offerta di dollari, sterline, o franchi aumenti, senza ancora esaminare come avvenga la crescita oppure come il nuovo denaro venga iniettato nell'economia.

La Figura 3.4 mostra cosa succede quando l'M, l'offerta di dollari, di tutti i bilanci monetari nell'economia, aumenta.



L'originale offerta di denaro, M, si interseca con la domanda di denaro stabilendo il PPM (potere d'acquisto del dollaro) ed il livello dei prezzi alla distanza 0A. Ora, per qualunque ragione, l'offerta di denaro aumenta a M'. Ciò significa che i bilanci monetari nel complesso sono aumentati da M, diciamo 100$ miliardi, a M', 150$ miliardi. Ma le persone ora hanno 50$ miliardi in surplus nei loro bilanci monetari, 50$ miliardi in eccesso rispetto all'ammontare necessario nei loro bilanci monetari, situato precedentemente al livello 0A. Avendo molto denaro che pesa nelle loro tasche, le persone spendono i loro bilanci monetari, facendo pertanto salire le singole curve di domanda ed i prezzi. Ma al rialzo dei prezzi, le persone si accorgono che il complesso dei loro bilanci monetari incrementati si sta assottigliando sempre più, dal momento che sempre più liquidità è stata necessaria per aggiustare al rialzo il livello dei prezzi. Infine i prezzi aumentano finchè il PPM non sarà calato da 0A a 0B. A questi nuovi livelli di prezzo rialzati, M' -- il nuovo insieme dei bilanci monetari -- non è più in eccesso e la domanda di denaro è stata equilibrata dalle forze di mercato alla nuova offerta. Il mercato monetario -- l'intersezione della domanda e dell'offerta di denaro -- è ancora una volta pulito ed un nuovo ed alto equilibrio del livello dei prezzi è stato raggiunto.

Da notare che quando le persone si accorgono che i loro bilanci monetari sono in eccesso, tentano di sbarazzarsene, ma dal momento che tutta la massa monetaria è posseduta da qualcuno, non ci si può liberare di M' nell'insieme; rialzando i prezzi, comunque, la domanda di denaro diviene in equilibrio alla nuova offerta. Proprio come un'offerta aumentata di carne di maiale abbassa i prezzi in modo da indurre le persone a comprare carne di maiale di nuova produzione, così un'offerta aumentata di dollari abbassa il potere d'acquisto del dollaro finchè le persone non decidono di mantenere i nuovi dollari nei propri bilanci monetari.

Cosa succede se l'offerta di denaro, M, decresce, in realtà un'evenienza del tutto rara nel mondo moderno? L'effetto può essere visto nella Figura 3.5.



Nel caso insolito di una caduta dell'offerta di denaro, quindi, tutti i bilanci monetari crollano, diciamo, da 100$ miliardi (M) a 70$ miliardi (M'). Quando ciò accade, le persone scoprono che al vecchio equilibrio del livello dei prezzi 0A il totale dei bilanci monetari non è abbastanza sufficiente a soddisfare i loro bisogni con i propri bilanci monetari. Sperimentano, perciò, una scarsità nel bilancio monetario. Provando ad aumentare i propri bilanci monetari, quindi, ogni individuo spende di meno e risparmia in modo da accumulare un bilancio più grande. Avvenendo ciò, le curve della domanda per specifici beni cadono in basso a sinistra ed i prezzi di conseguenza calano. Non appena ciò accade la scarsità dei bilanci monetari si allevia, finchè finalmente i prezzi cadranno abbastanza in basso ed un nuovo e più basso equilibrio del livello dei prezzi (0C) sarà raggiunto. O, alternativamente, il PPM sarà ad un nuovo e più alto livello. Al nuovo livello dei prezzi del PPM, 0C, la domanda per i bilanci monetari è in equilibrio con la nuova e diminuita offerta M'. La domanda/offerta di denaro è ancora una volta pulita. Al nuovo equilibrio, la ridotta massa monetaria è ancora una volta sufficiente per far svolgere ai bilanci monetari le loro funzioni.

Oppure, per metterla in un altro modo, alla più bassa massa monetaria le persone si affannano ad aumentare i bilanci monetari. Ma dal momento che la massa monetaria è stabilita e fuori dal loro controllo, non possono aumentare l'offerta dei bilanci monetari nell'insieme.[2] Però spendendo meno ed abbassando il livello dei prezzi aumentano il valore o il potere d'acquisto di ogni dollaro, in modo che i bilanci monetari reali (la totale massa monetaria corretta dai cambiamenti nel potere d'acquisto) possano aumentare per controbilanciare la caduta nell'intera offerta di denaro. M potrebbe essere anche calato di 30$ miliardi, ma i 70$ miliardi sono ora tanto buoni quanto il precedente totale perchè ogni dollaro, o il potere d'acquisto, vale di più nei termini reali.

Un aumento nell'offerta di denaro, quindi, abbasserà il prezzo o il potere d'acquisto del dollaro e di conseguenza aumenterà il livello dei prezzi. Una caduta nella massa monetaria farà l'opposto, abbassando i prezzi e di conseguenza aumentando il potere d'acquisto di ogni dollaro.

L'altro fattore di cambiamento nel livello dei prezzi è la domanda di denaro. Le Figure 3.6 e 3.7 rappresentano ciò che accade quando la domanda di denaro cambia.



La domanda di denaro, per una qualsiasi ragione, aumenta da D a D'. Ciò significa che, qualunque sia il livello dei prezzi, l'ammontare di denaro che le persone nell'insieme vorrebbero mantenere nei loro bilanci monetari aumenterà. Al vecchio equilibrio del livello dei prezzi, 0A, in cui c'era un PPM che manteneva la domanda e l'offerta di denaro uguale e puliva il mercato, ora si sostituisce una domanda di denaro incrementata e diventata più grande rispetto all'offerta. C'è ora un eccesso nella domanda di denaro, o scarsità nei bilanci monetari, al vecchio livello di prezzi. Dal momento che l'offerta di denaro è data, la corsa per aumentare i bilanci monetari inizia. Le persone spenderanno di meno e risparmieranno di più per aggiungere denaro nelle loro casse. Nell'insieme, M, o la totale offerta di bilanci monetari, è fissa e non può essere incrementata. Ma la caduta dei prezzi risultata dal ribassamento della spesa allevierà la scarsità. Infine ci sarà la caduta dei prezzi (o l'aumento del PPM) a 0B. A questo nuovo equilibrio dei prezzi, 0B, non ci sarà più una scarsità nei bilanci monetari. A causa dell'aumentato PPM, la vecchia massa monetaria, M, è ora abbastanza da soddisfare la domanda aumentata dei bilanci monetari. Tutti i bilanci monetari sono rimasti gli stessi in termini nominali, ma nei termini reali, ovvero in termini di potere d'acquisto, i 100$ miliardi valgono ora di più ed adempiranno maggiormente alle funzioni dei bilanci monetari. Il mercato è pulito ancora e la domanda/offerta di denaro è portata ancora una volta all'equilibrio.

La Figura 3.7 mostra cosa accade quando la domanda di denaro cade.



La domanda di denaro cade da D a D'. In altre parole, qualunque sia il livello dei prezzi, le persone sono ora, per una qualunque ragione, volenterose di abbassare i propri bilanci monetari rispetto a prima. Al vecchio equilibrio dei prezzi, 0A, le persone ora si accorgono di avere un surplus nei bilanci monetari che gli pesa nelle tasche. Spendendo il surplus, le curve della domanda per i beni salgono, facendo aumentare i prezzi. All'aumentare dei prezzi l'offerta totale dei bilanci monetari, M, non è più un surplus, per esso sono intervenuti i bilanci monetari a maggiorare i prezzi. Infine quando i prezzi salgono (e PPM cade) a 0B, il surplus dei bilanci monetari è scomparso e la domanda/offerta di denaro è stata portata all'equilibrio. La stessa massa monetaria, M, è ancora una volta soddisfacente nonostante la caduta nella domanda di denaro, poichè la stessa M deve fare più lavoro come bilancio monetario al nuovo livello dei prezzi rialzato.

Così i prezzi, in generale, possono cambiare solo per due ragioni: se l'offerta di denaro aumenta, i prezzi saliranno; se l'offerta cade, i prezzi scenderanno. Se la domanda di denaro aumenta, i prezzi cadranno (PPM sale); se la domanda di denaro scende, i prezzi aumenteranno (PPM scende). Il potere d'acquisto del dollaro varia inversamente con l'offerta dei dollari e direttamente con la domanda. I prezzi in generale sono determinati dalle stesse forze della domanda/offerta con cui abbiamo familiarità nei singoli prezzi. Microeconomia e macroeconomia non sono mondi misteriosi e separati; sono entrambi in tinta unita con l'economia e governati dalle stesse leggi.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


(1). Link alla Prima Parte

(2). Link alla Seconda Parte

(3). Link alla Terza Parte



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Note

[1] Di solito, e per convenienza, gli economi nelle ultime quattro decadi hanno disegnato le curve della domanda come linee dritte in discesa. Non c'è una particolare ragione per supporre, comunque, che le curve di domanda siano linee dritte e nessuna prova per questo effetto. Potrebbero essere curvate o frastagliate o qualsiasi altra cosa. L'unica cosa che sappiamo con certezza è che sono in discesa , o con una pendenza negativa. Sfortunatamente gli economi sono stati inclini a dimenticare questa verità ed hanno iniziato a manipolare queste linee come se fossero esistite realmente in questa forma. In questo modo la manipolazione matematica inizia a lasciare fuori i fatti della realtà economica.

[2] Perchè un'eccesso nella domanda dei bilanci monetari incrementa la massa monetaria, come nel caso della carne bovina, alungo andare? Per una discussione sui fattori determinanti dell'offerta di denaro, vedere il capitolo IV.



[Questo articolo è un'estratto di The Mystery of Banking disponibile nel Mises Store]


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